Castel Gandolfo, ancora allarme annegamento al lago

CASTEL GANDOLFO (RM) – Ancora allarme sul lago Albano di Castel Gandolfo dove una coppia ha trovato il cadavere di un uomo.

La macabra scoperta è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi

Sul posto i carabinieri della locale compagnia e i vigili del fuoco che, con il nucleo dei sommozzatori, hanno recuperato la salma all’altezza di via dei Pescatori, di fronte al circolo di kayak.

La squadra dei vigili del fuoco una volta recuperato il corpo “in avanzato stato di decomposizione”, ha lasciato campo ai militari di Castel Gandolfo che indagano sul caso.

Il corpo ancora non è stato identificato. È il secondo cadavere di un uomo trovato nel lago in pochi giorni. L’ultima vittima, in ordine di tempo, un romeno di 49 anni che aveva deciso di attraversare a nuoto lo specchio d’acqua per una scommessa, poi finita in tragedia.




Nemi, rifiuti: residenti parte alta esasperati dai fetori nauseabondi

Mini siti pieni di rifiuti anche nella zona delle Colombe

NEMI (RM) – Residenti esasperati per i cattivi odori nella zona residenziale “I Corsi” a Nemi. Una situazione che va avanti, purtroppo, da diverso tempo e che è causata dai mezzi della nettezza urbana che svolgono quotidianamente attività con i rifiuti all’interno dello stadio comunale “Luciano Iorio” dove restano poi parcheggiati, spesso anche con i rifiuti, rilasciando nell’aria fetori nauseabondi.

E sul fronte rifiuti i cittadini segnalano anche la nascita di mini siti pieni di “monnezza”, come quello immortalato da alcuni residenti nel quartiere “Le Colombe” che contribuiscono al diffondersi dei maleodori oltre che a compromettere il decoro urbano.




Unione parchi “Castelli Romani” e “Appia Antica”, Colizza: “Un nuovo polmone verde che unisce turismo e cultura”

“Sono estremamente soddisfatto del risultato che siamo riusciti ad ottenere nell’ambito della valorizzazione e della tutela ambientale: l’unione del Parco dell’Appia Antica con il Parco dei Castelli romani è una realtà. – Così il Sindaco di Marino, Avv. Carlo Colizza in relazione al successo ottenuto per la valorizzazione e tutela ambientale tramite l’unione del Parco dell’Appia Antica e il Parco dei Castelli romani – Naturale prosecuzione del percorso naturalistico e archeologico, – prosegue Colizza – il territorio di Marino è, a tutti gli effetti, la cerniera che unisce materialmente il Parco dei Castelli romani con il Parco dell’Appia Antica. In questa congiunzione i quadranti S.M delle Mole, Cava dei Selci e Frattocchie giocheranno un ruolo chiave nella ricezione turistica e nell’offerta culturale che si prospetta.

Questo risultato storico ci darà la possibilità di creare un enorme circuito turistico che andrà a valorizzare l’intero territorio di Marino, in piena armonia con la nostra idea di sviluppo dell’offerta enogastronomica e culturale anche del nostro centro storico: Mitreo, Barco Colonna, Museo Civico, Galleria Urbana e il prossimo Museo di Palazzo Colonna. Futuri circuiti turistico-culturali connessi gli uni con gli altri che daranno grande lustro all’intera Città.

Doveroso ringraziamento – conclude il primo cittadino – per il prezioso lavoro svolto da Mauro Abate (Italia Nostra – Marino), al nostro Consigliere regionale Marco Cacciatore, al Consigliere regionale Marta Bonafoni, all’Ass. all’Urbanistica di Marino, Andrea Trinca e agli Uffici.”




Frascati, tre donne in lizza per la poltrona di Sindaco

FRASCATI (RM) – A Frascati c’è fermento in vista delle prossime elezioni amministrative. Il prossimo sindaco di Frascati troverà un Comune in dissesto finanziario. Di recente la Corte dei Conti ha infatti respinto il piano di riequilibrio finanziario.

Basti sapere che ci sono due donne, entrambe esperte di comunicazione, in lizza all’opposto degli schieramenti politici e una terza donna civica che guarda a destra: c’è Francesca Sbardella, quarant’anni e già una consolidata militanza politica ed esperienza amministrativa alle spalle che si presenta con una larga coalizione civica e con il sostegno del Pd e c’è anche il centrodestra che candida (unito?) Emanuela Bruni, classe ’60, già assessore alla Cultura . Per quest’ultima scelta in rosa hanno fatto un passo indietro sia Mario Gori che Felice Squitieri e poi è arrivato il benestare e i complimenti del senatore Francesco Giro.

