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Latina

CISTERNA: POLIZIA LOCALE RAPINATORE DI BERGAMO

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Tempo di lettura 2 minuti L’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa dal Tribunale per i Minorenni di Brescia

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Redazione

Cisterna di Latina (LT) – Una richiesta di intervento giunta alla Polizia Locale di Cisterna di Latina è culminata nell'arresto di un cittadino tunisino G.H. nato nel 1995 destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale dei minorenni di Brescia.

L’arresto è scaturito a seguito della segnalazione agli agenti di Polizia Locale di Cisterna di una lite in corso ieri pomeriggio, intorno alle 17.30, tra un residente e uno straniero in Piazza Amedeo di Savoia.
Il cittadino cisternese avrebbe infatti riconosciuto nel giovane straniero l'autore del furto della bicicletta del figlio avvenuta il 27 novembre scorso. Per accertare quanto realmente accaduto, entrambi gli uomini venivano accompagnati presso il vicino Comando della Polizia Locale.
Lo straniero, privo di documenti, dichiarava di chiamarsi K.L. nato nel 1995. Dalle impronte digitali, previo accertamento presso la Questura di Latina, risultava in realtà aver reso false generalità ed essere già  fotosegnalato per altri reati compiuti, tra cui lo spaccio di droga. Ulteriori controlli facevano emergere anche l’esistenza di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale per i Minorenni di Brescia per una rapina commessa il 13 ottobre scorso a Bergamo in danno di una donna ultrasessantenne alla quale aveva strappato con violenza la collana.
Nella circostanza, a seguito dell'arresto operato dalla Polizia Locale di Bergamo, il giovane si era dichiarato minorenne mentre successivi accertamenti sulla struttura ossea datavano la sua età tra i 18 ed i 19 anni.
Il magistrato minorile quindi, evidenziando la pericolosità sociale del soggetto e il pericolo di fuga, aveva emesso l'ordinanza di custodia in carcere eseguita ieri dalla Polizia Locale di Cisterna su disposizione del comandante Luciano Bongiorno.
Dopo le formalità di rito, il cittadino tunisino è stato associato alla Casa circondariale di Latina a disposizione dell'autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.
Sono inoltre in corso ulteriori accertamenti circa eventuali episodi delittuosi compiuti a Cisterna dall'arrestato tra cui il furto subito dall'uomo che mercoledì lo ha riconosciuto in giro per le strade della città.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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