Cimino: “Uno dei motivi della mia caduta sono legati alla gestione anomala della sagra delle castagne”
L’ex sindaca di Rocca di Papa Veronica Cimino ha rivelato, con carte alla mano, una gestione anomala della Sagra delle Castagne. Sarebbero state disattese le linee guida della Giunta sulla Sagra, senza che fosse permesso un controllo reale e fedele sulla rendicontazione.
«Uno dei motivi della mia caduta sono legati alla gestione anomala della sagra delle castagne». Cimino parla di un atto che gli sarebbe stato recapitato nella cassetta delle poste, indirizzato al sindaco con attenzione all’ assessore al Turismo Francesco De Santis che lei, come Sindaco, non avrebbe mai ricevuto.
Nel 2019 la Sagra, gestita dalla Pro Loco, chiuse in perdita
«Nel 2021 – spiega Cimino – insistetti affinché l’organizzatore fosse il Comune». Fermo restando che i bilanci della Pro Loco rimangono un mistero. «E finalmente – prosegue l’ ex sindaca – riuscimmo a incassare più di 40 mila euro uscendo in attivo di circa 10 mila euro. L’assessore De Santis voleva reinserire la pro loco all’interno dell’organizzazione della Sagra e fummo d’accordo. Con una riunione di giunta il 29 settembre 2022 linee guida Sagra delle Castagne dove all’articolo 6 era esplicitato che gli espositori residenti all’interno del Comune che operano nel Comune sarebbero stati esenti dalla quota, proprio per dare slancio alle nostre attività che uscivano dalla drammatica esperienza dello scoppio del Comune. Il 13 ottobre questa sagra non stava andando, scrivo il giorno prima della 42esima sagra all’assessore al Turismo De Santis e alla responsabile del settore socio culturale Rossella Fiore chiedendo come mai non fosse pervenuto nulla al SUAP in Comunità Montana (notifiche sanitarie ecc).
Il SUAP conferma di non avere contezza su planimetria, localizzazione di tutti gli stand, il numero degli stand ne le autorizzazioni richieste. De Santis rispose che il sindaco poteva anche rimandare la Sagra. Il 14 inizia l’evento senza le preventive autorizzazioni ma la pro loco sembra fuori controllo. Il 17 si presentano tutte le associazioni di cottura e protocollano 14 mila e rotti euro».
In quella lettera che Cimino non ha mai letto, datata 18 ottobre (dopo la sagra) si comunicava un preventivo con la previsione di 60 postazioni per una entrata presunta di circa 20 mila euro.
A quel punto Cimino ha chiesto alla polizia locale di interessarsi con Creset, gestore riscossione, di capire a quanto ammonta l’occupazione del suolo pubblico. Esce fuori che nessun espositore aveva pagato a causa dell’interpretazione dell’assessore De Santis che per garantire quello che oggi è un suo grande sostenitore, ha deciso che anche agli espositori residenti a Rocca di Papa ma che non esercitano a Rocca Di Papa bensì in altro Comune venisse garantito un posto in piazza in pole position e gratuitamente.
«Qualcuno si è chiesto come si è permesso De Santis di prendere questa decisione da solo senza che tutta la Giunta fosse d’accordo?».
Ora il fascicolo è in Procura e Cimino ha chiesto che vengano accertati i fatti e nel caso riconosciuti eventuali danni erariali e profili penali a carico di ha avuto responsabilità in tutta questa vicenda: «Penso che il commissario – conclude – non avrà problemi a fornire alla Procura tutti gli atti richiesti in maniera tale da fare luce sulla questione».
Il sindaco di Castel Gandolfo è al corrente della situazione e si augura di poter presto fornire aggiornamenti
C’è una situazione di assenza di decoro dovuta a gestione di competenze tra Enti. Cestini con l’immondizia che straripa e finisce a terra, erba incolta un po’ ovunque, vecchi abiti buttati vicino la fontana e ragazzi che, nonostante il degrado fanno lo slalom con i cani al guinzaglio, si allenano nella palestra a cielo aperto con affaccio lago, leggono un libro su una panchina.