Poi c’è Mirko Fiasco da sempre di aspirazione centrodestrista che sostiene Anna Delle Chiaie a sindaco di Frascati e grida allo scandalo e tira per la giacchetta le due candidate: sarebbero frutto di un inciucio diretto dal senatore Pd Bruno Astorre (il suo incubo?), il regista di tutto. Addirittura Fiasco dedica gran parte della sua campagna elettorale a gettare fango su Sbardella e ora anche su Bruni, espressioni, a suo dire, di due “fallimenti amministrativi” (Spalletta e Mastrosanti). Almeno dall’analisi dei social questa sua campagna non gli porta grandi consensi a giudicare dai “like” (3 o 4 al massimo), neppure una manciata e… sempre da parte dei suoi stretti amici. Questo modo di agire non porta certamente consensi ad Anna Delle Chiaie, una persona posata e certamente distante da certe dinamiche.

Dunque tre donne in lizza, tutte e tre con carattere e tenacia. Staremo a vedere come prosegue questa bollente campagna elettorale.




Nemi, un “sì” da fiaba per Francesco e Sara

Si sono sposati il 23 luglio 2021 Francesco Di Giacomantonio e Sara Sidera. La coppia ha convolato a nozze nella splendida cornice di Nemi, borgo vicino Roma dove hanno scelto di vivere insieme.

Raggianti, giovani e innamorati, hanno detto “Sì” nella Chiesa del Crocifisso alla presenza di amici e parenti e poi hanno festeggiato presso il ristorante La Foresta a Rocca di Papa.

Sara e Francesco sono fidanzati da 10 anni. A fine settembre 2011 si sono conosciuti in palestra tramite un’amica in comune. Un colpo di fulmine, da quel momento è partito il corteggiamento di Francesco, la prima uscita e poi il fidanzamento ufficiale. La convivenza è arrivata nel 2018 e a fine 2020 hanno comprato casa a Nemi e deciso di fare il grande passo.

Una cerimonia da fiaba: Francesco e Sara raggianti con degli abiti eleganti e semplici allo stesso tempo. I colori bianco e oro. Per lei una lunga coda e una scollatura romantica, da principessa. A Sara e Francesco la redazione de L’Osservatore d’Italia porge i migliori auguri per una vita ricca di felicità e soddisfazioni. Ecco le foto più belle




Roncigliano, rifiuti. Orciuoli (Lega): “Un’unica “Sinistra” matrice politica che è quella del Partito Democratico”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Matteo Mauro Orciuoli capogruppo in Consiglio comunale ad Albano Laziale per la Lega che interviene sulla riapertura di Roncigliano.

Di seguito la nota di Matteo Mauro Orciuoli:

A distanza di settimane questo non è avvenuto e le uniche azioni politiche si leggono sui social dove diverse prese di posizioni contro la riapertura della discarica di Roncigliano non mi pare abbiano portato soluzioni poiché i camion del Sindaco Raggi stanno scaricando i rifiuti di Roma.

Vogliamo far sentire anche la nostra voce su questa vicenda che ormai da più di 30 anni vede il territorio di Roncigliano vittima di disastri ambientali che hanno un’unica “Sinistra” matrice politica che è quella del Partito Democratico. La storia è lunga ed inizia con le buche dove venivano interrati i rifiuti senza alcun trattamento fino ad arrivare al 1994 con la sinistra al governo della Regione Lazio e l’assessore verde Hermanin che regalano ad Albano l’impianto (TMB) per il trattamento dei rifiuti autorizzando la realizzazione del VI invaso. Tralasciando i danni prodotti sempre sulla gestione della discarica del Partito Democratico e del suo Sindaco negli anni 1998-1999 che hanno portano ad una sentenza di condanna per il Comune di quasi 1 milione di euro pagati dai cittadini di Albano. Nell’anno 2000 vince il centrodestra con il Sindaco Mattei che finalmente dopo lunghe trattative politiche riesce a far inserire nel piano dei rifiuti regionali del 2004 la definitiva chiusura della discarica di Roncigliano (Presidente Regione Lazio Storace ed Assessore all’Ambiente Verzaschi – Centrodestra). Quindi per la prima ed unica volta sul piano regionale dei rifiuti viene scritto nero su bianco che la discarica di Roncigliano viene chiusa.

