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GAETA, BANDIERA BLU: ARRIVANO 200 MILA EURO DALL'AGENZIA REGIONALE SVILUPPO ITALIA

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Tempo di lettura 4 minuti Con la piattaforma Open Data trasparenza e partecipazione dei cittadini

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A.C.

Gaeta (LT) –  Trasparenza e partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa: imperativi da realizzare nel concreto per l’ Amministrazione guidata dal Sindaco Cosmo Mitrano che, a meno di un anno dall’inizio del mandato, elabora un progetto di e-government e ottiene  dall’Agenzia Regionale Sviluppo Italia 200.000 euro per finanziarlo.

“Bandiera Blu Gaeta”, questa l’idea progettuale che a partire dal mese di ottobre 2013 sarà operativa nel Comune di Gaeta, consistente nella creazione di una piattaforma tecnologica con una banca dati, in formato Open Data, specifica per il monitoraggio della candidatura della città alla Bandiera Blu presso il Comitato FEE (organizzazione non – governativa e no – profit “Foundation  For  Environmental Education.)

“La nostra Amministrazione – dichiara il Sindaco Mitrano  – è fortemente impegnata ad avviare con decisione il Comune di Gaeta sulla strada della digitalizzazione  al fine di attivare meccanismi di partecipazione “dal basso”, che coinvolgano efficacemente tutta la popolazione: cittadini, turisti, imprese locali,  operatori di settori e via dicendo. La piattaforma Open Data Bandiera Blu Gaeta ha tra suoi obbiettivi principali quello di rendere disponibili agli interessati i dati e le informazioni correlate all’ottenimento della Bandiera Blu e quello di creare uno strumento interattivo con gli utenti che possa segnalare in tempo reale, problematiche legate all’ambiente (inquinamento, disservizi, carenza nelle strutture ricettive, segnalazioni di varia utilità). Questo progetto è per noi un importante e concreto atto di svecchiamento della farraginosa macchina amministrativa. Vogliamo dimostrare che l’e- government è possibile. Anche a Gaeta, nonostante nulla in questa direzione sia mai stato fatto negli anni passati”.

 “Abbiamo scelto – spiega l’Assessore alle Politiche Ambientali  Alessandro Vona – di partecipare al bando regionale sull’Open Data (Legge Regionale del 18/06/2012) per la promozione di un modello di open government basato sul libero accesso ai dati pubblici e sulla forte interazione con cittadini e imprese, inteso anche come acceleratore economico per il territorio. E lo abbiamo fatto optando per il progetto Bandiera Blu Gaeta, indirizzato a comunicare e a mettere a disposizione di tutti gli interessati i dati inerenti la Bandiera Blu, sino ad oggi “nascosti”, intesi come valori assoluti di qualità delle acque, della raccolta differenziata, e di tutti gli altri requisiti richiesti dalla FEE.  L’obiettivo è anche quello di dar vita ad una sorta di portale integrato dove tutti possono reperire ed usufruire  dei dati relativi al turismo, come  capacità recettiva, tipologia della recettività”. 

“Sappiamo – prosegue l’Assessore Vona – che la Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, relativo al turismo sostenibile in località marine e lacustri,  istituito nel 1987, che viene assegnato ogni anno in 41 paesi, europei ed extraeuropei, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), e UNWTO (Organizzazione Mondiale per il  Turismo), con cui la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale. Il riconoscimento viene attribuito solo se la città garantisce vivibilità e sostenibilità, valutate secondo determinati parametri fissati, riguardanti ad esempio la certificazione ambientale, la qualità delle acque di balneazione, la gestione dei rifiuti, la depurazione delle acque reflue. Questo progetto, finanziato e quindi realizzabile in tempi brevi, testimonia non solo la priorità assoluta che l’attuale governo cittadino conferisce al raggiungimento dell’importante obiettivo ambientale, ma soprattutto la sua capacità di partecipare a bandi con idee progettuali di alta valenza, ottenendo così importanti finanziamenti a cui da anni il Comune di Gaeta non accedeva”.

