Anguillara Sabazia, taglio ai servizi per i disabili gravi: la lotta delle famiglie inizia oggi

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Il pensiero di oggi deve poter andare alle 8 famiglie che hanno un disabile grave in casa e che hanno visto rientrare i propri cari dalla Cittadella del Sociale alle 14:30 del pomeriggio anziché alle 17:30. Per loro è un fulmine a ciel sereno. Significa aver dovuto riorganizzare tutta la loro vita con i nuovi orari stringenti che l’amministrazione guidata da Sabrina Anselmo gli ha imposto.

Fausta Leopardi che ha una sorella affetta da gravi disabilità si è sfogata su Facebook, ha tirato fuori tutta la rabbia che come lei provano anche gli altri genitori

Ecco cosa scrive:Ringrazio questa nostra amministrazione a partire dal sindaco e scendere fino al basso molto basso del comune per aver trovato il modo più idoneo per il servizio dei disabili gravi adulti. Ringrazio perché quando un’amministrazione ti è vicina fa del tutto per aiutare la famiglia già gravemente provata. L’aiuto cosi grande che è stato ridurre l’orario senza motivazione , (non è un problema economico ,ne un problema per altri inserimenti come si vuol far credere) e solo semplice volontà .Il modo di lavorare e risolvere le difficoltà è stato soprattutto suggerito dal cuore. Mi sono meravigliata e commossa fino alle lacrime per il loro buon cuore, e il modo eccellente di amministrare. Che dire un plauso fortissimo a voi e non posso che augurarvi di continuare così. Alle prossime elezioni. P.S. Questo va a chi dice continuamente: ‘Hanno pensione e accompagno’. Io lo cederei volentieri per una vita normale tra virgolette. Comunque per chi ha tanta invidia di questo non e nel mio stile ma non è poi così difficile accedere a tutti questi meravigliosi euro. Ricordiamoci che ci troviamo tutti sotto lo stesso cielo e nessuno è immune. Buon lavoro“.

Parliamo di persone distrutte che comunque vada hanno l’onere di prendersi cura dei propri cari disabili, accudirli, preparagli da mangiare, cambiarli, pulirli, intrattenerli e combattere con le loro malattie. Disabilità complicate. Molto, molto gravi. Questa redazione aveva già parlato del taglio delle ore del centro diurno per disabili ma non aveva ancora sentito le voci più importanti, quelle delle famiglie. Che hanno vissuto gli ultimi giorni malissimo.

Quando la sindaca ha chiesto scusa ai disabili dicendo parlate solo con me, poi è sparita ed è comparsa la vice sindaca

“Siamo finiti in un vortice infernale – racconta Fausta – l’amministrazione non ha voluto ascoltarci e non ha voluto concederci neppure un’ora in più. Si tratta di volontà. Siamo stati ricevuti due volte nel mese di settembre, la prima volta il Sindaco Anselmo si è scusata con noi e ci ha detto che avrebbe sistemato tutto e si è raccomandata che fra noi famiglie e lei (il sindaco) non ci fossero più intermediari, avremmo dovuto confrontarci con lei. Invece poi, al secondo incontro, qualche giorno fa, c’era l’assessore – e vice sindaca ndr. – Sara Galea, le assistenti sociali, la psicologa e in ritardo è arrivata la responsabile della cooperativa “Area Sociale”. Il sindaco che si era raccomandata di non avere intermediari invece non era presente”.

Cosa è cambiato per queste famiglie?

Prima il centro diurno rispettava l’orario dalle 8:30 alle 17:30, 9 ore al giorno per un totale di 2.160 ore mentre con il nuovo appalto il tempo è passato dalle 8:30 alle 14:30 compresa l’aggiunta della mattinata di sabato che nessuno vuole perché il sabato tutti possono gestire meglio il loro tempo: per molti non c’è lavoro, non ci sono figli da accompagnare a scuola ecc.

Si paga sempre la stessa cifra di prima ma per meno ore di assistenza

Le famiglie pagano con i voucher che erogati dal distretto sociosanitario. Prima pagavano 450 euro per 9 ore al giorno e adesso sborsano la stessa cifra per l’orario ridotto. sembra una cosa logica?

