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Scomparsa Tiziano Allegretti: la procura di Roma chiede l'archiviazione

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Tempo di lettura 3 minuti Avvocato Frazzitta: "Valuteremo un’eventuale opposizione alla richiesta di archiviazione qualora ce ne siano i presupposti"

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di Angelo Barraco

 
ROMA – La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione in merito alla misteriosa scomparsa di Tiziano Allegretti,  scomparso misteriosamente il 5 maggio del 2005 da Roma dal quartiere Quadraro all’età di 27 anni. La notizie della richiesta di archiviazione è stata resa nota su facebook dall’Avvocato Giacomo Frazzitta, legale rappresentate della famiglia Allegretti e principe del foto che da sempre si batte in prima linea per far emergere la verità laddove invece quest’ultima non viene tramutata in priorità. L’Avvocato Frazzitta ha scritto il seguente post sulla sua bacheca: “Questa settimana analizzeremo le attività di indagini svolte e valuteremo l'opportunità di proporre opposizione”.
 
Tiziano scompare misteriosamente dal quartiere Quadraro il 5 maggio del 2005 a bordo del suo scooter Scarabeo color fucsia. Lo avrebbero visto per l’ultima volta nel corso del pomeriggio del 5 maggio, davanti al bar del quartiere in cui viveva. Il meccanico gli avrebbe riconsegnato lo scooter intorno alle ore 18.30 e lo avrebbe visto in compagnia di un altro giovane. Chi era il giovane in compagnia di Tiziano quel giorno? Numerosi gli interrogativi che attanagliano la mente dei genitori che vogliono vedere un barlume di luce in questa matassa immersa nel profondo buio.
 
Le indagini della Squadra Mobile hanno portato all’individuazione e al recupero del telefonino di Tiziano che era stato rinvenuto il 6 maggio 2005 da una coppia che faceva jogging al parco di San Policarpo, nel quartiere Tuscolano. La svolta arriva l’8 gennaio del 2006, quando la famiglia Allegretti si reca presso lo stesso parco e rinviene in un canalone il motorino del figlio, intatto e privo di macchie di fango come avrebbe dovuto essere effettivamente lo scooter di un giovane propenso alla fuga. Ma sin da subito insorgono dubbi in merito al motorino e sull’effettiva collocazione all’interno di quel canalone: è stato veramente Tiziano a portarlo li dentro o qualcun altro? Dov’è Tiziano Allegretti?
 
Numerosi gli appelli lanciati dalla famiglia Allegretti attraverso la trasmissione “Chi l’ha visto?” e numerose le segnalazioni che vedrebbero Tiziano a Milano. A riaccendere le speranze della famiglia è una foto di Google Maps e numerose persone che giurano di averlo visto, come il portiere dello stabile nella zona Navigli. E’ veramente Tiziano o qualcuno che gli somiglia? Angelo e Camilla, i genitori di Tiziano, hanno rafforzato la loro speranza di poter riabbracciare il  figlio attraverso  una persona che l’11 dicembre del 2007 è piombata a gamba tesa nella loro vita, cambiandola e stravolgendola. Questa donna si chiama Jessica e in un primo momento riferisce ai genitori di conoscere vagamente Tiziano, successivamente parla di un vero e proprio rapporto malgrado lei sia sposata e riferisce inoltre di vivere con Tiziano e nel corso del tempo fa intendere alla famiglia Allegretti che la bimba che porta in grembo non è del marito ma bensì di Tiziano, ma non da mai prove certe di Tiziano. La giovane dice che Tiziano Allegretti non vorrebbe ricongiungersi alla propria famiglia malgrado lei ci abbia provato, ma la famiglia non ricorda così il proprio figlio. Jessica aveva detto che Tiziano frequentava una discoteca di Milano, il “Karma”. Nel 2007 emerge una foto in cui si vede  un giovane che fuma una sigaretta con una posa particolare: si tratta di Tiziano? 

Noi de L’Osservatore D’Italia abbiamo posto alcune domande in merito alle ultime novità all’Avvocato Giacomo Frazzitta, legale rappresentante della famiglia che in merito alle ultime novità ci ha riferito che 
“Valuteremo un’eventuale opposizione alla richiesta di archiviazione qualora ce ne siano i presupposti”, abbiamo chiesto inoltre se la famiglia se l’aspettava e ci ha riferito “abbiamo tenuto contatti con il Pm, abbiamo tenuto contatti con i Carabinieri, ma non abbiamo avuto mai informazioni importanti per capire sostanzialmente quello che era l’andamento delle indagini. Sappiamo che indagini sono state svolte sicuramente nella direzione indicata nella richiesta di riapertura, accolta dal GIP quindi assolutamente fondata però che tipo di attività hanno posto in essere e a quali determinazioni sono giunti questo non lo sappiamo”. Abbiamo chiesto all’Avvocato Frazzitta a proposito di Jessica  e ci ha risposto: “è una ragazza che ha millantato una conoscenza di Tiziano però non ha mai dato prova, sembra più un millantare e un truffare i signori che un qualcosa di vero. Siamo in attesa di capire che cosa hanno fatto”. 

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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