Street Fighter 6, il ritorno del mito

Street Fighter 6 è il gioco che i fan della serie hanno sempre desiderato, un sorprendente ritorno pensato per cancellare tutti gli errori del predecessore e per alzare l’asticella qualitativa oltre ogni limite. E, come se non bastasse, è anche uno dei pochissimi picchiaduro in grado di adattarsi sia a chi desidera una profondità mostruosa che a coloro che vogliono semplicemente approcciarsi al mondo delle botte digitali, oltre ad offrire a entrambe queste tipologie di giocatore tutti gli strumenti necessari per godersi al meglio l’esperienza. Ma andiamo a scoprire il perché: la novità che salta subito all’occhio è la nuova e corposa campagna per giocatore singolo, il World Tour, finalmente degna di tale nome! Una volta lanciata tale modalità, ci si trova infatti ad affrontare numerose missioni, fra combattimenti e attività secondarie in un mondo open-world, molto simile per impostazione alla serie Yakuza. Attraverso un versatile editor si può liberamente personalizzare esteticamente il proprio personaggio, per poi gettarsi nella mischia scegliendo il proprio stile di combattimento attraverso uno dei maestri, da scegliere fra tutto il cast del gioco, così da poterne imparare il repertorio d’attacco. Inoltre, potenziando il legame con i vari lottatori, si può svilupparne la lore e la storia che fa da sfondo ad ogni combattente. Grazie alla valuta ricevuta dagli scontri e dalle attività secondarie è possibile potenziarsi ed acquistare ogni sorta di elemento estetico per il proprio alter ego virtuale. La modalità World Tour è anche un bel modo per presentare le peculiarità dei 18 combattenti offerti, per abituare i giocatori ai loro punti di forza e di debolezza, nel tempo, invece che tutti in una volta; rendendo il processo di scelta di un combattente su cui concentrarsi per i combattimenti online molto più ponderato per i neofiti. A presentare le ulteriori modalità di gioco, ci pensa il suo stiloso menù principale, suddiviso in tre aree. Al centro c’è il Battle Hub, il cuore online del gioco, dove si può partecipare agli incontri contro avversari online e scalare le classifiche migliorando continuamente e anche giocare ad alcuni classici arcade fra cui i mitici Street Fighter 2 e Final Fight (direttamente dagli anni 90). Sulla destra, il Fighting Ground consente di organizzare i combattimenti in singolo, in stile arcade, oltre ad una “storia” con le tradizionali illustrazioni e vignette ad incollare il tutto; dove troveremo anche modificatori e regole speciali a dare varietà e pacchetti di addestramento disponibili da esaminare, insieme a dei tutorial finalmente molto pratici ed esaustivi.

Ma dove questo Street Fighter 6 colpisce veramente forte è ancora una volta attraverso il suo solido ed innovativo gameplay. Il team ha deciso di giocarsi il tutto per tutto, con ottime intuizioni, che apportano modifiche importanti: ogni mossa ed animazione ha subìto un intervento chirurgico importante. In primo luogo c’è il nuovo sistema Drive, che aggiunge una nuova barra che si può utilizzare per gli attacchi potenti in qualsiasi momento. Il punto di svolta è che i round iniziano con questa barra piena, quindi si parte immediatamente con opzioni di danno ad alto rischio. Utilizzare gli attacchi speciali immediatamente può però rivelarsi un errore, ma crea senza dubbio una bellissima varietà tattica. A fronte di una lievissima diminuzione della velocità di gioco rispetto al precedente capitolo, è presente un’aumentata ed incoraggiata aggressività, che ha reso possibile turni molto più rapidi e fatali, e proprio questo aspetto si collega alla seconda innovazione: uno schema di controllo completamente nuovo che si affianca a quello classico. Chiamato “Moderno” nelle impostazioni, il nuovo sistema di comandi dà la possibilità di lanciare automaticamente attacchi speciali con un singolo pulsante invece delle classiche combinazioni a più tasti. Questo tornerà molto utile ai nuovi arrivati e a chi vuole fare pratica, rendendo la barriera all’entrata del sistema di combattimento molto più labile, fino a quando non si è abbastanza pratici da impostare il sistema pro. Naturalmente, per coloro che non lo desiderano, ci sono le classiche opzioni di controllo e, quando si è spettatori, è anche possibile vedere un elenco di input dal vivo per darsi un’idea migliore di ciò che le persone stanno effettivamente facendo: un aiuto visivo che può essere un un po’ confusionario, all’inizio. Il risultato finale di queste modifiche e aggiunte è un sistema di combattimento che sembra immediatamente familiare a chiunque abbia giocato a Street Fighter V, con modifiche sufficienti per rendere le cose fresche ed estremamente appaganti.

Una volta finito di giocare in singolo e completati i vari tutorial, caldamente consigliati per padroneggiare le tecniche dei personaggi, andare online nel Battle Hub offre un modo davvero innovativo di approcciare il matchmaking, replicando lo stile di un vero arcade. In questo hub online, si controlla lo stesso avatar del World Tour, che può essere sempre personalizzato pesantemente, correndo in una sala giochi piena di negozi di cosmetici incentrati su una serie di cabinati di gioco. Basta avvicinarsi ad uno dei cabinati con un posto vuoto di fronte, per dare il via ad una partita, o sedersi da solo per invitare gli sfidanti, o ancora, semplicemente assistere ad una partita in corso proprio come accadeva nelle sale giochi. Tecnicamente parlando il gioco risente forse troppo della sua natura cross-gen, ossia del dover girare anche su PS4 e Xbox One oltre che su PS5, Xbox Series X/S e PC. Intendiamoci, non si può certo dire che Street Fighter 6 sia brutto a vedersi, ma sicuramente non si nota nessun salto rilevante rispetto a quanto già visto in Street Fighter V. In particolare, poi, la possibilità ormai standard di poter scegliere tra una modalità Grafica (4K a 30fps) e Prestazioni (2K a 6fps) non ha praticamente senso, visto che in un gioco del genere rinunciare alla fluidità del 60fps è davvero da folli. In ogni caso la resa tecnica si attesta su livelli altissimi per il genere, quindi gli amanti della grafica possono star tranquilli. Unica nota stonata, a nostro avviso, è la presenza di un battle pass. Questo non va certo a sminuire la massa di contenuti che Street Fighter 6 offre al lancio, ma siamo sempre infastiditi dall’esistenza di sistemi di monetizzazione in giochi a prezzo pieno, specialmente quando si considera che, in quanto picchiaduro, Street Fighter 6 offrirà molti personaggi extra sotto forma di DLC. Per carità, il sospetto è che si tratti solo del modo con cui gli sviluppatori introdurranno costumi speciali oltre a quelli già presenti nel gioco, e non abbiamo la minima intenzione di penalizzare tutto il ben di dio offerto per la sua semplice esistenza. Ma in ogni caso, a nostro avviso, questo aspetto potrebbe infastidire gli appassionati della serie. Tirando le somme, possiamo dire che l’ultima incarnazione del picchiaduro di casa Capcom è davvero un titolo che si farà ricordare. Tante novità, una rosa di lottatori che mischia volti storici a new entry, nuovo schema comandi, opzioni in game e un online coinvolgente. Che chiedere di più? Che si giochi da Pc, Xbox o PlayStation, non giocare a Street Fighter 6 potrebbe essere un vero peccato. Non fatevelo sfuggire.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 8,5

Gameplay: 9

Longevità: 9

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise