Connect with us

Roma

CIAMPINO ELEZIONI: MOTORI IN EBOLLIZIONE PER I MOLTEPLICI CANDIDATI A SINDACO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Ovvio che il quadro generale in vista delle elezioni appare quindi caotico; tentiamo dunque di fare il punto della situazione.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

di D. R.

Ciampino (RM) – A tre anni dalle ultime elezioni che videro la vittoria plebiscitaria del candidato PD Simone Lupi, Ciampino si prepara a tornare alle urne i prossimi 25 e 26 maggio, per scegliere quale amministrazione comunale potrà governare la città nei cinque anni a venire.

Sono stati tre anni molto concitati per l’amministrazione comunale ciampinese, considerando infatti che lo scorso anno l’oramai ex sindaco Lupi ha abbandonato la carica in seguito alla sua elezione al Consiglio regionale. La sostituzione di questi con Carlo Verini, avvenuta il 22 aprile 2013 in seguito alla nomina di quest’ultimo come vice sindaco e alla destituzione di Mauro Testa (PSI) che era il reggente di tale carica, ha dato il via ad un processo di destabilizzazione all’interno del Partito Democratico Ciampinese.

Da ormai quasi un anno quindi all’interno della maggioranza comunale la situazione appare tesa, e diversi i fatti che lo dimostrano. All’indomani della nomina di Verini cinque consiglieri del PD (Sudano, Pazienza, Muzi, Giglio, Fiorini) hanno manifestato il loro disappunto dando vita a quella che viene definita “Scissione del Piccolissimo”; inoltre Mauro Testa e il consigliere Paolo De Pace (entrambi del PSI) hanno abbandonato la maggioranza il primo ottobre.

Ovvio che il quadro generale in vista delle elezioni appare quindi caotico; tentiamo dunque di fare il punto della situazione.

Le primarie

Il 9 marzo si sono tenute le primarie del PD. Benché in principio ci si fosse preparati per uno scontro a tre, con Antonio Rugghia, Giovanni Terzulli e Gabriella Sisti a contendersi la parte del candidato sindaco per la coalizione di centro sinistra, già dal dicembre 2013 i candidati si erano ridotti a due, con la Sisti (UDC) che annunciava la corsa solitaria alla poltrona più importante della città.

Lo scontro tra Terzulli, il “delfino di Lupi”, e Rugghia, portato dagli “scissionisti” del PD, si è risolto con la vittoria per poco più di 400 voti di Terzulli. Il candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni sarà dunque il trentatreenne rampollo del PD locale, già assessore alle Risorse economiche, Risorse umane, Organi istituzionali, Innovazione, Partecipazione, Rapporti con le Società partecipate, Consorzi.

Ma pensare che la vittoria di Terzulli abbia ristabilito l’unità di partito, alla luce dei fatti riportati sopra, appare certamente opinabile. E infatti, in seguito alla sconfitta di Rugghia, Fiorini ha abbandonato il partito e Sudano ha dato le dimissioni da capogruppo del PD.

I candidati

Aldilà dei malumori interni al PD, Giovanni Terzulli si presenta comunque come il candidato forte di queste elezioni, basti pensare al fatto che il “Partito Democratico” (o comunque il centro sinistra) a Ciampino non ha mai perso un’elezione, ma soprattutto ha sempre vinto con un notevolissimo scarto sugli avversari.

Tuttavia il fronte del centrosinistra, che si era presentato unito nel 2011, quest’anno arriverà frammentato alle elezioni, con ben tre candidati sindaci diversi.

Mauro Testa, il candidato del “Partito Socialista Italiano”, che tre anni fa si era presentato in coalizione con Lupi, aveva portato più di mille voti all’interno del paniere del PD, incrementando addirittura il suo risultato alle elezioni regionali dello scorso anno. E’ logico quindi pensare che la sua corsa solitaria possa dare filo da torcere in termini di voti al candidato del PD, considerando anche che quest’anno può contare su un patto di coalizione a suo sostegno forte di due partiti, PSI e Forza Italia e sei liste.

Discorso simile può essere fatto rispetto al candidato sindaco Gabriella Sisti, in quota Udc, che con la sua lista “Adesso Donna” si presenta come alternativa valida ai suoi colleghi uomini. La Sisti, che ha già ricevuto il sostegno alla sua candidatura da parte del Nuovo Centro Destra, oltre che dal partito di Casini, porterà sul campo di battaglia sia la sua personale esperienza che la sua “militanza” nell’amministrazione comunale, dato che già nella giunta Lupi era assessore ai Servizi sociali, Assistenza, Terzo settore, Salute, Formazione professionale, Patrimonio casa, Multiculturalità e Politiche giovanili. Non sembra inverosimile ritenere che anche lei possa incidere nella sottrazione di consensi al PD, dato che sino al 2011 era in coalizione con i democratici di Ciampino.

Gli outsiders

Chi invece alle elezioni del 2011 non c’era, ma che alla regionali del 2013 ha sbaragliato la concorrenza, è il “Movimento 5 Stelle”, che sebbene all’epoca non avesse un fronte locale veramente organizzato, ha raccolto oltre il 22% dei consensi. La candidatura di Marco Bartolucci sembra quindi poter rappresentare una variabile destabilizzante per il sistema partitico fino ad oggi presente a Ciampino.

Chi alle ultime elezioni c’era, ma che oggi si presenta sotto un’altra veste, è Alessandro Porchetta, il candidato sindaco per la lista Città In Comune. La lista nasce dalla sintesi del circolo di Rifondazione Comunista ciampinese con una parte della lista Città Attiva (già candidati entrambi alle amministrative del 2011) e di altre organizzazioni locali. Sommando gli ultimi risultati elettorali disponibili vediamo come l’ipotesi di Porchetta all’interno del consiglio comunale sia piuttosto accreditata (ruolo che tra l’altro già aveva ricoperto nel 2006); più difficile invece che possa essere eletto sindaco.

Su chi non abbiamo dati elettorali recenti, eccezion fatta per le 428 preferenze nel 2011 e i mille voti alle provinciali del 2008, è Ivan Boccali. L’allora candidato tra le fila del PDL, si presenta oggi da solo con la lista Gente Libera, lista che fa il suo esordio in questa tornata elettorale e che mette al centro di tutto il progetto politico il già consigliere comunale.

25 e 26 maggio

Diversi i candidati sindaci, diversi i partiti, molte le liste. La campagna elettorale, che inizia ufficialmente trenta giorni prima del voto, ma che di fatto è già iniziata da tempo, si preannuncia carica di pathos e difficilmente soporifera. I candidati si daranno battaglia e mai come quest’anno il risultato delle elezioni appare incerto, con buona parte della cittadinanza che già avverte il rischio di un ballottaggio. Certo è che in caso di ballottaggio assisteremmo ad un nuovo valzer di coalizioni ed accordi, ma questa è un’altra storia. Intanto, lasciamo la parola alle urne.

 

Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca Priora, elezioni: intervista a 360 gradi a Anna Zaratti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Anna Zaratti, classe 1983, sposata. Una laurea in biologia cellulare molecolare ed un master in genetica forense, oggi docente nella scuola media secondaria.

Una chiacchierata in serenità davanti ad un caffè cercando di capire cosa spinge una ragazza della sua età ad una competizione elettorale.

Anna, anche con te, ci diamo del tu? Come sei arrivata alla politica?

(sorride serena) Si si, diamoci del tu. Ho respirato in casa questa passione.
I primi momenti di vita politica li ho vissuti all’università ed è stata per me un bel banco di prova perché ho compreso in pieno il concetto che la “vera politica parla sempre”.

Spiegami un po’ questa tua ultima affermazione

Vedi non è una questione di ideologie contrapposte ma il concetto stesso che la politica è arte del fare e del discutere. Ha come fine il bene delle persone, della comunità.
Quindi va da se che costruire una strada, una scuola, non è né di destra né di sinistra è semplicemente da FARE e questo si vede ancora di più in un ambito, come quello locale, dove bisogna necessariamente superare questi steccati ideologici.

Quindi vuoi dirmi che alla fine gli steccati ideologici crollano o meglio debbono venire meno di fronte a questo tuo principio?

(il sorriso diventa serio) Certo che si.
La contrapposizione ideologica porta sempre allo scontro delle persone e non al chiarimento delle idee e quindi compiere delle scelte sulla base del FARE deve essere, necessariamente, il principio di chi si presenta di fronte agli elettori.

A Rocca Priora la scelta del tuo partito, Fratelli d’Italia, di cui sei presidente, viene vista come una scelta sofferta. È vero?

Ma neanche tanto.
Quello che ci rimproverano è il discorso delle solite facce, delle solite persone.
Ti faccio un esempio: tu lasceresti una Ferrari o un aereo in mano ad una persona che non l’ha mai guidata?
Io tentennerei nel farlo, preferirei avere qualcuno al fianco che mi insegnasse a farlo, mi spiegasse come tirare fuori al meglio le potenzialità della Ferrari o dell’aereo.
Ecco: guidare una macchina amministrativa, di certo, non è una cosa facile.
C’è bisogno di chi ha le capacità di farlo e che permetta a “noi giovani” di fare esperienza creando poi una nuova classe dirigente.

