ALBANO INCENERITORE, COORDINAMENTO CONTRO INCENERITORE DI ALBANO: "E' ORA DI CACCIARE CERRONI E I SUOI CLIENTI DAL TERRITORIO DEI CASTELLI ROMANI"

"Come scontato, l'ing. Rando (CO.LA.RI.) ha inibito l'ingresso in discarica ai tecnici di Tor Vergata benchè incaricati e al seguito di funzionari ASL con funzione di p.g. La ASL RM H ha inviato il verbale di rito alla Procura della Repubblica di Velletri dove andrà a dormire insieme alle decine di nostri esposti e denunce."

 

Redazione

Pubblichiamo la nota del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano

"Dopo la sentenza del consiglio di stato del marzo scorso Cerroni avrebbe avuto la possibilità di iniziare immediatamente la costruzione dell'inceneritore. A tutt'oggi il cantiere non c'è, il ras dei rifiuti è alla ricerca del credito per procedere all'opera. Più passano i giorni e più cresce il fabbisogno del grande industriale che nel frattempo si impegna a far terra bruciata attorno alle iniziative del coordinamento. Accade che l'inceneritore di Malagrotta, gemello di quello di Albano, sia fermo dall'ottobre scorso, dice l'ing Zagaroli , uomo di Cerroni, che questa fermata serve per avviare la seconda e la terza linea, tutto potrebbe durare fino a due anni, però servirebbero 200 milioni. Dice COLARI (Cerroni) che per costruire ad Albano e magari fare l'impianto sostitutivo della discarica di Malagrotta con annessi servirebbero altri 450 milioni. Cerroni ha chiesto questi soldi, 650 milioni, ai ministri e ai prefetti indicando gli erogatori: BEI E CDP. Ma già dal giugno 2009 aveva presentato al GSE (gestore sistema elettrico) la richiesta preliminare per l'accesso ai fondi CIP 6, per altro già scaduti dal 31-12-2008. Abbiamo fatto l'accesso agli atti al GSE, che ce li ha negati, perché la cosa violerebbe gli interessi di Cerroni. Querelato il GSE, intanto non abbiamo documenti che ci servono per ulteriori ricorsi.
L'ARPA ha accertato nel 2010 e nel 2011 l'inquinamento delle falde idriche sotto la discarica per una lunga serie di elementi dal benzene al cloroformio; con fatica abbiamo ottenuto dai Comuni una convenzione con l'IRSA CNR per una caratterizzazione dei luoghi (analisi ripetute delle acque di falda) in discarica e fuori. Ebbene, l'IRSA CNR nella persona del presidente dott. Pettine, si è rifiutato di accettare la commessa dei Comuni, si trattava tra l'altro di 60000 euro, sostenendo che altrimenti avrebbe danneggiato l'avv. Cerroni che già aveva incaricato il medesimo ente di analogo compito, nella speranza di evitare l'inevitabile: il riconoscimento dell'irreparabile danno ambientale e sanitario arrecato al nostro territorio e alle nostre persone. Sarà querelato anche Pettine, però bisogna ricominciare da capo con altro ente. Abbiamo ottenuto dalla ASL una convenzione con il prof  Paolesse, università di Tor Vergata, per una campagna di rilevamenti delle emissioni odorigene, in questi giorni il tanfo è insopportabile, utilizzando apparecchiature di autentica avanguardia. Come scontato, l'ing. Rando (CO.LA.RI.) ha inibito l'ingresso in discarica ai tecnici di Tor Vergata benchè incaricati e al seguito di funzionari ASL con funzione di p.g. La ASL RM H ha inviato il verbale di rito alla Procura della Repubblica di Velletri dove andrà a dormire insieme alle decine di nostri esposti e denunce. Naturalmente la Procura di cui sopra è molto sollecita nelle operazioncelle repressive contro i movimenti: 30 procedimenti per interruzione di pubblico servizio per il presidio del 3 febbraio scorso, 43 procedimenti per la manifestazione del 14 aprile, 1 arresto con processo in corso. Non fanno storia invece i tre fratturati tra i cittadini e il solito malcostume dei tutori dell'ordine che ottengono prognosi gonfiatissime da medici obbligatoriamente compiacenti… tanto paga Pantalone."

Al villaggio Ardeatino (fronte discarica km 25 via ardeatina) campeggio discussione e lotta.
– 3 agosto ore 18.00 assemblea aperta sullo stato del territorio sanità, cementificazione, crisi idrica; ore 20,30 cena sociale; 22.30 esibizione di Paolo Pesce.
– 4 agosto ore 18.00 assemblea su piani rifiuti regionale; 20,30 cena sociale; 22.30 musica popolare.
– 5 agosto ore 18.00 dibattito su 5 anni di lotta aggiornamenti, prospettive e proposte; 20.30 cena sociale; 22.30 Proiezione del di animazione Wall-e.

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ALBANO INCENERITORE, LA TECNOLOGIA E LA RICERCA FUORI DALLA “CASA” DI CERRONI

Castri: “Se la discarica di Albano è gestita nel rispetto rigoroso dell’ attuazione della direttiva Europea in materia di discariche per rifiuti indifferenziati nonché del decreto Matteoli, ovvero del testo unico in materia ambientale, perché la Pontina Ambiente del Gruppo Cerroni ha negato l’accesso ai ricercatori e al naso-elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl? Non è interesse primario dell’azienda sgombrare il campo da ogni dubbio?”

 

Chiara Rai
I ricercatori del “Gruppo Sensori” dell’università Tor Vergata messi alla porta dalla società Pontina Ambiente, proprietaria della discarica di Albano. Queste indiscrezioni, trapelate dai corridoi della Asl RmH non vengono smentite dal professor Roberto Paolesse, ordinario di chimica a Tor Vergata che guida il gruppo di ricerca ed è anche l’inventore del cosiddetto “nasometro” strumento in grado di generare una mappa olfattiva della qualità dell’aria. “Spero si sia trattato di un semplice “difetto di comunicazione”. – Dice Paolesse –  I responsabili della discarica hanno detto e sostenuto più volte di non essere stati avvisati dalla Asl dell’ispezione. L’ispezione, difatti, non era concordata con la Pontina Ambiente. Spero, sinceramente che il problema si possa risolvere presto. Non vogliamo “stressare” la situazione. Credo sia interesse anche della stessa Pontina Ambiente srl sgombrare il campo da qualsiasi dubbio relativo alla presenza di molestie olfattive o, peggio, altro. Ripeto, spero che questa situazione si risolva presto”.  A dare notizia dell’alt al nasometro e ai ricercatori di Pontina Ambiente è il responsabile del Comitato “No Inc” Daniele Castri: “Se la discarica di Albano è gestita nel rispetto rigoroso dell’ attuazione della direttiva Europea in materia di discariche per rifiuti indifferenziati – dice Castri –  nonché del decreto Matteoli, ovvero del testo unico in materia ambientale, perché la Pontina Ambiente del Gruppo Cerroni ha negato l’accesso ai ricercatori e al naso-elettronico? Qual’è il timore della Pontina Ambiente srl? Non è interesse primario dell’azienda sgombrare il campo da ogni dubbio?”. Inoltre il gruppo di ricercatori, come sostiene Castri, ha sottoscritto un contratto di collaborazione tecnico-scientifica con la Asl RmH. Atto che conferisce ai ricercatori, quando accompagnati dai funzionari della Asl RmH in qualità di polizia giudiziaria come già avvenuto mercoledì scorso alla discarica di Roncigliano, il diritto dovere nonché la piena legittimità di svolgere tutte le indagini necessarie ed utili all’analisi della qualità dell’aria nei pressi del noto sito di smaltimento rifiuti dei Castelli Romani. Intanto Castri annuncia che nei prossimi giorni, esattamente 3,4 e 5 agosto daranno vita al “disc – camping”, ovvero allo stazionamento in campeggio nell’area della discarica. Una forma di protesta, ma anche un messaggio che sostanzialmente vuole dire “noi non abbassiamo la guardia”, diretto a quello che molti residenti vicino Roncigliano e componenti del comitato chiamano il “re dell’immondizia”. Immondizia che ha iniziato ad essere conferita in discarica nel lontano 1979, non a caso quello di Albano è il sito più antico di conferimento rifiuti italiano. Un’area di 80 ettari che, come d’accordi tra Asl e ricercatori di Tor Vergata, dev’essere passata al setaccio dal nasometro  con l’obbiettivo, riassunto bene dal professor Paolesse, di “verificare e misurare le molestie olfattive per procedere poi ad una serie di misure in continuo delle emissione olfattive generate dalla presenza dei rifiuti. Con l’ausilio del naso-elettronico riusciamo a definire quantitativamente e qualitativamente le caratteristiche chimiche della molestia olfattiva”. I ricercatori intendono, in seguito e auspicando in una risoluzione delle “incomprensioni” con la Pontina Ambiente, procedere a campionamenti gassomatografici per capire la tipologia specifica delle emissioni.  Intanto arrivano suggerimenti dal mondo dell’ambiente: Sergio Marchetti consulente di multinazionali del settore non esita a provocare gli amministratori locali rispetto alla poca informazione che viene data su impianti “made in Italy” capaci di differenziare il 100 per cento dei rifiuti a costo zero. “E’ possibile – sostiene Marchetti –  semplicemente utilizzando le nuovissime tecnologie che compongono un Complesso Ecologico Polivalente, il quale può lavorare da 100 a 7 mila tonnellate di rifiuti al giorno per ogni singolo impianto, che non richiede costi di costruzione, di conferimento, di gestione, né contributi pubblici, perché si “autoripaga” con la selezione del 100% dei prodotti che vende o lavora direttamente e in più non inquina, perché opera a freddo senza combustione”.

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ALBANO RICORSO INCENERITORE, SI PUO' RIPROVARE CON L'ITALIA.

Marini: "Prima di procedere ad ulteriori iniziative legali è indispensabile dimostrare, in linea preventiva e in maniera scientificamente inappellabile, lo stato di sofferenza dell’area e la conseguente impossibilità ad ospitare un impianto di incenerimento. La caratterizzazione idrogeologica e l’analisi epidemiologica rappresentano, quindi, le azioni fondamentali e propedeutiche ad un eventuale ricorso al giudice nazionale"

 

Redazione

La conferenza dei sindaci dei Comuni di bacino che sversano nella discarica di Roncigliano ha stabilito una linea unica di intervento per continuare la battaglia contro la costruzione dell’inceneritore, autorizzato dal Consiglio di Stato, e per la salvaguardia dell’intera area. Come prima azione si effettuerà la caratterizzazione idrogeologica del sito e la sua eventuale bonifica. Decisione che i Comuni hanno preso a tutela della propria cittadinanza, nonostante la competenza di tale atto spetterebbe alla Regione Lazio in quanto la falda interessa almeno cinque Comuni. «Abbiamo ragione di ritenere – afferma il sindaco Nicola Marini – che i dati che emergono dalle analisi dell’ARPA Lazio relativamente allo stato di salute della falda siano assolutamente preoccupanti. Pertanto abbiamo proposto alla conferenza dei sindaci la caratterizzazione idrogeologica dell’area, passaggio fondamentale questo per capire esattamente quello che sta succedendo al di sotto della discarica. E su questa linea abbiamo trovato l’unanime appoggio delle amministrazioni presenti». Associate alle azioni di carattere squisitamente tecnico, come la caratterizzazione idrogeologica, è necessario ed indispensabile conoscere lo stato dell’area circostante la discarica in termini epidemiologici. Per questo, si è decisa la stesura di un documento per richiedere alla ASL l’aggiornamento dello studio epidemiologico dell’area, con lo scopo di evidenziare eventuali situazioni anomale a salvaguardia della salute dei cittadini e in linea con la recente decisione da parte della Asl di posizionare una “nasometro” vicino alla discarica, cioè uno strumento che rileva l’eventuale inquinamento ambientale. «Prima di procedere ad ulteriori iniziative legali – continua Marini – è indispensabile dimostrare, in linea preventiva e in maniera scientificamente inappellabile, lo stato di sofferenza dell’area e la conseguente impossibilità ad ospitare un impianto di incenerimento. La caratterizzazione idrogeologica e l’analisi epidemiologica rappresentano, quindi, le azioni fondamentali e propedeutiche ad un eventuale ricorso al giudice nazionale». Relativamente alla possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea, Albano ha illustrato le motivazioni per le quali gli avvocati incaricati dal Comune hanno sconsigliato tale azione. Mancherebbe il presupposto fondamentale, ovvero la violazione “grave” della normativa comunitaria ad opera di un’applicazione erronea di una norma nazionale. Questa violazione “grave” potrebbe essere rappresentata dalla mancanza della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) all’interno dell’iter autorizzativo dell’impianto, ed è proprio questa l’ipotesi che i legali stanno continuando a valutare per il ricorso alla Corte di Giustizia Europea. A conclusione della riunione, i Comuni hanno recepito la richiesta dei Comitati di realizzare uno striscione contro l’inceneritore da affiggere nelle rispettive sedi Municipali.

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ALBANO INCENERITORE, M5S E DIFFERENZIA-TI CHIEDONO AL SINDACO MARINI DI APPORRE SULLA SEDE COMUNALE I MEGA BANNER CONTRO L'IMPIANTO

Redazione

Nelle prossime ore, a Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale, si terrà una nuova conferenza dei sindaci del “bacino di Roncigliano” (ovvero dei Comuni che sversano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica omonima) sul tema: Inceneritore dei Castelli Romani, VII invaso e caratterizzazione geologica ed idrogeologica della discarica. A tal proposito, il Movimento 5 stelle di Albano e l’Associazione Differenzia-Ti di Cecchina – già promotrici, le scorse settimane, dell’iniziativa di collocazione su balconi e finestre di striscioni di contrarietà alla costruzione dell’inceneritore – hanno depositato al Sindaco Nicola Marini la richiesta di apporre sulla sede comunale due mega-banner di contrarietà alla costruzione dell’impianto di incenerimento ed a favore della raccolta differenziata porta a porta, della riduzione, del riciclo e del riuso: un banner da sistemare sull’ingresso principale (lato Piazza della Costituente), l’altro su Via Appia . La stessa richiesta è stata depositata, contestualmente, anche a tutti gli altri comuni del bacino che interverranno alla conferenza. Speriamo, ora, che la richiesta venga accettata. Prosegue nel frattempo, per le strade e tra i cittadini dei Castelli Romani, la pacifica iniziativa di protesta: uno striscione per dire no all’inceneritore. (Per prenotazione degli striscioni, Facebook: Uno striscione per dire no all’inceneritore. Cell, Emiliano: 334-7608049.)

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08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ALBANO, NUOVA INIZIATIVA CIVICA CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’INCENERITORE DEI CASTELLI ROMANI

A.P.

No all’inceneritore dei Castelli Romani: riduci, ricicla e riusa: questa la scritta che, da ieri pomeriggio, campeggia proprio davanti Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale, grazie all’ennesimo striscione di contrarietà al mega-inceneritore di Albano ed a favore della raccolta differenziata porta a porta, del riciclo e del riuso, appeso da cittadini residenti ad Albano. "L’iniziativa di protesta, pacifica e democratica, partì quasi per gioco, su social networks ed internet, alcune settimane fa, su proposta dell’Associazione Differenziati e del Movimento 5 stelle di Albano. Già più di trenta le persone che hanno aderito, tra cui cittadini di Albano, Cecchina, Pavona, Genzano, Ariccia e Castel Gandolfo. "Nella speranza di una diffusione ancora più capillare tra i cittadini prosegue l’iniziativa di protesta. – Fanno sapere dall'associazione Differenziati – E, soprattutto, nella speranza che presto anche le Amministrazioni del bacino di Roncigliano (ovvero le amministrazioni che sversano i propri rifiuti indifferenziati nella discarica intercomunale di Roncigliano) possano appoggiare l’idea appendendo uno striscione sulle sedi dei propri Comuni, per esempio a cominciare proprio da Palazzo Savelli."

tabella PRECEDENTI:

01/06/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
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03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI




ALBANO INCENERITORE/TERMOVALORIZZATORE, IL TAR DA RAGIONE A CERRONI : "IL DEPOSITO E' LEGALE"

Redazione

Il Tar Lazio ha accolto la domanda di sospensiva della "Pontina ambiente" Cerroni, e di fatto bloccato l'atto con cui il Comune di Albano ordinava di liberare l'area in cui sono stoccati 70 container di "materiale tecnologico" che non sono altro che i pezzi per assemblare l'inceneritore per il quale vige il via libera del Consiglio di Stato.Il deposito, quindi, non è più illegale

Una sconfitta per il Comune e per il No Inc. Quest'ultimo ha rilanciato la volontà di costituirsi al Tar per dimostrare che lo stoccagigo è abusivo. Fino alla discussione nel merito del 30 gennaio, dicono i magistrati, l'ordinanza comunale va annullata: nel dubbio, non si può causare "danno irreparabile" all'azienda del consorzio Coema.