Il nuovo parco e area attrezzata in via dei Pescatori sul lungolago di Castel Gandolfo è in completo abbandono. Da oltre quindici giorni si lamentano diversi residenti e assidui frequentatori della passeggiata: «Non capiamo perché non puliscono». Inoltre nel parcheggio vicino, un’area grande piena di buche e senza segnaletica a terra, parcheggiano le auto senza sapere che gli stalli sono a pagamento: «Io e mio marito- racconta una signora anziana- abbiamo parcheggiato di fronte al parco che è in totale degrado e ci hanno fatto anche la multa perché in realtà anche se le strisce blu non si vedono i posti sono a pagamento, se sembra una cosa normale questa…».
Di fatto sembra esserci un intoppo burocratico alla fonte di questa situazione: l’area con l’erba alta e l’immondizia è sulla carta ancora un “cantiere” di competenza della Regione e gli stessi lavori sono stati eseguiti dalla Regione Lazio.
Nei fatti il nuovo sito è sorto al posto delle vecchie tribune olimpiche realizzate nel 1960 per le gare di canoa e poi abbandonate.
Dopo lo smantellamento delle strutture e la bonifica, l’anno scorso sono stati avviati i lavori che hanno portato alla realizzazione di un campo polivalente, un mini impianto per l’atletica leggera, un’area attrezzata per il fitness e un’area di sosta verde.
Tutta quest’area è stata finanziata dalla Regione, per 850 mila euro, grazie a un tavolo avviato circa sei anni fa dal Comune, il Demanio, il Coni ed il Parco regionale dei Castelli Romani.
Il sindaco di Castel Gandolfo è al corrente della situazione e si augura di poter presto fornire aggiornamenti: «Un cantiere viene consegnato con tutte le carte in regola – dice il primo cittadino- il nostro ufficio sta verificando la completezza degli atti con gli uffici regionali per poi passare alla fase successiva».
Insomma allo stato attuale nel sito non si potrebbe entrare perché è ancora un cantiere non inaugurato e senza le consegne effettuare tra Regione e Comune, non ci sono segnaletiche sufficientemente adeguate che interdicano il sito e perciò le persone ci entrano e il Comune di fatto non può manutenerlo perché la proprietà non è ancora del municipio ma può prevedere pulizie straordinarie che richiedono impiego di somme maggiori e permessi vari da chiedere preventivamente alla Regione. E intanto incalza la bella stagione.
Pochi giorni fa sono terminati i lavori di rifacimento dell’asfalto su via Sant’Anna. Un intervento molto atteso dalla cittadinanza, in una strada che versava in condizioni critiche e che ora vede finalmente ripristinate le condizioni di sicurezza per gli automobilisti. Un’importante manutenzione che avviene in un tratto di strada di competenza della Città Metropolitana di Roma Capitale, sollecitata dall’Amministrazione comunale a intervenire nel più breve tempo possibile per risolvere la criticità. “Ringraziamo la Città Metropolitana di Roma Capitale che è riuscita a garantire nuovamente la sicurezza stradale in via Sant’Anna, un tratto viario ad elevata percorrenza e di grande collegamento da e verso Grottaferrata per i comuni limitrofi – dichiara il Consigliere Federico Pompili, presidente della V Commissione “Lavori pubblici e manutenzione urbana” –. Come Amministrazione, continuiamo nel lavoro di confronto con le Amministrazioni sovracomunali per meglio custodire e valorizzare il nostro territorio”. “A questo intervento, per il quale ringrazio la Città Metropolitana di Roma Capitale, ne seguiranno altri, attraverso i quali verranno ripristinate le condizioni dell’asfalto nelle zone di Grottaferrata che presentano maggiori criticità – dichiara il Sindaco Mirko Di Bernardo –. I lavori nell’area dello snodo di Squarciarelli sono in via di ultimazione e altre operazioni prenderanno il via dopo la chiusura delle scuole, per limitare il più possibile i disagi alla circolazione”.
Ascanio Cascella è il nuovo Sindaco di Velletri. Il nuovo primo cittadino è sostenuto da una coalizione di centrodestra composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Difendere Velletri ha battuto al ballottaggio l’avversario politico Orlando Pocci sostenuto da una coalizione di centrosinistra (PD, Noi domani, Verdi/Sinistra e Velletri Beni Comuni, Energia per Velletri, Movimento 5 Stelle, ViviamoVelletri).