VIS ARTENA CALCIO (JUNIORES ELITE), DI CORI: «COL FUTBOLCLUB UNA VITTORIA FORTEMENTE VOLUTA»

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Artena (Rm) – La Juniores d’Elite della Vis Artena è tornata a sorridere. La squadra di mister Pino Di Cori ha battuto per 3-2 il Futbolclub al Comunale al termine di una gara davvero incredibile, in cui i padroni di casa si sono trovati anche sotto di due reti trovando comunque la forza di reagire e ribaltare il risultato. «Una gara condizionata dalle tante assenze che avevamo – rimarca il tecnico artenese – e forse anche per quel motivo i ragazzi hanno avuto un inizio contratto. Tra l’altro venivamo da tre sconfitte consecutive di cui specialmente quella col Colleferro non l’avevo proprio digerita per la brutta prestazione fatta. Il gol del vantaggio del Futbolclub e il successivo calcio di rigore a nostro favore sbagliato da Miracolo avrebbero potuto davvero buttarci giù e in effetti per qualche minuto dopo il penalty abbiamo sofferto. La squadra, comunque, ha provato a reagire, ma Farmeschi ha colpito prima un palo e successivamente una traversa, mentre poco dopo su una ripartenza gli ospiti hanno segnato il raddoppio. La gara ha cominciato a girare grazie al gol di Gandolfo poco prima dell’intervallo durante il quale ho spronato i ragazzi a dare molto di più di quello che avevano fatto fino a quel momento. E la squadra, in effetti, ha cambiato passo trovando presto il 2-2 con un nuovo, netto calcio di rigore segnato da Marinucci e con la collegata espulsione di un giocatore avversario. Da quel punto in avanti abbiamo assediato il Futbolclub e un altro penalty, tirato nuovamente da Miracolo che lo aveva guadagnato costringendo un avversario a un fallo di mano sulla linea di porta per salvare il gol, ci ha portato sul 3-2. Da lì in avanti, in undici contro nove abbiamo gestito tranquillamente il risultato e centrato una vittoria fortemente voluta». Nel prossimo turno la Juniores della Vis Artena sarà di scena a Gaeta. «Probabilmente organizzeremo un pranzo pre-gara fuori per far sentire i ragazzi un po’ più “professionisti” – sottolinea Di Cori – Sarebbe importante riuscire quantomeno a non perdere per dare continuità al risultato di sabato, ma proveremo in tutti i modi a vincere la partita».




V. DIVINO AMORE CALCIO (JUN. PROV.), D’ALESIO: «LE PROSSIME GARE CI DIRANNO CHI SIAMO»

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Roma – Il giorno delle verità. Il titolo di una famosa canzone dei Negrita potrebbe adattarsi bene al momento della Juniores provinciale della Virtus Divino Amore. In realtà non un giorno, ma più esattamente otto (da un sabato a un altro) visto che i prossimi due sabati saranno decisivi per capire il destino del gruppo allenato da mister Massimo D’Alesio. Prima la trasferta con il Team Nuova Florida quarto della classe, poi la gara interna col Nettuno capoclasse. «Due gare che ci diranno probabilmente di più sulle nostre ambizioni in questo campionato – dice D’Alesio – La gara di Ardea sarà estremamente complicata: all’andata gli avversari ci batterono 5-2 in casa, ma sicuramente li sottovalutammo perché loro iniziarono molto male il campionato. Successivamente, però, hanno nettamente cambiato passo anche perché si sono rinforzati e ora sono assolutamente una squadra di vertice. Ma posso assicurare che anche loro non rivedranno la stessa Virtus Divino Amore della partita d’andata. La successiva sfida col Nettuno? E’ umano che da parte dei ragazzi ci possa essere un pensiero alla sfida contro la capolista, ma bisognerà cercare di non fare confusione mentale e di essere ben concentrati sull’avversario di turno». La juniores provinciale della Virtus Divino Amore è in piena corsa per il passaggio alla categoria regionale: al momento è distante quattro punti dalla vetta, ne ha altrettanti di vantaggio sulla Lepanto terza della classe e sei sul prossimo avversario. Merito anche dell’ultima preziosa vittoria interna che la squadra di D’Alesio ha ottenuto contro il Casal Bernocchi. «Un avversario che anche all’andata ci fece soffrire – specifica l’allenatore capitolino – E’ stato molto importante sbloccare il risultato nel primo tempo con il nostro maliano Sagna, poi nella ripresa abbiamo legittimato la vittoria con il sigillo di Baldazzi». Il tecnico si mostra soddisfatto di quanto visto finora dai suoi ragazzi. «Questa è una categoria particolare dove impegni scolastici e lavorativi condizionano le presenze infrasettimanali dei giocatori – spiega D’Alesio – Comunque finora siamo riusciti a tenere botta: ora mancano sette partite e sappiamo che saranno tutte determinanti per il nostro destino».




