Scienza e Tecnologia
Monster Hunter Wilds, un nuovo inizio per la saga di Capcom
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1 mese faon

Con Monster Hunter Wilds, ultimo capitolo della saga disponibile su Pc, PlayStation e Xbox, Capcom ha introdotto tanti cambiamenti e novità che rendono il titolo uno dei videogiochi più riusciti dell’intera serie. A nostro avviso è bene partire subito analizzando il comparto narrativo, che in Wilds è fortunatamente presente in maniera più corposa rispetto al passato. Diciamo questo in quanto tale elemento non ha mai assunto un valore fondamentale nella stragrande maggioranza della storia di Monster Hunter, ma fungeva solo da pretesto per uccidere o catturare mostri. Giusto nel caso di World per la prima volta si è assistito a una vera e propria trama, che ai fan di vecchia data è quasi risultata essere invadente. Eppure a nostro avviso è giusto che ce ne sia una, in quanto la lore è una cosa sempre più apprezzata da chi si avvicina per la prima volta a una saga. Attraverso la trama chi gioca ha modo di avvicinarsi meglio alle logiche, agli usi, ai costumi di una vita in cui l’uomo è sì al vertice della catena alimentare, ma allo stesso tempo è anche il più debole tra gli esseri viventi della fauna planetaria, dovendo adattarsi a condizioni estreme per sopravvivere. Nel caso di Monster Hunter Wilds si seguono le vicende di un gruppo di esploratori che recuperano un giovane ragazzo di nome Nata. Questo viene trovato in stato d’incoscienza vicino ai confini delle Terre Proibite, una regione che si credeva disabitata. Nata racconta che il suo villaggio è stato attaccato da un mostro misterioso, costringendo gli abitanti a fuggire. Questo evento spinge la Gilda a organizzare una spedizione per investigare e scoprire la verità dietro l’attacco. Il giocatore assume così il ruolo di un cacciatore esperto, incaricato di proteggere l’equilibrio dell’ecosistema e di cacciare i mostri che minacciano la regione. Durante l’avventura, il cacciatore dovrà esplorare le Terre Proibite, un’area ricca di segreti e pericoli, e affrontare creature mai viste prima. La missione principale è scoprire l’origine del mostro che ha attaccato il villaggio di Nata e salvare il popolo dei Guardiani, una comunità che vive in armonia con la natura. I fatti quindi, con le varie evoluzioni di essi, servono per fare un po’ da collante al tutorial e come scusa per potersi spostare da un bioma all’altro, riuscendo nel contempo a non offrire quelle classiche missioni filler, ma a mantenere sempre altissimo il focus sui mostri e a guidare qualsiasi giocatore a diventare sempre più abile. La storia quindi si articola in un susseguirsi di missioni intervallate da numerose “cutscenes”, e per la prima volta anche il Cacciatore è interamente doppiato (fortunatamente anche in italiano). In Monster Hunter Wilds ogni personaggio ha un suo ruolo nella trama, in particolare Alma, l’assistente che segue il protagonista ovunque e rappresenta una sorta di “bacheca delle missioni ambulante”, la bellissima ragazza fabbro Gemma sempre pronta a creare armi e armature di ogni tipo, e perfino il miagolio del fido compagno Felyne può essere finalmente compreso come se parlasse normalmente rendendolo un personaggio a tutti gli effetti. La storia impegnerà i giocatori per circa 15/20 ore procedendo spediti, ma il vero fulcro del gioco rimane ovviamente il gameplay e quindi la caccia ad ogni esemplare di mostro, la ricerca della fauna endemica, la pesca e il farming per ottenere i materiali necessari a costruire armi e armature per una build perfetta.
