Sword Art Online Last Recollection, l’atto finale della saga arriva su Pc e Console

Sword Art Online Last Recollection è la fine di un lungo viaggio durato ben 10 anni. Con questo ultimo titolo infatti si giunge alla fine del “Gamerverse” che Bandai Namco ha creato specificamente per SAO, uno degli anime di maggior successo degli ultimi anni. Il titolo rappresenta infatti la fine del viaggio di Kirito e compagni in questa linea temporale parallela rispetto alla serie originale. Confezionato ancora una volta dal team di Aquria, che in passato avevano sviluppato anche Hollow Fragment, Hollow Realization e Alicization Lycoris (qui la nostra recensione), Sword Art Online: Last Recollection è approdato lo scorso 6 ottobre su Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4, PS5 e PC per raccontare una versione inedita della già anticipata guerra tra il regno umano e il territorio oscuro di Underworld. La storia di questo nuovo capitolo della saga riprende esattamente da dove si era concluso l’ultimo DLC di Sword Art Online: Alycization Lycoris, il precedente capitolo della saga uscito nel 2020. Dopo la sconfitta di Quinella, le tensioni tra il Regno degli Umani e il Territorio Oscuro dell’Underworld è al massimo, con entrambi gli schieramenti pronti per l’imminente conflitto finale. Il Cancello Est, ormai prossimo al crollo, sembra essere il punto ideale per l’inizio della guerra, così Kirito e l’armata umana si accampano nelle vicinanze preparandosi a difendere il regno, quando accade l’inaspettato. Una Cavaliera Oscura arriva stremata all’accampamento precipitando dal cielo per portare un importante messaggio: alcuni dei Dieci Lord che comandano il Territorio Oscuro sarebbero propensi alla pace per evitare una battaglia che distruggerebbe entrambi i popoli. La messaggera si presenta come Dorothy Isaiah Elisheva, e nonostante una certa diffidenza iniziale Kirito accetta di accompagnarla nel cuore del Territorio Oscuro per incontrare i Dieci Lord e negoziare la tanto agognata pace. Naturalmente il viaggio si prospetta ricco di insidie, sia per la massiccia presenza di mostri che infestano il Territorio Oscuro sia perché non tutti sono favorevoli alla tregua, e convincere i Lord più estremisti non è certo un compito facile. A questo si aggiunge anche il traumatico passato di Dorothy che fin da subito appare come un personaggio misterioso, ma che sotto la sua maschera di apparente sicurezza e freddezza nasconde un carattere gentile e fragile. Nonostante sia una Cavaliera Oscura risulta un’emarginata anche tra i suoi stessi compagni che si rivolgono a lei con disprezzo chiamandola “Figlia del Peccato”, e la sua stessa esistenza rappresenta una minaccia per l’intero Underworld… e non solo. Nonostante la maggior parte della storia sia ambientata nel mondo virtuale, non va infatti dimenticato che Sword Art Online ha anche una trama nel mondo reale, e le vicende si intrecciano più volte con ripercussioni su entrambi i mondi. Sword Art Online: Last Recollection permette di giocare con quasi tutti i personaggi visti nel corso dei precedenti sette capitoli. Come sempre il party permette di schierare in campo un massimo di quattro personaggi, e ad eccezione di Kirito i restanti tre membri possono essere scelti a piacere tra decine di personaggi che sono apparsi nel corso delle varie saghe, dai più famosi come Alice, Leafa, Sinon, Bercouli e Asuna fino a quelli minori. Ogni personaggio ha un suo set di mosse, un’arma in cui è specializzato e ricopre un ruolo fra i tre disponibili (Attaccante, Difensivo o Supporto), sempre con l’eccezione di Kirito che invece può abbandonare le sue iconiche doppie spade e impugnare qualsiasi tipo di arma e ricoprire qualsiasi ruolo si desideri.

Alla luce di quanto detto quindi possiamo dire che Sword Art Online: Last Recollection lascia una buona libertà nella costruzione del party e nella gestione degli scontri, che si basano infatti più sulla strategia e il tempismo piuttosto che sull’esecuzione di complesse combo di tasti. Nonostante l’anima da action-RPG, infatti, il titolo riprende la base dell’ultimo capitolo, apportando tuttavia diverse modifiche per rendere il gameplay più semplice ma non per questo meno stratificato. Ad una prima occhiata il sistema di combattimento sembra banale, e basta premere ripetutamente il tasto di attacco per vedere Kirito esibirsi in una raffica di colpi estremamente coreografici in grado di risolvere buona parte degli scontri con nemici normali. Negli scontri più impegnativi vengono in soccorso le Arti Sacre, mosse speciali eseguibili con il dorsale destro e assegnabili ai quattro pulsanti principali e frecce direzionali, per un totale di 8 tecniche tra cui scegliere. Ognuna ha un diverso costo che consuma l’apposita barra, e possono essere attacchi offensivi o di potenziamento. Ci sono quindi da tenere in considerazione diversi fattori durante uno scontro col nemico, ma se si vuole ottenere il massimo dai propri eroi in battaglia è necessario tenere d’occhio la gestione dell’indicatore Alleati e le Arti Tattiche. Nonostante il focus sia naturalmente su Kirito, Sword Art Online: Last Recollection permette comunque di prendere il controllo in qualsiasi momento di un altro membro del party, magari per eseguire una magia di cura o continuare una combo iniziata da un altro personaggio del team. Tale sistema è un procedimento poco comodo e spesso complesso da eseguire nella frenesia della battaglia, ma grazie alle Arti Tattiche si possono decidere dei comandi preimpostati da far eseguire automaticamente ai compagni soddisfacendo alcune condizioni, come ad esempio curare sotto una certa percentuale di vita o eseguire una specifica serie di attacchi dopo un attacco particolare. Ci si può anche “complimentare” con i compagni dopo che hanno eseguito gli ordini, per aumentare l’indicatore “Alleati”, fondamentale sia per impartire ulteriori comandi manualmente, sia per scatenare devastanti attacchi di gruppo una volta portato al massimo. Le meccaniche di Sword Art Online: Last Recollection però non finiscono qui, infatti sono anche presenti gli Sfondamenti con cui rompere la difesa nemica lasciando l’avversario inerme per alcuni secondi e debole alle Arti Finali, potenti tecniche in grado di ribaltare una battaglia. Il sistema di combattimento è davvero molto complesso e profondo per la quantità di opzioni che mette a disposizione, ma per fortuna nel corso dell’avventura si possono trovare delle statue che spiegano nel dettaglio ogni meccanica con tanto di tutorial dedicati per metterle in pratica. Tenendo fede alla parola “Online” nel titolo, a partire dal terzo capitolo della storia si sblocca poi la funzione multigiocatore con cui affrontare le varie missioni in compagnia di altri quattro utenti, ma il gioco è assolutamente completabile anche in solitaria. Quindi sia che si decida di affrontare il gioco in solitaria che in compagnia, questo Sword Art Online: Last Recollection è in grado di tenere incollati allo schermo per diverse decine d’ore.

Graficamente parlando, questo nuovo titolo dedicato all’universo di SAO si presenta pressoché invariato rispetto ad Alicization Lycoris, dal quale ha riciclato animazioni, modelli poligonali, brani, effetti sonori e quant’altro. Se già il suo predecessore appariva quindi datato, l’ultimo tie-in del Gameverse di SAO è fuori tempo massimo, almeno dal punto di vista artistico. Rispetto a Lycoris, però, Sword Art Online: Last Recollection vanta un comparto tecnico dignitoso, con tempi di caricamento rapidissimi e un frame rate stabile, che solo di rado e in presenza di nemici particolarmente voluminosi presta il fianco a qualche oscillazione. Al netto di un effetto pop-in degli elementi dello scenario, che speriamo venga risolto attraverso i prossimi update, si direbbe che il sodalizio nipponico abbia imparato la lezione e fatto tesoro dei feedback negativi ricevuti dopo lo scorso capitolo. Il discorso non si applica purtroppo alla localizzazione dei testi in italiano, purtroppo molto imprecisa e affetta dalle numerose problematiche già riscontrate nelle altre iterazioni del Gameverse. A una traduzione troppo letterale vanno sommati parecchi casi in cui i sostantivi al plurale diventano improvvisamente al singolare, battute che alterano il sesso dei personaggi, e persino degli errori banali che denotano un lavoro di localizzazione poco curato. Peccato perché il titolo in sé è veramente un esponente validissimo della saga. Tirando le somme, Sword Art Online: Last Recollection possiamo dire che punta tutto sulla trama. Ci si trova infatti al culmine delle avventure di Kirito e per tutta la durata la tensione è sempre alta, con continui colpi di scena e situazioni che emozioneranno chi ha seguito le vicende fin dall’inizio. Gli sviluppatori hanno inoltre fatto un ottimo lavoro nell’approfondire la geografia del Territorio Oscuro, le varie razze che lo popolano e caratterizzare meglio i Dieci Lord, tutti elementi che anche nell’opera originale non erano stati trattati in maniera così dettagliata. Se Sword Art Online: Last Recollection rappresenta una degna conclusione, il merito va anche alla presenza di praticamente tutti i personaggi che abbiamo imparato a conoscere nel corso di questi 10 anni. Si tratta di puro fanservice, ma la possibilità di rivedere tanti volti noti e di scegliere tra decine di personaggi è decisamente una scelta vincente. Alla luce di quanto detto il comparto grafico un pochino datato e i sottotitoli non perfetti passano in secondo piano facendo si che il titolo sia un buon prodotto da acquistare e spolpare fino all’osso. Il rovescio della medaglia è che chi non conosce il mondo di Sword Art Online difficilmente può “affezionarsi” con i personaggi e apprezzare pienamente le vicende, rendendolo quindi un titolo consigliabile esclusivamente agli appassionati dell’opera di Reki Kawahara.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7

Sonoro:7

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise