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Cultura e Spettacoli

GraArt, un progetto per valorizzare le periferie della Capitale. Intervista esclusiva all’artista internazionale Flavio Kampah Campagna

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Roma –  Il grande Alberto Sordi diceva che “Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi”. Le sue importanti parole, a distanza di anni, si sono rivelate profetiche e hanno certamente trovato un riscontro oggettivo nel progetto GraArt,  promosso da Anas e patrocinato dal Ministero per i Beni. L’iniziativa è partita da un’idea di Davide Diavù Vecchiato, fondatore di MURo (il Museo di Urban Art di Roma) ed esponente di spicco dell’Urban Art che ha ricevuto il patrocinio del Mibact. Il progetto è stato presentato dal Ministro Dario Franceschini in data 6 marzo, con la presenza dello stesso direttore artistico Davide Diavù Vecchiato, il Presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, il responsabile del Brand e Immagine di Anas, Claudio Arcovito. Si tratta di un progetto di Arte Contemporanea Urbana che ripercorre il mito e la storia di Roma attraverso importanti opere di Urban Art realizzate sulle pareti del Grande Raccordo Anulare da artisti provenienti da ogni parte del mondo che si sono avvalsi della consulenza di Ilaria Beltramme, scrittrice di best seller ambientati proprio nella Capitale. Il progetto vuole valorizzare la bellezza culturale della Città Eterna, tentando di ricucire la spaccatura culturale che si era creata tra la parte storica monumentale e le periferie. I grandi artisti, infatti, hanno realizzato le loro opere in zone periferiche della città, raffigurando miti e leggende che hanno segnato indissolubilmente l’immaginario collettivo di una città da “attraversare in punta di piedi”. Il Grande Raccordo Anulare è diventato adesso un “grande museo” con i murales che ripercorrono i fasti di una Roma che affascina, incanta e fa sognare.

Flavio Campagna, in arte Kampah o F CK è un artista di fama internazionale che ha aderito al prestigioso progetto GraArt. Negli anni 70 ha frequentato  l’Istituto Statale d’Arte di Parma, successivamente ha lavorato nello studio di Grafica Pubblicitaria dell’Art Director di Fiorucci August Vignali. La sua bravura e professionalità  lo hanno spinto a viaggiare molto e lo hanno portato fino a Londra dove ha lavorato per riviste di musica e di moda. Negli anni 80 lavorato a Roma per Mario Convertino, pioniere della Motion Graphic. Negli anni 90 invece svolge la sua attività ad Hollywood presso i prestigiosi studi Pittard Sullivan Design, successivamente si sposta a Venice Beach dove apre la sua casa di produzione “Kampah Visions”. E’ importante l’incarico che gli viene assegnato nel 2000 a Sydney, dove realizza la sigla delle Olimpiadi. Successivamente si reca nuovamente ad Hollywood e lavora per il registra Ridely Scott e precisamente sui titoli di testa del film Black Hawk Down. Torna nuovamente nella Città Eterna e precisamente dall’amico vignettista satirico Stefano Disegni, dove  comincia la sua prestigiosa carriera di Stencil Artist che gli consente di esprimere pienamente il proprio pensiero politico. Flavio Kampah ha partecipato al progetto GraArt con una monumentale opera realizzata su di una parete alta 4 mt e lunga 45 mt nella zona di Cinecittà. Il tema da lui scelto è stato quello dei film Peplum che venivano girati a Cinecittà tra gli anni 50 e gli anni 60, un sottogenere dei film in costume che comprendono sia il genere dei film d’azione che il genere fantastico, entrambi ambientati in contesti storici come l’antica Grecia, la civiltà romana o contesti biblici. Kampah ha meravigliosamente raffigurato sette figure di Steve Reeves in sette colorazioni diverse. Sette come i sette Re di Roma, realizzati in otto giorni di intenso lavoro grazie anche all’aiuto di fidati collaboratori. Un lavoro intenso e viscerale che racconta un pezzo di storia del cinema e di quel “salotto da attraversare in punta di piedi” che tanto amato da Sordi.

Noi abbiamo intervistato in esclusiva Flavio Campagna, in arte Kampah o F CK e ci ha parlato di questa sua meravigliosa  esperienza professionale.

– Come nasce la tua collaborazione con il progetto GraArt?

Ho incontrato di nuovo, dopo 6 anni, in una sua galleria a Roma David Diavù Vecchiato quest’estate in Sardegna a Castelsardo, mentre io ero lì a casa di un amico e lui è venuto a dipingere una parete ad una manifestazione in cui erano presenti anche Sgarbi e Daverio. Mi ha subito messo al corrente del suo progetto ANAS con la sua associazione MURO e detto che mi avrebbe invitato prima della mia partenza dall’Italia per tornare in California a casa. E così ha fatto, una volta ricevuto l’invito mi sono precipitato a Roma e messo a disposizione della sua produzione.

– Hai dipinto muri in varie parti del mondo;  Cuba, California, Milano e in Sicilia a Petrosino. Cosa ha rappresentato portare la tua arte nelle periferie?

Dipingere per strada e soprattutto nelle periferie o paesi piccoli e quartieri mi da la possibilità di respirare le atmosfere del posto , vedere e conoscere i suoi abitanti, instaurare un rapporto reciproco di convivenza e quindi donare all’opera i giusti elementi che aiuteranno le persone a vivere al meglio questi ambienti aperti a volte trascurati o lasciati andare all’incuria del tempo e delle persone. Già con il solo intervento dei colori su pareti il più delle volte dimesse e glaciali dona agli abitanti una sferzata di energia positiva, io cerco poi con i miei soggetti e concetti di aggiungere positività al mio intervento permanente.

– Raccontaci un po’ l’opera da te realizzata, tempi di realizzazione e se ti va qualche aneddoto…

È stata un’operazione…colossale…come l’argomento cinematografico che mi era stato proposto..il KOLOSSAL appunto! Quando al mio arrivo parlando coi proprietari di un ristorante atipico del Quadraro una zona molto verace di Roma, ho spiegato che avrei dipinto 7 Steve Reeves come i 7 Re di Roma, uno di loro mi ha prontamente bloccato e nel mio stupore informato che i Re di Roma non erano 7 ma 8…anni e anni di studi scolastici mi sono crollati davanti agli occhi convinto di aver rivelato una mia ignoranza, sinché ridendo il ragazzo mi ha detto che l ottavo Re di Roma è il Capitano!!!… Francesco Totti!!!

– Come hanno reagito i cittadini dinnanzi alla monumentale opera?

In modo molto positivo ed entusiasta, molti si sono fermati per ringraziarmi e farmi i complimenti non solo per la bellezza dell opera ma anche per aver portato colore e una nota di allegria in un angolo così triste e desolato. il mio obiettivo principale credo raggiunto pienamente!

– Secondo te l’Italia valorizza sufficientemente l’arte rispetto agli altri paesi in cui sei stato?

Assolutamente no! Ne’ quella così importante, numerosa ed evidente del passato, ma tanto meno quella nuova del presente e delle nuove generazioni di artisti. Purtroppo questo paese sin da quando ero giovane io è un paese da cui si può solo che…scappare!

– Roma, la città eterna. Concetto astratto e desueto oppure qualcosa è ancora rimasto?

Purtroppo quella che io per tanti anni ho considerato la più bella città d italia (ci ho vissuto per anni sia negli anni 80 che recentemente agli inizi del nuovo millennio) è già ormai da una decina di anni allo sfascio e in costante degrado. Sono stato anche a Milano recentemente per un mese e l’ho trovata al contrario una città diversa, migliore, internazionale, efficiente e anche bella. Roma purtroppo è in una fase calante progressiva e credo non basteranno decenni per riportarla a galla e tornare ad essere quella di un tempo, nonostante la sua innegabile bellezza! F CK

Angelo Barraco

 

Cronaca

Bolsena, al convento di Santa Maria del Giglio un fine settimana di concerti con l’Aps Punti di vista

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Una due giorni di concerti al convento di Santa Maria del Giglio a Bolsena con Punti di vista Aps. Si parte sabato 16 settembre, alle 18, con un pomeriggio dedicato ai canti delle tradizioni del world music. Si esibirà l’ensemble vocale “La cantastoria”, formato da Cristina Avenali, Angela Caratozzolo, Stefania Cesare, Giada Cirone, Jacqueline Fassero e Cosetta Lomele, in uno spettacolo vivace e fantasioso, un intreccio di canti, poesie e racconti, sul tema degli spiriti della natura.

