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Esteri

G20, Biden e Xi dicono no alle armi nucleari in Ucraina

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E’ durato poco più di tre ore il summit tra i presidenti americano Joe Biden e cinese Xi Jinping. I due, appena incontratisi, si sono salutati con una calorosa stretta di mano.

I leader hanno concordato sul fatto che non si debbano usare le armi nucleari in Ucraina. Presto il segretario di Stato Usa Antony Blinken si rechera’ in visita in Cina. Lo riferisce la Casa Bianca. Manca però l’intesa su Taiwan: chiunque cerchi di dividere l’isola dalla Cina “violerà gli interessi fondamentali della nazione cinese: il suo popolo non lascerà assolutamente che ciò accada”.

Intanto un alto funzionario cinese rivela al Financial Times, che, sull’invasione russa in Ucraina, Vladimir Putin “non disse la verità” al leader di Pechino. “Se ce lo avesse detto non ci saremmo trovati in una situazione così difficile. C’erano oltre 6 mila cittadini cinesi in Ucraina ed alcuni di loro morirono durante l’evacuazione, anche se non possiamo dirlo pubblicamente”. Lo stesso Putin aveva affermato il mese scorso di non aver detto al “caro amico” Xi dell’imminente attacco.

“Come leader delle principali economie del mondo, dobbiamo gestire la competizione dei due nostri Paesi”, ha detto il presidente Usa Joe Biden al suo omologo cinese Xi Jinping, nelle battute iniziali del loro bilaterale a Bali, anche se Washington continuerà a “competere” con Pechino “vigorosamente”. “E’ un piacere incontrarti”, ha affermato Biden. Non deve esserci nessuna nuova guerra fredda con la Cina, ha detto Joe Biden in una conferenza stampa dopo il bilaterale con Xi Jinping.

“E’ un piacere rivederti dall’ultima volta avvenuta nel 2017”. E’ quanto ha detto il presidente Xi Jinping al suo omologo americano Joe Biden nelle battute iniziali del loro bilaterale a Bali.

La guerra in Ucraina

La Cina è “estremamente preoccupata per l’attuale situazione in Ucraina”. Lo ha detto il presidente Xi Jinping nel summit di Bali con l’omologo Usa Joe Biden. Di fronte “a una crisi globale e composita come quella in Ucraina, è importante riflettere seriamente su quanto segue: primo, conflitti e guerre non producono vincitori; secondo, non c’è soluzione semplice a una questione complessa; e terzo, il confronto tra i principali Paesi deve essere evitato”. Per questo, “sosteniamo e attendiamo impazienti la ripresa dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina e auspichiamo anche che Usa, Nato e Ue dialoghino con la Russia”, ha concluso.

Taiwan e l’Asia

I leader hanno parlato di “Taiwan in modo schietto”. Xi ha detto “di sperare di vedere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan, ma attraverso lo Stretto la pace e la stabilità e l’indipendenza di Taiwan sono inconciliabili come l’acqua e il fuoco”. Taipei, secondo la diplomazia di Pechino, è “una questione interna cinese. È aspirazione comune di popolo e nazione cinesi realizzare la riunificazione e la tutela dell’integrità territoriale”.La questione “è al centro degli interessi fondamentali della Cina” e costituisce “il fondamento politico delle relazioni Cina-Usa”: è “la prima linea che non deve essere superata”. Gli Usa hanno ribadito la loro opposizione ad azioni “aggressive e coercitive” da parte di Pechino, constatando che “La politica Usa dell’unica Cina non è cambiata”. Washington ha anche chiesto al presidente cinese Xi Jinping di incoraggiare la Corea del Nord ad agire “in modo responsabile”. Ha trovato spazio nei colloqui anche la preoccupazione degli Usa per le “pratiche della Cina” in Xinjang, Tibet e Hong Kong, e, in generale, i “diritti umani”, riferisce la Casa Bianca. “Non vedo un’intenzione imminente della Cina di invadere Taiwan”, ha detto il presidente americano Joe Biden.

Le relazioni tra Cina e Usa “dovrebbero non essere un gioco a somma zero in cui una parte supera la competizione o prospera a spese dell’altra”. I successi di Cina e Stati Uniti, ha affermato il presidente Xi Jinping nel summit con l’omologo Usa Joe Biden, “sono opportunità, non sfide, l’uno per l’altro. Il mondo è abbastanza grande perché i due Paesi possano svilupparsi e prosperare insieme”. Le due parti dovrebbero avere “una corretta percezione delle reciproche politiche interne ed esterne e delle intenzioni strategiche”, ha detto Xi, secondo la diplomazia di Pechino.

Fonti, il comunicato G20 usa parola ‘guerra’ sull’Ucraina – Nel comunicato finale del G20, così come approvato dagli sherpa, si usa la parola “guerra” per definire il conflitto in corso in Ucraina e si “deplorano” i suoi effetti negativi sui prezzi dell’energia, dei prodotti alimentari e sull’inflazione. Lo precisa un funzionario occidentale. Il testo richiama poi la risoluzione dell’assemblea generale della Nazioni Unite di ottobre, dove solo Cina, India e Sud Africa – tra i membri del G20 – si sono astenuti. Il funzionario ritiene che vi siano “alte probabilità” che il testo sia quello definitivo.

Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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