Connect with us

Roma

FRASCATI MERCATO COPERTO: IL PDL VUOLE SAPERE LA VERITA’

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Redazione 

Il PDL di Frascati, dopo aver incontrato cittadini e commercianti della zona di Piazza del Mercato, attraverso il Capogruppo del partito Mirko Fiasco, ha presentato un’interrogazione inerente la struttura comunale del Mercato Coperto.

"Purtroppo –  afferma il Capogruppo del partito –  sono anni che assistiamo all’immobilismo dell’ Amministrazione Comunale nel rispondere ed assumersi la responsabilità su codesto immobile. Abbiamo incontrato cittadini e commercianti della zona, i quali hanno espresso preoccupazione nel vedere una struttura storica declassarsi ogni giorno. Ratti e anellidi, possono trovarsi nel Piazzale adiacente la struttura e sinceramente non è piacevole per una città come Frascati, assistere all’immobilismo di chi la governa".

Il PDL presenterà un’ulteriore interrogazione sulla vicenda per conoscere la verità della struttura “Mercato Coperto”

 

L'interrogazione presentata da Fiasco:

 

Dopo aver effettuato un sopralluogo presso la struttura situata in Piazza Del Mercato, conosciuto come “ Mercato Coperto”, ho constatato che la struttura è carente.

 

Purtroppo il “patrimonio” non è valorizzato dall’Amministrazione che governa questa città.

 

Chiedo di conoscere che ne sarà della struttura situata presso Piazza Del Mercato, sarà valorizzata? Cosa nascerà? Continuerà ad essere un punto commerciale? Passeranno altri anni nell’indifferenza?

 

Stiamo assistendo all’indifferenza assoluta nei confronti del patrimonio e in maniera particolare il “mercato coperto”il quale potrebbe essere un punto per valorizzare una zona del centro storico della città.

 

Castelli Romani

Monte Compatri, cimitero: ascensore fermo da mesi. Accesso negato ai diversamente abili ed anziani

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Monte Compatri si trova ad affrontare una situazione estremamente particolare in un momento di grande rispetto e riflessione: l’ascensore che consente l’accesso al secondo piano della parte nuova del cimitero è fermo da mesi.

video girato ieri mattina

Questa condizione, ormai insostenibile, impedisce l’accesso a molte persone, in particolare ai diversamente abili e agli anziani, che si trovano in difficoltà nel raggiungere i propri cari durante le commemorazioni dei defunti.
Nonostante i ripetuti solleciti da parte dei cittadini all’amministrazione comunale, nessuna risposta è giunta.

Eppure, il problema dell’ascensore non è solo una questione di comodità; costituisce un vero e proprio ostacolo a un diritto fondamentale: quello di rendere omaggio a chi non c’è più, senza barriere fisiche che ostacolino il rispetto e il ricordo.
La gravi modalità di questa situazione è messa in evidenza non solo dalla prolungata inattività dell’ascensore, ma anche dalla coincidenza con il mese di novembre, tradizionalmente dedicato alla commemorazione dei defunti.

Questo momento, carico di emotività e significato, dovrebbe permettere a tutti di accedere liberamente al cimitero per onorare i propri cari e, tuttavia, la realtà odierna racconta di un’ingiustizia inaccettabile.
Durante una nostra recente visita al cimitero, sono emerse numerose proteste e malumori da parte dei visitatori.

Gli anziani e i familiari di persone con disabilità hanno espresso la loro frustrazione per una situazione che sembra non trovare soluzione e la mancanza di un ascensore funzionante non è solo un inconveniente logistico, ma rappresenta una “pecca” dell’amministrazione nel garantire un servizio pubblico adeguato e rispettoso delle necessità di tutti.
Diventa fondamentale che l’amministrazione comunale di Monte Compatri prenda immediatamente provvedimenti per risolvere questo problema poiché, diventa inaccettabile che, in un contesto di celebrazioni e ricordi, vi siano cittadini esclusi dalla possibilità di visitare i luoghi di sepoltura dei loro cari.
Le istituzioni devono ascoltare le lamentele dei cittadini e agire in modo tempestivo affinché questa situazione non si ripeta in futuro.

Il rispetto per la memoria dei defunti e per le esigenze di tutti i cittadini deve essere una priorità e la speranza è che, dopo tante promesse disattese, l’ascensore torni a funzionare al più presto, restituendo così dignità e accessibilità a un luogo sacro per la comunità di Monte Compatri.

Continua a leggere

Metropoli

Carpineto Romano, fine di un incubo: arrestato dopo dieci anni di violenze domestiche

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo anni di soprusi, una donna trova il coraggio di denunciare il marito per maltrattamenti e persecuzioni. Il Tribunale di Velletri emette l’ordinanza di custodia cautelare: l’uomo finisce in carcere

Dopo oltre dieci anni di sofferenze e vessazioni, una donna di Carpineto Romano ha trovato la forza di denunciare il marito per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. La denuncia è stata presentata lo scorso 20 ottobre presso la Stazione dei Carabinieri locale, e ieri pomeriggio, grazie a un rapido intervento delle autorità, per il 49enne carpinetano accusato di violenza domestica si sono aperte le porte del carcere di Velletri.

