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Roma

GENZANO, ALLARME CARENZA IDRICA: IL COMITATO PER I BENI COMUNI CHIEDE UN IMPEGNO IMMEDIATO AL SINDACO

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Tempo di lettura 2 minuti Il comitato: "Risultano invece sporadiche e di scarso contenuto le pubblicazioni fatte da parte dell'Amministrazione in questi primi cinque mesi del 2013".

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Redazione

Genzano di Roma (RM) –  Le cittadine castellane ricominciano a combattere con la carenza idrica. A Genzano il Comitato per i Beni Comuni “Genzano SOStenibile”, chiede un impegno concreto all'amministrazione comunale. Ecco la nota:

Da troppo tempo non ci si confronta più sulla situazione idrica della cittadina. Apprendiamo della convocazione, da parte del sindaco di Genzano, di una conferenza stampa che si terrà Venerdì 21 giugno p.v. alle ore 11,00 presso l’aula consiliare del Comune su alcuni aspetti di questo tema; sebbene ben felici che alcune problematiche  vengano affrontate avremmo auspicato un confronto più ampio coi cittadini, anziché una conferenza stampa, ma ci auguriamo che possa essere una prima occasione di chiarimento su una vasta gamma di criticità legate all'acqua. E' infatti noto che in una mozione sottoscritta all'unanimità dalla precedente consigliatura il Comune di Genzano si impegnava a fornire i dati sulla presenza di arsenico e di floruri nelle acque potabili con una cadenza almeno bimestrale. Con la scadenza dell'ultima deroga, inoltre, a fine anno 2012 risulta quantomeno opportuno che la cittadinanza rimanga informata sulle sostanze presenti nelle acque a uso civico. Risultano invece sporadiche e di scarso contenuto le pubblicazioni fatte da parte dell'Amministrazione in questi primi cinque mesi del 2013.

Troppo esiguo e inaccettabile dopo dieci anni di deroghe ottenere notizie così frammentarie, per di più riferite a pochi pozzi e/o fontanelle del nostro paese. Invitiamo quindi il Sindaco, primo responsabile sanitario dei cittadini, a effettuare maggiori ed più efficaci pressioni su ASL RMH e Arpa, affinché i pozzi e le fontanelle analizzate siano tutte e che queste analisi rispettino una periodicità che fughi ogni tipo di dubbio ed a fornire in piena trasparenza verso la Cittadinanza i risultati periodici delle analisi effettuate utilizzando il sito istituzionale del comune e ogni altro canale possibile per divulgare queste informazioni.

Inoltre, visti gli impegni presi nella mozione, non si limiti a farlo solamente per qualche mese, ma che vi sia un'azione costante nel tempo e sul territorio.

L'organizzazione mondiale della Sanità auspica un abbassamento ulteriore dei parametri di arsenico nell'acqua, paventando un livello zero nel futuro. Questo a dimostrazione dell'estrema nocività di tale sostanza e della sua non somministrabilità, soprattutto ai bambini. Serrati dovrebbero essere i controlli nelle scuole, rispetto alle quali si ritiene opportuno anche un monitoraggio più frequente di quello auspicato per altre erogazioni.

Il comitato “Genzano SOStenibile” chiede che si dia, quindi, seguito alle serie di richieste, avanzate dalla società civile, per avere un controllo più serrato della qualità delle acque e perché non ci si accontenti dei dati forniti dal gestore (Acea), ma si proceda a chiedere con maggior frequenza il controllo da parte della ASL di competenza.
Infine si chiede una maggiore pressione verso il gestore del servizio idrico Acea per risolvere definitivamente le problematiche legate all’ interruzione di fornitura o alla diminuzione di  pressione, che con frequenza quasi quotidiana, da diversi mesi, interessano alcune zone di Genzano (Olmata, Selva, Montecagnoletto per citarne alcune note) .
Come mai queste anomalie vengono risolte solo dopo la segnalazione del Comune o dei Cittadini, ma poi puntualmente si ripresentano ?
Quindi crediamo sia doveroso farsi rilasciare una dettagliata informativa che illustri le cause dei continui e ripetuti disservizi, fermo restando che il cittadino/utente dovrebbe essere informato tempestivamente.

I cittadini hanno diritto di ricevere un servizio costante e di sapere cosa bevono e ne hanno diritto sempre, non solo pochi mesi all'anno.

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Castelli Romani

Banca Popolare del Lazio, il 4 maggio c’è l’assemblea a Castel Gandolfo

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Il prossimo sabato 4 maggio 2024, alle ore 10 presso il Centro Mariapoli Internazionale, Via
S. Giovanni Battista de la Salle a Castel Gandolfo si terrà l’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio per deliberare su argomenti molto importanti.

Nello stesso giorno a Velletri si tiene la Festa della Madonna delle Grazie e processione dei Ceri nel pomeriggio. Ma sicuramente i soci interessati alle attività e assemblea della Banca troveranno comunque il modo di partecipare.