In contemporanea si terrà la mostra fotografica di Cosetta Lomele dal titolo “Il paesaggio segreto – Conversazione con il mondo vivente”. Domenica 17 settembre, alle 17,30, spazio alla musica e al ballo con il concerto-spettacolo “El corazón al sur” del trio Manuela Carretta, danzatrice, Michele Pucci, chitarra flamenco, e Alberto Chicayban, chitarra e voce. Dalle 16, nel giardino del convento si svolgerà il mercato contadino con Comunità rurale diffusa. Patrocinati dalla Pro loco Bolsena, i due spettacoli sono con entrata a offerta consapevole.

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Cultura e Spettacoli

Matera, presentata la stagione concertistica autunnale 2023 dell’orchestra sinfonica F

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Otto concerti a Matera e cinque ad Altamura. Dal 21 settembre al 30 dicembre, l’Orchestra accompagnerà musicisti come Benedetto Lupo e Giovanni Sollima. Fra gli ospiti anche Flavio Insinna, voce recitante ne Il borghese gentiluomo in calendario il 5 novembre all’Auditorium Gervasio a Matera
 
 
 
La valorizzazione dei talenti del Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera è il filo conduttore che soggiace all’ideazione del calendario della stagione concertistica autunnale 2023 dell’Orchestra Sinfonica di Matera.
Il programma concertistico, che si sviluppa dal 21 settembre al 30 dicembre 2023 con otto appuntamenti all’Auditorium Raffaele Gervasio di  Matera e cinque al Teatro Mercadante di Altamura, vede protagonisti: l’Orchestra che offre lavoro ai musicisti del territorio e direttori e solisti che si sono formati o che sono docenti dell’Istituto di alta formazione musicale della città dei Sassi.
 
La seconda stagione sinfonica organizzata e promossa dalla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) è stata presentata ieri a Matera nel corso di una conferenza stampa tenuta dalla presidente Gianna Racamato e dal direttore artistico Saverio Vizziello della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte anche il sindaco di Matera Domenico Bennardi e il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese. In rappresentanza della Regione Basilicata è intervenuto il Consigliere regionale Piergiorgio Quarto.
 
Il compositore materano Antonello Tosto, autore del brano Intanto a Matera che sarà eseguito in apertura del concerto del 21 settembre per celebrare l’ottantesimo anniversario della Resistenza al nazifascismo della città di Matera, e Benedetto Lupo, pianista che a livello internazionale ha conquistato pubblico e critica, che sempre il 21 settembre eseguirà programma il Concerto n.4 per pianoforte e orchestra in sol maggiore, op. 58, hanno studiato al Conservatorio Duni di Matera.
“A dirigere orchestra e solisti per il primo appuntamento della stagione Autunnale dell’Orchestra Sinfonica di Matera – ha illustrato il direttore artistico Saverio Vizziello – sarà il Maestro Daniele Agiman. Tra i direttori d’orchestra italiani più attivi a livello internazionale, Agiman ha avuto fra i suoi allievi anche il Maestro Pablo Varela che oggi insegna direzione d’orchestra nel nostro Conservatorio e che sarà il direttore del Concerto di fine anno (il 29 dicembre ad Altamura e il 30 dicembre a Matera) con ospite il vincitore del Premio Paganini 2023. Docente di Viola a Matera è Anna Serova che, il 14 ottobre a Matera e il 15 in replica ad Altamura, eseguirà con l’Orchestra musiche di Gulda e Dvořák. Fra i nostri allievi – prosegue il direttore artistico Vizziello – ci sono musicisti che hanno saputo affermarsi in Italia e all’estero e che abbiamo fortemente voluto che si esibissero con l’Orchestra Sinfonica di Matera e penso a Elisa Calabrese, studentessa di flauto che, il 23 novembre a Matera e il 24 ad Altamura, interpreterà il Concerto in Mi minore per flauto e orchestra di Saverio Mercadante, o al Maestro Rino Marrone direttore del concerto che presentiamo il 5 novembre con le musiche di scena de Il borghese gentiluomo di Strauss con le cantanti Nunzia De Falco, soprano, e Gianna Racamato, mezzo soprano, e la voce recitante di Flavio Insinna. L’attore amato dal pubblico ha accettato di partecipare al concerto a Matera anche in omaggio al suo maestro, Gigi Proietti che nel 1999 a Bari interpretò lo stesso ruolo”.
 
