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Latina

Simeone (FI): “Ospedali svuotati e personale senza mascherine”

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“In queste ore stiamo ricevendo numerose testimonianze sulla mancanza di mascherine nelle strutture sanitarie della provincia di Latina. Dal Poliambulatorio di Cisterna all’ospedale Fiorini di Terracina mi sono giunte grida di dolore dal personale medico ed infermieristico che lamenta l’assenza dei dispositivi di protezione individuale più elementari. A Cisterna in particolare 70 mascherine chirurgiche sarebbero state usate per 7 giorni da ben 14 sanitari. Una situazione insostenibile per non dire vergognosa.


Mi rivolgo in particolare ai dirigenti della sanità pontina, barricati nei piani alti dell’Asl di Latina, rinchiusi nel loro bunker a ragionare sui massimi sistemi. Evidentemente non si sono resi conto che siamo in ‘guerra’. Dovrebbero iniziare a girare i nosocomi della provincia e comprendere il disagio e le sofferenze di medici ed infermieri, utilizzati come dei militari spediti in trincea e votati al massacro.
Da giorni proviamo a lanciare messaggi e appelli a chi è chiamato a fare le scelte sul territorio e mi riferisco all’azienda sanitaria di Latina. Abbiamo provato a scuotere l’Asl dall’immobilismo che l’ha caratterizzata per buona parte di questa fase emergenziale.


Constatiamo che dal torpore improvvisamente si è passati all’azione. Peraltro molto discutibile direi.

Apprendiamo dalla stampa che si è deciso di svuotare l’ospedale Goretti, ed invece di potenziare altre strutture pubbliche gravemente carenti in termini di strumenti e personale, come il San Giovanni di Dio di Fondi, cosa fa l’Asl? Sceglie di privilegiare il privato?
Vogliamo per caso creare una ‘sanità di classe’ con utenti di serie A ed altri di serie B?
Abbiamo presidi pubblici che vengono abbandonati a sé stessi, a scapito di sanitari e pazienti.
E’ questo il modo di gestire l’emergenza Covid-19?

I dirigenti dell’Asl dovrebbero alzarsi dalle loro sedie e scendere sul territorio per rendersi conto di cosa accade. Basta specchiarsi e circondarsi di ‘signorsì’ pronti ad assecondare le loro scelte dicendo che va tutto bene, mentre tutto crolla.


Si rendano conto che la guerra è appena cominciata. E il prezzo da pagare sarà salato per tutti. Anche per loro”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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