Albano Laziale, iter riavvio discarica Roncigliano: associazioni e comitati querelano dirigenti e tecnici regionali

Accuse gravissime e ben precise quelle messe nero su bianco dalle varie associazioni e comitati del territorio

ALBANO LAZIALE (RM) – Pronta la querela relativa all’iter di riavvio della discarica di Albano-Roncigliano nei confronti dell’Ufficio Rifiuti della Regione Lazio che sarà rinviata lunedì a tre Procure (Roma, Velletri e Latina) e alla D.I.A. di Roma.

La querela, proposta dall’associazione Salute e Ambiente è stata sottoscritta nella serata di ieri – 25 febbraio -dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Albano tra i quali figurano il comitato di Villa Ferrajoli, il comitato Miramare-Musicisti, il comitato di Tor Paluzzi e altre realtà e dalle associazioni Legambiente sezione Appia sud-il Riccio, Italia Nostra sezione Castelli Romani, Latium Vetus di Pomezia, dall’associazione ‘Vedere Altrimenti aps’ e infine dal PCI dei Castelli Romani.

Abuso di ufficio, falso in atto pubblico, sviamento di potere, eccesso di potere, truffa aggravata, associazione a delinquere, frode in pubbliche forniture, gestione illecita di rifiuti e altri reati che secondo i promotori della querela sarebbero stati commessi da alcuni dirigenti e tecnici regionali dell’area rifiuti Lazio e che dovranno chiaramente essere vagliati e verificati dalla magistratura. “Chiediamo ai magistrati – scrivono in un comunicato i promotori della querela – che parta quanto prima un nuovo processo nei confronti di questi dirigenti e dei tecnici del Gruppo Cerroni”.

Accuse gravissime e ben precise quelle messe nero su bianco dalle varie associazioni e comitati del territorio che ritengono sia stato agevolato il riavvio del sito violando in modo palese e maldestro le regole del diritto nonché l’aver sottoscritto documenti totalmente illegittimi.




Asl Roma 6: istituita la “Procedura operativa aziendale per la gestione delle visite ai pazienti Covid e l’accompagnamento al fine vita”

La Asl Roma 6, da sempre attenta a porre al centro l’etica e l’umanizzazione delle cure, come già testimoniato con il “Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita” sottoscritto dall’azienda il 19 dicembre 2019 e dopo l’avvio presso l’Ospedale dei Castelli della Tenda degli Abbracci che consente ai familiari e ai pazienti Covid di abbracciarsi in tutta sicurezza, istituisce la “Procedura operativa aziendale per la gestione delle visite ai pazienti Covid e l’accompagnamento al fine vita”.

“A causa della pandemia da Sars CoV2 e della relativa patologia COVID-19 – afferma il Direttore Generale Narciso Mostarda – gli ospedali si sono trovati, dal marzo 2020, a dover limitare o proibire la presenza fisica di visitatori ai pazienti ricoverati, impedendo di riservare ai nostri cari l’amore, la dedizione e la cura negli ultimi giorni della loro vita, negando quel saluto che seppur triste, concede serenità. La morte di una persona amata è considerato l’evento più stressante tra quelli che compongono l’esperienza umana normale sulla salute mentale e fisica. In caso di decesso di un parente ricoverato, le conseguenze fisiche, mentali e sociali dell’isolamento legato al distanziamento fisico possono incrementare il rischio di un lutto complicato per i congiunti. D’altro canto, per i pazienti che si trovano in condizioni cliniche particolarmente complesse e cariche di ansia, la presenza di persone significative della loro vita può alleggerire il percorso di cura della patologia.”

 Il Comitato Nazionale di Bioetica ha riconosciuto l’alto valore delle cure durante il fine vita, che si manifesta non nella pretesa di poter strappare un paziente alla morte, ma nella ferma intenzione di non lasciarlo solo. L’attenzione non è più alla malattia, ma al centro c’è la persona sofferente, la sua famiglia e accanto ci sono gli operatori sanitari.

Permettere una visita in presenza al familiare/caregiver/persona di fiducia è discrezione del medico che ha in cura il paziente e che può meglio valutarne il beneficio.




