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Latina

GAETA AFFRONTA L'IMU IN CAMPAGNA ELETTORALE, 3,5 PER MILLE SULLA PRIMA CASA

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Tempo di lettura 2 minuti Raimondi: bilancio ok, possiamo diminuire le tasse

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Redazione

“Nessuno dei candidati parla della nuova tassazione introdotta dal Governo, ovvero l’Imu. Noi possiamo farlo perché abbiamo portato ordine nel bilancio comunale”.

Il Sindaco Raimondi illustra la politica finanziaria che intende perseguire nei prossimi cinque anni spiegando come la sua Amministrazione utilizzerà lo strumento della leva fiscale alla luce delle nuove disposizioni del Governo Monti.

“L’illusione del centrodestra nazionale di abbassare le tasse e creare nuovi posti di lavoro è svanita: la pressione fiscale è aumentata così come la disoccupazione. Questa Amministrazione è stata capace di risanare il bilancio applicando dei semplici ed efficaci princìpi: spendere quello che effettivamente entra nelle casse comunali, usare bene le poche risorse a disposizione e combattere l’evasione e l’elusione tributaria – dichiara il Sindaco Raimondi – Inoltre, non aumenteremo neanche l’Irpef”.

“Tornando all’Imu, il Governo Monti ha stabilito per la prima casa la quota del quattro per mille con la possibilità per i comuni di aumentare fino al sei. Per le altre abitazioni si parte dal 7,6 per mille e si può salire o scendere di tre punti. In questo caso, però, bisogna tenere conto che il 3,8 andrà allo Stato qualsiasi sia la decisione che l’ente comunale prenderà. Il nostro intento è di venire incontro ai proprietari di prime case fissando l’Imu al 3,5 per mille: siamo l’unico comune della zona ad aver diminuito questa imposta. Quando si hanno i conti in ordine non hai bisogno di aumentare le tasse, ma puoi venire incontro ai cittadini con l’alleggerimento della pressione fiscale sulla prima casa che, dopotutto, è ciò che abbiamo fatto con l’Ici negli scorsi anni prima dell’abolizione – aggiunge Raimondi – Per quanto riguarda le altre case, porteremo l’Imu al 9 per mille ma vogliamo premiare coloro che affittano casa, con un contratto regolare, o la danno in uso ad un parente di primo grado portando l’imposta al 7,6 per mille. Non possiamo abbassare di più perché il 3,8 in ogni caso va allo Stato. Stiamo mettendo in campo uno strumento per evitare che la fuga da Gaeta avvenga a causa di affitti alti e per immettere sul mercato un maggior numero di immobili”.
 
“Tutto questo è possibile grazie al risanamento dei conti comunali che rappresenta la base della crescita non solo di Gaeta ma anche dell’intero Paese. Nella nostra città, negli ultimi cinque anni, abbiamo intrapreso la strada giusta anche durante un periodo di crisi economica che non è ancora finito – conclude il Sindaco – La nostra saggia ed efficace gestione ci ha permesso di ridurre la pressione fiscale senza operare tagli ai servizi, alla cultura e alle opere pubbliche ma mantenendo invariati i livelli ed anzi aumentando la qualità dell’offerta turistica per sostenere un settore che diventerà la fonte di reddito primaria dei gaetani nel prossimo futuro”.

 

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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