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Eccellenze sotto scatto

Napoli, metro: full immersion d’arte nelle stazioni museo

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NAPOLI – Fra le tappe nel capoluogo campano che sono luoghi dell’arte da visitare sono le stazioni della linea metropolitana 1 distribuite in tutta l’area urbana Partenopea e sono chiamate “Stazioni-Museo”, sono luoghi di transito, ma che offrono ai passeggeri un “viaggio” nel viaggio nel mondo dell’arte antica e contemporanea durante gli spostamenti.

“Le stazioni dell’arte”

Negli anni sono diventate un attrattore turistico della citta di Napoli, è sono una confluenza di maestranze a livello mondiale senza precedenti, che ha dato vita ad una sinergia dal risultato di grande impatto visivo per i viaggiatori, l’intero progetto di tutta la linea è stato coordinato dal critico d’arte Achille Benito Oliva, l’intera linea metropolitana offre ai viaggiatori la possibilità di fruire circa duecento opere di artisti contemporanei.

Ogni stazione è una galleria d’arte che coinvolge tutta l’area, dal sottosuolo all’area sovrastante con un dialogo artistico inscindibile, ogni “Stazione-Museo” ha un suo linguaggio artistico e un suo messaggio, offre ai viaggiatori un’experience unica e meditativa nel suo genere, grazie alle opere antiche, contemporanee e futuribili.

Un’esperienza interattiva e sensoriale

I passeggeri vivranno durante gli spostamenti su strada ferrata all’interno della citta di Napoli  un’esperienza interattiva e sensoriale come gli osservatori che si troveranno a visitare la “Stazione  dell’arte” dal nome “Università”, progettata dall’artista Karim Rashid, fra le opere in esposizione all’interno della stazione come “Synapsis” oppure l’opera “Ikon Lenticular” posto sulle pareti sul luminoso fondo bianco con decorazioni multiple e variopinte di figure virtuali tridimensionali, un moving ad ogni spostamento dell’osservatore grazie all’impiego della stampa lenticolare, il viaggiatore con queste opere e questo nuovo modello di “museo” avranno modo di vivere un momento contemplativo in un luogo che generalmente è sinonimo di fretta o di momenti stasi alienanti.

Un momento di meditazione e di crescita culturale

Ogni stazione è destinataria di un messaggio e ognuna di loro ha un tema ben preciso e il viaggiatore è catapultato  nel mondo dell’arte mutandone il proprio percorso interiore, difatti i passeggeri non vivranno  un momento alienato dall’attesa, ma vivranno  un momento di meditazione e di crescita culturale obbligata, come ha ben sottolineato il curatore del progetto il critico d’arte Benito Oliva, egli ha infatti affermato che ogni stazione è “Un museo obbligatorio”, in linea con i musei tradizionali che anche loro hanno cambiato la loro destinazione d’uso, non più contenitori di opere, ma soggetto attivo della città.

 I viaggiatori durante il percorso non vivranno più un semplice spostamento, ma vivranno un viaggio emozionale, partecipativo e sensoriale, i viaggiatori inconsapevolmente visiteranno un nuovo modello di museo, le stazioni sono luoghi concepiti solitamente non come spazi espositivi per opere d’arte contemporanea e tale cambiamento di destinazione d’uso ha reso attualmente le stazioni dell’arte nei “musei”  più suggestivi e fotografati della città di Napoli.

La Stazione più bella d’Europa: via Toledo

Le stazioni dell’arte sono tutte meritevolmente da visitare e fra queste c’è anche la Stazione più bella d’Europa, così definita la Stazione di via Toledo progettata dal Oscar Tusquets Blanca definita dal quotidiano inglese “The Daily Telegraph”,  la stazione più bella del vecchio continente è ubicata nel quartiere di San Giuseppe, è questo primato è stato confermato anche dalla CNN.

Il “viaggio nella Stazione -Museo” incomincia fin dall’area sovrastante con la statua dal titolo “Il Cavaliere di Toledo” dall’artista sudafricano William Kentridge e con le strutture-lucernario che dalla strada convogliano  la luce solare negli ambienti sottostanti nella monumentale sala sotterranea nella bocca ovale dal nome “Crater de Luz”, guardando all’interno si ammira il gioco tra la luce solare con le luci al LED governate dal software programmato da Robert Wilson (Relative Light).

La ‘Stazione di Via Toledo’ è la catarsi stessa dell’arte e dell’ingegno umano, grazie all’utilizzo delle tecniche artistiche antiche e i nuovi linguaggi dell’arte con le ultime innovazioni tecnologiche, ad accogliere il visitatore oramai non più semplice passeggero è l’opera in mosaico dal titolo “Naples Procession” progettato da W. Kentridge, il mosaico è stato realizzato dalle maestranze odierne di tutta Italia con la stessa tecnica della famiglia dei Cosmati risalente al medioevo tra il XII e il XIII secolo, famosi per i loro mosaici.