Nemi, palazzo Ruspoli: ordinato alla Poligest di provvedere a eliminare lo stato di pericolo

NEMI (RM) – Il Comune di Nemi ha ordinato alla società Poligest SPA, proprietaria di Palazzo Ruspoli, di provvedere immediatamente ad effettuare tutti i lavori necessari per eliminare lo stato di pericolo relativo alla caduta dei calcinacci dal cornicione di coronamento della copertura del castello, dal prospetto su via Belvedere Dante Alighieri e il prospetto d’angolo tra via Giulia e Piazza Umberto I, con avvertimento che in caso di inottemperanza saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge e che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto dell’ordinanza saranno a carico della società che ne risponderà in sede civile, penale e amministrativa.

Un atto dovuto per la messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità dopo la caduta di calcinacci avvenuta gli scorsi 22 e 23 febbraio dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco insieme alla Polizia Locale per una prima messa in sicurezza delle aree interessate.

Una situazione, quella di Palazzo Ruspoli, che per la maggioranza dei suoi prospetti è prospiciente su aree pubbliche con presenza continua e costante di visitatori e abitanti oltre che abitualmente aperte al traffico veicolare e che pertanto l’eventuale distacco e caduta di altre parti di intonaco potrebbe comportare gravissime conseguenze, tali da far ritenere una situazione di assoluto rischio per l’incolumità delle persone e la sicurezza del transito veicolare e pedonale.




Velletri, TIM investe 7 milioni di euro per la fibra ottica: a breve lavori che interesseranno oltre 15mila unità immobiliari

VELLETRI (RM) – TIM avvia a Velletri un innovativo piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 7 milioni di euro e in sinergia con l’Amministrazione comunale, porta la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s.

La città laziale, infatti, è stata inserita nel programma nazionale di copertura di FiberCop, la nuova società del Gruppo TIM che realizzerà la rete di accesso secondaria in fibra ottica nelle aree nere e grigie del Paese per sviluppare soluzioni FTTH (Fiber To The Home) secondo il modello del co-investimento “aperto” previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche.

I lavori per la realizzazione della nuova rete sono già iniziati in molte zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 15.000 unità immobiliari alla conclusione del piano.

Per la posa della fibra ottica saranno utilizzate, laddove possibile, le infrastrutture già esistenti. Nel caso sia necessario effettuare scavi, questi saranno realizzati adottando tecniche innovative a basso impatto ambientale, con interventi sulla sede stradale di circa 10-15 centimetri. TIM opererà in partnership con l’Amministrazione comunale per limitare il disagio ai Cittadini e procedere speditamente con la realizzazione della nuova rete.

Grazie a questo piano, Velletri sarà dotata di una rete in fibra ottica ancora più performante di quella che già oggi è a disposizione di cittadini e imprese grazie alla tecnologia FTTCab, che rende già disponibili collegamenti fino a 200 megabit per 17.000 unità immobiliari, pari all’86% delle linee del comune.

La nuova rete super-veloce consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, e di assecondare al meglio le esigenze professionali anche legate allo smart working e alla didattica a distanza.

“In un momento come quello attuale, in cui la pandemia ha amplificato le necessità di connessione per tutte le esigenze di lavoro, studio e informazione, ritengo un passaggio fondamentale l’avvio dei lavori che consentiranno di portare la fibra ultraveloce nelle case dei cittadini di Velletri – dichiara Romano Favetta, assessore alla Gestione Reti del Comune di Velletri -. Un risultato raggiunto grazie alla proficua collaborazione tra il Comune e TIM. Da un lato come amministrazione stiamo cercando di supportare e velocizzare questo programma e dall’altro TIM, che ringrazio, ha accolto le necessità di connessione veloce dei nostri concittadini. Velletri è stata così inserita nei paesi prioritari nello sviluppo della rete. Il sottoscritto continuerà costantemente e attivamente come sempre ad essere un valore aggiunto, al fine di velocizzare il più possibile lo sviluppo della rete di fibra ottica su tutto il territorio”.

“Velletri fa parte di un percorso di eccellenza che vede TIM impegnata su tutto il territorio nazionale nel realizzare una rete interamente in fibra in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori con una qualità elevatissima – dichiara Massimiliano Caputi, Responsabile Field Operations Line Lazio -. Si tratta di un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di portare l’innovazione sul territorio e dare impulso alla diffusione dei servizi digitali finalizzati a sostenere le imprese nello sviluppo del loro business e a migliorare la qualità della vita dei cittadini, contribuendo in questo modo alla crescita dell’economia locale. Un risultato frutto degli ingenti investimenti fatti da TIM a Velletri e della proficua collaborazione dell’Amministrazione comunale”.




Ciampino, videosorveglianza via appia nuova. Il sindaco: “raddoppiamo la sicurezza!”

CIAMPINO (RM) – “Hanno preso il via i lavori di realizzazione di un “polo integrato di videosorveglianza” sulla via Appia nel territorio di Ciampino. La moderna apparecchiatura sarà posta a controllo e sicurezza dell’attraversamento pedonale e delle fermate dei mezzi pubblici presenti nel tratto che dall’incrocio con la via dei Laghi raggiunge Santa Maria delle Mole e sarà composto da un doppio sistema di videocamere su ambo i lati che ci permetterà di raddoppiare la sicurezza!”. A darne notizia, in una nota, il Sindaco di Ciampino, Daniela Ballico.

“Avendo seguito personalmente, assieme al Comandante della Polizia Locale, Roberto Antonelli, lo sviluppo degli interventi di tutela e garanzia della sicurezza stradale, voglio esprimere un ringraziamento alla Prefettura di Roma per avere supervisionato e coordinato il tavolo tecnico-istituzionale che ha permesso di superare tutte le questioni in sospeso con Anas S.p.A. che, a sua volta, ha condiviso pienamente il nuovo progetto presentato che garantirà una sempre maggiore sicurezza stradale. Un doveroso ringraziamento va a tutta la nostra Polizia Locale per l’importante sforzo profuso, sottolineando che la stessa è tra le più organizzate ed efficienti del Lazio e non solo”.

“Gli impianti di nuova generazione consentiranno un’importante attività di monitoraggio e controllo degli oltre 6 milioni di transiti annui. Un’attività che trova nei numeri la testimonianza della sua riuscita. Dal 2018 al 2020 sono calati del 64% i rilevamenti di eccesso di velocità e sono stati identificati oltre ventimila veicoli sprovvisti di assicurazione”.

“Gli interventi sulla sicurezza stradale che abbiamo in cantiere non sono finiti qui – continua la Ballico – grazie all’autorizzazione di Città Metropolitana di Roma Capitale, sono iniziati anche i nostri lavori per la messa in sicurezza di via Romana, nei pressi dell’Istituto Superiore Amari-Mercuri, per i quali è previsto l’integrale rifacimento degli attraversamenti pedonali, la riattivazione del semaforo e l’installazione di un sistema di videosorveglianza e controllo per il monitoraggio dei veicoli in transito”.

“L’obiettivo della nostra azione amministrativa – conclude il Sindaco – è quello di rendere Ciampino un territorio sempre più sicuro e dotato di tecnologie avanzate al servizio del cittadino”.




Albano Laziale, al via il rifacimento manto stradale su via della Selvotta e su via Miralago

Si avvicina la chiusura al traffico del Ponte monumentale di Ariccia. I necessari lavori di consolidamento della struttura non sono più rinviabili e va tracciata una viabilità alternativa che non crei disagi ai cittadini. Per questo il confronto costruttivo con Anas e Astral ha portato a individuare le strade sulle quali intervenire. Questa mattina si è svolto un sopralluogo tecnico tra Astral e gli uffici comunali per la programmazione dei lavori di rifacimento del manto stradale su via della Selvotta e via Miralago. A seguire Anas interverrà su via Risorgimento e via Massimo D’Azeglio.
“La chiusura del ponte di Ariccia – dichiara il Sindaco di Albano Laziale Massimiliano Borelli
creerà difficoltà alla vita quotidiana di tanti cittadini, che siano pendolari o residenti. Ci siamo
attivati come Amministrazione per non farci trovare impreparati, anticipando i problemi e le
possibili soluzioni. Ringrazio l’Assessore regionale Mauro Alessandri che si è prodigato per
costruire un tavolo di confronto con le aziende che hanno la gestione dei lavori. Attraverso il lavoro
di squadra tra gli Assessori Andreassi, Sementilli e Cammarano, e grazie ai suggerimenti del
comitato di quartiere di Villa Ferrajoli- Roccolo, abbiamo ottenuto l’impegno da parte delle aziende
di farsi carico della sistemazione del manto stradale prima della chiusura del ponte. Vedremo poi in
corso d’opera – conclude Borelli – se occorreranno altri interventi per limitare i disagi”.




Monte Compatri, guerra a chi non differenzia bene i rifiuti: questa mattina pioggia di multe elevate dalla polizia locale

MONTE COMPATRI (RM) – A partire da oggi, ogni mercoledì la Polizia Locale accompagnerà gli operatori Tekneko durante la raccolta dei rifiuti nel territorio di Monte Compatri.

Gli agenti potranno così multare gli utenti che non fanno una corretta differenziazione dei rifiuti.

“Chi non segue le regole verrà sanzionato. Questa mattina è stato fatto un numero elevato di contravvenzioni”, dichiara l’Assessore all’Ambiente, Igiene e Sanità Sabrina Giordani. “Spero che questa iniziativa scoraggi tutti quelli che ancora non fanno la differenziata nel modo corretto. Conferire i rifiuti nel modo giusto è importante per tutta la comunità. Ricordo l’importanza di usare i mastelli e di inserire i rifiuti all’interno. Chi li ha rotti o smarriti li può ritirare il martedì dalle 10:00 alle 12:00 e il giovedì dalle 13:00 alle 15:00 in Piazza del Mercato 7 presentando l’ultima bolletta Tari pagata e un documento di identità. Ricordo inoltre che i cittadini si possono recare all’isola ecologica sita in Via Santa Maria le Quinte – Pantano Borghese – il martedì, giovedì sabato e domenica mentre le isole mobili si trovano il 2° mercoledì del mese al parcheggio del Campo Sportivo e il 4° mercoledì del mese a Molara in Piazza Madonna di Molara”. 




Nemi, palazzo Ruspoli: il cornicione a rischio crollo: intervengono i Vigili del Fuoco

A marzo del 2018 segnalavamo su questo quotidiano lo stato preoccupante della parete esterna del Castello dove era visibile a occhio nudo una infiltrazione d’acqua molto grande

NEMI (RM) – Pericolo di crollo per il cornicione di palazzo Ruspoli a Nemi dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco, allertati dai Carabinieri del posto, per un rigonfiamento sulla parete del castello che guarda il lago.

Messa in sicurezza l’intera area che è stata recintata e interdetto il traffico sia veicolare che pedonale lungo la via che costeggia palazzo Ruspoli. Un intervento preventivo visto il pericolo che l’intonaco si possa distaccare dalla parete e cadere in strada da un’altezza di 15 metri.

Una storia ormai vecchia, quella del castello di Nemi la principale attrazione culturale del paese delle Fragole che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico e che invece sta diventando un vecchio stabile da demolire. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. Alcune parti del palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze.

A marzo del 2018 segnalavamo su questo quotidiano lo stato preoccupante del Castello dove era visibile a occhio nudo una infiltrazione d’acqua molto grande che inibiva la parete retrostante il palazzo dalla parte che affaccia sul lago, dove oggi c’e’ il rigonfiamento. Avevamo avvertito l’ufficio stampa del Comune di Nemi, che ci aveva fatto sapere che l’Ufficio Tecnico comunale non aveva ricevuto in quei giorni segnalazioni di infiltrazioni d’acqua al Castello Ruspoli, ma che comunque l’amministrazione si era resa disponibile a verificare lo stato dei luoghi qualora fosse stata allertata.

Eppure nel 2015, dopo ben 11 anni di attesa, la Regione Lazio ha approvato la proposta di accordo di programma per la realizzazione dell’intervento relativo il recupero di Palazzo Ruspoli a Nemi, in variante al P.R.G.

La proposta di accordo della Poligest S.p.A, società proprietaria del castello, all’epoca disponibile ad un notevole investimento per il Palazzo e per Nemi, fu discussa nel consiglio comunale di Nemi del 14 febbraio 2004 dove sotto l’allora giunta guidata dal sindaco Alessandro Biaggi venne approvato il progetto e adottata la conseguente variante urbanistica.

Il 25 maggio 2004, si tenne un nuovo Consiglio comunale finalizzato a verificare eventuali osservazioni e opposizioni riguardo l’approvazione del progetto di restauro di palazzo Ruspoli precedentemente deliberata nella seduta del 2 marzo 2004.

Si tenne quindi, il 2 marzo 2005, la conferenza di servizi tra le parti interessate – Poligest S.p.A., Comune di Nemi, Provincia di Roma, Agenzia Sviluppo Provincia (ASP), Regione Lazio – per discutere la fattibilità del progetto relativo il recupero dell’antico maniero che sovrasta piazza Umberto I a Nemi. 

