Vaccini anti Covid: il Lazio parte con la terza dose

Il Lazio parte con la somministrazione della terza dose di vaccino. A renderlo noto lo stesso governatore Nicola Zingaretti attraverso un tweet. “Dalla prossima settimana – ha scritto il presidente della Regione – iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro”.


Sono 4.664 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.193. Sono invece 34 le vittime in un giorno, ieri erano state 57.

Sono 267.358 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 333.741. Il tasso di positività è all 1,7%, in lieve aumento rispetto all’1,6% di ieri.

Sono 559 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 12 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 36 (ieri erano 40). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.113 (ieri 4.117), quattro in meno rispetto a ieri.




Frosinone, in 500 persone fanno festa in un locale in periferia

Arriva la polizia e trova minorenni che ballano e bevono

Nella serata di ieri, personale della Questura, impiegato nei servizi di controllo del territorio finalizzati all’attuazione delle misure volte a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19, è venuto a conoscenza dell’organizzazione di una festa, che si sarebbe svolta presso un locale del Capoluogo, in una zona decentrata. Con il supporto degli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione e degli specialisti della Scientifica è stata accertata la veridicità della notizia. Presso il locale, infatti, erano presenti circa 500 persone, anche minorenni, tutte intente in attività di ballo e di consumazione di bevande.
I poliziotti, pertanto, hanno invitato i responsabili del locale ad interrompere la festa e a far defluire i presenti.
Inoltre è stato anche richiesto l’intervento del 118 per una ragazza minorenne, riversa su uno dei divani, priva di sensi. Trasportata in Ospedale, i sanitari ne hanno accertato lo stato di coma etilico. La giovane ragazzina fortunatamente, grazie alle cure, si è ripresa senza gravi conseguenze.
Al titolare dell’attività è stato notificato il provvedimento di chiusura dell’attività, atto eseguito contestualmente dagli agenti della Polizia di Stato.




Colleferro, preso il ladro seriale dei supermercati

L’uomo era tornato a colpire nei pressi di un centro commerciale di Colleferro

COLLEFERRO (RM) – La sua tecnica era quella di appostarsi nei pressi dei supermercati ed attendere il momento propizio per rubare all’interno delle autovetture delle sue vittime designate.

Ad interrompere la spirale di furti sono stati i Carabinieri della Compagnia di Colleferro che nei giorni scorsi hanno arrestato un 44enne di Frosinone, con precedenti, con le accuse di furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito.

L’uomo, già responsabile di una serie di furti della stessa natura commessi nelle province di Latina e Frosinone, era tornato a colpire nei pressi di un centro commerciale di Colleferro: a farne le spese, questa volta, è stata una donna di 62 anni del posto che, dopo aver fatto la spesa, è salita a bordo della propria auto appoggiando sul sedile del passeggero una borsa, che il ladro, affacciandosi dal finestrino, è riuscito ad acciuffare allontanandosi velocemente dal posto.

La vittima ha denunciato l’accaduto nel vicino Commissariato di Polizia che ha immediatamente diramato le ricerche del sospettato anche ai Carabinieri.

In meno di mezz’ora, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro lo hanno intercettato nei pressi di un altro supermercato della zona, dove si era appena appostato a caccia di potenziali vittime da “ripulire”.

La refurtiva è stata recuperata dai Carabinieri e il 44enne è stato portato in caserma: nel corso degli accertamenti è emerso che l’uomo, poco prima di essere individuato e bloccato dai militari, era anche riuscito ad effettuare dei prelievi di denaro, per complessivi 400 euro, con la carta della vittima.

Il ladro è stato trattenuto in caserma e al termine del giudizio dinnanzi al Tribunale di Velletri, che ha convalidato l’operato dei Carabinieri, il 44enne è ricorso al rito abbreviato patteggiando una pena di 10 mesi.




Cassino, pusher evade dai domiciliari per spacciare: riconosciuto in strada dai poliziotti viene ri-arrestato

CASSINO (FR) – La scorsa notte, gli agenti delle Volanti del Commissariato di Cassino, durante la normale attività di controllo del territorio, nei pressi dello scalo ferroviario hanno riconosciuto uno straniero che avevano arrestato a marzo di quest’anno perché sorpreso a cedere sostanze stupefacenti ad un acquirente.

I poliziotti ricordavano pure che il ventottenne era stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora e che quindi a quell’ora non avrebbe dovuto trovarsi in strada.

Subito lo hanno fermato e sottoposto ad un accurato controllo nel corso del quale veniva trovato in possesso di un involucro di cellophane contenente sostanza stupefacente, risultata essere Hashish a seguito di narcotest.

La perquisizione effettuata anche presso l’abitazione ha permesso di rinvenire un bilancino di precisione, di quelli comunemente utilizzati per confezionare le dosi destinate allo spaccio.

L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari su disposizione della locale Procura della Repubblica.




Anagni, tensione tra i lavoratori della T&M logistica: “Ritmi insostenibili”

Clima di tensione ed incertezza tra i lavoratori dalla T&M logistica integrata di
Anagni. L’azienda conta tra i 160 e i 180 impiegati a cui è applicato il contratto
terziario e commercio e serve tanti ipermercati e centri commerciale della costa
orientale italiana smistando, in particolare, cibi e bevande.

Difficoltà che, come spiega il Segretario Regionale UGL Terziario Amedeo Gismondi,
stanno mettendo a dura prova le maestranze: “Non si respira un clima di serenità tra
gli operai – sottolinea Gismondi – perché i ritmi di lavoro sono ritenuti insostenibili. I
dipendenti, proprio a causa di questa forzatura, spesso si ammalano e ciò va ad
incidere sui turni di chi invece è al suo posto in azienda”.

Una serie di problematiche venute fuori dopo una prima partecipata e sentita
assemblea tenuta dall’UGL in azienda. L’organizzazione sindacale è la prima
all’interno della fabbrica e detiene oggi il maggior numero di iscritti tra i lavoratori
dello stabilimento: “Gli operai hanno manifestato tutte le proprie ansie e le
preoccupazioni per il presente ed il futuro chiedendo maggiori garanzie, turni meno
massacranti ed in generale una migliore qualità lavorativa. L’azienda probabilmente
non ha mai effettuato un’indagine di clima, un questionario anonimo, per capire lo
stato d’animo dei propri dipendenti.
Abbiamo chiesto un incontro ai vertici della T&M logistica integrata di Anagni per
farci portavoce delle difficoltà dei lavoratori e arrivare ad una soluzione condivisa
che possa accontentare tutti”.




Cassino, detenzione, porto abusivo di armi e estorsione: fermato un 20enne

CASSINO (FR) – All’alba di questa mattina gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e del Commissariato di P.S. di Cassino hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto a carico di un ventenne residente a Cervaro (Fr) ed effettuato una serie di perquisizioni a carico degli altri soggetti che hanno partecipato alla “spedizione punitiva” culminata nell’esplosione di sei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un veicolo.

I fatti risalgono alla notte dell’8 maggio scorso, quando il quartetto si determinava nel compiere il gesto ai danni di un giovane di Cassino, che aveva acquistato da uno di loro una partita di sostanza stupefacente, senza saldare il debito. Attraverso una minuziosa ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori della Polizia di Stato è stato accertato che i quattro avevano maturato l’idea di compiere il gesto eclatante a scopo intimidatorio, al fine di ottenere il denaro reclamato. I poliziotti, grazie ad attività tecniche, pedinamenti, appostamenti ed alla visione dei filmati registrati dalle telecamere pubbliche e private posizionate lungo il tragitto, hanno potuto ricostruire momento per momento tutto l’accaduto, fino all’esplosione dei colpi all’indirizzo dell’auto in uso alla vittima, identificando tutte le persone a bordo del mezzo dal quale sono partiti i proiettili.

All’esito della scrupolosa indagine, durante la quale sono state rinvenute e sequestrate anche due pistole con matricola abrasa, è stato emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Bulgarini Nomi, che ha coordinato le attività investigative, il fermo di indiziato di delitto a carico del materiale esecutore degli spari al quale sono stati contestati il reato di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco ed il reato di estorsione, mentre per gli altri è scattata la denuncia per i medesimi capi d’accusa.




Cassino, aggredisce brutalmente il nonno poi gli spacca tutti i mobili e l’autovettura perchè non gli consegna i soldi

CASSINO (FR) – 81enne viene aggredito brutalmente dal nipote 32enne a calci e pugni e anche con un coltello dopo il rifiuto, da parte dell’anziano, di consegnare al nipote ulteriori somme di denaro per l’acquisto, verosimilmente, di sostanze stimolanti per lo sviluppo muscolare nell’attività sportiva di body building, di cui il 32enne è un grande appassionato.  