Purtroppo, nel 2005 vince le elezioni regionali il governatore Marrazzo schierato con il partito della monnezza (Partito Democratico) che cambia il piano dei rifiuti regionale ed oltre a riaprire la discarica, autorizza una nuova buca (VII invaso) e la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione. Dopo lunghe battaglie e con il supporto dei comitati cittadini viene promosso dall’Amministrazione Mattei un ricorso al Tar del Lazio contro la realizzazione del termovalorizzatore che trova finalmente soddisfazione in una sentenza che arriverà nel 2010 scongiurando la realizzazione dell’impianto. Arriviamo nel 2016 ed a seguito di un incendio che distrugge l’impianto di TMB, la discarica viene posta sotto sequestro e di fatto chiusa.

Nel 2019 sempre con il Partito Democratico alla guida del Comune di Albano si ricomincia parlare di riapertura della discarica di Roncigliano e della realizzazione di un impianto per il trattamento dell’umido. Come centrodestra chiediamo al sindaco Marini di andare in Regione Lazio per scongiurare una volta per tutte la riapertura di questa discarica cosa che chiaramente non sortisce effetti perché difficilmente chi governa il Comune di Albano va a disturbare il Presidente Zingaretti del suo stesso partito.

Intanto Zingaretti ed il Partito Democratico, approvano nel 2020 il nuovo piano rifiuti regionale che prevede volumetrie importanti proprio sulla zona di Roncigliano 3 volte maggiore dell’attuale capacità di rifiuti che consente attualmente il VII invaso. Quindi sapevano benissimo (Zingaretti, Marini e Borelli) che la programmazione dei rifiuti su Albano portava alla realizzazione di un nuovo invaso dove sversare i rifiuti di Roma.

Ma non contenti di tutto ciò, nel corso della campagna elettorale di Albano, prendendo in giro i cittadini, sono scesi in piazza per spiegare che la discarica non avrebbe mai riaperto e non si sarebbe costruito un impianto di incenerimento a Roncigliano. Tutto detto al solo scopo di consentire al Partito Democratico ed al suo candidato Borelli di vincere le elezioni.

Passata la festa gabbato lo Santo

Adesso ci dobbiamo dedicare a vincere le elezioni di Roma e dopo aver messo in mano all’incompetente Sindaco di Roma, Virginia Raggi, una pistola carica per sparare i rifiuti della capitale su Albano (piano regionale dei rifiuti che prevede un nuovo invaso a Roncigliano), Zingaretti si sbriga a firmare un’ordinanza a sostegno di quella firmata dalla stessa che in 5 anni di governo della città non ha saputo risolvere il problema.

E cosa fanno i Sindaci Borelli-Marini, si arrabbiano, si indignano, fanno ricorsi al Tar (che perdono) ma politicamente non dicono una parola contro Zingaretti ed il Partito Democratico regionale come non dissero una parola quando nel 2009 li chiamò il Partito Democratico tramite Montino-Marazzo in Regione per dirgli di stare zitti sulla realizzazione del Termovalorizzatore che avevano ordinato di costruire a Roncigliano.

Andare a sfilare per Albano o davanti ai cancelli della discarica per farsi vedere e gettare fumo negli occhi dei cittadini non serve a risolvere il problema. Abbiamo chiesto un Consiglio Comunale per parlare della discarica di Roncigliano ed abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Lazio Zingaretti per risolvere una volta per tutte il problema dei rifiuti ad Albano. Il comune di Roma deve smaltire i suoi rifiuti nel territorio di Roma e non utilizzare la provincia come pattumiera. E’ impensabile che i rifiuti di Albano e degli altri comuni dei Castelli vengono portati a Viterbo e quelli di Roma a Roncigliano. Ancora siamo in attesa di essere ascoltati intanto andiamo siamo arrivati ad agosto e dobbiamo andare in ferie e poi … passate le elezioni di Roma qualcuno si sveglierà e si ricorderà che esiste anche Roncigliano ed i Castelli Romani.

Basta prese in giro e bugie. A noi non interessa bloccare la realizzazione di un nuovo invaso a Roncigliano, a noi interessa bloccare immediatamente il conferimento dei rifiuti nella discarica. A noi interessa chiudere definitivamente la discarica e bonificare il territorio circostante senza prendere ulteriormente in giro i cittadini come si ha fatto fino ad oggi una precisa parte politica che oggi dovrebbe trarre le conclusioni e rassegnare le dimissioni.

Chiediamo infine alla prefettura, all’Arpa Lazio ed al NOE di verificare con sollecitudine la caratterizzazione ed il tipo di rifiuti che vengono conferiti in questa discarica che è autorizzata solo ed esclusivamente per un rifiuto trattato e stabilizzato ma dai sopralluoghi e dagli accessi fatti questo non sembra rispondere alle norme di legge.




