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Roma

ROMA, DUE SI SCAMBIANO PAROLE FORTI DAVANTI AD UN DISTRIBUTORE…E PARTONO COLPI DI PISTOLA CHE FERISCONO UN 21 ENNE

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Tempo di lettura 2 minuti Da una lite, scaturita per futili motivi, si è arrivati a un arresto per un tentato omicidio.

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Redazione

Da una lite, scaturita per futili motivi, si è arrivati a un arresto per un tentato omicidio.

L’episodio è accaduto ieri notte in via Battista Bardanzellu, a San Basilio, quando intorno alle ore 02:00 è giunta una segnalazione al “113” per l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco, con una persona ferita.

Al loro arrivo le Volanti della Questura si sono di fronte ad una violenta lite.

Alcune persone stavano malmenando un uomo che, dalle successive verifiche, era quello che aveva sparato alcuni colpi di pistola nei confronti di un giovane di 21 anni, con il quale poco prima aveva avuto una discussione.

I poliziotti riuscendo a interrompere la “zuffa”, hanno poi ricostruito quanto accaduto.

Tutto ha avuto inizio presso un distributore di benzina di via Bardanzellu, dove due coppie di giovani – per futili motivi al vaglio degli investigatori – hanno avuto uno “scambio” di parole pesanti.

Dalle minacce verbali, si è passati in pochi attimi alle minacce con un coltello che uno dei presenti, Caprio Francesco, un 31enne già noto alle Forze di Polizia, ha preso dalla sua auto.

Dopo qualche minuto di questo “tenore” l’uomo si è allontanato minacciando però di tornare.

Dopo poco è infatti tornato, questa volta armato di una pistola.

“Ingaggiando” di nuovo una lite con il ragazzo, ha estratto l’arma esplodendo alcuni colpi, due dei quali hanno colpito il 21enne, ferendolo al torace e a un braccio.

In quel frangente intanto si erano avvicinate altre persone, tra cui il padre della vittima chiamato precedentemente dal figlio, che hanno assistito a tutta la scena e sono intervenute cercando di bloccare il Caprio.

La vittima è stata condotta in ospedale per le cure del caso, è stata ricoverata, ma non corre pericolo di vita.

La pistola, un revolver calibro 6 a tamburo, è stata sequestrata dagli agenti, che da accertamenti presso la Banca dati della Polizia è risulata rubata; mentre il Caprio è stato perquisito e trovato in possesso della pistola, oltre che del coltello con cui aveva minacciato la vittima.

Accompagnato negli Uffici di Polizia, l’uomo è stato arrestato e dovrà ora rispondere di tentato omicidio; è stato inoltre denunciato per i reati di ricettazione d’arma da fuoco, detenzione e porto illegale di arma comune da sparo, esplosione di colpi in luogo pubblico, porto illegale di arma da taglio e minaccia aggravata.

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Metropoli

Colleferro, furto al supermercato: arrestato un 27enne

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COLLEFERRO – I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno arrestato in flagranza di reato un 27enne georgiano, già noto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato di furto aggravato nei pressi di un noto supermercato di Colleferro.

Nello specifico, ieri pomeriggio, i militari nel corso di mirati servizi di prevenzione nei pressi delle attività commerciali, hanno ricevuto una segnalazione da parte degli addetti alla sicurezza interna di un centro commerciale. I militari sono intervenuti rapidamente all’interno del supermercato dove hanno bloccato il 27enne. Il giovane aveva effettuato il pagamento di alcuni prodotti, del valore di pochi euro, oltrepassando poi le barriere antitaccheggio con lo zaino pieno di prodotti per l’estetica e repellenti anti-zanzare del valore complessivo di circa 450 euro. I militari, oltre ad acquisire la denuncia del responsabile dell’esercizio commerciale, hanno anche acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza che documentano gli attimi in cui l’uomo si è impossessato della refurtiva, interamente restituita all’avente diritto.

Nella mattinata, il Tribunale di Velletri ha convalidato l’arresto e condannato il 27enne a quattro mesi di reclusione (con pena sospesa) e 200 euro di ammenda, previo patteggiamento.

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Cronaca

Ardea, beccati in flagrante mentre tentano una rapina in casa

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ARDEA (RM) – I Carabinieri della Tenenza di Ardea hanno arrestato in flagranza due uomini italiani, un 46enne e un 47enne, già noti alle forze dell’ordine, gravemente indiziati per il reato di tentata rapina ai danni di un commerciante, 58enne.
La scorsa notte, una ragazza si è presentata presso gli uffici della Tenenza dei Carabinieri di Ardea, chiedendo aiuto e denunciando un furto in atto presso la propria abitazione di Ardea, via Modena.
Ragion per cui, due Carabinieri, liberi dal servizio e in borghese, acquisita la segnalazione, si sono recati immediatamente presso l’abitazione della donna dove hanno trovato un uomo in fase di colluttazione con il padre della ragazza. Immediatamente bloccato, i Carabinieri, su indicazioni della vittima, hanno appurato della presenza di un secondo complice e si sono messi alla ricerca dell’uomo che, prima dell’arrivo dei militari si era dileguato nei campi limitrofi, ma è stato immediatamente rintracciato e bloccato a circa 50 metri di distanza, nascosto tra gli arbusti.
La vittima, soccorsa, è stata trasportata presso l’Ospedale Sant’Anna di Pomezia, per le escoriazioni riportate durante la colluttazione ricevendo cinque giorni di prognosi.
I Carabinieri, ricostruendo la dinamica dei fatti, hanno appurato che, i due indagati si erano introdotti all’interno della cantina, con l’intento di asportare generi alimentari (olio e vino).
Per questo motivo, i due indagati, sono stati arrestati e condotti in caserma e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Al termine dello stesso, il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi e disposto per loro la misura cautelare degli arresti domiciliari.



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Cronaca

Marcellina, perseguita moglie e figlia dagli arresti domiciliari: portato in carcere

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I Carabinieri della Stazione di Marcellina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia in carcere a carico di un uomo italiano di 55 anni.
L’esecuzione del provvedimento da parte dei Carabinieri rappresenta l’epilogo di attività investigative mirate a far emergere i molteplici e duraturi comportamenti violenti denunciati dalla ex moglie dell’uomo, costretta a subire le vessazioni del compagno per lunghi periodi, oltre che frequenti violenze fisiche e psicologiche, fino a quando decideva di porre fine alla relazione.
A gennaio dello scorso anno, l’uomo usava violenza anche nei confronti della figlia, all’epoca 17enne, colpevole di essere andata a mangiare una pizza con sua madre, causandole lesioni al volto. Quest’evento ha convinto la donna a denunciare tutto, compresi i maltrattamenti subiti in passato, oltre l’ultimo gravissimo evento a danno della figlia. All’uomo veniva applicato il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, e divieto dio comunicazione con la parte offesa.
L’uomo, non rispettando il divieto imposto, inviava messaggi minacciosi tramite social network alla ex moglie ed alla propria figlia, cercando di influenzare le loro deposizioni nel processo che si stava svolgendo a suo carico, arrivando a minacciarle anche in aula di tribunale.
In considerazione dei gravissimi fatti accaduti, dell’inosservanza della misura cautelare imposta al 55enne e della necessità di salvaguardare l’incolumità delle donne vittime di violenza, la Procura della Repubblica richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Tivoli l’emissione di un aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere, che veniva eseguita lo scorso 9 maggio dai Carabinieri di Marcellina, che traevano in arresto il soggetto e lo conducevano presso la casa Circondariale di Rebibbia.



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