Il nipote, al fine di indurlo a consegnargli quanto richiesto, oltre alle continue minacce di morte, danneggiava anche diversi mobili e suppellettili dell’abitazione, nonché l’autovettura di proprietà dell’anziano.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Cassino che hanno arrestato il nipote, già censito per reati commessi in ambito familiare, lesioni personali, violenza e minaccia, per “tentato omicidio e resistenza al Pubblico Ufficiale”.

All’arrivo dei militari, successivamente supportarti dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia e dai Poliziotti del locale Commissariato, nonché dal personale del 118 immediatamente intervenuti, l’aggressore in evidente stato di alterazione psico-fisica (noto per essere gravato da problemi di natura psichiatrica che già in passato ne hanno richiesto il supporto specialistico del Centro di Igiene Mentale di Cassino), si scagliava minacciosamente anche contro gli stessi, desistendo dall’azione solo dopo ripetute intimazioni.

Alla vittima, trasportata presso il locale nosocomio, veniva diagnosticata una “contusione dell’arcata orbitaria sx, escoriazione gomito sx e contusione spalla dx” con una prognosi di gg.7 s.c..  Le armi da taglio utilizzate, consistenti in 2 coltelli da cucina della lunghezza complessiva di circa 35 e 20 centimetri, venivano sottoposte a sequestro.

Il 32enne è stato quindi portato nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri in attesa delle decisioni della competente Autorità giudiziaria.




Centro sud, pericolo caduta frammenti razzo spaziale cinese. Il consiglio della Protezione Civile: state al chiuso e ai piani bassi

Ci sono “porzioni” di 9 regioni del centro-sud che potrebbero essere interessate dalla caduta di frammenti del razzo spaziale cinese ‘Lunga marcia 5B’: Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. La previsione di rientro sulla terra è fissata per le ore 2:24 del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore.

Le indicazioni arrivano dal Comitato Operativo della Protezione Civile convocato dal capo Dipartimento, Fabrizio Curcio. Il consiglio è di stare al chiuso e non in luoghi aperti dal momento che “è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici”. Il rientro in atmosfera previsto per la notte tra sabato e domenica.

Le previsioni di rientro, rileva la Protezione civile, saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento dello stesso razzo e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare.

Nell’intervallo temporale considerato sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia

Il tavolo tecnico – composto da Asi, (Agenzia Spaziale Italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica Militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni – continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, a seguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamenti sull’evoluzione delle operazioni.

“Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica – sottolinea la Protezione civile – è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti”. Si consiglia, comunque, indica il Dipartimento, “di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici.

All’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto; alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti”.




Frosinone, striscione del Movimento Nazionale: “Basta lockdown. Vogliamo Vivere”

FROSINONE – Striscione di protesta affisso all’uscita della Caserta – Roma a Pontecorvo-Castrocielo per protestare contro la decisione di dichiarare zona rossa il Lazio.

A spiegare l’azione la coordinatrice locale del Movimento Nazionale – la Rete dei Patrioti Lucia Zonfrilli: “Lo striscione è stato affisso per protestare contro le nuove restrizioni imposte dal Governo Draghi che segue, di fatto, lo stesso metodo per combattere l’emergenza Sanitaria del governo Conte. Nel 2020, a causa del lockdown, tantissime attività sono state costrette a chiudere ed alcune di loro non hanno avuto la forza di riaprire. Adesso, con le restrizioni dei vari DPCM, altre attività sono chiuse e chissà quante di loro definitivamente. Pertanto, con quest’azione, abbiamo voluto dimostrare di essere vicini a queste persone che oggi vedono il proprio futuro sempre più a rischio. Non vogliamo elemosine ma lavorare, il lavoro è vita, lasciateci vivere”.