Quindi fare quella che un tempo era la “gavetta” è necessario anche in politica?

Ancora di più. Si dice spesso che chi governa debba essere un buon padre o una buona madre di famiglia.
Ma non mi risulta che ci sia il “manuale del perfetto genitore” bisogna fare esperienza sul campo ed avere vicino donne e uomini che di “esperienza” ne hanno già e che ci permettano di acquisire con loro quelle capacità amministrative e di governo necessarie per il bene della popolazione.

Mi ha colpito molto nella riunione del 24 aprile quando hai parlato di biodiversità e nello specifico del Bosco del Cerquone. Ho appuntato un acronimo “ZSC” mi spieghi cosa significa e come può diventare quella località il valore aggiunto per Rocca Priora?

(gli brillano gli occhi ed il suo sorriso risplende) Mi fa piacere che ti sia soffermato su questo argomento lo serbo nel mio cuore dai tempi in cui, in università, facevo ricerca.
Noi abbiamo la fortuna di avere una Zona Speciale di Conservazione, ZSC appunto.
Prova a chiudere gli occhi e pensare al nostro territorio in periodo compreso tra 600 mila anni fa e 40 mila anni fa … beh! quello è il Bosco del Cerquone.
Un unicum per il nostro territorio, una zona non contaminata dalle successive forestazioni, i castagni ad esempio, che mutarono moltissimo l’aspetto delle nostre zone.
Li si conservano ancora querce, tigli ed aceri tipici della nostra zona.
Un vero e proprio Santuario Ecologico, un campionario, passami il termine, di molteplici biodiversità, sia faunistiche che floreali.
Si potrebbe creare un indotto turistico magari un vero e proprio centro di ricerca assieme alle università arrivando fino all’ARPA.
Ma quello che diventa ancora più necessario è quello che Claudio Fatelli ha esposto nella riunione a cui tu facevi riferimento: creare quelle strutture capaci di accogliere turisti e ricercatori. Oltre l’indotto ci vuole la capacità recettiva.

Sempre in quella stessa occasione hai ampiamente parlato di Sport ma cosa rappresenta per te?

Qui il discorso si ampia.
Siamo troppe volte abituati a considerare lo sport esclusivamente come pratica sportiva, come attività.
Ma se andiamo a guardare bene lo Sport è la base dell’inclusione, è simbolo e sinonimo di pace, basta guardare nel mondo antico quando durante il periodo olimpico si interrompeva ogni guerra.
Lo Sport insegna a fare tesoro delle sconfitte.
Lo Sport educa i giovani ad una disciplina comportamentale, è la scuola delle regole.
Lo Sport deve diventare un progetto educativo, sociale, inclusivo non esclusivamente motorio.
Quindi una progettualità di questo genere deve diventare l’anima di ogni azione amministrativa.

Un progetto ambizioso, il tuo, ma non si può non condividere

Beh aggiungo che Rocca Priora ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi paesi dei Castelli Romani a dotarsi di un complesso sportivo polivalente. Oggi quella realtà può e deve diventare una Cittadella dello Sport proprio in questo ambito che ho appena descritto. E lo si può fare anche utilizzando strutture ecocompatibili che ne farebbero un unicum nel suo genere.

Sei alla tua seconda esperienza come candidato al consiglio comunale. C’è qualcosa che nella prima tua prima esperienza ti ha colpito?

Si! Non te lo nascondo – dice guardandomi fissa negli occhi – ho sentito forte il peso della responsabilità delle persone che avevano riposto in me la loro fiducia. Un peso importante ma che oggi, ancora di più, mi spinge a fare meglio.
Ma stavolta ho dietro di me una bella squadra che mi supporta e mi sprona ad andare avanti e quello che chiedo ai roccaprioresi è di non smettere mai di stimolarmi anche il giorno dopo le elezioni ricordandogli la mia piena e totale disponibilità a riceverli ogni volta che lo riterranno necessario.
Ed in più, mi prendo l’impegno, già da ora, di incontrarli spesso, in una Assemblea Pubblica, per fare il punto della situazione. Un impegno concreto che mi permetta di ascoltare i loro suggerimenti, le loro idee e, perché no, anche le eventuali lamentele.