Assistenti in vacanza e disabili senza servizi

Cosa ancora più assurda sono le vacanze che si mettono di mezzo ad appesantire ancora di più l’organizzazione di queste famiglie: due settimane a Natale, due settimane a Pasqua e tutto il mese di agosto. Insomma, è il caso di dire: che ferie signori! Complimenti. E i disabili tutto il giorno a casa che fanno? Sono disorientati, irrequieti, sono difficilissimi da gestire. Ma agosto, tutto il mese… tutti al mare. Neppure i tribunali chiudono così tanto!

La notizia delle ore tagliate, da parte del Comune, è passata in pompa magna, quasi come se si stesse regalando qualcosa a queste famiglie

Quasi come se tutti i servizi fossero stati potenziati. La differenza è che mentre prima non venivano contemplati nelle ore di assistenza i disabili lievi, adesso invece hanno qualche ora a settimana di sfogo. Una cosa positiva, ma perché penalizzare i disabili gravi? I disabili sono disabili senza distinzioni e un’amministrazione virtuosa potrebbe dare il buon esempio raddoppiando il servizio e ampliandolo, visto che i soldi ci sono. E visto che in una nota Sabrina Anselmo e Sara Galea facevano presente anche di aver “… stanziato 50.000 euro annui in più rispetto al passato, a singolo capitolato proprio per poter garantire i servizi di assistenza che si era prefissata di erogare in funzione proprio di dare risposte a quelle situazioni di cui i servizi sociali erano a conoscenza”.

Sei soldi ci sono e sono anche di più allora sarebbe bene far respirare queste famiglie. A volte tornare indietro sui passi non costa nulla e si donano tanti sorrisi e speranze.




Anguillara Sabazia, Bianchini (PD): “L’amministrazione Anselmo abbandona le famiglie dei disabili gravi!!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Minori servizi ai disabili gravi per allargarli a quelli con patologie piu lievi. Questo quanto denunciato fin dallo scorso mese di maggio dal capogruppo del partito Democratico ad Anguillara Sabazia Silvio Bianchini. Una scelta, quella operata dall’amministrazione guidata dal sindaco Sabrina Anselmo definita dal capogruppo come “inaccettabile”.

Bianchini torna quindi a puntare i fari su questa vicenda ricordando la battaglia portata avanti in Consiglio comunale lo scorso mese di Luglio contro la decisione della Anselmo/Galea di ridurre il servizio alle 8 famiglie con parenti disabili gravi ospitati nella Cittadella.

“Un servizio che il Comune di Anguillara – dichiara Silvio Bianchini – ha sempre mantenuto da oltre 20 anni ma che con l’avvento di questa pseudo amministrazione rischia di essere ridimensionato drasticamente. Abbiamo cercato di arrestare questa follia in ogni modo, portando all’attenzione il dramma e il peso che le famiglie si trovano a sostenere e che è sempre più gravoso anche in relazione all’età avanzata dei ragazzi (oggi adulti) e dei genitori. Abbiamo cercato di indicare anche dei percorsi che avrebbero reso possibile la scelta di aprire il centro ai disabili meno gravi, condividendo gli ambienti e recuperando con questo le risorse disponibili impegnate. Nulla di tutto questo, la cieca incapacità di questa enclave politico/amministra ha riaffermato la volontà di creare un disagio insostenibile e non sostenibile, inviando una proposta in questi giorni che vede 4 soluzioni possibili.

Come ricorderete – prosegue il capogruppo PD – nel mese di luglio in Consiglio comunale avevamo fatto una battaglia contro la decisione della Anselmo/Galea di ridurre il servizio alle 8 famiglie con parenti disabili gravi ospitati nella Cittadella. Un servizio che il Comune di Anguillara ha sempre mantenuto da oltre 20 anni ma che con l’avvento di questa pseudo amministrazione rischia di essere ridimensionato drasticamente. Abbiamo cercato di arrestare questa follia in ogni modo, portando all’attenzione il dramma e il peso che le famiglie si trovano a sostenere e che è sempre più gravoso anche in relazione all’età avanzata dei ragazzi (oggi adulti) e dei genitori. Abbiamo cercato di indicare anche dei percorsi che avrebbero reso possibile la scelta di aprire il centro ai disabili meno gravi, condividendo gli ambienti e recuperando con questo le risorse disponibili impegnate. Nulla di tutto questo, la cieca incapacità di questa enclave politico/amministra ha riaffermato la volontà di creare un disagio insostenibile e non sostenibile, inviando una proposta in questi giorni che vede 4 soluzioni possibili.

Abbiamo esaminato le proposte e rispetto ai 240 giorni annui dalle 8,30 alle 17,30 (9 ore) per un totale di 2.160 ore nella situazioni di oggi, hanno proposto delle soluzioni che vanno dalle 1.430 ore ad un massimo (la 3°) di 1600 ore.

Riteniamo che queste proposte sia irricevibili e lesive di un diritto che deve essere mantenuto a fronte di centinaia di migliaia di euro spesi per cose che passano in secondo piano rispetto al problema. Crediamo ad esempio che i 140.000 euro per il Millennio o le decine di incarichi a professionisti quando il Comune ha tecnici all’altezza, possano tranquillamente essere ridotti a favore di una spesa di 15/20 mila euro anno.

Altra soluzione – conclude Bianchini – sarebbe di individuare risorse disponibili nel Piano di Zona e su questa ultima ipotesi, siamo i primi a farci carico di aprire un tavolo che potrebbe essere allargato anche alla Regione!!”




Anguillara Sabazia, la scure amministrativa colpisce i servizi ai disabili: Bianchini (PD) raccoglie il grido d’aiuto delle famiglie

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia il capogruppo consiliare del partito Democratico, Silvio Bianchini, denuncia gravi tagli verticali ai servizi per i disabili, quest’ultimi fruitori della cittadella socio sanitaria della città sabatina a guida della sindaca Sabrina Anselmo. Tagli presenti presenti nelle maglie del bando aggiudicato in queste settimane dove pare che siano già stati presentati dei ricorsi

“Non bastava
aumentare le tasse e servizi della scuola (mensa e asilo nido) – dichiara Bianchini
– la sciagurata scure della pseudo amministrazione grillina ha colpito anche le
fasce più inermi delle società, togliendo o riducendo i servizi a quelle
famiglie che dedicano la loro esistenza alla gestione dei loro cari colpiti da
gravi patologie”.

Il
capogruppo PD fa sapere di aver appreso che “si stanno giustificando minori
servizi ai disabili gravi, per allargarli a quelli con patologie piu lievi.
Questo è inaccettabile – prosegue Bianchini – se c’è una cosa da tutelare è
l’assistenza alle fasce più deboli, non possiamo permettere che miopi logiche
economiche possano creare disagi immensi alle famiglie producendo conflitti tra
chi ha un problema più o meno grave”. 

Il consigliere
comunale spiega che viene prevista la riduzione dell’assistenza modificando
l’orario di uscita dalle 16.30 alle 14.30 e riducendo gli operatori in servizio
da 4 a 2. E che non viene garantito il servizio per il mese di agosto, che
prima di questi tagli, in qualche modo era sopperito dalle famiglie che
autogestivano le risorse assegnate. Risorse che ora non ci sono più.

“Si
giustifica – dichiara ancora il capogruppo PD – la scelta di queste modifiche
al servizio reso fino ad oggi di accogliere (non si sa come) nella struttura i
ragazzi con patologie meno gravi e allontanare gli altri indirizzandoli nelle
RSA o strutture sanitare perché non possono stare insieme. Invece di
valorizzare la nostra cittadella, aumentando i servizi (mettendo a disposizione
fondi anziché spenderli per cose inutili) per realizzare il tanto atteso
ampliamento, permettendo così di creare un servizio inclusivo e garantire ai
più gravi (che sono cresciuti in questo ambiente famigliare e vicino ai
genitori) di avere una vecchiaia serena, si riesce solo tagliare servizi e
creare conflittualità ed emarginazione”.

Bianchini ha
dunque raccolto il grido di aiuto da parte delle famiglie colpite da quella che
ha definito come una “scure di miopia” sperando che si tratti solo di una errata
valutazione del problema. Una mobilitazione, quella del consigliere comunale per
cercare, dunque, di far sentire la voce di queste famiglie ai rappresentanti
della maggioranza consiliare al fine di trovare una soluzione, ascoltando
chi vive il problema e non considerandolo soltanto un utente.

“Questo – conclude Bianchini – ne va della nostra dignità e di una politica inclusiva che metta al primo posto la tutela dei soggetti più deboli e non di logiche economiche! Chiedo pertanto che l’Assessore ai servizi sociali (Sara Galea Ndr.) si faccia garante di individuare una soluzione che metta nelle condizioni le famiglie e i ragazzi interessati, di poter continuare ad usufruire della struttura comunale che ha permesso fino ad oggi di garantire un sostegno indispensabile alle tante difficoltà che la vita gli ha riservato”.




ANGUILLARA, TRE SOGNI NEL CASSETTO: MUSEO NEOLITICO, PISCINA COMUNALE E CITTADELLA SOCIO SANITARIA

Strutture per la cultura, attività sportive ed il sociale sono fondanti di una sana società. Anguillara ha provato a realizzarle. I risultati non sono incoraggianti.

Il consigliere con delega alla Cultura si sente assolutamente a posto con la coscienza e dice che non ha fatto il possibile fino ad oggi, ma di più, considerando la situazione dalla quale sono, siamo partiti.

 

Emanuel Galea

Le ideologie politiche hanno sempre fomentato i partiti stimolandoli fino all’esaltazione delle loro azioni. Inversamente, l’esaltazione delle azioni ha fomentato le ideologie politiche.  In questo cerchio vizioso, alla fine, si è perso il contatto con la realtà politica del paese. La storia del recente passato del nostro paese “Italia” è una chiara esemplificazione di quanto appena detto. Ma di questo se ne stanno già occupando le migliori firme giornalistiche e i migliori economisti. Si intende, invece, prendere in considerazione tre casi che riguardano la cittadina di Anguillara. In un paese di appena 9.000 nuclei familiari, il fatto di dover vedere tre “cattedrali nel deserto”, di cui solo una utilizzata parzialmente per scopi sociali, opere che a loro tempo hanno allienato parte dei contributi della cittadinanza, non riflette per niente bene sugli amministratori passati e presenti. Il 19 marzo 2005, l’allora primo cittadino Emiliano Minnucci, introducendo il progetto della Cittadella socio sanitaria, dichiarava: “L’opera che andrà a costituire una vera e propria Cittadella socio sanitaria verrà realizzata in un’area appositamente individuata anche grazie al contributo di 130mila euro concesso dalla Provincia di Roma. Tra gli aspetti innovativi e qualificanti della nuova struttura la realizzazione di una palestra, un impianto sportivo aperto ai disabili residenti ad Anguillara, Bracciano, Trevignano, Canale Monterano, Manziana. L’allora primo cittadino aveva quindi inteso evidenziare gli scopi e le finalità dell’opera: “La realizzazione della nuova Cittadella socio sanitaria costituisce in questo senso veramente il punto di svolta nelle politiche sociali.” Con questo progetto si intendeva raggiungere obiettivi molteplici. Rispondere in primo luogo alle esigenze di quanti necessitavano di riabilitazione attraverso l’uso di strutture sportive specifiche. Un progetto veramente ambizioso. Ci credeva veramente l’allora sindaco che lo si sarebbe potuto portare a termine? In che modo il modesto contributo della Provincia ha favorito il lancio del progetto? Ad oggi lo stato delle cose è che la Cittadella socio sanitaria  è una struttura completa solamente per un terzo, senza palestra, senza piscine, senza impianti sportivi. I disabili residenti ad Anguillara, Bracciano, Trevignano, Canale Monterano e Manziana dovrebbero quindi accontentarsi di quel poco che c’è. Non paghi delle difficoltà di portare a termine una struttura che completata sarebbe stata sì, un fiore all’occhiello per Anguillara, tutti cercano di reclamarne i meriti e declinarne  le responsabilità. Sta di fatto che, fomentati dall’ideologia partitica ed avendo perso il contatto con la realtà politica del paese si sono lanciati nel mito della “piscina olimpionica”. Evitiamo di ripetere le traversie di quest’opera, anch’essa doveva essere il fiore all’occhiello…, oggi giace abbandonata, monumento all’incuria ed alla mala gestione.La terza cattedrale abbandonata nel deserto e nel silenzio di tutti è il museo Neolitico. Il Professor Cordiano, responsabile degli scavi archeologici nel lago e nei dintorni, ci dicono , prosegue con la sua ricerca. Sorge spontanea la domanda. Che fine fanno i reperti che il professore rinviene nel lago? Vanno chiusi in qualche scantinato? Il museo non è agibile e nessuno sa dire che fine farà. Sappiamo solamente che il consigliere con delega alla Cultura si sente assolutamente a posto con la coscienza e riferisce che ha fatto più del possibile fino ad oggi, considerando la situazione dalla quale sono, siamo partiti. Nessuno mette minimamente in dubbio che Vanessa Roghi abbia fatto il suo possibile. L’evidenza dei fatti ci dà un museo abbandonato all’incuria e all’abbandono. Senza dubbio sta facendo il massimo per il centro storico. Peccato che i cittadini non riescono a percepire i risultati delle sue fatiche. Chiudiamo riconoscendo qualche merito. Si percepiscono, anche se pochi timidi segnali,  le attività dell’assessore all’Ambiente. Sono dettagli che vanno nel verso giusto. In tempi di crisi contano più le piccole cose iniziate e portate a termine che le opere ambiziose pubblicizzate, proclamate, iniziate e alla fine abbandonate alla trascuratezza. Tante piccolezze realizzate dall’inizio alla fine testimoniano una volontà di fare e di migliorare. Le opere ambiziose, lasciate a metà come “cattedrali nel deserto” sono segnali di fallimento. La persistenza dell’obbrobrio bruciato che deturpa Piazza del Molo dimostra la timidezza, l’incapacità oppure la mancanza di volontà dell’amministrazione di affrontare il problema. La Giunta delibera in autonomia ed i cittadini osservano e decidono al momento opportuno. Questa è la legge della democrazia.

