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Regione Lazio e Ryder Cup, 515 mila euro per le attività legate all’evento: approvata la variazione in Commissione Bilancio

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Bertucci: “Navette da e per Roma per portare tutti all’evento sportivo e snellire la viabilità”

“Avevamo promesso attenzione per un evento così importante: questo stiamo facendo, per il prestigio della nostra Regione e di tutti i territori coinvolti”. Con queste parole Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, commenta l’approvazione all’unanimità in Commissione della proposta di legge n. 28 del 15 maggio 2023, adottata dalla Regione Lazio con deliberazione n. 178 del 12 maggio 2023. Nello specifico si tratta di variazioni al bilancio finanziario della Regione Lazio pari ad oltre 14 milioni per servizi che riguarderanno le persone, il territorio e la riduzione della pressione fiscale.

Tra questi spicca il totale di 515 mila euro per la Ryder Cup, divisi in due differenti variazioni nell’elenco complessivo. “I provvedimenti prevedono, oltre ad una serie di attività propedeutiche, anche la realizzazione di un servizio di navetta da e per Roma, che conduca tifosi ed appassionati nella zona interessata dalla manifestazione sportiva: un servizio continuativo e che riteniamo di assoluta importanza”, spiega il consigliere regionale. “Altri interventi riguardano, con specifici fondi, le attività di promozione culturale, sociale e ambientale e di valorizzazione del patrimonio regionale da parte di LAZIOcrea S.p.A, il fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo, l’accantonamento aggiuntivo relativo al disavanzo sanitario, effettuato a valere sull’annualità 2023, gli interventi per la valorizzazione e la promozione economica del litorale laziale, gli interventi per la promozione in agricoltura da parte dell’Arsial, e ancora fondi per l’accantonamento ulteriore in favore della riduzione della pressione fiscale e per la promozione e la realizzazione dei Campionati europei di atletica leggera 2024”, prosegue il consigliere regionale.

Nelle conclusioni l’assessore Righini ha annunciato che la proposta sarà emendata nella seduta del Consiglio regionale, con ulteriori provvedimenti di finanziamento nel frattempo sopraggiunti.

 “Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore Righini e tutti i consiglieri della commissione: visti anche i lavori per la viabilità, ottimizzare il traffico e tentare di diminuire il flusso di automobili da e per Roma nei giorni dell’evento è certamente una priorità: con questo intervento siamo certi di aver cominciato a dare respiro ad un evento che ci coinvolge tutti in prima persona, e che è sempre più vicino. E’ nostro dovere farci trovare pronti, lavorando in sinergia con le istituzioni sportive e con i Comuni interessati”, chiude Marco Bertucci. 

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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