Frosinone, allarme contagi sul lavoro. Uil: “Donne più colpite degli uomini”

FROSINONE – Salgono a 580 le denunce di infortunio sul lavoro da contagio Covid 19 nella Ciociaria. Rispetto al nostro precedente focus – che aveva analizzato questo specifico infortunio nei dodici mesi del 2020, registrando complessivamente 471 casi – in solo mese le infezioni fra le lavoratrici e i lavoratori della nostra provincia sono aumentate di 109 unità, 81 hanno riguardato le donne, 28 gli uomini. Da inizio pandemia i numeri della Ciociaria stanno incidendo per il 6,6 per cento sul totale dei contagi regionali. Nel Lazio, infatti, sono complessivamente quasi novemila (8760) le denunce dei contagi avvenuti nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa. Dopo Roma e la sua provincia con 6898 casi, troviamo l’area pontina con 632, segue il nostro territorio che si avvicina pericolosamente ai 600, mentre Viterbo ne ha totalizzati 393 e Rieti 257. I numeri emergono dal tradizionale approfondimento che la Uil di Frosinone realizza periodicamente – elaborando i dati Inail – per monitorare gli effetti della pandemia sulla salute e sicurezza dei lavoratori della provincia di Frosinone.
“E le ricadute sono pesanti – spiega Anita Tarquini, Segretaria della Uil di Frosinone – soprattutto nelle fasce di età 35-49 e 50-64 anni, che insieme hanno raggiunto da inizio pandemia 469 infezioni professionali. Minore, anche se presente, il contagio tra gli under 34 (98 segnalazioni), mentre tra gli over 64 le denunce sono state 13”. Dal dossier della Uil emerge poi una marcata differenza di genere: il virus ha colpito sul lavoro più le donne (377 denunce da inizio pandemia) che i colleghi uomini (203 casi). “Un dato – aggiunge l’esponente sindacale – riscontrabile anche nelle altre vicine province e che ha fatto salire il totale dei contagi al femminile nel Lazio a 5381, contro i 3379 riscontrati tra gli uomini”.
Dall’approfondimento del sindacato emerge poi una differente distribuzione dei contagi tra l’area a nord di Roma e quella a sud della Capitale: dall’inizio dell’emergenza sanitaria le province di Frosinone e Latina hanno registrato insieme 1212 infezioni Covid sul lavoro, 650 quelle che l’Inail ha certificato tra Viterbo e Rieti.
Trentacinque sono stati i casi di segnalazioni all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro che sono poi degenerati in decessi. Sono sette in più rispetto alla nostra precedente rilevazione. Ventotto i morti a Roma, 4 a Latina, 2 a Frosinone, 1 a Rieti. Nel Paese i lutti sono stati 461, quasi 148mila i lavoratori contagiati. Tra questi, i può esposti sono stati i tecnici della salute, gli operatori sociosanitari, i medici e il personale dei servizi sanitari. A seguire troviamo gli addetti ai servizi di pulizia, direttori e dirigenti amministrativi e sanitari.
“Il panorama è inquietante – conclude Tarquini – soprattutto se si considera che dalle statistiche sfuggono tutti quei lavoratori non assicurati all’Inail. Ma un dato su tutti fa riflettere: da quando è stato introdotto questo infortunio sul lavoro da contagio Covid, in tutto il Paese i decessi riconducibili al virus sono stati circa un terzo di tutte le morti bianche avvenute nel 2020. Visto da questa prospettiva, che sia una infezione o una caduta dall’impalcatura, il tema della normativa sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro richiede un sensibile aggiornamento. E su questo con la segreteria regionale siamo costantemente impegnati affinché il valore del lavoro vada di pari passo con quello del rispetto della vita”.




Bruno Astorre, 10 anni di calvario giudiziario e gogna mediatica per poi essere dichiarato innocente

La video intervista al Segretario del PD Lazio all’indomani della piena assoluzione

Dieci anni di calvario giudiziario per il segretario del PD Lazio Senatore Bruno Astorre prima di arrivare alla sentenza di piena assoluzione “perché il fatto non sussiste”.

Una vicenda giudiziaria che ha travolto il segretario del PD Lazio accusato di truffa per fatti risalenti al 2010-2013, quando era vicepresidente della Regione Lazio. Secondo la Procura il gruppo Dem al Consiglio regionale del Lazio tra il 2010 e il 2012 avrebbe sperperato 2 milioni e 600 mila euro in spese elettorali e sponsorizzazioni varie come pranzi cene e perfino partite a caccia e sagre del tartufo.

Un’inchiesta passata alle cronache come “spese pazze del PD Lazio”

Il Tribunale di Velletri ha disposto lo scorso 3 febbraio la piena assoluzione per il segretario PD.
“Una sentenza che arriva dopo quasi otto anni tra indagini e processo – ha commentato Astorre – e che dimostra pienamente la correttezza del mio operato come vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, tra il 2010 e il 2013″.