La vicenda, come ricostruito dai Carabinieri, è segnata da anni di abusi psicologici e fisici. La donna ha raccontato di un comportamento aggressivo e controllante, caratterizzato da urla, schiaffi, spintoni, oltre a una costante imposizione sulle spese familiari. Gli episodi di maltrattamento sarebbero proseguiti per più di un decennio, secondo le dichiarazioni della vittima, fino al momento in cui, con grande coraggio, ha deciso di lasciare l’abitazione coniugale, trasferendosi con la figlia a casa dei suoi genitori.

Dopo la separazione, l’escalation delle minacce e degli atti persecutori non si è fermata. L’uomo, incapace di accettare la rottura, ha intensificato le sue azioni di controllo e intimidazione, passando regolarmente sotto l’abitazione della donna e inviando minacce tramite telefonate e messaggi vocali. Testimoni dell’accaduto e messaggi inquietanti sono stati raccolti dai Carabinieri, fornendo prove concrete al Tribunale di Velletri, che ha ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere per il 49enne, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica.

Questo caso è l’ultimo di una lunga serie di interventi da parte dei Carabinieri di Colleferro nella lotta alla violenza domestica e di genere. Grazie a una collaborazione continua con l’Autorità Giudiziaria, sono stati presi provvedimenti efficaci per proteggere le vittime, garantendo loro una via d’uscita da relazioni distruttive e pericolose.

Continua a leggere

Castelli Romani

Rocca di Papa: Una “guerra” di comunicati nel settore della raccolta rifiuti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

A Rocca di Papa, la tensione tra il sindacato Cobas e l’amministrazione comunale guidata da Massimiliano Calcagni sta raggiungendo livelli critici, dando vita a una vera e propria “guerra” a colpi di comunicati.
Al centro della controversia ci sono i dipendenti della DM Technology, azienda responsabile del servizio di raccolta rifiuti nella città castellana, ed il concreto rischio di uno sciopero del settore a Rocca di Papa.
Il sindacato Cobas accusa l’amministrazione di disinformazione e nega le affermazioni secondo cui sarebbe stata ricevuta solo una richiesta di incontro, relativa al 31 maggio.
Secondo il sindacato Cobas, sono state infatti inviate numerose richieste il 31 maggio, il 18 e il 26 giugno, sollevando questioni fondamentali come la sicurezza sul lavoro, i carichi di lavoro e il mancato versamento del Fondo Pitagora.
Il comunicato dell’amministrazione, diffuso il 24 ottobre, ha ribadito la ricezione di una sola richiesta da parte del sindacato, risalente al 31 maggio, concernente presunti inadempimenti da parte della DM Technology.
Tale comunicazione ha rivelato anche le segnalazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, la modifica della denominazione della società e i ritardi nei versamenti al Fondo Pitagora e l’amministrazione ha risposto formalmente il 28 giugno, manifestando il proprio impegno nel garantire il corretto svolgimento del servizio e comunicando con DM Technology per ottenere chiarimenti circa lo stato dei fatti evidenziati dai Cobas.
Tuttavia, il sindacato ha evidenziato che, nonostante la disponibilità manifestata dall’amministrazione a incontri costruttivi, queste opportunità non si sono materializzate, lasciando i rappresentanti dei lavoratori delusi e frustrati.
Purtroppo, anche in questo caso, non abbiamo più ricevuto nessuna risposta nemmeno dalla Società“, si legge nella nota diffusa oggi dai Cobas, specificando che la lettera dell’assessore delegato denota una chiara chiusura al dialogo in quanto lo stesso asseriva, sempre come riportato dal comunicato odierno “di non avere titolo giuridico d’intervento sulle argomentazioni evidenziate dai Cobas”.
Nel proseguire della vicenda, i Cobas hanno organizzato un incontro con la DM Technology il 10 luglio, nel quale sono state discusse le difficoltà dei lavoratori.
La società si era impegnata a comunicare con l’amministrazione per affrontare i punti sollevati, ma da allora, scrivono ancora, “non abbiamo più ricevuto nessuna risposta nemmeno dalla Società“.
Il 18 ottobre, come evidenziato già dal nostro articolo (leggi https://www.osservatoreitalia.eu/lavoratori-in-rivolta-a-rocca-di-papa-verso-lo-sciopero-nelligiene-urbana/), il sindacato Cobas ha avviato le procedure di raffreddamento trasmettendole, per conoscenza anche al Comune di Rocca di Papa costatando il rifiuto al dialogo da parte di entrambi gli enti coinvolti, esprimendo in più la volontà di mettere in evidenza un “percepito atteggiamento discriminatorio” da parte del Comune, il quale avrebbe accolto altre sigle sindacali il 30 maggio scorso.
Nonostante le tensioni, nel comunicato odierno, il sindacato ribadisce la sua apertura a un confronto costruttivo “ci teniamo – scrive – a fare sapere che rimaniamo disponibili ad incontrare il Sindaco e l’Assessore nell’interesse dei lavoratori e dell’utilità pubblica del servizio d’Igiene Urbana”.
La situazione rimane critica e le prospettive di una risoluzione sono incerte.
Ci si augura che le parti riescano a superare le incomprensioni per trovare un terreno comune e lavorare insieme per il bene della comunità di Rocca di Papa.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti