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Puglia, a caccia di talenti con l’aiuto UE

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La Commissione europea ha segnato una pietra miliare significativa per l’iniziativa Harnessing Talent nelle regioni europee con il recente  evento ufficiale di lancio della piattaforma Harnessing Talent, accompagnato dall’annuncio delle 10 regioni selezionate nell’ambito dell’invito al pilastro 1 del meccanismo di potenziamento dei talenti.
 
Il 12 settembre scorso la Commissione aveva lanciato un invito a presentare candidature rivolto a 46 regioni per uno strumento per lo sviluppo di talenti e ne aveva ricevute 24; tra queste, ne ha selezionato 10 per ricevere assistenza tecnica per sostenere le regioni nella creazione di progetti attuabili per attrarre, sviluppare e trattenere talenti e per affrontare l’impatto dei cambiamenti demografici. Li sosterrà nell’individuazione delle esigenze e delle priorità e nell’offrire consulenza e sostegno metodologico. I lavori inizieranno nel gennaio 2024 e proseguiranno fino a maggio 2026.
 
Le regioni selezionate sono:
 
  Alentejo, Portogallo
  Champagne-Ardenne, Francia
  Dél-Dunántúl, Ungheria
  Kontinentalna Hrvatska, Croazia
  Łódzkie, Polonia
  Peloponnisos, Grecia
  Puglia, Italia
  Sachsen-Anhalt, Germania
  Gilet, Romania
  Yugoiztochen, Bulgaria
 
L’assistenza tecnica prevista nell’ambito del primo pilastro del meccanismo di potenziamento dei talenti aiuterà le autorità regionali e locali ad affrontare il loro potenziale inutilizzato per la forza lavoro istruita terziaria e a mitigare le sfide legate al cambiamento demografico e alla fuga di cervelli, sostenendo l’individuazione delle esigenze e delle priorità e fornendo consulenza e sostegno metodologico al fine di attrarre, trattenere e sviluppare talenti.
 
L’erogazione dell’assistenza tecnica sarà adattata alle esigenze di ciascuna regione e può includere visite, seminari, supporto alla ricerca, corsi di formazione, sessioni di sviluppo della strategia e supporto pratico di esperti. L’obiettivo è identificare le esigenze e le priorità, fornire consulenza e offrire supporto metodologico alle regioni. Al termine dell’esercizio, ciascuna regione riceverà una tabella di marcia strategica specifica sotto forma di una relazione comprendente un piano d’azione. Oltre alla relazione, le regioni selezionate avranno anche la possibilità di consultare un helpdesk interattivo con domande specifiche, di richiedere documenti analitici su questioni che richiedono un’analisi più approfondita e di discutere le loro particolari sfide nel contesto dei quattro gruppi di lavoro dedicati alla piattaforma di raccolta dei talenti.
 
La Puglia è stata selezionata da parte della Commissione Europea come unica regione italiana a ricevere il supporto di esperti attraverso il progetto ed è stata altresì selezionata con apposito bando come componente principale e unica regione italiana del Working Group – Digital Sector, un gruppo di lavoro composto da 20 membri per affrontare il tema della valorizzazione dei talenti in Europa e le conseguenze territoriali delle dinamiche demografiche ad esse legate, per promuovere buone pratiche e tradurre i risultati in raccomandazioni politiche e orientamenti tecnici. “Le politiche della Regione Puglia – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – per attrarre talenti e contrastare la perdita di capitale umano sono state riconosciute a livello europeo. L’annuncio della Commissaria europea per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira premia il lavoro di questi mesi e ci motiva a proseguire con maggiore decisione nella strada intrapresa. Così, nell’anno dedicato dall’UE al tema delle competenze, la strategia di attrazione dei talenti #mareAsinistra – presentata proprio a Bruxelles all’inizio di ottobre – raccoglie oggi un primo e importante risultato. La Commissione europea, infatti, riconosce la chiarezza e la lucidità delle idee che la Regione Puglia ha presentato per valorizzare, trattenere e attrarre persone e competenze, anche al fine di contrastare gli effetti negativi della transizione demografica, che impattano in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. L’Assistenza tecnica prestata dagli esperti della Commissione sarà fornita a 10 regioni europee nell’ambito di un progetto pilota: la Puglia, unica regione italiana, è tra queste. Dobbiamo essere felici di questo risultato, che ci consentirà, con il supporto dell’Unione europea, di testare nuove soluzioni per uscire dalla cosiddetta “trappola dei talenti” e, anche attraverso il ricorso a fondi UE, per adottare politiche su misura, basate sul territorio e multidimensionali. Naturalmente, potremo dirci pienamente soddisfatti solo se e quando avremo raggiunto l’obiettivo che tutti abbiamo in mente: rendere la Puglia, sempre di più, una terra di attrazione, dove è possibile realizzare le proprie aspirazioni, capace di offrire opportunità di vita a tutte le persone desiderose di mettersi o rimettersi in gioco”.
 
“La Puglia – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci – ha dimostrato di essere una regione con un’economia moderna e diversificata, che punta ad un alto livello di innovazione e che ha costruito negli anni un solido ecosistema dell’innovazione di cui sono parte integrante le imprese, gli enti locali, le università, i centri di ricerca e i distretti tecnologici. Di contro, la Puglia sconta un calo demografico consistente e una forte mobilità passiva di cittadini, lavoratori, studenti, laureati. La migrazione contrasta anche con la presenza in Puglia di numerosi distretti tecnologici (meccatronico, aerospazio, per citarne alcuni), distretti produttivi, multinazionali, PMI che richiedono laureati, artisti, creativi, dottori di ricerca in numerosi settori strategici per la Puglia. Da qui nasce la strategia #mareAsinistra, la strategia di sviluppo finalizzata ad attrarre i migliori talenti creativi e tecnologici a livello internazionale. Per tutte queste ragioni, essere oggi destinatari di questa misura che prevede l’assistenza tecnica da parte della Commissione Europea, non solo ci rende orgogliosi perché significa che l’Europa apprezza il grande lavoro già avviato in questa direzione e le grandi potenzialità della Puglia ma anche perché questo può meglio indirizzare le azioni strategiche previste in #mareAsinistra. Voglio ringraziare gli uffici che con impegno intercettano misure finalizzate e perseguire uno dei nostri principali obiettivi: attrarre, trattenere e sviluppare i talenti”.
Privo di virus.www.avast.com

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Roma, una targa in ricordo di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del Roseto

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C’è l’anima dei Castelli Romani nel roseto della città di Roma.
Mary Gayley nata a Birdsboro in Pennsylvania in uno dei viaggi in giro per il mondo incontra e si innamora del conte Giulio Senni di cui divenne moglie nel 1913.
Siamo ai primi del novecento: l’Art Nouveau la fa da padrone, Mascagni e le sue opere sono la colonna sonora e nel mondo letterario Hermann Hesse smuove coscienze e cuori.
La prima guerra mondiale smorza un po’ il sogno di questo inizio secolo ma Mary, ormai la contessa Senni, insieme al marito va a vivere a Grottaferrata, nel cuore dei Castelli Romani.
Nasce qui, nel giardino della sua villa, la passione per il giardinaggio: rose ed iris, in particolare.
La sua biografia ci racconta di un suo viaggio a Parigi e della vista al roseto del Parco di Bagatelle.
Al suo ritorno decide che anche Roma, città di cui è innamorata, debba avere il suo roseto.
Nel 1924 regala al Comune di Roma una prima collezione di rose provenienti dal suo giardino di Grottaferrata ma a causa della poca attenzione dell’allora Commissario Regio le rose vengono piantumate al Pincio: una dimostrazione di scarsa sensibilità che sminuisce il carattere sperimentale dell’iniziativa.
Mary Senni arriva al punto di chiedere la restituzione delle stesse rose talmente è delusa dal fatto.
Proprio a sottolineare la grandezza e l’intuizione di questa donna formidabile va ricordato che Armand Millet, botanico francese, diede il nome “Mary Senni” ad un iris “charmant et femminin” – incantevole e femminile.

l’iris Mary Senni

Dopo la guerra nacque il famoso Roseto di Roma.
Venerdì 17 maggio alle ore 15,00 nel Roseto di Roma Capitale vi sarà una cerimonia di posa della targa in memoria di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del roseto ed ideatrice del Premio Roma per le nuove varietà di rose.
Un riconoscimento importante figlio di una sensibilità accresciuta verso l’universo femminile da sempre foriero non solo di idee ma che realizza, da sempre, sogni.

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Sergio Leone: un’icona del “sogno americano” del cinema

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Sergio Leone è stato uno dei più grandi registi italiani del XX secolo, noto soprattutto per aver rivoluzionato il genere western e per aver contribuito a definire il “sogno americano” del cinema. La sua influenza si estende ben oltre i confini nazionali, raggiungendo un pubblico internazionale e influenzando generazioni di cineasti.

Nato a Roma nel 1929, Leone ha trascorso la sua infanzia immerso nel mondo del cinema, grazie al suo rapporto privilegiato con suo padre, il regista Vincenzo Leone. Tuttavia, è stato il suo lavoro come assistente alla regia su film come “Quo Vadis” e “Ben-Hur” a plasmare la sua visione cinematografica e a prepararlo per il successo che lo avrebbe atteso.

