NEMI, CACCIATORI SELEZIONATORI: UNA LETTERA SEGNALA AL SINDACO LE SPECIE DA ABBATTERE.

Redazione

Nemi (RM) – Una lettera ironica, trovata nella buca della posta e che circola da 2 giorni nel paese delle fragole. Fa sorridere, è una nota ironica, senza dubbio originale. Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicarla.

Ecco la trascrizione del testo della lettera:

"Nei giorni scorsi, sul quotidiano [ Omissis ], è stato pubblicato un articolo intitolato Al Parco di Nemi presto arriveranno cacciatori-selezionatori per tutelare le colture.

L’articolo riporta una esternazione del Sindaco Bertucci che dichiara: “Ci siamo uniti volentieri al Parco dei Castelli Romani, impegnato nella tutela della biodiversità, anche in questa iniziativa che porterà grande vantaggio all’attività agricola del territorio. Operativamente, sarà fatto presto un censimento degli animali distruttori per poi passare alla parte pratica del progetto”. Ora, il Sindaco Bertucci è oberato, anzi oberatissimo di lavoro (tanto che non trova il tempo per rispondere alle interrogazioni dei Consiglieri di minoranza) per cui, allo scopo di sollevarlo da sì gravoso incarico, abbiamo fatto un rapido censimento degli animali distruttori presenti nel Comune di Nemi da sottoporre ad abbattimento selettivo.

Si segnalano:

Macaca municipalis hirta ridens L. (Bertuccia dal capello riccio)
Specie autoctona dalle abitudini diurne, sovente anche notturne, ha percorso in lungo ed in largo il territorio nemese (conosce ogni via e ogni abitante – Oryctolagus penarus dixit) dispensando ampi sorrisi, baci e abbracci, strette di mano e promesse, tante promesse: negli ultimi tempi, causa le promesse da mantenere, ha assunto abitudini crepuscolari, con pericolosa deviazione del comportamento verso la forma istericus. Di elevata intelligenza e cultura, interviene nei più disparati convegni elargendo perle di saggezza. E’ affascinata dal Tricolore, tanto che si narra che indossi la Fascia anche per dormire; ama paludarsi con gessati in stile mafioso con cui si pavoneggia nelle varie occasioni *ufficiali  [* Il termine originale è stato sostituito]. Di norma non emette versi, fa gli occhioni e le faccette.

Oryctolagus penarus L. (Coniglio mannaro)
Specie alloctona dalle abitudini notturne, al massimo crepuscolari (tardo pomeriggio). Tende alla pinguedine poiché, in virtù degli Altissimi Incarichi *ufficiali  [* Il termine originale è stato sostituito] Filotranviari (mica cazzi!!), è autista munito: allo scopo di farlo sapere Urbi et Orbi fa tappa in tutti i bar dei Castelli dove ingurgita cappuccini in quantità industriali. Nelle notti di plenilunio, se è libero dagli incarichi di cui sopra, scorazza per il paese emettendo un verso angoscioso che getta nella più profonda disperazione la popolazione: Faremo, Faremo, Faremooooooo!!!!!

Anser anser colombarum minus L. (Ochetta delle Colombe)
Specie autoctona dalle abitudini diurne, si aggira per le stanze del *Palazzo [* Il termine originale è stato sostituito] alla perenne ricerca dell’acca perduta e del congiuntivo smarrito, emettendo sommessamente di tanto in tanto il verso, Sinanni,Sinanni!!,Sinanni!!, Sinanni!!??.

Canis lupus vigilantes funebris semperridens L. (Fido Braccio Destro)
Specie alloctona migrante (di comune in comune dei Castelli romani), percorre senza sosta le vie del paese, stazionando sovente in Piazza Roma (lato tabaccheria), da cui può osservare adorante, l’avita magione della Bertuccia dal capello riccio: è caratterizzato da un agitare vorticoso delle braccia e da uno strofinio energico delle mani. Quando si avvicina al malcapitato di turno proferendo con fare sussiegoso, Ciao Caro, tutto bene????, Provoca nell’interlocutore (per la componente funebris) un immediato moto delle mani verso le parti basse del corpo.

Sono stati avvistati anche il Gorilla Vinea magna L. (Gorilla di Vigna grande), l’Odobaemus avionis L. (Tricheco volante) e la Myrmica pazientissima ohm L. (Formica factotum). Per carità del lettore ci asteniamo dal descrivere le loro peculiari caratteristiche: segnaliamo solo l’assoluta immobilità e la mancanza di parola in occasione delle *sedute [* Il termine originale è stato sostituito], tanto da farle sembrare finte.

Purtroppo temiamo che nonostante il nostro impegno sarà abbattuto solo il Cinghiale (Sus scrofa). Siamo fermamente contrari a ciò, perché, al cospetto delle specie altamente perniciose per la Comunità descritte precedentemente, questo timoroso suino dalle abitudini notturne (che al massimo danneggia le macere e mangia i bulbi), è per Nemi il male minore: merita quindi, di vivere e prosperare indisturbato nella valle del lago.
L’amico del giaguaro, pardon, del cinghiale"