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di Chiara Rai
Riparbella (PI) – Giovanna Temperanza, vedova dell'imprenditore Roberto Mollisi che il 3 novembre si è ucciso nel suo ristorante a causa della crisi parla della situazione in cui si trova Riparbella un Comune di circa 1.600 abitanti in provincia di Pisa. Nelle sue parole si legge la disperazione dell’abbandono: “Non c’è più neppure lo sportello dell’ascolto – dice dispiaciuta Giovanna – col Prefetto Francesco Tagliente l’ascolto c’era ma adesso non c’è più niente, siamo soli”.
Francesco Tagliente, a settembre del 2013 ha istituito a Pisa il servizio di ascolto e sostegno per prevenire tragedie familiari di persone, famiglie ed imprese che versano in situazioni di disagio originate dalla crisi economica. Questa attenzione agli imprenditori in difficoltà, era già stata chiesta dal presidente Giorgio Napolitano in occasione dei tradizionali messaggi ai Prefetti durante delle celebrazioni della festa della Repubblica.
Ma in questo paese di provincia purtroppo fa eco una crisi che ormai ha fatto terra bruciata: “Il Viandante”, il ristorante di Giovanna alla strada 68 Km11 potrebbe chiudere i battenti per settembre. Impossibile immaginare un altro inverno senza clienti: “Se facciamo 30, 40 euro al giorno è grasso che cola – dice Giovanna – abbiamo bisogno di lavorare ma purtroppo vengono prima gli immigrati, gli stranieri e poi gli italiani. Io con 470 euro di pensione al mese non posso andare avanti, è inconcepibile. Ci sono famiglie che dormono in macchina – prosegue Giovanna – è una situazione ormai insopportabile. Il mio è un grido d’aiuto, “noi italiani si muore tutti di fame”. Che la Regione ci ascolti che le banche ci aiutino!”. A Riparbella la temperatura è davvero incandescente: la sopportazione è arrivata al limite. Tra furti e immigrati che si appostano nelle stazioni lo scenario mette paura.