Marino, elezioni. Centro per Marino: “Una poltrona per due… forse per tre!!!”

MARINO (RM) – “Pro Sindaco, CoSindaco, TandemSindaco, possiamo inventarci tutte le più fantasiose alchimie lessicali , la realtà è che FdI, cioè la destra più destra dell’ex centrodestra, esprimerà il candidato Sindaco nella persona di Fabrizio De Santis; mentre Gabriella De Felice, la persona su cui noi puntavamo per il rinnovamento della politica e dell’amministrazione di Marino, starà a rimorchio, non solo di FdI ma anche del neo partito nazionale Coraggio Italia.
E sì questa è l’amara verità. – Commentano così in una nota congiunta i membri del Consiglio Direttivo del Centro per Marino, Otello Bocci, Umberto Minotti e Massimo Prinzi – Tutto potevamo immaginare, – prosegue la nota – meno che ritrovarsi a genufletterci politicamente al redivivo duo Palozzi/Silvestroni facendo perdere ogni significato a parole come rinnovamento, libertà e soprattutto cambiamento, accontentandoci di un posto in seconda classe alla faccia di tutti i bei propositi prestabiliti. Più difficile era prendere atto di una impossibilità di rinnovamento nella destra marinese e dare vita ad una Azione politica orientata a mettere al Centro del dibattito i temi concreti dell’amministrazione, della cultura e dell’economia, sulla scia della lungimiranza politica dimostrata dalla nascita del Governo Draghi. A Gabriella De Felice, nell’attesa di capire se sarà prosindaco, co-sindaco o chissà che altro, auguriamo buon viaggio!”




Nemi, I Corsi-Parco dei Lecci: lettera al Sindaco Bertucci

NEMI (RM) – Gentile Signor Sindaco di Nemi, prima di tutto, ci fa piacere esprimerle il nostro stato d’animo: ci sentiamo sollevati del fatto che abbia ingranato la retromarcia sulla realizzazione dell’isola ecologica non appena ha preso coscienza che non avrebbe incassato tutti i pareri positivi in conferenza dei servizi.

Come si dice, meglio tardi che mai

Spiace solo che molte persone abbiamo dovuto firmare, alzare la voce, difendere con forza le proprie ragioni soprattutto non avendo possibilità di proferire parola nel famoso consiglio Comunale con un blindato della polizia all’ingresso del Paese e lei che in Aula non ha concesso di ascoltare un rappresentante del neo costituito comitato I Corsi – La Radiosa.

Nonostante lei abbia più volte pubblicamente negato che ci sono degli scarrabili pieni d’immondizia al campo sportivo, molti di noi residenti continuano ad inviarLe anche sul suo smartphone le foto che testimoniano il contrario. Qui nella zona I Corsi l’olezzo è davvero forte, soprattutto adesso in estate.

Ci rivolgiamo a Lei che si manifesta sui giornali come persona che ascolta e noi ci vogliamo credere e le avanziamo delle semplici richieste:

  • Faccia installare le telecamere che ha annunciato mesi fa di aver messo in zona I Corsi – Parco dei Lecci. Con le telecamere gli incivili che abbandonano i rifiuti potranno essere identificati e sanzionati
  • Posizioni delle mini isole ecologiche mobili ad esclusivo utilizzo dei residenti tramite carta di identificazione (tessera sanitaria) su tutto il territorio in maniera tale da risolvere il problema di trovare un sito per una grande isola ecologica in un territorio ricco di vincoli ambientali e che nessuno dei residenti di Nemi vuole vicino casa propria.
  • Posizioni cestini per la differenziata nei punti più frequentati per evitare che i visitatori, turisti e altri gettino i rifiuti a terra
  • Tolga i mezzi della nettezza urbana dallo stadio comunale con relativi scarrabili e restituisca l’impianto sportivo alla collettività come fanno tanti altri Comuni d’Italia che adottano per i residenti la formula di utilizzo gratuito del campo di calcio comunale per promuovere lo sport e le attività all’aria aperta tra i giovani che invece sono costretti a giocarci di nascosto o ad andare nei Comuni limitrofi.

Non è difficile accogliere quattro semplici punti che migliorerebbero le condizioni dei suoi residenti e poi ne beneficerebbe realmente la cittadina di Nemi che splende a parole ma poco nei fatti. Grazie da parte di suoi concittadini.




Nemi, Cortuso/Corrieri: “Cosa è rimasto di regolare al Comune?”

NEMI (RM) – I Consiglieri comunali del gruppo “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri commentano quella che ormai sembra essere diventata una prassi consolidata da parte degli amministratori nel pubblicare, con ritardo a volte anche di un quinquennio, i documenti sull’Albo Pretorio online del Comune.

“Una sfilza di determine si è materializzata incredibilmente sull’Albo Pretorio del Comune di Nemi. – dicono Cortuso e Corrieri – Incredibilmente, perché dell’obbligo di pubblicazione e trasparenza degli atti in Albo Pretorio, i nostri cari amministratori non si ricordano quasi mai. Vabbè, sono ragazzi, – ironizzano i due Consiglieri comunali – sono fatti così. E cosa ci dicono tutte queste determine partorite dal Segretario Comunale con l’avvallo del responsabile dell’area finanziaria? Che il comune di Nemi è stato chiamato in causa da un professionista che vanta un credito di circa 50mila euro con l’amministrazione. Occorre costituire una camera arbitrale, composta da avvocati per redimere la controversia. Così dice la legge. La camera arbitrale è piuttosto costosa, ma i soldi ci sono in bilancio. O forse no?! Oddio e se non ci sono che si fa? Qual’è la procedura? Il segretario comunale decide che occorrono più soldi e si stanziano? Così senza passare per il Consiglio comunale che deve riconoscere un debito fuori bilancio? Noi non abbiamo ben chiaro se si tratti di una procedura regolare. Oddio… a dirla tutta, di regolare cosa c’è rimasto ormai nel comune di Nemi? Bertucci smonta e rimonta, pare addirittura che sia lui a dettare ai dirigenti cosa scrivere nelle varie determine e delibere (il dubbio che certe voci siano vere ci viene per come sono scritte), assume, licenzia, appare in tv di continuo, insomma come si suol dire “se la suona e se la canta”, ma qualcuno dei suoi , ogni tanto, si sveglia ?!?!”




Nemi, 732 euro per 2 cartelli della Città del Vino

Secondo molti residenti i 732 euro forse sarebbero risultati più utili per dei cartelli riportanti la scritta “Vietato scaricare rifiuti”

NEMI (RM) – Ben 732 euro per acquistare 2 cartelli stradali recanti la scritta “Nemi Città del Vino” utilizzati poi per qualche giorno e subito tolti di mezzo. Questo quanto impegnato dalle tasche comunali a favore dell’Associazione Città del Vino per l’acquisto delle due insegne.

Lo scorso mese di giugno, all’ingresso di Nemi sulla via Nemorense, era apparso un bizzarro cartello riportante la scritta “Benvenuti a Nemi Città del Vino”. Subito si era scatenata una valanga di critiche, da parte dei nemesi e dei residenti del paese, riguardo il fatto che con un colpo di spugna si era cancellata la tradizione di quello che da decenni viene definito “il paese delle fragole” o delle “fragole e fiori” e che improvvisamente ci si appropriava di un’altra identità: città del vino.

Fatto sta che dopo qualche giorno il cartello è sparito, probabilmente riposto in qualche magazzino e secondo molti residenti i 732 euro forse sarebbero risultati più utili per dei cartelli riportanti la scritta “Vietato scaricare rifiuti” vista la pesante situazione di degrado e incuria che interessa in particolare modo via della Radiosa e la zona intorno allo stadio comunale dove quotidianamente vengono depositati rifiuti e di fatto l’area è sempre più considerata come una discarica a cielo aperto a servizio anche degli altri comuni limitrofi. Una situazione che va avanti ormai da anni in presenza di un pozzo di acqua situato nelle vicinanze che dovrebbe essere tutelato dalla legge ma che ad oggi ancora appare come abbandonato a se stesso, nonostante le innumerevoli denunce fatte dai cittadini.




Nemi, rifiuti alla Radiosa: situazione fuori controllo

È ormai fuori controllo la situazione dei rifiuti alla Radiosa a Nemi. Da quando il Sindaco ha “ritirato” l’idea (e il progetto?!) Di realizzare l’isola ecologica, l’area sta diventando una discarica a cielo aperto e i residenti e membri del Comitato I Corsi sono davvero sconcertati e furiosi: “Dal Comune – dicono – avevano assicurato che non permaneva ‘immondizia all’interno dello stadio e invece le fotografie scattate in queste ore mostrano i mezzi pieni di rifiuti, al caldo e con una puzza insostenibile. Oltre a questo i rumori vari del vetro e del via vai dei camion anche all’alba continuano a seminare disturbo e insofferenza”.

Non è finita: fuori dallo stadio si crea sempre una discarica.

Il degrado dell’area è le parole al vento continuano a far salire le temperature e la sopportazione. Le forze dell’ordine intendono intervenire?