Essendo Wilds un sequel diretto di Monster Hunter World, sono presenti le stesse 14 tipologie di armi, ma queste sono state tutte ribilanciate e modificate sia nell’esecuzione di alcune combo sia soprattutto dalle novità generali introdotte in questo capitolo. La più importante è sicuramente la modalità “Precisione”: tenendo premuto il grilletto sinistro del pad infatti il Cacciatore potrà “mirare” liberamente in qualsiasi momento (anche durante l’attacco) così da dirigere con precisione i colpi dell’arma. All’apparenza può sembrare una modifica di poco conto, ma per alcune armi cambia completamente l’approccio. Prendendo ad esempio il classico Spadone, una delle sue principali difficoltà era proprio capire il tempismo con cui caricare gli attacchi per colpire il nemico, mentre ora basta preparare il colpo e successivamente direzionarlo con precisione. Questa meccanica si collega direttamente alla seconda importantissima novità del gioco introdotta da Monster Hunter Wilds, ovvero il sistema delle ferite. Mirando e colpendo ripetutamente una parte del mostro si aprirà una ferita ben evidenziata in modalità Precisione, e continuando ad infierire su quello specifico punto si infliggeranno danni extra fino a “rompere” la ferita e stordire momentaneamente il nemico. Come se non bastasse è possibile infliggere un Colpo Preciso, un potente attacco che distrugge immediatamente la ferita per uno stun facile. Entrambe le opzioni oltre ad offrire enormi vantaggi e danni garantiscono anche un drop aggiuntivo di materiali, rendendo non solo le battaglie ma anche il farming molto più veloci e semplici rispetto al passato. Monster Hunter è sempre stata una saga di nicchia e con grandi barriere che hanno scoraggiato molti giocatori ad avvicinarsi, ma già con Monster Hunter World la volontà di Capcom di rendere la serie più accessibile per tutti era chiara, e questo sequel ne segue le orme perfettamente. Un’ulteriore novità che rende più facile la vita ai giocatori è la presenza dei Seikret. Questa cavalcatura non è altro che un mostro addomesticato che ha l’importante compito di trasportare il protagonista da una parte all’altra della mappa tracciando come un segugio il mostro sul quale bisogna concentrarsi. Il Seikret si rivela quindi una comoda guida in grado di portare i giocatori automaticamente a destinazione lasciandoli liberi nel frattempo di controllare l’equipaggiamento, raccogliere materiali a distanza con il rampino o semplicemente godersi il panorama, inoltre può essere chiamato in qualsiasi momento anche nel bel mezzo di un combattimento. Si può quindi utilizzare per una fuga rapida garantendo il tempo di recuperare salute, affilare le lame e riorganizzarsi in caso di difficoltà, oppure inseguire automaticamente il mostro nel caso sia lui a fuggire dal combattimento, un aspetto non da sottovalutare considerato che le Terre Proibite sono molto più articolate rispetto alle mappe viste in passato. Quindi si può finalmente dire addio ai giri a vuoto, e così facendo gli scontri assumono un livello di frenesia maggiore rispetto a quanto visto in passato.
Altro aspetto del tutto nuovo e assolutamente gradito sono i biomi che si modificano. Le aree di Monster Hunter Wilds, seppur ben distinte tra loro, sono infatti interconnesse e presentano tre diverse “stagioni”, ovvero Riposo, Intemperie e Abbondanza. Durante il Riposo gli ambienti sono tranquilli e i predatori vanno a caccia seguendo il normale ciclo della natura, mentre durante le Intemperie fenomeni climatici di vario tipo si scatenano come tempeste di sabbia, alluvioni o scariche di fulmini, e i Predatori nella versione potenziata escono dalle loro tane. Dopo tanto tumulto la stagione dell’Abbondanza riporta la quiete e trasforma il paesaggio al suo massimo splendore, per poi ricominciare tutto dall’inizio. A seconda della stagione, quindi, cambia sia lo scenario sia la fauna presente, e alcuni tipi di mostri possono essere trovati solo in determinati periodi e condizioni. La stagione dell’Abbondanza, in particolare, offre scorci meravigliosi che spingono al massimo il comparto tecnico di Monster Hunter Wilds. Su Xbox Series X è possibile scegliere tra tre modalità: Performance che sacrifica la risoluzione per puntare ai 60 fps (ma senza riuscirci sempre), Grafica che dimezza a 30 fps guadagnando diversi effetti di illuminazione e riflessi, mentre Bilanciata offre una via intermedia tra impatto visivo e fluidità con 40 fps. Il doppiaggio come già detto è interamente in italiano il comparto musicale è assolutamente fantastico con musiche epiche ed effetti totalmente immersivi e straordinari. Inoltre sono degne di nota le numerose opzioni di accessibilità tra cui un filtro pensato per gli aracnofobici che trasforma i mostri con sembianze di ragno in creature diverse. Detto ciò però è doveroso dire che, e lo diciamo da veri appassionati della serie che hanno giocato ad ogni titolo fino a oggi uscito, il livello di difficoltà è di molto inferiore rispetto al passato. Tra modalità Precisione, ferite, Seikret e due set di armi che possono essere selezionati i mostri sembrano più povere vittime indifese che passano la maggior parte del tempo a subire, piuttosto che feroci e temuti predatori. La situazione migliora fortunatamente nell’endgame, ma in generale non si ha mai quella sensazione di essere in reale pericolo. Di questo ovviamente ne risente anche il farming per le armature che nella nostra prova è sempre stato molto veloce. Capcom in passato ha già abituato i fan al fatto che la vera sfida arriverà con l’inevitabile espansione il prossimo anno come è stato con Iceborne, ma fino ad allora soprattutto i giocatori veterani potrebbero trovare il gioco poco stimolante sul lungo periodo, se non verranno introdotte cacce degne di questo nome con il supporto post lancio. In ogni caso per portare a termine ogni incarico, uccidere ogni mostro nella sua versione grande e piccola, trovare ogni creatura della fauna endemica e forgiare il proprio set armi perfetto richiederà diverse decine di ore di gioco. Se poi si vuole padroneggiare ogni arma presente in game allora la longevità si moltiplica in maniera esponenziale. In ogni caso a nostro avviso Monster Hunter Wilds rappresenta un bellissimo nuovo inizio per la serie. Un trampolino di lancio da cui i prossimi titoli della saga spiccheranno il volo per offrire nuovi titoli sempre più belli, moderni e profondi. Lasciarselo sfuggire sarebbe davvero un errore.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8,5
Gameplay: 9,5
Sonoro: 9,5
Longevità: 9,5
VOTO FINALE: 9,5
Francesco Pellegrino Lise
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