La stagione autunnale dell’Orchestra Sinfonica di Matera oltre a presentare alcune delle più belle e virtuosistiche pagine della grande musica classica d’autore, da Beethoven a Dvořák, condurrà il pubblico alla scoperta della musica contemporanea con l’omaggio a Keplero dei compositori Carla Magnan, Riccardo Piacentini e Rossella Spinosa. Il concerto, appuntamento il 5 ottobre all’Auditorium Gervasio di Matera, si intitola Il sogno di Keplero. Realizzato in collaborazione con Materelettrica, avrà in programma composizioni eseguite in prima assoluta e su commissione della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera. In collaborazione con il Comune di Pomarico, il 12 novembre a Matera, il sopranista Niccolò Balducci eseguirà un programma con arie d’opera di Antonio Vivaldi. Doppio appuntamento, il 7 dicembre a Matera e l’8 dicembre ad Altamura per ascoltare il virtuoso del violoncello: il Mastro Giovanni Sollima.
 
Un solo appuntamento, il 17 dicembre al Teatro Mercadante a Altamura con l’opera lirica: l’opera in un atto di Saverio Mercadante Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio.
“Il programma sinfonico che abbiamo realizzato, in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini offrirà al pubblico la possibilità di ascoltare dal vivo solisti di indiscussa bravura e musiche che valorizzeranno l’organico orchestrale – sottolinea la presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera Gianna Racamato – Con il cda e il direttore artistico abbiamo scelto andare incontro al pubblico stabilendo il costo del biglietto d’ingresso ai singoli concerti a 10 euro. Per favorire i più giovani, abbiamo inoltre deciso che per gli studenti di ogni ordine e grado, dalle scuole primarie fino alle Università, Accademie, Licei Musicali e Conservatori di Musica, il biglietto d’ingresso è di soli 5 euro. Per chi acquisterà l’abbonamento ai concerti a Matera, le condizioni sono ancora più favorevoli: il pubblico potrà assistere agli otto spettacoli in calendario da settembre a dicembre al costo di soli 50 euro. Per gli studenti l’abbonamento è di 30 euro. Acquistare i biglietti o gli abbonamenti – conclude la presidente Racamato – significa sostenere i musicisti che compongono l’Orchestra, significa garantire la prosecuzione delle attività e dell’organico orchestrale e il lavoro di ciascun musicista”.
 
 
Informazioni sulla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera:
 
La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di Matera, Provincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.
 
A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.
 
La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Cultura e Spettacoli

Lariano, conto alla rovescia per la Festa del Fungo Porcino

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Dal 7 al 24 Settembre nella cittadina dei Castelli Romani tanti eventi, musica, intrattenimento, stand gastronomici e prodotti tipici del territorio 20mila mq di area espositiva, più di 150 espositori provenienti da ogni parte d’Italia, oltre 100mila visitatori nel 2022. Sono alcuni numeri della “Festa del Fungo Porcino” che si svolgerà dal 7 al 24 settembre presso via Napoli a Lariano, in provincia di Roma.
Giunta alla 31° edizione la manifestazione è considerata a tutti gli effetti la festa del fungo porcino più importante d’Italia. Ad organizzarla l’Associazione Fungo Porcino con il contributo della Regione Lazio tramite l’agenzia regionale Arsial. Anche il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) sarà presente dal 18 al 24 settembre con un proprio spazio espositivo dedicato all’acquacoltura ed alla trota di acqua dolce in abbinamento all’olio e ai funghi.
Ricco il programma degli eventi collaterali che spazieranno fra convegni, corsi di formazione, come quello dedicato all’olio extra vergine d’oliva previsto il 9 settembre, mostre, tornei sportivi e spettacoli musicali dal vivo. Ad aprire la festa sarà il concerto di Fausto Leali. In cartellone anche l’esibizione dell’Orchestra Italiana, dei comici Made in Arteteca e I Ditelo voi, di Alberto Laurenti e i Rumba del mar. Nell’ultima serata gran finale con l’Orchestraccia.
Il protagonista indiscusso della kermesse sarà il fungo porcino che potrà essere degustato e apprezzato in tutte le sue molteplici declinazioni gastronomiche nei vari stand che, nei fine settimana saranno aperti anche all’ora di pranzo.
Molte saranno le personalità che visiteranno la Festa contribuendo così alla promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici.

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