L’Articolo 6 del regolamento assembleare Bpl dice chiaramente che “gli aventi diritto possono intervenire su ciascuno degli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni, chiedendo informazioni e formulando eventuali proposte. La richiesta può essere avanzata fino a quando il Presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull’argomento oggetto della stessa. Coloro che intervengono hanno altresì diritto di replica”.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono, tra gli altri:

Presentazione del Bilancio di esercizio al 31.12.2023, proposta di ripartizione dell’utile e di
determinazione del valore di rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale; proposta di determinazione dell’ammontare complessivo da destinare a scopi di beneficenza, assistenza e di pubblico interesse, proposta di determinazione del compenso degli amministratori, acquisto e disposizione di azioni proprie, nomina di 3 Sindaci effettivi e 2 Sindaci supplenti e designazione del Presidente del Collegio Sindacale, fissazione degli emolumenti dei membri del Collegio Sindacale, nomina di 5 Probiviri effettivi e 2 Probiviri supplenti.

Dopo un lungo periodo dove le assemblee ancora si continuavano a tenere in remoto per via del Covid, e succedeva fino a poco tempo fa, oggi si svolgono di persona e sarà dunque un’occasione di confronto e partecipazione democratica.

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Castelli Romani

Frascati, ospedale: intervento chirurgico con tecnica all’avanguardia

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Asportato tumore allo stomaco a un’anziana senza anestesia generale
 
Straordinario intervento chirurgico all’Ospedale San Sebastiano di Frascati dove è stato possibile evitare gravi complicanze post operatorie per Bice, una signora di 85 anni di Monte Compatri che è stata operata con anestesia spinale anziché generale per l’asportazione di un tumore esteso allo stomaco.
 
Non c’è stata necessità di ricovero in terapia intensiva e nella degenza post operatoria non si sono resi necessari farmaci analgesici.
 
La signora attualmente, a meno di una settimana dall’intervento, ha avuto una precoce ripresa ed è in buona salute, presto sarà dimessa per ricongiungersi ai suoi cari.
 
Grande soddisfazione, in merito alla tecnica anestesiologica, è stata espressa sia dalla paziente che dal chirurgo operatore, il dr. Massimiliano Boccuzzi Direttore della UOC di Chirurgia Generale e dai suoi aiuti Dr. Francesco Boccaccini e Dr.Angelo Torcasio coadiuvati dalla preziosa collaborazione del servizio di endoscopia digestiva del San Sebastiano (Dr.Fabrizio Travaglini).
 
Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli e il Direttore Sanitario dottor Vincenzo Carlo La Regina si sono complimentati per questo straordinario risultato: “Questo significa salvare vite – hanno detto – siamo di fronte a un intervento che segna un passo fondamentale per la presa in carico dei pazienti complessi e in età avanzata che sempre più spesso sono costretti a subire le gravi complicanze post operatorie o addirittura a non potersi sottoporre agli interventi chirurgici perché eccessivamente rischiosi. Le persone per le persone, questa è un’altra grande testimonianza del percorso di umanizzazione della salute che abbiamo intenzione di portare avanti insieme”.
 
Tecnicamente si è trattato di un intervento chirurgico di gastrectomia subtotale per una voluminosa neoplasia gastrica a un’anziana con un quadro clinico complesso perché già operata alcuni anni fa per una neoplasia del colon e venti giorni fa sottoposta a intervento per una frattura di femore post traumatica, sempre presso il San Sebastiano.
 
In considerazione dell’età avanzata e delle varie comorbidità, in accordo con la paziente, l’equipe della UOSD di Anestesia e Rianimazione del San Sebastiano con il Responsabile Dott. Benedetto Alfonsi, afferente al Dipartimento di Emergenza diretto dalla Dott.ssa Carla Giancotti, ha deciso di non eseguire l’intervento in anestesia generale, bensì in anestesia locoregionale, che è stata effettuata dal Dr. Benedetto Alfonsi in collaborazione con il Prof.Fabrizio Fattorini.  
 
All’anestesia spinale, necessaria per l’intervento chirurgico, è stato associato l’ESP Block bilaterale, un blocco di fascia ecoguidato della parete posteriore del torace.
 
Il blocco di fascia è stato effettuato per garantire l’analgesia post operatoria senza la necessità di oppiacei. I blocchi di fascia rappresentano attualmente un ulteriore passo avanti nel controllo del dolore post operatorio. Per migliorare il comfort operatorio, durante l’intervento la paziente è stata lievemente sedata. Ora sta bene e l’intervento è riuscito.
 
Tale testimonianza è importante anche dal punto di vista scientifico alla luce del continuo incremento di pazienti over 80 con molteplici comorbilità che sempre più spesso si rivolgono all’Ospedale di Frascati, essendo collocato in un’area demograficamente ricca di case di riposo per anziani e di pazienti geriatrici.
 
“Da vari anni – dichiara il  dottor Massimiliano Boccuzzi, direttore UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Frascati – sono in aumento gli anziani sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore che prima erano uno scoglio difficile da superare per alcune tipologie di pazienti e da anni chirurghi ed anestesisti sono impegnati nell’affinamento di tecniche anestesiologiche e chirurgiche mininvasive, che ci possano condurre ad una sensibile riduzione dei rischi anestesiologici e delle complicanze chirurgiche, in tali tecnologie la Asl Roma 6 si sta dimostrando un importante punto di riferimento permettendo agli operatori di poter crescere e perfezionare nuove tecniche a basso impatto di complicanze post operatorie”.

 



Privo di virus.www.avast.com

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Cronaca

Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.



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