Connect with us

Castelli Romani

Ciampino, blitz degli uomini dell’anticrimine di Marino: ammanettati “Stella” e Pasquale Di Silvio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Nelle case popolari il bunker della droga

CIAMPINO (RM) – Blitz a Ciampino dove è stata arrestata una coppia di spacciatori del clan Di Silvio e Casamonica.

In un appartamento delle case popolari in via Lisbona avevano il loro bunker della droga sorvegliato speciale da telecamere piazzate ovunque e con le vedette fuori dalla palazzina.

Rifornivano Ciampino, Morena, Marino, Grottaferrata e quartieri vicini

I poliziotti dell’anticrimine Marino hanno fatto il blitz in casa e hanno trovato cocaina in cucina (200 grammi) e 4 bambini dei boss spacciatori.

Una operazione che si è fatta sentire

Gli agenti del commissariato di polizia di Marino hanno messo in manette una coppia di coniugi 40enni, italiani.

I due già conosciuti alle forze dell’ordine per reati di droga, avevano attrezzato un vero e proprio fortino bunker dello spaccio nella loro casa popolare, al secondo piano, dove con delle videocamere vedevano dall’interno chi arrivava.

L’insolito via vai, di assuntori di cocaina, provenienti da tutta Ciampino, Morena, Marino, Grottaferrata e altri comuni e quartieri vicini, hanno indotto i poliziotti della squadra anticrimine di Marino a fare degli appostamenti e osservazioni in zona.

Fino a quando l’altro ieri pomeriggio, non hanno fatto irruzione nell’appartamento, dopo aver bloccato i due su strada. All’interno della cucina, gli agenti, hanno trovato 200 grammi di cocaina allo stato puro con principio attivo molto alto, in uno scaffale degli alimenti, dentro ad una busta sigillata dal cellophane, che avrebbe sviluppato oltre mille dosi di “coca”. Inoltre altre bustine già pronte all’uso e materiale da confezionamento, erano sulla cima delle credenze sopra al piano cottura in cucina.

In casa vivevano anche 4 figli minori, e nella palazzina, gli agenti hanno trovato difficoltà ad entrare, in quanto non apriva nessuno, al momento del blitz in borghese.

I due pusher, appartenenti, a due note famiglie malavitose di Roma e Latina, non portavano mai con sè le chiavi di casa, e gli agenti hanno dovuto forzare la porta per aprirla. Sono entrambi stati arrestati, la donna è stata portata al carcere di Rebibbia a Roma, mentre per l’uomo, che aveva un ruolo meno influente della moglie nel giro dello spaccio al minuto, sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del processo presso il Tribunale di Velletri.

Con questi due arresti, sono arrivati ad una decina gli arresti fatti dagli agenti dell’anticrimine del commissariato di polizia di Marino, dall’inizio dell’anno. Lei Vincenza Di Silvio, detta Stella, lui Pasquale Di Silvio, rispettivamente, figlia e sorella del clan Di Silvio, di Latina, Frosinone, Roma e figlio di una Casamonica, della zona della Romanina.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti