Connect with us

Scienza e Tecnologia

Ninja Five-0, il poliziotto Ninja ritorna su Pc, Switch e PlayStation

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti

Ninja Five-0 torna disponibile dopo aver debuttato su Game Boy Advance nel lontano 2003, e lo fa in una conversione per PC, Switch e PlayStation che strizza l’occhio agli amanti del retrogaming. Se si ha avuto la fortuna di giocare uno o più giochi d’azione sui vecchi Game Boy, allora è anche noto che nella maggior parte dei casi la trama non era un elemento fondamentale in quanto in quel periodo il gaming non aveva raggiunto un livello di profondità tale da richiederlo. Ricordiamo infatti che il videogioco in generale iniziava ad attraversare un periodo evolutivo che lo avrebbe portato al concetto di come lo si concepisce oggi. Ninja Five-0, conosciuto anche con il nome di Ninja Cop, era ed è tutt’ora un’opera che punta molto più sull’azione che sulla narrazione. E la scelta di Konami di lasciare invariato tale elemento è a nostro avviso più che giusto in quanto parliamo della conversione di una vecchia gloria. Ma bando alle ciance e veniamo alla trama: i giocatori interpretano Joe Osugi, un detective i cui metodi si discostano non poco da quelli dei suoi colleghi, ma è un’arma ancora più efficace contro il crimine in quanto è anche un formidabile ninja. Ed è proprio in queste vesti che decide di scendere per le strade e affrontare direttamente i problemi di una città sempre più sull’orlo del baratro. Una situazione aggravata non tanto dalla tipologia di crimini ma dai capi banda che, dotati di particolari maschere, sembrano aver ottenuto poteri sovrumani moltiplicando quindi i disagi ai poveri cittadini innocenti. Lo scopo di chi gioca è quindi quello di salvare ostaggi, sventare rapine, incidenti aerei e quant’altro e, soprattutto, eliminare i possessori di queste particolari maschere. Inutile dire che la trama è una semplice scusa per il vero fulcro del titolo: il gameplay. Come già accennato questa nuova versione di Ninja Five-0 proposta da Konami sceglie di non stravolgere l’opera originale, ma piuttosto di apportare alcune migliorie mantenendo però il pieno rispetto dell’opera uscita a inizio millennio. Il titolo è strutturato in aree ben specifiche. Ogni livello, infatti, è diviso in tre sezioni a cui segue una quarta composta dal boss di fine area. Le sezioni di gioco sono abbastanza classiche, soprattutto se paragonate agli standard odierni e presto cedono anche a una ripetitività di fondo non indifferente. A conti fatti si è chiamati a eliminare nemici, recuperare delle chiavi colorate e aprire in ordine prestabilito una serie di porte fino a quella rossa che conduce alla fine della sezione. In mezzo, c’è anche una sorta di sub-quest dove bisogna salvare un determinato numero di ostaggi. Questi, salvo per un’area, sono sempre tenuti sotto tiro e sfruttati come scudi umani. Sta quindi ai riflessi dei giocatori cercare di colpire il nemico evitando di far fuori accidentalmente il povero ostaggio.

Ninja Five-0 in quanto opera che fa parte del mondo arcade non ha un obbiettivo particolare se non quello del punteggio, e salvare tutti gli ostaggi regala un bonus in punti non indifferente. Per riuscire al meglio nell’impresa, bisogna però padroneggiare in maniera impeccabile il sistema di combattimento. Il protagonista ha un attacco a distanza (costituito da principio da affilate shuriken, poi sfere di fuoco fino ad arrivare a un letale raggio laser) e un attacco ravvicinato con la lama. A queste azioni, si aggiunge la possibilità di eseguire un mini sprint da accovacciati, un salto e il lancio del formidabile rampino. Quest’ultimo funziona benissimo e permette di aggrapparsi a quasi ogni superficie, garantendo una certa libertà d’azione. Purtroppo, non tutto funziona come dovrebbe, come ad esempio il “salto su parete” che richiede non poca pratica. A questo si aggiunge un livello di difficoltà abbastanza alto e che subisce una bella impennata nelle fasi finali anche a modalità normale. A rendere il tutto un po’ più semplice in questa edizione 2025 ci pensano le aggiunte introdotte che ovviamente ridimensionano il concept molto punitivo di base e il livello di sfida proposto nell’originale Ninja Five-O. La prima novità introdotta è la possibilità di salvare quando si vuole. Ad essa poi è stato affiancato il “rewind”. Quest’ultimo è un vero e proprio “ritorno indietro nel tempo” e permette di correggere gli errori fatali commessi. Questo in particolare semplifica notevolmente l’esperienza, ma sta al singolo giocatore decidere se utilizzarla e vivere il titolo come era stato concepito in origine o meno. Nota finale e positiva per le boss fight. Queste sono strampalate e originali e, seppur ancorate a sistemi abbastanza classici e oggi forse abbastanza stantii, riescono a galvanizzare in caso di buona riuscita risaltando come uno fra gli elementi migliori del titolo a quasi 20 anni di distanza dall’uscita del gioco su Game Boy Advance. Graficamente parlando, Ninja Five-O non offre molto. Purtroppo il prodotto Konami parte già da una base grafica discretamente grezza e la decisione di un porting fedele non ha sicuramente aiutato. La scarsa longevità e un mancato upgrade grafico, vanno a pesare anche sul prezzo del prodotto, venduto a 24,99 euro. Un costo piuttosto alto considerando la scarsa mole di contenuti e l’inevitabile età del titolo. Un prodotto che si chiude quindi in una sua nicchia parlando esclusivamente ai fan nostalgici o ai patiti del genere, che troveranno comunque pane per i loro denti. Per quanto riguarda il sonoro, invece, il gioco si difende molto bene con tracce gradevoli e coinvolgenti oltre che fortemente nostalgiche. Ninja Five-0 viene presentato con sottotitoli in italiano ma solo per quanto riguarda l’interfaccia aggiunta da Limited Run Games. Il resto del gioco è orfano della nostra lingua, ma non avendo una trama degna di particolare nota è una mancanza che non si fa sentire. Tirando le somme, Ninja Five-0 è un prodotto di nicchia, destinato solo agli amanti del genere e che difficilmente potrà entrare nel cuore delle nuove generazioni.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 6
Sonoro: 8
Gameplay: 6,5
Longevità: 6

VOTO FINALE: 6,5

Francesco Pellegrino Lise