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"Vorrei sapere chi è quell’aquila, quella intelligenza rara, quel profondo conoscitore del Regolamento Edilizio comunale, sia esso tecnico o Amministratore, che ha pensato ed autorizzato un simile scempio."
Redazione
Nemi (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di una cittadina che si definisce Peperino Pietra in Tufo.
Ecco la nota:
"Illustrissima direttrice
recentemente, a Nemi, sono ripresi i lavori per il completamento della scuola sita in piazza Roma, lavori il cui inizio si perde nella notte dei tempi, parliamo di almeno un quarto di secolo.
La ditta incaricata ha provveduto a pitturare le pareti esterne del fabbricato, ha rimosso i ponteggi ed ha provveduto a posare sopra i muretti del terrazzo di copertura una protezione contro le intemperie costituita da lamiera in acciaio inox.
Lei si domanderà: dové il problema? Stanno completando i lavori e quindi è un bene per la comunità. Finalmente tolgono l’immondezzaio che regnava sovrano. Il problema nasce come al solito quando si applicano due pesi e due misure. Se un cittadino vuole costruire o ristrutturare un’abitazione deve rispettare tutta una serie di prescrizioni dettate dal Regolamento Edilizio comunale che, nel caso del centro storico, sono molto stringenti e volte alla massima tutela delle caratteristiche storiche dei fabbricati e del paesaggio: non si possono utilizzare infissi in alluminio anodizzato, le pietre devono essere locali, ecc.
E cosa ha fatto il Comune il Nemi? Invece di utilizzare una copertina in pietra ha posato della lamiera in acciaio inox che stride nel contesto ambientale generale ed equivale ad un pugno in un occhio.
Vorrei sapere chi è quell’aquila, quella intelligenza rara, quel profondo conoscitore del Regolamento Edilizio comunale, sia esso tecnico o Amministratore, che ha pensato ed autorizzato un simile scempio. Non ci possono essere figli e figliastri. Le regole valgono per tutti i soggetti sia pubblici che privati.
Sempre sua
Peperino Pietra in Tufo"
Nota di redazione:
Gentile signora Peperino Pietra in Tufo, che dirle se non che oltre al regolamento edilizio comunale di Nemi esiste anche il regolamento dell'Ente regionale Parco dei Castelli Romani che rafforza ancor di più quanto da Lei esposto.
Forse più che scrivere al nostro giornale sarebbe più opportuno presentare un esposto alle Autorità competenti. Tant'e'.