La piattaforma Open Data è un fondamentale strumento di controllo/gestione  comunale che consente di sempre valutare tutti gli aspetti territoriali coinvolti nella gestione dell’ambìto riconoscimento.

La forma aperta della banca dati permette, altresì, la possibilità di verificare queste informazioni da parte di: cittadini, turisti,  Enti di controllo, altre PPAA, Associazioni ambientaliste e ogni altro soggetto interessato.

La piattaforma, che avrà il dominio www.blu.(comunedigaeta).it, consterà di varie sezioni contenenti i dati relativi ai parametri valutati per l’assegnazione della Bandiera Blu, tra cui:

·        Qualità delle acque di balneazione: dati aggiornati in tempo reale relativi alle analisi effettuate dagli organi pubblici (ASL, ARPA, Guardia Costiera, ecc) con particolare riferimento alla presenza di Coliformi totali, Coliformi fecali e Streptococchi fecali;

·        Depurazione delle acque reflue: dati ed informazioni relative al tipo di depurazioni effettuata, percentuale di acque depurate, tipologia di impianti esistenti;

·        Gestione dei rifiuti: percentuale di raccolta differenziata, modalità di raccolta, tipologia di rifiuti differenziati raccolti, destinazione, iniziative per la riduzione della produzione rifiuti;

·        Iniziative Ambientali: azioni intraprese per la salvaguardia delle aree sensibili e tutela paesaggio, iniziative di riqualificazione architettonica e del decoro urbano, iniziative presso la fascia costiera e al centro urbano per migliorare la vivibilità del territorio, partecipazione a progetti comunitari, nazionali, regionali su tematiche ambientali;

·        Turismo: offerta turistica, pressione Turistica, densità turistica, approdi turistici, aree attrezzate per camper, strutture ricettive certificate;

·        La spiaggia: presenza di componenti biotiche di particolare rilevanza ecologica, infrastrutture ed attrezzature, creazione di un comitato di gestione della spiaggia, servizio di pulizia delle spiagge, sistema di raccolta rifiuti in spiaggia (cestini) e presso gli operatori, servizi pubblici sulle spiagge e modalità raccolta acque, promozione utilizzo mezzi a basso impatto per il trasporto, Piano di gestione dei servizi di salvataggio in spiaggia, Piano di gestione della sicurezza nelle spiagge, Piano di emergenza ambientale per le spiagge, cartellonistica con i servizi presenti in spiaggia, gestione e sicurezza spiagge libere, abbattimento barriere architettoniche, presenza di spiaggia attrezzata per i cani;

·        Lo stabilimento balneare: geolocalizzazione degli stabilimenti, certificazioni, piani di sicurezza, contatti, valutazione;

·        Pesca professionale: persone impegnate nell'attività, manutenzione e funzionalità banchine, Pesca Turismo, iniziative Ambientali specifiche;

·        Adempimenti: informazioni relative alla conformità alle normative ambientali del comune e degli altri soggetti coinvolti nella gestione della Bandiera Blu.

Infine la piattaforma web, quale vero e proprio strumento operativo, avrà altre importanti sezioni, volte a facilitare la valutazione, la comunicazione e la condivisione dei dati disponibili, accessibili anche tramite smartphone e tablet. Tali sezioni, che prevedono l’ampio uso di strumenti tecnologici, sono:

–         Social network: che consentirà un’interazione in tempo reale con il cittadino ed i turisti e che verrà connessa ai principali social internazionali quali facebook, twitter, google+, ecc.;

–         Canale di video comunicazione: che consentirà, anche attraverso l’utilizzo di software open, di poter comunicare, video comunicare, chattare, con la P.A. a costo zero;

–         Sezione e-learning: per l’aggiornamento professionale del personale sia della P.A. che degli operatori turistici coinvolti (ad esempio strutture ricettive);

–         Applicazioni: che potranno emergere anche grazie alla collaborazione con il cittadino ed altri sviluppatori, che partendo dai dati resi disponibili, potranno esprimere altre funzionalità attraverso specifiche applicazioni.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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