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Redazione Lazio

Lazio: sesta regione in Italia per numero di beni confiscati alle mafie

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Tempo di lettura 2 minuti Nel corso degli ultimissimi anni si sono fatte strada organizzazioni criminali di matrice straniera in particolare di etnia nigeriana, albanese, cinese e georgiana

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di Marco Staffiero

 

In un momento di crisi economica l'unica a guadagnarci è la criminalità organizzata. Non è una novità la costante presenza delle mafie nel territorio regionale. I dati resi noti oggi dalla Regione Lazio non lasciano scampo ad equivoci: nel territorio delle cinque province sono 1270 i beni immobili confiscati alle mafie. Dopo Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Lombardia, il Lazio è la sesta regione in Italia per numero di beni confiscati.

Di questi il 65,7% è sotto la gestione dell’Agenzia nazionale dei Beni sequestrati e confiscati (Anbsc), mentre la parte restante è già stata destinata prevalentemente ai comuni. Sono 86 i comuni del Lazio interessati dalla confisca di almeno un immobile, ossia il 28% dei comuni laziali che, per il 90%, si trovano nelle province di Roma, Frosinone e Latina. Nello specifico: 9 in provincia di Rieti, 30 in provincia di Viterbo, 100 in provincia di Frosinone, 410 in provincia di Latina e 721 in provincia di Roma. Mentre i comuni in cui si registra il maggior numero di immobili confiscati sono: 14 a Fiuggi, in provincia di Frosinone, 98 a Cisterna di Latina, 76 a Sabaudia e 71 a Fondi, in provincia di Latina, 12 a Tarquinia, in provincia di Viterbo, 41 a Velletri, in provincia di Roma e 446 beni, nella città di Roma.
 
Sono 523 aziende confiscate nel Lazio che è la terza regione dopo Sicilia e Campania. Di queste: 98, ossia 18,7%, risultano già destinate ad affitto, vendita o liquidazione; 485, ossia 81,3%, in gestione all’amministrazione giudiziaria o Anbsc. Nello specifico: 1 in provincia di Rieti, 4 in provincia di Viterbo, 9 aziende confiscate, di cui 6 in via definitiva, in provincia di Frosinone; 45, di cui 28 in via definitiva, in provincia di Latina, 464, di cui 197 in via definitiva, in provincia di Roma. In linea con la tendenza nazionale la forma giuridica più ricorrente tra le aziende confiscate è quella a responsabilità limitata, che rappresenta il 76% del totale.
 
Mentre riguardo ai settori in cui operano, per la maggior parte si tratta di: attività immobiliari, servizi alle imprese, costruzioni, informatica, commercio, attività di ristorazione e alberghiero. Dei dati allarmanti, sottolineati anche da un recento monitoraggio dell’Osservatorio Tecnico-Scientifico sulla Sicurezza e la Legalità, aggiornato al 19 maggio 2016, che rileva nel Lazio 92 organizzazioni criminali. Un numero in aumento rispetto al 2015, in cui erano stati censiti 88 gruppi operanti sul territorio romano e nel resto della regione. Si tratta perlopiù di “famiglie”, cosche e clan, nonché consorterie autoctone, che hanno operato e operano in associazione fra loro commettendo reati aggravati dal metodo mafioso e con la finalità di agevolare l’organizzazione criminale di cui fanno parte. Sulla Capitale e nel territorio della provincia di Roma, incidono circa 76 clan, 23 invece sono le organizzazioni dedite al narcotraffico, nei diversi quartieri che compongono il territorio capitolino.

Come già ampiamente illustrato, a Roma sono significativamente presenti e con un ampio potenziale criminale, le mafie cosiddette “tradizionali” (‘ndrangheta, camorra e Cosa nostra). Sul territorio non opera soltanto la criminalità di casa, nel corso degli ultimissimi anni si sono fatte strada organizzazioni criminali di matrice straniera in particolare di etnia nigeriana, albanese, cinese e georgiana. Le organizzazioni mafiose nigeriane  hanno da decenni una dimensione transnazionale pur mantenendo i centri di comando in Nigeria, nella Capitale e nelle province di Roma e Viterbo.

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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