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Ferito in una lite, torna di notte e accoltella il rivale addormentato. La vittima è grave, ma non in pericolo di vita
Una lite degenerata in un’aggressione feroce. È accaduto nella notte all’interno di un centro di accoglienza per stranieri in via di Villa Troili, nella zona di Bravetta. I Carabinieri della Stazione Roma Bravetta hanno arrestato un giovane di 22 anni, originario del Camerun, con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un connazionale di 30 anni.
Secondo quanto ricostruito dai militari, tutto sarebbe iniziato da una banale discussione, sfociata in violenza: il 30enne avrebbe colpito il più giovane alla testa con un oggetto contundente. Soccorso dal personale del 118, il 22enne è stato trasportato al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital, dove è stato medicato e poi dimesso.
Ma, invece di lasciarsi la vicenda alle spalle, il ragazzo ha deciso di farsi giustizia da solo. Tornato autonomamente al centro di accoglienza, ha atteso il momento in cui il 30enne dormiva per colpirlo con più fendenti al volto, alla schiena e a una gamba, utilizzando un coltello.
La scena, avvenuta presumibilmente nel silenzio della notte tra i corridoi della struttura, ha immediatamente fatto scattare l’allarme. La vittima è stata trasportata d’urgenza, in codice rosso, all’Aurelia Hospital. Pur in gravi condizioni, non sarebbe in pericolo di vita.
I Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno arrestato il 22enne, poi trasferito nel carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
L’episodio ha acceso i riflettori su una situazione spesso sottovalutata nei centri di accoglienza della Capitale, dove convivenza forzata, disagio sociale e condizioni psicologiche precarie possono trasformare ogni tensione in un potenziale dramma. Le forze dell’ordine stanno ora ricostruendo con precisione la dinamica, anche per chiarire se ci siano state precedenti tensioni tra i due o segnali di allarme trascurati.
Una violenza che scuote non solo le mura della struttura, ma l’intero tessuto sociale in cui l’accoglienza si intreccia con fragilità, solitudini e convivenze difficili.