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Roma

Nemi, acqua pubblica. Marinelli (Pd): "Tersigni, ma non ti hanno informato Biaggi e Cocchi?"

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Tempo di lettura 2 minuti "Il sindaco uscente che fa campagna elettorale inaugurando la casetta Acea alla presenza delle scolaresche e Tersigni che pensa di poter afferrare improvvisamente la falce e il martello"

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Nota di Azzurra Marinelli segretario del Pd di Nemi

NEMI (RM) – “Sentire le parole del candidato a sindaco Tersigni che parla a favore dell’acqua pubblica e critica la casetta Acea appena inaugurata in piena campagna elettorale dal sindaco uscente è davvero un paradosso! Capiamo che mancano pochi giorni al voto delle amministrative ma vedere che pur di racimolare qualche voto in più ci si cambia d’abito e ci s’improvvisa vicini alle idee di sinistra andando contro le linee d’indirizzo ereditate dal centrodestra è davvero deprimente. Biaggi e Cocchi avrebbero potuto ben informare il digiuno Tersigni che quando in seduta di consiglio comunale circa un decennio fa, sia loro che l’allora vicesindaco Alberto Bertucci votarono tutti “amorevolmente” insieme per il passaggio dalla gestione comunale dell’acqua all’Acea. Lo posso dire con certezza perché allora ero consigliere comunale di opposizione e ricordo bene quel momento. Biaggi, Cocchi e Bertucci erano favorevoli alla privatizzazione dell’acqua! E adesso cosa fa Tersigni? Si lamenta dell’aumento delle bollette? Il suo discorso non avrebbe fatto una piega se si fosse collocato in un altro contesto politico ma invece è chiaramente un esponente di centrodestra e ha addirittura ereditato il simbolo “Insieme per Nemi” e con esso il peso di tutte le scelte politiche prese dalle colonne portanti di Tersigni. Per fortuna i fatti raccontano ben altra storia e mi preme ricordare che all’epoca quando ci fu questo passaggio all’Acea sia io che altre persone di Genzano e paesi limitrofi fondammo il comitato per l'acqua pubblica insieme a Patrizia Corrieri e Carlo Cortuso. E al referendum soltanto i partiti di sinistra si schierarono per l'acqua pubblica, non certo Insieme per Nemi, il simbolo ereditato da Tersigni. Auspichiamo di non vedere più certi teatrini: il sindaco uscente che fa campagna elettorale inaugurando la casetta Acea alla presenza delle scolaresche e Tersigni che pensa di poter afferrare improvvisamente la falce e il martello e poi sostenere di voler uscire dalla tutela del Parco regionale dei Castelli Romani. Temo però che di uscite fuori dalle righe ce ne saranno ancora! Per fortuna che i nemesi non si fanno facilmente distrarre da questi giochi trasversali elettorali”
 

Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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