ALBANO TERMOVALORIZZATORE: LA PAROLA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA

Il primo ricorso No Inc alla U.E. – per violazione delle direttive comunitarie  e delle norme nazionali in tema di gare d’appalto, concorrenza pubblica e contribuzione pubblica (Cip 6  e certificati verdi)  – verrà depositato, inoltre, contestualmente, sotto forma di esposto, anche presso l’Autorità Nazionale di Vigilanza sui Lavori Pubblici ed all’Agenzia Nazionale sulla Concorrenza.

Redazione

Il No Inc ha depositato presso gli organi competenti U.E. (Corte di Giustizia dell’Unione Europea) il primo ricorso contro il progetto di costruzione dell’Inceneritore di Albano: assenza delle prescritte gare d’appalto pubbliche (europee e nazionali), violazione delle norme sulla concorrenza e richiesta illegittima di contribuzione pubblica (Cip 6 e certificati verdi). Col decreto n. 147 del 28 Dicembre 2007, difatti, l’allora Commissario straordinario dell’emergenza rifiuti della Regione Lazio (nonché Presidente della Regione) Piero Marrazzo, assegnò al Co.E.Ma. (Acea, Ama e Pontina Ambiente di Cerroni), in assenza d’una gara d’appalto “aperta” , ovvero d’una gara d’appalto pubblica ed europea, l’incarico per la costruzione dell’inceneritore di Albano. Il beneficiario diretto, il consorzio pubblico/privato Co.E.Ma. – istituito su proposta dello scomparso Assessore ai rifiuti della Regione Lazio Mario Di Carlo (vedi fuori onda di Report) – nacque, anch’esso, in assenza d’una regolare gara d’appalto pubblica e nazionale: ovvero con un atto privato sottoscritto il 15 Febbraio 2007 presso il Notaio Dott. Cerasi di Roma. L’art. 6, 2°comma, dello Statuto Co.E.Ma. prevede, inoltre, come se non bastasse: “il consorzio provvederà a realizzare direttamente od a coordinare l’esecuzione delle singole fasi di costruzione dell’impianto attraverso l’affidamento diretto alle imprese consorziate, ovvero a società comunque facenti parte dei rispettivi gruppi …”.  Si tratta, in sostanza, di tutti affidamenti diretti: sia per l’appalto principale sia per i relativi sub-appalti. Le leggi nazionali ed europee impongono, viceversa, per Enti, Consorzi e Società a partecipazione statale, appalti e sub-appalti aperti, attraverso l’uso di gare ed appalti pubblici. A ciò s’aggiunge un’altra anomalia, tutta Italiana: quella di utilizzare la contribuzione pubblica (Cip 6: il 7% della bolletta elettrica) destinata alle energie verdi e rinnovabili anche per la costruzione degli inceneritori. Questa consuetudine, per nostra fortuna, venne bloccata nel corso del 2008 da una direttiva U.E.. Tale direttiva è divenuta vincolante per tutti gli Stati membri a partire dal 1 Gennaio 2009. Unica eccezione gli impianti di incenerimento che, entro e non oltre il 31 Dicembre 2008, fossero già definitivamente approvati a livello amministrativo o che si trovassero in fase di cantierizzazione. Fu così che Marrazzo, in tutta fretta – nonostante il periodo commissariale si fosse concluso il 30 Giugno 2008 –  firmò l’Ordinanza n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008. Ordinanza che permetteva – anche se l’approvazione amministrativa dell’inceneritore di Albano non si era ancora conclusa – di avviare, in modo fittizio (il cantiere, ancora oggi, non ha avuto inizio!!) la cantierizzazione per la costruzione dell’impianto di Roncigliano. Col fine evidente, neanche a dirlo, di rientrare, almeno formalmente, nei termini della direttiva U.E. ed accaparrarsi, costi quel che costi, i fondi pubblici. Il  cantiere fantasma, tra l’altro, come confermato dai verbali della Polizia Municipale di Albano, consistette nella “sola posa della rete di recinzione nel terreno”: 6 paletti – di numero – ed una rete metallica. Su questi e soli presupposti, nel mese di Giugno 2009, il Co.E.Ma. sottoscrisse presso il GSE (gestore del servizio elettrico nazionale) – proprio in virtù dell’Ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008, più volte citata anche nei bilanci ufficiali del consorzio – una convenzione preliminare per il riconoscimento degli incentivi Cip-6 (per la costruzione dell’impianto di incenerimento) e per il riconoscimento dei certificati verdi (incentivi statali per l’energia elettrica prodotta dall’impianto). L’ordinanza di Marrazzo n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008 è stata bocciata, perché firmata “fuori tempo massimo”,  sia dal Tar Lazio sia dal Consiglio di Stato e, con essa, la relativa cantierizzazione fittizia. "Con quali modalità d’affidamento, quindi, chiediamo innanzitutto alla U.E., è stato assegnato l’incarico relativo alla costruzione dell’inceneritore di Albano? – Dichiarano i No Inc. proseguendo – Su quali presupposti, chiediamo ancora, tutti i soldi pubblici Cip 6 (necessari a costruire l’impianto di Albano) e tutti i soldi pubblici dei certificati verdi (per l’energia elettrica prodotta dall’impianto) sono stati richiesti presso il  Gestore del Servizio Elettrico Nazionale? Il primo ricorso No Inc alla U.E. – per violazione delle direttive comunitarie  e delle norme nazionali in tema di gare d’appalto, concorrenza pubblica e contribuzione pubblica (Cip 6  e certificati verdi)  – verrà depositato, inoltre, contestualmente, sotto forma di esposto, anche presso l’Autorità Nazionale di Vigilanza sui Lavori Pubblici ed all’Agenzia Nazionale sulla Concorrenza. – La nota No Inc conclude poi – Restiamo in attesa, inoltre, di conoscere: sia l’esito della denuncia penale nei confronti del Ministro Clini (violazione del segreto della camera di consiglio ed abuso d’ufficio) spostata, per competenza, dalla Procura di Roma al Tribunale dei Ministri; sia l’esito della denuncia penale nei confronti di alcuni dirigenti della Regione Lazio (omissione e falso in atto pubblico ed abuso di potere e d’ufficio) depositata, alcune settimane fa, presso gli organi competenti della Procura di Roma."