tabella PRECEDENTI:

16/07/2012 ANGUILLARA PISCINA COMUNALE, L'INTERROGAZIONE DELLA LISTA CIVICA PER ANGUILLARA – PIZZIGALLO SINDACO
12/07/2012 ANGUILLARA , BIANCHINI IL 4 GIUGNO 2012: “LA PISCINA COMUNALE APRIRA’ PER IL PERIODO ESTIVO.” DI QUALE ANNO?
30/06/2012 ANGUILLARA, IL MUSEO NEOLITICO FA PARTE DELLA CULTURA?
23/05/2012 ANGUILLARA, LA TORRE GALFA E IL RUDERE DI PIAZZA DEL MOLO
18/05/2012 ANGUILLARA, LA NOTTE DEI MUSEI E IL NEOLITICO DI ANGUILLARA.
27/04/2012 ANGUILLARA, ANCORA UNA SPERANZA PER LA PIROGA?
03/04/2012 ANGUILLARA, PIROGA E MUSEO DEL NEOLITICO: C'E' ANCORA IL LUCCHETTO
14/03/2012 ANGUILLARA, REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C., SI SCHIUDONO I LUCCHETTI DEL MUSEO
06/03/2012 ANGUILLARA, DEDITA AL “ MERCATO DELLA TERRA” TRASCURA UN POLO CULTURALE EUROPEO
19/01/2012 ANGUILLARA: REPERTO ARCHEOLOGICO DEL 6000 a.C. GIACE NEL PARCHEGGIO

 




ANGUILLARA, L’ALTRA VERSIONE DEI FATTI. L'INTERVISTA IN ESCLUSIVA ALL’EX SINDACO ANTONIO PIZZIGALLO

Emanuel Galea

Antonio Pizzigallo ha ricoperto la carica di primo cittadino del Comune di Anguillara, dove fu eletto al primo turno il 7 giugno del 2009 con il 53,7%. Per vicende ben note, che non è nostra intenzione riesumare in questa occasione, il suo mandato fu interrotto bruscamente ed oggi siede nei banchi dell’opposizione.

Lo abbiamo incontrato ad Anguillara dove ci ha concesso un’intervista.
 

Cittadella Socio Sanitaria: Progetto realizzato a metà. Se ben ricordo, lei aveva altre idee per questo centro. Vuole spiegarle ai nostri lettori?
La correggo: in realtà il progetto è stato realizzato per un terzo! Originariamente la cittadella socio-sanitaria prevedeva oltre al centro residenziale H24 per portatori di handicap, anche un centro sanitario ed un'area esterna attrezzata per ippoterapia e dotata di parco giochi. Sono contento che i ragazzi sfortunati abbiano potuto trovare una collocazione idonea, ma il progetto, cofinanziato dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio, non potrà essere completato, perché le richieste di contributo, sciaguratamente, non sono state più inoltrate, né alla Regione né alla Provincia, nei termini temporali utili.

Giorni addietro aveva presentato una mozione per la revoca del mandato ad Equitalia quale esattore dei tributi. Che fine ha fatto quella proposta che mi risulta condivisa da tanti?

La mozione presentata dal gruppo consigliare MPA per la revoca del mandato conferito ad Equitalia per la riscossione dei tributi comunali trova una spiegazione nella situazione economico finanziaria a dir poco infelice delle famiglie italiane, soprattutto alla luce degli ultimi provvedimenti del governo Monti, che hanno innalzato la pressione fiscale fino al 55 %: ciò vuol dire che ciascun lavoratore di fatto produce oltre la metà del proprio reddito esclusivamente nell'interesse dello Stato. Poiché Equitalia non ha "un' anima né un cuore" (proprio come Monti e compagni ), molti contribuenti si sono trovati nella condizione di ricevere ingiunzioni di pagamento molto, ma molto, più elevate rispetto al debito originario, in quanto arricchite di quote multa ed interessi. Abbiamo ritenuto opportuno pertanto che venissero impiegate due unità comunali o, meglio ancora individuate a progetto, per dialogare con il contribuente moroso ed individuare una transazione soddisfacente sia per l'Ente locale che per il contribuente stesso. "Ovviamente" la nostra mozione è stata respinta dalla maggioranza consigliare che, a fronte di un peggioramento dei servizi alla persona, sembra orientata esclusivamente a spremere ulteriormente le famiglie di Anguillara, come già è stato fatto con l'addizionale Enel utilizzata per colmare le lacune economiche del ciclo rifiuti, l'addizionale Irpef comunale portata al livello massimo consentito e l'imminente definizione delle aliquote IMU, per le quali c'è un orientamento ad elevare ben oltre il 4% e il 10,76%, tariffe minime previste dal governo nazionale.

 La Corte di Giustizia Europea minaccia di sanzionare l’Ente con pesantissime multe se entro il prossimo 31 dicembre il Comune  non avrà provveduto a far rientrare i valori dell’arsenico entro i  parametri consentiti. Quale è la sua opinione?
 La situazione dei serbatoi comunali di acqua è disastrosa, anche a prescindere dal contenuto di arsenico oltre i parametri consentiti dalla legge. Per questo motivo, durante il mio mandato, affidai ad un ex tecnico della ACEA il compito di fotografare la situazione vigente. Considerata la necessità di una ristrutturazione sia della parte idraulica che della parte elettrica di tutte le fonti, affidammo ad una nota società di Venezia il compito di elaborare un piano di intervento che non solo rendesse l'acqua pura e liberata dall'arsenico, dal fluoro e dal cadmio, ma anche che fosse quantitativamente idonea a soddisfare le esigenze della popolazione. A molti sarà capitato, soprattutto nel periodo estivo, di rimanere insaponati sotto la doccia per un improvviso e spesso duraturo calo della pressione dell'acqua! Sarebbero necessari circa un milione e centomila euro per risolvere definitivamente e completamente il problema dell'acqua nella nostra Città, senza ricorrere a provvedimenti provvisori ed incompleti, quali l'osmosi inversa, che elimina soltanto una delle due frazioni tossiche di arsenico in eccesso, e la miscelazione delle acque, che è suscettibile di variabili imprevedibili per essere una soluzione praticabile definitiva. Avevo pertanto in animo di spalmare l'intervento in due o tre anni, individuando un primo intervento per il serbatoio più mal ridotto e garantendo anche la manutenzione dei serbatoi per i prossimi vent'anni. "Ovviamente" questo progetto non è neanche stato considerato meritevole di valutazione da parte di Pizzorno e company, che si affannano a cercare contributi, che non arriveranno, per soluzioni tampone che ripresenteranno il problema tale e quale tra qualche anno: è un diverso modo di concepire la modalità di spesa dei soldi pubblici: una volta e per sempre, secondo il mio gruppo; più volte "tirando a campare" per la sinistra dalla doppia verità. Mi consenta infatti un accenno sullo stato penoso della piscina comunale, per ricordare le proteste di cui lo stesso Pizzorno fu artefice, insieme alle liste civiche apparentate, tanto da convocare addirittura Rai tre per rendere pubbliche le condizioni della piscina. Malgrado io avessi affidato comunque per una estate la gestione della piscina ad una società sportiva competente, oggi il Sindaco Pizzorno, che prima protestava, lascia degradare una struttura meravigliosa che è diventata persino meta preferita delle pecore che vanno a pascolare. E' un classico esempio, valido da sempre, del "predicare bene e razzolare male"!

Domanda articolata in 3 punti che forse potrebbe sembrarle banale, riguarda lo stabilimento dell’acqua Claudia.  Intanto in quella località sussistono due realtà: il terreno sul quale insiste lo stabilimento e lo sfruttamento della vena dell’acqua minerale.
 a)  Di chi era il terreno e come è finito in mano alla società privata?
 b) Chi ha concesso lo sfruttamento della sorgente per fini commerciali?
 c) In che modo “acqua Claudia” può contribuire a risolvere il problema acqua ad Anguillara?

Come può immaginare conosco molto bene tutto ciò che riguarda lo stabilimento dell'Acqua Claudia, per le note vicende che mi hanno coinvolto, ma che ora sono definitivamente sepolte e dimostratesi essere soltanto frutto di speculazioni politiche senza criterio. Anguillara ha perso una grande occasione di crescere dal punto di vista turistico culturale ed economico, non intervenendo nell'acquisto dello stabilimento che, insieme all'ex consorzio agrario, ignobilmente spacchettato, frammentato e pertanto reso inutilizzabile dalla Giunta Minnucci, avrebbe potuto diventare un polo culturale teso a qualificare la zona della stazione. Il terreno e lo stabilimento dell'Acqua Claudia sono stati ceduti dalla Nestlè ad una società privata che ora gestisce la produzione dell'acqua. All'interno dell'area si trova un'antica Villa Romana, sotto tutela da parte della Sovrintedenza ai beni archeologici. La sorgente viene utilizzata ai fini commerciali grazie ad una licenza concessa e rinnovata periodicamente dalla Regione Lazio, che per altro scoprimmo essere inesistente all'epoca delle trattative per l'acquisto dello stabilimento da parte della società partecipata dal Comune.

Vuole commentare la chiusura delle fonti dell’acqua Claudia? Secondo i dati in nostro possesso per i soli parcheggi, questa struttura rendeva annualmente al Comune euro 100.000,00. Quali difficoltà ci sono per la sua riapertura?

La chiusura della fonte comunale dell'acqua Claudia, dovuta all'inquinamento delle falde acquifere, ha indubbiamente rappresentato da un lato una penalizzazione in termini di servizi ai cittadini, dall'altro un mancato introito per il Comune, la cui entità era di circa centoquarantamila euro l'anno. Mi risulta esistere già un progetto di recupero dell'utilizzo della fonte comunale, elaborato durante il mio mandato da un ingegnere dell'Università di Roma e che prevedeva una spesa di circa duecentomila euro. Al Sindaco Pizzorno rimane il compito di informare i cittadini se anche questo progetto, non meritevole di attenzione, è finito in qualche cassetto, dimenticato anche dall'assessore competente.