Il mosaico di W. Kentridge  “Naples Procession” ha raffigurato un progetto ed è stato preso dalla “Ferrovia Centrale per la città di Napoli, 1906” dove vi è raffigurata la mappa ferroviaria della metro ed è l’attuale linea 2, la prima metropolitana d’Italia, la scena raffigura in processione San Gennaro, il Toro Farnese e lo stesso Kentridge in un duplice autoritratto e venditore ambulante di tammorre, ad unire tutta l’opera è un filo rosso che rappresenta la musica e il suo legame con la città di Napoli, il soffitto è di colore nero ed è l’allusione all’asfalto della citta.

Il secondo mosaico collocato sopra le scale mobili, s’intitola “Bonifica dei quartieri bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana, 1884 (Naples Procession)”, sullo sfondo del disegno dell’opera vi è la mappa per una metropolitana progettata nel 1872 a Napoli, ideata dall’architetto e poliedrico Lamont Young (1851-1929), il progetto all’epoca risultò troppo futuribile e giudicato visionario dai media di allora e che Young non vide mai realizzato.

Scendendo le scale mobili il viaggiatore è accompagnata dall’uso sapiente dei colori rassicuranti caratteristici  della dimora della sirena di Partenope, come gli azzurri del mare, al tufo napoletano ai colori caldi della terra, i visitatori man mano che scendono hanno la stessa percezione di libertà che si prova a guardare il cielo.

Fra le opere che i viaggiatori avranno la possibilità di fruire durante il percorso nella stazione di Via Toledo sono le “Olas” onde in rilievo progettata da Oscar Tusquets Blanca sulle pareti della hall “sommersa”. Procedendo all’interno  vi sono dei pannelli del mare di Robert Wilson dal titolo: “By the sea…you and me” realizzati con la tecnica lenticolare, in prossimità delle scale fisse c’è anche l’intervento del fotografo Achille Cevoli dal titolo “Men at Work” posto sulle pareti, un omaggio ai lavoratori della stazione.

L’intera stazione è arricchita da artisti di famosi come Oliviero Toscani con l’opera dal titolo “Razza Umana” posta nella seconda uscita in largo Montecalvario ed è una parte di uno studio fotografico sulla morfologia degli esseri umani, presenti nell’opera personaggi famosi. Fra gli artisti di fama internazionale c’è anche Lawrence Weiner esponente della corrente concettuale, che ha fatto il valore grafico della parola il suo mezzo di espressione privilegiato, egli infatti propone “Molten copper poured on the rim of bay of Naples( Rame fuso colato sulle rive del golfo di Napoli)”.

“Il teatro è vita. La vita è teatro – Don’t ask where the love is gone” è l’installazione di Shirin Neshat di origine iraniana di un’intensa drammaticità posta a pochi passi all’uscita di Montecalvario, ha nove grandi ritratti di grandi personalità appartenenti al mondo del teatro. Ad accogliere i viaggiatori all’uscita di Montecalvario è l’opera “The Flying – Le tre finestre” di Ilya ed Emilia Kabakov in ceramica di Faenza, ed è una chiara visione panoramica che vede gli esseri umani librarsi nel cielo insieme a stormi di uccelli e ad aeroplani. Per il piano atrio vi è posta l’opera di Francesco Clemente protagonista della Transavanguardia fin dagli anni ’80 con l’opera “Engiadina”, una spettacolare opera in mosaico e ceramica lunga sedici metri e raffigura un paesaggio alpino, sullo sfondo oltre quaranta donne in corteo.

 I mezzi di transito con le Stazioni-Museo diventano medium per identificare e far conoscere le radici del popolo e la loro cultura.

Il nesso storico

Il connubio tra arte e i mezzi di transito, seppur in maniera minore, risale fin dalle prime carrozze con le riproduzioni di dipinti sopra i poggiatesta, ad esempio le carrozze UICx di seconda classe dalla metà degli anni ’60 fino ai primi anni ’90, in seguito sono nate le carrozze speciali, come le carrozze del Treno Reale ricche di decorazioni che si trova attualmente nel Museo di Pietrarsa. Le stazioni hanno spesso ospitato opere d’arte in passato come oggi affreschi, tele, bassorilievi e sculture, la stazione di Roma Termini ha ospitato esposizioni temporanee, ad esempio la Mostra di Caravaggio (2006-2007) presso il GATE Termini che faceva parte  della Royal Collection della Regina il cosiddetto “Caravaggio della Regina”.