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17/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA
12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)
22/03/2012 ALBANO, OK AL TERMOVALORIZZATORE. COMMENTI E PROSSIME INIZIATIVE
22/03/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA L'ANTICIPAZIONE DI CLINI: VIA LIBERA ALL'IMPIANTO
22/03/2012 ALBANO INCENERITORE, FDS REGIONE E FDS CAPOGRUPPO IN COMUNE DI ALBANO DENUNCIANO IL MINISTRO CLINI
19/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC QUERELA IL MINISTRO CLINI PER AVER ANTICIPATO "PER LE VIE BREVI" IL CONSIGLIO DI STATO
15/03/2012 ALBANO, IL TERMOVALORIZZATORE SI FA. LO HA ANTICIPATO IL MINISTRO CLINI
15/03/2012 ALBANO INCENERITORE, NO INC DEPOSITA NUOVO ESPOSTO PENALE IN PROCURA SU NUOVE OPERE NON AUTORIZZATE
29/02/2012 INCENERITORE ALBANO, LA PAROLA AL CONSIGLIO DI STATO
08/02/2012 ALBANO, IL COMITATO CONTRO L'INCENERITORE CERCA 2 MILA EURO PER LE SPESE LEGALI


 




ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: NO INC TORNA IN PIAZZA A SUON DI MUSICA

Redazione

Il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano torna in piazza a suon di musica. Domani 18 maggio ad Albano dalle 18.30


Di seguito la nota del coordinamento:


"Ad un mese dal bel corteo di Aprile, si torna in piazza e lo si fa con la musica, con una festa popolare, con un concerto per continuare a costruire spazi di dibattito e approfondimento sulla questione discarica e rifiuti.
Sarà l'ennesima  mobilitazione contro la vergognosa sentenza del consiglio di stato, ancora una volta piegato agli interessi dei poteri forti della politica e degli imprenditori, contro gli interessi popolari.
Sarà l'ennesima dimostrazione che la popolazione dei Castelli Romani non ha paura, non vuole essere criminalizzata, non piega la testa e non si rassegna ad essere avvelenata.
Sarà un ulteriore festa  per ribadire che siamo pronti a bloccare il cantiere dell'inceneritore.
Con l’allegria e la determinazione di chi vuole invertire la rotta.
Consapevoli che il futuro si conquista in prima persona.
Dalle ore 18.30
Banchetti informativi su inceneritore e discarica,
mostre fotografiche No Inc e No Tav
Ore 20.30 – Cena Sociale
A seguire Concerto con:
Light the Bob
ClashTown
Easy Roots"

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12/05/2012 ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO
03/05/2012 ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO
29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)


 




