Connect with us

Castelli Romani

Forte terremoto nell’aquilano: scossa avvertita a Roma e area metropolitana

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti

Una scossa di terremoto nell’Aquilano, di magnitudo 4.2, è stata registrata alle 19.37 dall’Ingv. Al momento non sono segnalati danni a cose o persone e non sono pervenute alle sale operative dei Vigili del Fuoco richieste di soccorso o segnalazione di danni. Lo conferma la Protezione Civile. L’epicentro a tre chilometri dalla località di Collelongo, ad una profondità di 17 chilometri. Alla prima scossa ne è seguita un’altra, alle 19.53, di magnitudo molto inferiore, pari a 0.9, e una terza di magnitudo 1.4, alle 20.14. La scossa è stata avvertita anche a Roma e nell’area metropolitana.

Sindaco Collelongo: sisma molto forte, aperto il Coc

“E’ stata una scossa molto forte, per fortuna non si rilevano danni a persone o cose. Ma c’è molta paura e, non potendo escludere nuove scosse, abbiamo aperto il Coc (Centro operativo comunale, ndr) e messo a disposizione delle persone che vogliano dormire fuori casa il plesso scolastico e il bocciodromo che sono in sicurezza”. Così il sindaco di Collelongo (L’Aquila), Rossana Salucci, sulla situazione che si è creata nel paese epicentro della scossa sismica di magnitudo 4.2 avvenuta in serata nel comune marsicano che conta circa 1.200 abitanti.

FS: sospesa circolazione treni Abruzzo per verifiche

Dalle 19.50 la circolazione ferroviaria sulle linee Carsoli – Avezzano – Sulmona – Pescara, Avezzano – Roccasecca e Sulmona – L’Aquila è sospesa per verifiche all’infrastruttura da parte dei tecnici di RFI a seguito della scossa di terremoto che ha interessato la zona. Lo rendono noto le Ferrovie dello Stato. Nessun treno è fermo in linea.

Salvini: “Vi invio il mio pensiero”

“Amici Abruzzesi, vi invio il mio pensiero per lo spavento di questa sera col maledetto #terremoto”. Così, su Twitter, il ministro e vice premier Matteo Salvini, che poi aggiunge: “Questo fine settimana torno ad abbracciarvi: venerdì sarò alle 11 a Chieti, alle 15 a Pescara, alle 18.30 a Montesilvano, mentre sabato alle 10 a Teramo, alle 12.15 a Notaresco, alle 14.30 a Roseto degli Abruzzi e alle 17 a L’Aquila”.

Strada dei Parchi: non ci sono danni viadotti A24-A25

Non ci sono danni nei viadotti delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25 dopo la scossa avvenuta a Collelongo (L’Aquila): sono queste le risultanze delle verifiche effettuate dagli ausiliari del traffico della concessionaria Strada dei Parchi. Lo fanno sapere fonti della Spa del gruppo dell’imprenditore abruzzese Carlo Toto. In particolare, i controlli più approfonditi sono stati riservati nelle infrastrutture autostradali di Avezzano, Celano e Pescina, i tratti più prossimi al comune marsicano. “Quei tratti tra l’altro – fa sapere ancora Strada dei Parchi – sono stati oggetto nel giugno scorso di interventi anti-scalinamento, una operazione che complessivamente è costata 172 milioni di euro”. Strada dei Parchi non ha ancora a disposizione i 192 milioni di euro inseriti nel decreto Genova finalizzati alla messa in sicurezza sismica dei viadotti delle due autostrade: lavori sono stati avviati in 8 dei 13 viadotti in condizioni peggiori con fondi della società. In un post su Facebook la società concessionaria sottolinea comunque che le due autostrade sono aperte e che le verifiche sotto i viadotti continuano e ci saranno nuovi aggiornamenti.

Scossa non collegata a faglie recenti

Non è collegata a faglie recenti, quelle che hanno fatto tremare l’Aquilano e poi il centro Italia almeno dal grande terremoto del 2009 in avanti, la scossa di magnitudo 4.2 con epicentro a sud di Avezzano, nei pressi della piana del Fucino. Secondo una prima analisi degli esperti dell’Ingv, riferisce all’Agi il sismologo Alessandro Amato, “l’epicentro, registrato a Collelongo, è decisamente lontano sia dalla zona dei terremoti del 2016 e 2017 sia soprattutto a quella del terremoto dell’Aquila nel 2009. Un precedente nell’area colpita oggi è quello del 1915 nella Marsica, anche se quello ebbe un epicentro spostato più a nord rispetto a quello di oggi”. Si tratta di un quadrante nuovo, insomma, rispetto alle zone dell’Aquilano, del Reatino e umbre colpite negli ultimi anni dalle scosse più forti. “La zona del Frusinate – ricorda Amato – fu colpita da terremoti importanti nel ‘300 e nel ‘600, siamo in quell’area lì”.