CHE MERAVIGLIA! SBOCCIATO IL PRIMO FIORE SULLO SPAZIO

di Angelo Barraco
 
“Nascere, è ricevere tutto un universo in regalo” scriveva Jostein Gaarder, e proprio di nascita e di universo si parla, poiché un evento sorprendente ha regalato al mondo della scienza uno spettacolo unico, è sbocciato il primo fiore sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) e sta rivolgendo i suoi delicati petali verso il sole, catturando quel calore tanto indispensabile quanto gradevole. A mostrare il fiore è stato l’astronauta della Nasa Scott Kelly, che ha postato su Twitter una foto del fiore,  una “Zinnia” arancione. Nella foto si vede in primo piano in fiore e sullo sfondo c’è il blu della terra e l’oscuro spazio. E’ stato scelto questo fiore per la sua sensibilità alle condizioni ambientali e alla luce ed è sbocciato nella giornata di sabato, nel “Veggie plant growth facility”. La pianta è originaria del Centro America ed è simile ad una margherita e la sua fioritura ha rappresentato una sfida poiché cresce in un tempo che va dai 60 agli 80 giorni ed è sensibile alla luce e all’ambiente, tali dinamiche che delineano la crescita della pianta aiuta allo stesso tempo gli scienziati a capire come far crescere le piante in microgravità. L’esperimento non è stato semplice ma le difficoltà erano già previste dagli astronauti e sono state superate senza difficoltà, una delle difficoltà maggiori è stata la muffa, l’umidità e le foglie accartocciate. Il responsabile del programma Veggie Gioia Massa afferma: “E' vero che le piante non sono cresciute perfettamente, ma abbiamo imparato molto da questo”. Intanto si punta l’occhio sul futuro e gli scienziati pensano alla coltivazione di pomodori, nel 2017 arriveranno i semi. Ma la nascita del fiore non è il primo esperimento di coltivazione presso la Stazione Spaziale, poiché nel 2014 l’ingegnere Steve Swanson ha seminato e coltivato in contenitori speciali con luce a led per 33 giorni la lattuga romana. Gli scienziati erano abituati infatti a mangiare cibi pronti che gli venivano spediti, ma il 10 agosto hanno assaggiato la lattuga coltivata in orbita. Parte di quella lattuga è stata spedita sulla Terra per essere esaminata. L’esperimento è di notevole importanza poiché dimostra l’autosufficienza che si può ottenere in condizioni estreme, come nello spazio.