ALBANO GASSIFICATORE, INCENERITORE, TERMOVALORIZZATORE: TRA I BALCONI DEI CASTELLI ROMANI STRISCIONI CONTRO LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO

Redazione

E’ partita come sempre sul web una delle nuove iniziative contro la costruzione dell’inceneritore di Albano, molti cittadini stanno posizionando sui propri balconi uno striscione per dire No all’impianto di Roncigliano e per incentivare al riciclo e riuso dei rifiuti. Su facebook è nato un gruppo di promozione per diffondere l’iniziativa che si sta rapidamente espandendo anche in altri comuni, perché l’impianto di Albano riguarda tutti i Castelli Romani. I promotori dell’iniziativa sperano che ben presto anche le amministrazioni possano appoggiare l’idea appendendo uno striscione sulle sedi dei Comuni per esempio a Palazzo Savelli. Come dicono gli aderenti all’idea dello striscione: “Uno striscione non provoca nano-particelle, ne diossina, ne consuma migliaia di litri d’acqua l’ora … può però incentivare alla coesione per una lotta che non ha bandiere e che soprattutto non è ipocrita”.

29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)



ALBANO TERMOVALORIZZATORE, DENUNCIATI 2 DIRIGENTI DELLA REGIONE LAZIO

Redazione

Una denuncia penale nei confronti di due dirigenti della Regione Lazio e di un consulente privato è stata consegnata alla Procura di Roma dai legali del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano. Abuso d’atti d’ufficio , omissione d’atti d’ufficio, abuso di potere, raggiro, artificio e truffa ai danni dell’Ente regionale. Queste le accuse ora al vaglio della Procura, alla quale è stata inoltrata anche la richiesta di far effettuare una perizia tecnica per accertare le modifiche intervenute tra il primo e il secondo progetto relativo il termovalorizzatore. Difatti nel primo progetto era previsto il raffreddamento dell’impianto ad acqua mentre nel secondo ad aria. Secondo quanto esposto dal  Coordinamento  contro l’inceneritore le modifiche effettuate all’impianto lo renderebbero sostanzialmente un prototipo industriale mai progettato e  ideato  in nessuna parte del mondo, rendendo quindi i cittadini dei Castelli Romani delle vere e proprie “cavie umane”. I legali del Coordinamento No Inc. hanno inoltre richiesto il sequestro di tutta la documentazione progettuale attualmente depositata presso la Regione.

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29/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE
28/04/2012 ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA)



ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE

Andreassi: "Prendo atto, con piacere, che il Pdl a nome di Fabio Ginestra suo capogruppo, scopre oggi di essere contrario all'inceneritore."

 

Redazione

Non si è fatta attendere la nota del Consigliere comunale Luca Andreassi dopo l’articolo di ieri 28 aprile de L’osservatore laziale (ALBANO INCENERITORE/GASSIFICATORE/TERMOVALORIZZATORE: E’ COLPA TUA, NO E’ COLPA SUA… ANZI VE LO DICO IO DI CHI E’ LA COLPA… (E INTANTO L’IMPIANTO SI FA) in cui pubblicavamo una nota di Fabio Ginestra in merito alla recente bagarre tra il Consigliere Luca Andreassi e l’Assessore regionale all’ambiente Marco Mattei sulla vicenda del termovalorizzatore.

Ecco la nota di Andreassi:
 
"Questo articolo è stato per me molto istruttivo. Intanto ho appreso che Fabio Ginestra è stato capogruppo del Pdl. Non avendolo mai sentito parlare in questi 2 anni di consigli comunali (nè nei precedenti dieci a dire il vero) avevo proprio dei dubbi che fosse consigliere comunale. Relativamente ai contenuti dell'intervista non intendo entrare nel merito in quanto si tratta di una replica mal riuscita di quanto dichiarato, anche ad osservatore laziale, dall'assessore Mattei un paio di settimane fa. Prendo atto, con piacere, che il Pdl a nome di Fabio Ginestra suo capogruppo, scopre oggi di essere contrario all'inceneritore. Bene. Allora apprezzerà certamente il grande sforzo che questa Amministrazione sta facendo nel perseguire tutte le vie legali per opporsi alla costruzione dell'impianto. Uno staff legale sta lavorando da giorni con me e col Sindaco nella valutazione di tutte le strade possibili per impedirne la costruzione. Perchè, con gli atti e non con le parole, questa Amministrazione è contraria al'inceneritore e farà tutto quello che è nelle sue possibilità per difendere il proprio territorio."