Il grande colpo di fortuna per Leone è arrivato con il suo primo film da regista, “Per un pugno di dollari” (1964), il primo della celebre trilogia del dollaro. Con questo film, Leone ha ridefinito il genere western, introducendo un nuovo stile visivo e narrativo che ha affascinato il pubblico di tutto il mondo. La sua abilità nel creare tensione attraverso lunghi silenzi, primi piani intensi e musiche iconiche ha trasformato il western in un’esperienza cinematografica completamente nuova.

Ma cosa c’entra tutto questo con il sogno americano? In realtà, molto. Il sogno americano non è solo una questione di geografia, ma anche di aspirazioni e possibilità. Sergio Leone incarnava perfettamente quest’idea, anche se in modo non convenzionale. Pur essendo italiano, ha saputo catturare l’essenza del west americano e ha portato la sua visione unica al grande schermo, conquistando il pubblico e la critica di entrambi i lati dell’Atlantico.

Leone ha continuato a consolidare il suo status di regista di culto con film come “Per qualche dollaro in più” (1965) e “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966), entrambi appartenenti alla sua trilogia del dollaro. Questi film hanno elevato il genere western a nuove vette di popolarità e hanno ispirato una generazione di cineasti, da Quentin Tarantino a Martin Scorsese.

Ma non è solo il successo commerciale che rende Leone un’icona del sogno americano del cinema. È anche il suo spirito pionieristico, la sua audacia nell’affrontare nuove sfide e il suo inconfondibile stile artistico che lo distinguono. Anche quando i suoi film non sono stati immediatamente accolti con favore dalla critica, Leone ha perseverato, rimanendo fedele alla sua visione e alla sua passione per il cinema.

In conclusione, Sergio Leone è stato molto più di un regista di successo. È stato un innovatore, un visionario e un’icona del sogno americano del cinema. Attraverso il suo lavoro, ha dimostrato che il talento e la determinazione possono superare qualsiasi confine geografico o culturale, e che i sogni possono diventare realtà, anche nel selvaggio west del cinema.

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Trovare l’anima gemella? Chat online vs. classico “struscio”

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Nel mondo moderno, la ricerca dell’anima gemella ha subito una trasformazione significativa grazie alla diffusione delle tecnologie digitali. Se un tempo il “classico struscio” era il principale modo per incontrare nuove persone, oggi le chat online offrono un’alternativa conveniente e accessibile. Tuttavia, nonostante l’avvento delle piattaforme di incontri virtuali, ci sono ancora coloro che prediligono l’approccio tradizionale. In questo articolo, esploreremo come è cambiato il modo di approcciare l’anima gemella, confrontando le chat online con il classico struscio.

Le Chat online: Un mondo di opportunità virtuali

Le chat online hanno rivoluzionato il modo in cui le persone si incontrano e si connettono. Con un semplice clic, è possibile accedere a una vasta gamma di potenziali partner, filtrando le preferenze e gli interessi per trovare corrispondenze compatibili. Le chat offrono un ambiente confortevole per conoscere nuove persone senza la pressione del contatto fisico immediato. Inoltre, consentono una comunicazione costante e una connessione emotiva prima di un possibile incontro faccia a faccia.

Il classico “struscio”: incontri reali e spontanei

Nonostante l’avvento delle chat online, c’è ancora un fascino intramontabile nel classico struscio. Camminare per strada, frequentare bar o eventi sociali offre l’opportunità di incontrare persone in modo spontaneo e naturale. Questo approccio permette di valutare immediatamente la chimica personale e di creare connessioni autentiche attraverso il contatto visivo, il linguaggio del corpo e la conversazione diretta. Inoltre, il classico struscio offre l’opportunità di scoprire nuove persone nella propria comunità locale e di immergersi nell’atmosfera sociale circostante.

La sfida dell’autenticità e della sincerità

Indipendentemente dall’approccio scelto, sia le chat online che il classico struscio presentano sfide uniche. Nel mondo virtuale delle chat, può essere difficile valutare l’autenticità delle persone e la veridicità delle informazioni fornite. Allo stesso tempo, nel classico struscio, si può incorrere in incontri superficiali o effimeri che non portano a connessioni significative. È essenziale mantenere un equilibrio tra apertura e prudenza, cercando sempre connessioni sincere e autentiche, indipendentemente dal contesto.

In definitiva, il modo di approcciare l’anima gemella è cambiato radicalmente nel corso degli anni, con l’avvento delle chat online e il persistere del classico struscio. Entrambi gli approcci offrono vantaggi e sfide uniche, e la scelta dipende dalle preferenze personali e dalle esperienze individuali. Ciò che conta di più è mantenere un atteggiamento aperto e positivo, essere sinceri nelle proprie intenzioni e cercare connessioni autentiche, ovunque esse si trovino. Che sia attraverso una chat online o un incontro casuale per strada, l’anima gemella può essere trovata nei luoghi più inaspettati.

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