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Roma

GENZANO: GRANDE SUCCESSO PER IL CONVEGNO "A PROPOSITO DI GENDER"

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Tempo di lettura 3 minuti Sicuramente un argomento che coinvolge tutti e che vede pareri discordanti sull’educare o no alle differenze

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di Pina Guglielmino

Genzano (RM) – Pienone sabato pomeriggio nella sala convegni dell’Istituto Salesiani di Genzano che ha ospitato il convegno “A proposito di Gender…” organizzato in collaborazione con l’associazione “Non si Tocca la Famiglia” ha destato molto interesse tra i presenti visto il tema attualissimo. L’associazione è in prima linea da tempo per portare avanti “la battaglia non ideologica, ma di buon senso, per smontare teorie contrarie alla natura dell’uomo e prive di base scientifica”, membri autorevoli dell’associazione sono pediatri, insegnanti e genitori che con un grido all’unisono vogliono portare all’attenzione di tutti la questione Gender. Ma cos’è il Gender? Si tratta di teorie che affermano che l’essere in maniera manifesta maschio o femmina, sia solo uno stereotipo della comunità, una sorta di maschera sociale. In parole povere siamo uomini perché siamo stati educati da uomini e siamo donne perché siamo state educate da donne e in assenza di questo “imprinting” che ognuno di noi ha ricevuto, potremmo potenzialmente essere sia uomo che donna, aldilà dell’aspetto esteriore.

Tra i relatori del convegno, il presidente dell’associazione Giusy D’Amico che si presenta parlando di se come mamma, sposa ed insegnate. "Si sta attaccando nel profondo la famiglia e la visione antropologica della famiglia" afferma la presidente, che racconta come vogliono destrutturare la famiglia "a piccoli passi, prima con le unioni civili e poi con lo stepchild adoption". Parla di una “rieducazione sessuale” dei nostri figli che avverrebbe in alcune scuole con l’adozione di testi scolastici che spiegano che l’amore può esistere anche tra due papà o tra due mamme. La D’Amico continua e ricorda l’episodio del “caso Barilla” (quando il colosso ha rifiutato di fare uno spot pubblicitario incentrato su una coppia omosessuale). Conclude il suo intervento dicendo che questa per l’associazione è una lotta di buon senso e non di discriminazione, riconoscendo la coppia affettiva ma sottolineando che la famiglia naturale è un’altra cosa ed invita ad un monitoraggio continuo nelle scuole per evitare infiltrazioni ideologiche che confonderebbero solamente il bambino.

A dare un parere scientifico su quanto affermato dalla presidente anche un medico pediatra, Federica Dalmastri, che sottolinea la necessità per un bambino di crescere con la figura materna e paterna e del benessere psicofisico che questo ha sul piccolo. Spiega inoltre che tra maschi e femmine ci sono differenze neurofisiologiche, ad esempio nei maschi si usa maggiomente l’emisfero sinistro del cervello , razionale, logico e rigidamente lineare mentre nelle femmine si usa maggiomente l’emisfero destro, dinamico che permette di compiere operazioni mentali in parallelo e la zona limbica, sede dell’emotività. Anche il docente di Pedagogia dell’università “La sapienza” di Roma, Fulvio Pesci interviene rafforzando le teorie esposte già esposte dalla Dalmastri. Tra interventi non sono mancante frasi significative di Don Carlino che ha focalizzato la sua attenzione su alcuni concetti "Noi siamo la coscienza che creiamo, la diversità è entrata nell’uomo attraverso la sessualità, ed il problema del diverso non è la diversità stessa, ma l’insicurezza".

Sicuramente un argomento che coinvolge tutti e che vede pareri discordanti sull’educare o no alle differenze. Difficile trattare con imparzialità di questo delicato tema, posso solo farvi riflettere sul fatto che ormai ci troviamo nel mezzo di una “rivoluzione” della sessualità e dell’affettività. Figlio di uno stravolgimento della nostra società, dello spostamento della centralità del ruolo della donna nella storia, di un emancipazione sessuale e non ultimo dell’accentuarsi della fragilità dei legami di coppia, influenzata anche dall’ingresso prorompente della tecnologia sulle nostre vite. Occorrerebbe trovare il giusto equilibrio, senza stravolgere e offendere i valori e sentimenti di nessuno. In generale andrebbero sostenute tutte le iniziative che mirano a non discriminre i legami etero e omoaffettivi, quali ad esempio le unioni civili, senza stravolgere, da un punto di vista antropologico, il concetto di famiglia. In ogni caso andrebbero soprattuto difesi i bambini che non hanno la possibilità e la capacità di difendersi. Andrebbero difesi da evoluzioni di pensiero o normative che il mondo adulto tratta spesso con eccessiva

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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