Sui terreni dello stabilimento “acqua Claudia” si trova villa claudia, resti archeologici di grande interesse. Mi risulta che ogni tanto, un’associazione privata organizza dei tour guidati a pagamento. A chi vanno gli incassi di quei tour?
Quanto risulta a lei, risulta anche a me, ma il discorso dovrebbe essere più ampio e riguardare anche la gestione di tutte le risorse culturali, archeologiche ed artistiche della nostra Città, nella quale, purtroppo, l'improvvisazione delle associazioni di turno regna sovrana senza che ci sia una guida ferma e competente che possa programmare e pianificare il presente e il futuro. Questo dovrebbe essere il compito degli amministratori, ma il primo anno della Giunta Pizzorno si conclude con grande delusione avvalorata da una incapacità amministrativa pari solo a quella della giunta Minnucci (basti ricordare piazza del Molo!).
 

tabella PRECEDENTI:

16/07/2012 ANGUILLARA PISCINA COMUNALE, L'INTERROGAZIONE DELLA LISTA CIVICA PER ANGUILLARA – PIZZIGALLO SINDACO
11/05/2012 ANGUILLARA, IMU: PROPOSTA DI MODIFICA DELLE ALIQUOTE DALLA “LISTA CIVICA PER ANGUILLARA –PIZZIGALLO SINDACO”
10/05/2012 ANGUILLARA, PIZZIGALLO E LISTA CIVICA PRESENTANO ORDINE DEL GIORNO SU RISCOSSIONE ALTERNATIVA AD EQUITALIA
11/01/2012 ANGUILLARA: CITTADELLA SOCIO SANITARIA UN PROGETTO AMBIZIOSO RIMASTO UN SOGNO
11/01/2012 ANGUILLARA: LISTA CIVICA PER ANGUILLARA, OTTENUTA LA PROROGA PER GLI ACCORPAMENTI DEI CIRCOLI DIDATTICI


 




ANGUILLARA: CITTADELLA SOCIO SANITARIA UN PROGETTO AMBIZIOSO RIMASTO UN SOGNO

Emanuel Galea

Ad Anguillara gli annunci si perdono nel tempo e le promesse si dissolvono nell’acqua del lago. Di lavori iniziati e non terminati e quelli terminati e non rifinite ne possiamo citare più di una. Ci promettiamo di ripercorrere la memoria degli annunci solenni dei nostri amministratori locali, annunci che purtroppo non hanno visto mai la realizzazione dei progetti sbandierati.Il progetto della “Cittadella Socio Sanitaria” è stato annunciato pomposamente dall’allora sindaco nel maggio 2005 presso la biblioteca Comunale Angelo Zuccone , presenti Augusto Battaglia, assessore alla Sanità della Regione Lazio; Alessandra Mandarelli, assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio; Claudio Cecchini, assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia di Roma Maria Teresa Floris, capodistretto della Asl RM/3, Laura Lauri e Carla Ghinami, dirigenti scolastici.L’ho nominati tutti per dimostrare che l’iniziativa si presentava molto seria. Per questo progetto la Provincia aveva concesso anche un contributo. Tutti gli ingredienti erano presenti. Il progetto non poteva fallire.Un progetto da sogno, più che ambizioso. La struttura prevedeva la realizzazione di una palestra, un impianto sportivo aperto ai disabili residenti ad Anguillara, Bracciano, Trevignano, Canale Monterano, Manziana.La nuova struttura socio-sanitaria doveva venire destinata a centro semiresidenziale per disabili e centro sociale per minori. Secondo il sindaco di allora la Cittadella Socio Sanitaria doveva costituire il punto di svolta nella politica sociale. E’ caduta la Giunta Minnucci, giunta di sinistra, E’ subentrata la dott.ssa Bellucci, Commissario Prefettizio. Ci sono state le elezioni, risultate un plebiscito per il dottor Pizzigallo. C’è stato un interim amministrativo del vice sindaco Paolessi. Ora siamo già da più di sei mesi con l’amministrazione di centro sinistra. Tutti hanno promesso, tutti hanno amministrato. Della Cittadella Socio Sanitaria in 7 anni non è apparsa che una costruzione di pochi vani. (come si vede nella figura). Di palestra, piscine, impianti sportivi per i disabili non ci sono neanche le stampe attaccate ai muri. Nella biblioteca Angelo Zucconi ancora risuona l’eco di quel progetto grandioso. Sui prati, in mezzo all’erba giace il fallimento della politica.