Roma, paura per un incendio a Ponte dell’industria

Fiamme nella notte a Roma e tanta paura da parte dei residenti intorno a Ponte dell’Industria.

L’ incendio ha interessato principalmente una delle passerelle per il passaggio di cavi e condotte del gas, crollata parzialmente. I vigili del fuoco di Roma sono riusciti a domare le fiamme. Adesso il Ponte di ferro vicino al Gazometro si presenta carbonizzato. Un pugno nello stomaco per i romani. Non si conoscono ancora le cause del rovo.

Pesanti ripercussioni sul traffico cittadino

Potrebbe riaprire tra mesi il ponte dell’Industria a Roma, coinvolto dal maxi incendio della scorsa notte. E questo significherà pesanti ripercussioni sul traffico cittadino: la struttura infatti collega i due quartieri Marconi e Ostiense.

Sul ponte, chiuso al transito da ieri notte e presidiato dalla polizia locale, è in corso in questa fase una prima verifica statica da parte dei vigili del fuoco. Verranno eseguiti anche complessi accertamenti sulla staticità dei metalli. Alle verifiche seguiranno poi i lavori di riadeguamento degli impianti e il ripristino delle parti crollate, ovvero le gallerie dei servizi.

All’indomani dell’incendio che ha danneggiato il Ponte di Ferro in zona Ostiense, restano i vigili del fuoco e i vigili urbani a presidiare l’area, circondata da transenne. Alla spicciolata arrivano curiosi e abitanti della zona, increduli per quanto successo. Chi scatta foto col cellulare, chi dice di aver visto dalla finestra della propria abitazione il momento in cui un pezzo crollava nel Tevere. “Non ci posso credere – dice Marco, con le mani giunte sul viso – ci passo tutti i giorni, fa male vederlo così”. Un gruppo di maratoneti ferma la propria corsa: “Che spettacolo triste – dicono – Chissà se ritornerà ad essere percorribile”.  I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme e al momento non sembrano essere coinvolte persone.

Le fiamme, che poterebbero essere partite dalle baracche sotto il ponte, hanno coinvolto anche una condotta del gas. Alcune parti esterne sono crollate nel Tevere anche se la struttura comunque è restata in piedi.

La Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino ha emesso un’ordinanza urgente con misure di interdizione alla navigazione e allo stazionamento di un tratto del Tevere all’altezza del cosiddetto ‘Ponte di ferro’.

La sindaca Virginia Raggi è stata sul posto. “Al momento quello che possiamo dire è che stringe il cuore vedere un pezzo di storia ridotto così – le sue parole -. Già domattina è stato convocato il comitato comunale per vedere i servizi, gas e luce. E poi bisogna vedere la stabilità strutturale. Dopo cercheremo di lavorare sulla riapertura della viabilità. Per ora l’importante è che non risultano persone ferite. Ci sono accertamenti in corso”.

“Sono stato tutta la notte a monitorare la situazione del Ponte di Ferro insieme ai vigili del fuoco. La prima preoccupazione adesso è quella di garantire le utenze a tutto il quadrante. E’ stato ferito un luogo simbolico della nostra città. Tra i primi compiti del sindaco che verrà eletto ci sarà quello di restaurare un bene come il Ponte dell’Industria, non solo per la struttura ingegneristica ma anche per quello che rappresenta a livello storico”. Lo ha detto il minisindaco dell’VIII municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri.

“Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito è andata via la luce e siamo scesi in strada”. A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell’Industria, a Roma conosciuto come il ponte di Ferro, danneggiato dal rogo della scorsa notte. “Si sono sentite anche delle grida di aiuto venire dagli accampamenti lungo il Tevere – racconta un altro – poi abbiamo visto le fiamme. Pian piano abbiamo visto il rogo crescere e avvolgere il ponte”.

Un portavoce Italgas informa che “dalle verifiche condotte già nelle prime ore della mattinata, le condotte del gas che corrono lungo il ponte di ferro all’Ostiense, prontamente isolate chiudendo le valvole a monte e a valle, non hanno subito danni dall’incendio né lo hanno alimentato. Il servizio di distribuzione del gas nella zona prosegue regolarmente e non ha subìto interruzioni. L’esiguità dei consumi di queste ore consente per il momento di poter fare a meno dell’apporto di gas proveniente dalle condotte chiuse”.

Benvenuti (EcoItaliaSolidale): ”Aspettiamo l’accertamento delle responsabilità, ma sono anni che chiediamo lo sgombero e la bonifica delle baraccopoli sulle rive del Tevere”

“Finalmente dopo tante iniziative e proteste una parte della  riva del Tevere all’altezza di Ponte Marconi è stata recentemente  bonificata, ci sono volute anche due interrogazioni parlamentari ai Ministri della Transazione Ecologica e dell’Interno da noi sollecitate,  ma le
baraccopoli sulle due rive del Tevere all’altezza di Ostiense e degli impianti di archeologia industriale compresi quelli sotto il Ponte dell’Industria sono rimaste. Lo storico ponte che caratterizza non solo l’area Ostiense, ma che collega Marconi agli altri quartieri
questa notte è andato a fuoco. Ora saranno gli inquirenti a stabilire le reali responsabilità, ma certamente quelle baracche non ci dovevano essere, come i fuochi che ogni giorno e notte caratterizzano la vita dei rifugi di fortuna non possono essere accesi.” E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che da sempre si è battuto per riqualificare il Tevere e gli argini. “In attesa dell’accertamento  delle responsabilità, ci sono evidenti irresponsabilità di chi ha lasciato nel più totale abbandono le due rive, destra e sinistra dell’area Ostiense con evidenti pericoli e disagi per coloro che abitano  nei palazzi ai confini degli argini per l’inquinamento costante che debbono subire a causa di fuochi anche di sostanze tossiche che mettono in pericolo  gli stessi residenti
abusivi delle baracche. Ora -prosegue Benvenuti- assisteremo al consueto scarica barile sulle responsabilità, intanto -scampato il pericolo non essendoci state vittime o feriti- si dovranno subire forti disagi per la viabilità per un quadrante della città già ampiamente interessato dall’alta percentuale di traffico”.

Casarelli (Forza Italia): “Solo per puro caso non ci sono vittime ne feriti”

“Negli anni sono stati fatti molti esposti al comune di Roma precisamente alla sindaca Virginia Raggi sulle baraccopoli ma come al solito le urla di aiuto sono rimaste inascoltate. – Dichiara Gerardo Casarelli candidato consigliere Forza Italia all’VIII Municipio capitolino – Al momento dell’incendio – prosegue Casarelli – erano presenti bombole di gas nella baraccopoli solo per puro caso non ci sono vittime ne feriti era l’ora di punta della movida e secondo me si è sfiorata una seconda tragedia come il ponte Morandi e di tutto questo è responsabile il comune di Roma lasciando allo sbando 2 interi quadranti in difficoltà di spostamento quel ponte era uno snodo essenziale per i cittadini e ancora più per i mezzi di soccorso.”