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Cronaca

ORRORE A MARSALA: INFERMIERE ABUSA DEI PAZIENTI, REGISTRATI 8 CASI

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Tempo di lettura 3 minutiGli inquirenti hanno attivato all’interno dello studio medico le telecamere, precisamente l’8, il 10 e il 14 marzo

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di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Sono emersi nuovi ed agghiaccianti particolari in merito a Maurizio Spanò, infermiere di Marsala in servizio presso l’Ospedale di Marsala “Paolo Borsellino”, arrestato con la terribile accusa di abusi sessuali ai danni dei pazienti, poichè approfittava di un loro stato di incoscienza determinato da farmaci anestetizzanti all’interno di uno studio privato. L’infermiere non avrebbe abusato della sola donna che ha sporto denuncia, l’uomo avrebbe anche abusato di un anziano, palpeggiando ad esso le parti intime. Dalle indagini condotte dai Carabinieri e dalle videocamere piazzate in loco dopo la denuncia della donna è emerso che il medico non si è mai accorto degli atti compiuti da Spanò. L’abuso ai danni della donna che ha sporto denuncia sarebbe avvenuto mentre la stessa si stava svegliando, la donna non riusciva a muoversi ma era cosciente ma non poteva opporsi poiché ancora in balia dell’effetto dei farmaci e bloccata anche dalla paura di quanto stava accadendo. La donna era da sola poiché il marito si trovava nella stanza accanto, uscita turbata e sotto shock dallo studio medico ha successivamente raccontato tutto al marito e al figlio, si sono recati poi dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Gli inquirenti hanno attivato all’interno dello studio medico le telecamere, precisamente l’8, il 10 e il 14 marzo e sono stati registrati altri 8 casi, in cui l’infermiere palpeggiava, baciava e praticava autoerotismo con i pazienti anestetizzati. Nelle giornate dell’8 e del 10 marzo sono stati documentati 3 episodi a donne di mezza età e in data 14 marzo invece cinque episodi. Emerge inoltre che avrebbe avuto  anche un rapporto completo con una donna anziana. Gli inquirenti ritengono che gli elementi raccolti siano  “azioni delittuose incontrovertibili”. 
 
La vicenda è torbida, proprio come il mare mosso che si abbatte sulle coste sicule. Gli abusi sessuali, sarebbero avvenuti proprio nello studio medico privato in cui lavorava l’uomo. Ma come avvenivano gli abusi sui pazienti? L’infermiere preparava il paziente per l’esame, poi veniva il medico e svolgeva il suo esame. Finito l’esame il medico si allontanava per stilare il referto nel suo studio e in quel frangente, l’infermiere rimaneva da solo con il paziente e ne abusava. In seguito all’esame, il paziente era ancora sotto l’effetto dei farmaci e ci voleva un po’ di tempo prima che  si svegliasse completamente. Il paziente necessitava di un’assistenza a seguito di un esame doloroso a cui venivano sottoposti, un esame invasivo che poteva portare anche a complicazione. Al medico non è stato contestato alcun reato, lui era totalmente all’oscuro di quello che faceva l’infermiere, si fidava di questa persona, si fidava di questo collaboratore e nessuno aveva mai presentato elementi e/o avvisaglie che facessero pensare ad una condotta simile.
 
L’indagine è nata a fine febbraio, quando una donna ha visto che qualcosa non andava a seguito di una visita e ha sporto denuncia. Gli inquirenti stanno vagliando altri episodi e su questo fronte vi sono degli accertamenti in corso. I pazienti non erano completamente anestetizzati, anche perché un infermiere non può sottoporre ad anestesia un paziente. Ci sono delle forme di anestesia più leggere che lasciano il paziente parzialmente cosciente. In questa circostanza, il paziente non si rendeva conto di quello che gli accadeva. Gli inquirenti hanno svolto degli accertamenti dalla data della denuncia alla data in cui il soggetto è stato tratto in arresto, allo stato attuale si sta indagando su altri episodi. Spanò si trova adesso ai domiciliari con braccialetto elettronico.
 
Il 19 marzo  si è svolto l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Amato, l’uomo però non ha proferito parola in merito ai fatti contestati, ha preferito proseguire lungo la strada del silenzio e non ha contestato le terribili accuse che pendono su di lui. Maurizio Spanò è stato intanto sospeso dal servizio. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani ha firmato la delibera che riguarda, sia tutta la durata delle misure cautelari, ma anche “considerata la gravità dei fatti emersi, lo stesso non potrà fare rientro in servizio senza la preventiva autorizzazione da parte dell’amministrazione, riservandosi l’Asp di mantenere in via cautelare la sospensione”.