Le mie interviste, lo avrai letto, si chiudono sempre con una bacchetta magica che io ti presto e che può far avverare due desideri: uno per te, per la tua famiglia ed uno per la tua città …

Beh facile per la mia famiglia: la serenità e l’armonia e quella capacità di comprendersi sempre.
Per Rocca Priora ho un sogno: una Ludoteca, un luogo che permetta ai giovani di trovarsi e di incontrarsi.
Un luogo che permetta loro di poter tornare ad essere comunità che si unisce e che crea valore aggiunto. E questo lo si può fare utilizzando quelli spazi, troppe volte abbandonati e che, grazie al PNRR il Comune di Rocca Priora sta recuperando appieno.

L’avevo conosciuta dalle parole di alcuni amici che me l’avevano descritta come una donna tenace ma piena di voglia di fare e di capacità di fare sintesi: avevano ragione.
Grazie Anna ed un grosso in bocca al lupo.

Continua a leggere

Castelli Romani

Castel Gandolfo, sulle sponde del lago appare un cartello del Comune “Attenzione pericolo di Morte”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

L’assessore Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi”

“Attenzione pericolo di morte, divieto di accesso nell’area e nello spazio lacuale antistante. Presenza di ordigni bellici inesplosi”. Questo quanto riportato dalla segnaletica, apparsa da qualche giorno e messa dal Comune di Castel Gandolfo che dice chiaramente che nel lago ci sono bombe inesplose che stanno lì dalla seconda guerra mondiale.

La segnaletica richiama due ordinanze (ndr. come scritto sui cartelli stessi) del 2013 e del 2021

Il fatto che esistano ben due ordinanze sta a significare che il pericolo della presenza di ordigni bellici si conosce da almeno 11 anni ma il segnale di pericolo, inequivocabile nella sua interpretazione, è stato messo pochi giorni fa:

Il cartello si trova sull’arenile del lago Albano di Castel Gandolfo, tra il vecchio porticciolo e il civico 7 di via dei Pescatori, vicino a un circolo di canoa direttamente con accesso in acqua per disabili.

Il cartello ha scatenato non poche polemiche e messo preoccupazione tra più di qualche operatore balneare e turistico nonché dei residenti che qualche bracciata lì intorno, almeno in questi anni e ultimi tempi, l’hanno azzardata: “Ci chiediamo perché sia comparso adesso – dicono altri residenti del posto – ci sembra davvero strano e il messaggio è inquietante: se si fa il bagno c’è il pericolo che esploda una bomba. Naturalmente vieteremo ai nostri figli di frequentare la zona, ci manca anche la disgrazia e poi magari ci sentiamo dire che ci avevano avvisato”.

Dal Comune, risponde l’assessore alle Attività produttive Tiziano Mariani: “La settimana scorsa sono stati rinvenuti degli ordigni bellici inesplosi e il Genio Civile ha provveduto alla bonifica. In via precauzionale abbiamo deciso insieme a Prefettura e Arma dei carabinieri di apporre la segnaletica e le boe che delimitano alla zona di pericolo in attesa di effettuare una bonifica più generale dell’area. Il sindaco ha già richiesto un intervento diretto della Regione o in alternativa i fondi per poter effettuare quanto prima l’intervento”.

Questi ordigni, rimasti dormienti per decenni, rappresentano un rischio reale e tangibile per chiunque si avvicini alle rive del lago. La presenza di ordigni bellici inesplosi, sebbene sorprendente nonostante abbastanza frequente nell’area dei Castelli Romani, è un fenomeno che semina paura e non incoraggia il rilancio turistico di qualità tanto auspicato per l’intera provincia. I resti dei conflitti passati continuano a emergere, minacciando la sicurezza e la stabilità delle comunità locali. Tuttavia, la loro scoperta sulle rive tranquille del Lago serve da promemoria urgente dell’importanza di affrontare questi pericoli con determinazione e urgenza. «Le autorità locali devono agire prontamente – dicono alcuni residenti – per identificare e rimuovere in modo sicuro gli ordigni bellici rimasti, proteggendo così il pubblico da potenziali rischi mortali. Allo stesso tempo, è essenziale educare il pubblico sulla natura di questa minaccia e sull’importanza di rispettare i divieti d’accesso per garantire la sicurezza di tutti». Lo scorso anno, a fine agosto, un bomba risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stata trovata nella tarda mattinata di una tranquilla domenica nei pressi del lago. La scoperta è stata fatta da una persona che stava passeggiando lungo il percorso naturalistico di via dei Pescatori. Scattato l’allarme alle forze dell’ordine, sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo. La bomba, una spoletta lunga 10 centimetri non pericolosa, al momento del ritrovamento si trovava a qualche metro di distanza dalla riva. Il cartello apparso pochi giorno fa lascia presagire che il pericolo sia davvero concreto.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti