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di Christian Montagna
Deve essere stato grande lo spavento della donna che ieri sera nel bel quartiere Chiaia di Napoli è stata vittima di una rapina. Residente a Caserta, la trentunenne di cui non sono note le generalità, è stata avvicinata poco dopo le ore venti da un malvivente. Sicuramente a compiere tale gesto si è trattato di un tossicodipendente in crisi di astinenza. L’uomo le ha intimato di consegnargli il cellulare e una volta eseguito l’ordine, non soddisfatto del bottino, ha ferito la donna. La ferita all’addome per fortuna non ha portato gravi conseguenze se non un grande shock. L’oggetto non è stato identificato poiché la donna in stato confusionale non è riuscita a riconoscerlo. Si suppone però sia stata una siringa. Una volta soccorsa dai passanti, sono state allertate le forze dell’ordine. Non è ancora stato però identificato il colpevole. E’ proprio la microcriminalità che a Napoli non si riesce a debellare. All’ordine del giorno scippi e rapine che spesso finiscono anche in tragedia. Giovani malviventi esaltati o per alterazioni dovute all’assunzione di stupefacenti o per necessità o per legami con la criminalità organizzata, terrorizzano quotidianamente le strade partenopee. Sono gli eventi ,questi,che fanno balzare alle cronache la bella Napoli come una città criminale spaventando se non terrorizzando i turisti che non la scelgono come meta da visitare. Nonostante i lavori del sindaco e della giunta riguardo l’ impiego maggiore di forze dell’ordine sul suolo cittadino, il fenomeno non accenna a diminuire. Ed è così che la gente ora ha timore anche ad uscire per strada.
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