Giuseppina Ercole

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Cultura e Spettacoli

Torna il Premio Giuseppe Fasano, la riflessione del Prefetto Francesco Tagliente sul valore dell’arte e del premio per il benessere delle future generazioni

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“Il premio Fasano guarda al benessere delle future generazioni di artisti. Pensando alle opere dei grandi Maestri – come Giuseppe Fasano di Grottaglie, Roberto Domiziani di Deruta e tanti altri – mi sono spesso soffermato a pensare come, attraverso la bellezza dell’arte, l’uomo dia un senso alla realtà e alla propria esistenza, a come l’arte trasmetta messaggi, quando non riesca a comunicare agli altri gli aspetti più profondi come i nodi di Leonardo, visti come intreccio complesso, ma al tempo stesso ordinato e infinito, come una verità cosmica.”

 Una delle ragioni del mio continuo interesse per la ceramica è certamente da ricercare, a margine del mio percorso professionale, nella curiosità di cercare di capire la varietà dei linguaggi e la sua dialettica, nel percorso di ricerca e di confronto. Quella curiosità che spinge l’uomo alla conoscenza, a prendersi cura, a non disinteressarsi del mondo circostante, a meravigliarsi di tutte le possibili manifestazioni. Una curiosità che si è trasformata in una passione. Una particolare passione alimentata da un’innata esigenza di arricchire il mio patrimonio culturale, cogliendo ogni possibile occasione per frequentare ambienti diversi dal mio mondo professionale, per scoprire l’altra parte dell’uomo, quella più luminosa, dove, come dice William Blake, “l’immaginazione non è uno stato mentale: è l’essenza umana stessa”. Da decenni non perdo occasione per visitare, conoscere e allacciare rapporti di cordialità e amicizia con benemeriti dell’arte come il maestro ceramista di Grottaglie Giuseppe Fasano. Ogni anno, durante il mio soggiorno a Crispiano, faccio tappa a Grottaglie per soffermarmi a parlare con Giuseppe di arte, restauro e delle varie sfumature della espressione artistica grottagliese, nostro patrimonio culturale con decori e dipinti su ceramica e terracotta. Nella famiglia Fasano l’arte della lavorazione della ceramica viene tramandata dal lontano 1620. Nicola, scomparso già da qualche anno, fu artista e maestro: ha insegnato l’arte della ceramica ai figli e agli altri ceramisti. Oltre ad aver cercato il dialogo con migliaia di studenti della provincia ionica, che nel suo laboratorio hanno assistito la magia della trasformazione dell’argilla in svariate forme e figure di grande fascino. Giuseppe ne ha ereditato talento e abilità. E’ con questo spirito che ho accettato di fare parte del Comitato organizzatore del Premio insieme con il professor Francesco Scintulli, la contessa Fabrizia Dentice di Frasso e la giornalista Agata Battista. Quest’anno il premio è stato assegnato al direttore de la Gazzetta del Mezzogiorno Mimmo Mazza, l’avvocato tarantino Alessandro Saracino, la scrittrice barese Mina Micunco, la scenografa Fulvia De Nicolò, la giornalista di Mediaset Maria Luisa Sgobba, l’imprenditore laertino Salvatore Colacicco e il cegliese Donato Valente della Fondazione Fiera di Milano. Nel corso dell’evento la stilista Angela Fanigliulo presenterà alcune creazioni della sua casa di moda Fany Atelier considerata ormai un punto fermo nella moda sposa e di cerimonia in ambito nazionale e internazionale. È prevista come ogni anno la laudatio del professor Francesco Lenoci. Sul palco la cantante tarantina Mietta e poi ospiti Romina Power e Yari Carrisi figlio di Albano e Romina. A seguire sarà presentato il libro di Giuseppe Fasano: ‘Fatto d’argilla (l’uomo e l’artista della ceramica)’ curato dalla professoressa Sara Didonna. Il libro contiene una serie di aneddoti legati alla vita del ceramista grottagliese, organizzatore dell’omonimo premio. La serata sarà presentata dalla nota conduttrice di Telenorba, Alina Liccione. Lo scorso anno il “Premio” si svolse nella Tenuta di Al Bano Carrisi a Cellino San Marco. Fu un successo di partecipazione, ma fu soprattutto un successo per il circuito culturale che riuscì a sviluppare. Quest’anno il Premio avrà, invece, come cornice il Castello Dentice di Fasso a San Vito dei Normann, unico in Puglia ad essere ancora abitato dalla famiglia d’origine. Il Castello vanta circa 20 stanze arredate con mobili antichi, pavimenti pregiati, fotografie, trofei di caccia. Dispone anche di un giardino con alberi secolari. La scelta del Castello è frutto dell’amicizia fra Giuseppe Fasano e i padroni di casa, il principe Giuliano Dentice di Frasso e la consorte principessa Fabrizia Pavia.

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Cultura e Spettacoli

Rieti, Fiera del Peperoncino: la Regione Lazio promuove l’evento come “internazionale”

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Si avvicina l’appuntamento con la dodicesima edizione della Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino di Rieti, in programma dal 30 agosto al 3 settembre 2023. Nei giorni scorsi l’Area Internazionalizzazione e attrazione investimenti, sistema fieristico della Direzione regionale per lo sviluppo economico, le attività produttive e la ricerca della Regione Lazio ha attribuito ufficialmente la qualità “internazionale” all’evento di Rieti.
“In questi anni avevamo garantito il massimo impegno a far crescere l’evento reatino in ogni direzione, sia da un punto di vista di partecipazione e promozione, sia dal lato della riconoscibilità e dell’autorevolezza dell’evento – dichiara il Presidente del Comitato Organizzatore, Livio Rositani – Siamo particolarmente soddisfatti per l’attribuzione della qualifica di evento fieristico ‘internazionale’ che rappresenta un importante tassello aggiunto al percorso di evoluzione e implementazione dell’evento per il quale è stato decisivo anche l’impegno di Confcommercio Lazio Nord e del suo Presidente Leonardo Tosti. Ringraziamo la Regione Lazio per aver compreso le potenzialità, l’organizzazione e la natura dell’evento”.

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Costume e Società

Cellino San Marco, successo per il ‘Premio Giuseppe Fasano’ nelle tenute di Al Bano Carrisi

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Grande successo per Premio Giuseppe Fasano 2022 nelle tenute di Al Bano Carrisi.

Si è svolto nelle tenute di Albano Carrisi, a Cellino San Marco, il premio Giuseppe Fasano, maestro ceramista di Grottaglie che ogni anno rende omaggio al padre Nicola, premiando i pugliesi che fanno grande la Puglia.

È stata una serata bellissima, ricca di emozioni, che ha alternato momenti dedicati alle premiazioni con le esibizioni dell’Orchestra Mancina, del duo comico Boccasile-Maretti e del musicista Salvatore Galeanda. Una serata anche molto romantica ed elegante con la presenza dell’eclettica stilista tarantina Federica D’Andria di Fedra Couture. Le Modelle Oriana Deluca, Chiara Partipilo, Monika Valenzano, Valeria Fabbiano e Aranza Rodriguez guidate da FEDRA hanno sfoderato abiti di alta moda bellissimi e scenici ispirati alla ceramica ed al mondo antico. Il make-up è stato curato dalle ragazze della Abpromakeupacademy.

La serata, presentata dalla giornalista Maria Liuzzi, è stata aperta dalla laudatio su “La Puglia è uno stato d’animo bello e buon …” tenuta dal Professor Francesco Lenoci.I riconoscimenti sono stati consegnati alle scrittrici Catena Fiorello e Gabriella Genisi, al giornalista Pino Aprile, all’ambasciatore Baudouin de la Kethulle de Ryhove, alla psicanalista parigina Nathalie de Kernier Nathalie, a Laura De Mola, presidente della Egnathia Corse Fasano-Selva. E ancora a Fabio Mancini, top model Armani, a Michele Galgano fondatore Inchiostro di Puglia; all’urologo pediatrico-scrittore Roberto De Castro, a Mariangela De Biase, all’ex Ufficiale dei Carabinieri Angelo Jannone; agli imprenditori Vincenzo Divella, Roberto Burdi, Pietro Casamassima, Paolo Colombo, Giangrazio Di Rutigliano e Maria Grazia Campanile (Geopharma); alla scrittrice Mina Micunco e al direttore della Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco e all’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Fabiano Marti.

Premiati anche il direttore editoriale dell’emittente Antenna Sud Pierangelo Putzolu e il direttore di AS News Gianni Sebastio, che hanno testimoniato l’impegno quotidiano per un’informazione sempre più capillare e attenta ai territori di Puglia e Basilicata. Tra gli ospiti d’onore il senologo chirurgo prof. Francesco Schittulli, il Cavaliere di Gran Croce Prefetto Francesco Tagliente, Maria Teresa Magrini, la principessa Fabrizia Dentice di Frasso, la wedding planner Rosa Urgo del Wonder Beach Club, l’Avvocato Angelo Lucarella e Beatrice Lucarella, Violeta Marinai, Marina Corazziari, Gabriella Rita Calabresi, Manuela Lenoci, Cristina Papazzisis, Mariangela De Biase.

Protagonista assoluto dell’evento è stata la bravissima giornalista Titti Battista che ha curato tutti gli aspetti organizzativi e di comunicazione.

La grande serata ha visto protagonisti attivi dell’evento anche Nicola Castellana e Francesco Marinaro con le loro inseparabili macchine fotografiche) e Nivhea Marinaro.

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