Dal 2015 ad oggi sono passati altri 6 anni e palazzo Ruspoli, tra annunci, proclami e soliti spot elettorali sembra ormai stanco di aspettare un intervento che ancora oggi non si è visto.  




Rocca di Papa, San Raffaele: Ugl pronta a scendere in campo a tutela dei lavoratori

ROCCA DI PAPA (RM) – L’Ugl Salute interviene sulla grave situazione che interessa i lavoratori della struttura sanitaria San Raffaele di Rocca di Papa dopo la revoca dell’accreditamento da parte della Regione Lazio dello scorso marzo 2019. “Abbiamo sollecitato un incontro al Presidente Zingaretti ma per ora tutto tace” dichiarano Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute, e Valerio Franceschini Segretario Provinciale di Roma. “Siamo di fronte a una grave dramma che riguarda gli operatori sanitari di questa struttura. La revoca dell’accreditamento regionale avvenuto nello scorso marzo ha di fatto chiuso la struttura mettendo intere famiglie in una condizione di assoluto disagio.”

Dal sindacato hanno evidenziato il fatto che nonostante l’invito del Consiglio di Stato alla Regione Lazio di considerare la riapertura con riaccreditamento del San Raffaele Rocca di Papa, almeno per fronteggiare l’emergenza epidemiologica che ci sta travolgendo, nulla a livello istituzionale è stato fatto.

“Da parte sua l’azienda in numerosi incontri – hanno dichiarato ancora Giuliano e Franceschini – ha più volte espresso la propria preoccupazione per la tenuta dei livelli occupazionali non essendo possibile un eventuale ricollocamento del personale coinvolto all’interno di altre strutture del gruppo. A pagare sono quindi ancora una volta i lavoratori che, prostrati da una situazione insostenibile e che non assicura nulla per il loro futuro, si sono visti anche negare, con un atto inqualificabile, le vaccinazioni dalla Asl Roma 6 per coloro che sono ancora impegnati nell’assistenza dei pochi pazienti ricoverati. Siamo al limite della persecuzione per tanti professionisti che chiedono una sola cosa: la tutela del proprio diritto al lavoro. Invece si assiste ad un continuo contenzioso tra Regione e Azienda con rimpallo di responsabilità che all’orizzonte non fa scorgere alcuna conclusione positiva e priva il territorio di importanti servizi di assistenza presenti da oltre 30 anni. La Ugl Salute – concludono i sindcalisti – in assenza di un riscontro che possa portare a una soluzione positiva della vicenda è pronta a mettere in atto, come già accaduto in passato, ogni azione a tutela di lavoratori e cittadini”.




Monte Compatri, partiti i lavori di bonifica della condotta fognaria.

Il Sindaco: “Non ci saranno più tombini che scoppiano dopo le piogge”

MONTE COMPATRI (RM) – Iniziata la bonifica di circa 80 metri di condotta fognaria a Monte Compatri in via Ciaffei. Saranno sostituite le vecchie tubazioni e installati nuovi pozzetti.

“Non ci saranno più tombini che scoppiano dopo le piogge a causa del collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato”, ha spiegato il Sindaco Fabio D’Acuti.

Al Parco Calahorra, invece, sono iniziate le operazioni per mettere in sicurezza quelle piante e alberature malate e che rappresentano un rischio. Al termine dei lavori- che dureranno circa un mese- si potrà darà avvio alla fase tre della valorizzazione del bosco urbano per restituirlo alla cittadinanza.




Albano Laziale, sicurezza: arrivano droni e securitydog

ALBANO LAZIALE (RM) – Una persona denunciata a piede libero per detenzione di sostanza stupefacente ad Albano Laziale durante alcuni controlli mirati in piazza Mazzini.

Il tema sicurezza tra le priorità per la neo amministrazione guidata dal Sindaco Massimiliano Borelli che ora, oltre alla varie telecamere di videosorveglianza sparse nel territorio comunale, può contare anche sulla securitydog, con risultati eccellenti come quest’ultimo che, grazie alle unità cinofile, ha permesso di identificare il pusher nella centralissima piazza.

Oltre all’ausilio dei poliziotti a quattro zampe sono stati utilizzati anche i droni controllati da Mauro De Rossi. E un ringraziamento da parte del Corpo della Polizia Municipale è andato anche ai colleghi del gabinetto di Polizia Scientifica della Polizia di Roma Capitale per il supporto dato nell’operazione odierna.