ATL. TORBELLAMONACA CALCIO (I CAT.), PATRIZI PRIMA GIOIA: «QUESTO CLUB MERITA LA PROMOZIONE»

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Roma – Un difensore col vizio del gol che quest’anno ha dovuto attendere il mese di marzo per festeggiare la prima gioia. Luca Patrizi, esterno classe 1990 che da tre anni veste la maglia dell’Atletico Torbellamonaca, ha trovato domenica il primo gol stagionale: è accaduto nel match interno con l’Affile (vinto 2-0 dai ragazzi di mister Persico) e il difensore, che ha un record personale di otto reti in una stagione, ha segnato il gol del 2-0. «Mi mancava un po’, ma d’altronde ho avuto un problema al ginocchio che mi ha condizionato e poco spazio rispetto al passato» dice Patrizi che comunque incarna alla grande lo spirito del gruppo capitolino: nessuna polemica, tanto cuore per una causa comune e massimo impegno durante la settimana. «D’altronde se non ti alleni sempre bene, rischi di non farti trovare pronto quando serve. E poi qui c’è un gruppo speciale che merita il contributo di tutti». La gara con l’Affile l’ha aperta Buonocore, uno che sta incidendo tanto nell’ultimo periodo («è un grande giocatore» dice di lui Patrizi), ma l’Atletico l’ha gestita bene nell’arco di tutti i 90 minuti. «Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto una leggera flessione pur senza rischiare mai e nella ripresa l’abbiamo chiusa. La cosa più importante era vincere». Anche perché il Vicovaro giocava a Poli (dove ha perso) e ora è a “soli” cinque punti di distanza dai capitolini. «Non dobbiamo fare calcoli o tabelle, ma pensare partita dopo partita e dare il massimo per poi tirare le somme. Se arrivassimo terzi, ovviamente, aumenterebbero le possibilità di ripescaggio in Promozione, una categoria che questo club merita per organizzazione, qualità d’organico e soprattutto passione e spirito con cui fa calcio». Nel prossimo turno l’Atletico Torbellamonaca farà visita all’Albarossa fanalino di coda. «Guardare la classifica sarebbe l’errore più grande – dice Patrizi -, queste sono le gare in cui hai tutto da perdere. E’ pur vero che questo gruppo quest’anno ha dimostrato grande maturità a livello di concentrazione». Chiusura affidata a capitan Alessio De Santis che vuole spendere due parole sullo stesso Patrizi e su altri due elementi. «Gli ingressi di Luca, di Tiziano Romozzi che è tornato dopo un periodo di assenza per problemi personali e che è una delle “anime” di questo Atletico, ma anche di Valerio Bosco, sono stati decisivi domenica con l’Affile. Tutti e tre hanno dimostrato quant’è forte questo gruppo: ora affrontiamo le ultime otto gare come finali per arrivare più in alto possibile. Io ci credo».




COLLE DI FUORI CALCIO (I CAT), GIOVANATTI: «FARE L’ALLENATORE È SICURAMENTE UNA GRANDE RESPONSABILITÀ»

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Rocca Priora (Rm) – Da circa due settimane gli è toccato il gravoso compito di rilevare mister Domenico Tripodi sulla panchina del Colle di Fuori. Fabio Giovanatti, che con l’ex allenatore ha un forte legame e che ha svolto nella prima parte dell’anno il ruolo di preparatore dei portieri, sta cercando di trainare la squadra ad un tranquillo finale di stagione insieme al direttore sportivo Giampiero D’Innocenti che lo coadiuva in panchina la domenica e durante gli allenamenti. «Da dieci anni lavoravo nello staff del mister – racconta Giovanatti – e quando c’è stata la separazione tra Domenico e il club, sia lui stesso che la società mi hanno chiesto di prendere il suo posto anche per i tanti ragazzi che ci hanno seguito qui a Colle di Fuori e che fanno parte della rosa. Anche per questo non ci sono stati grandi stravolgimenti nei metodi di lavoro». Nelle prime due (difficili) partite, la squadra ha strappato un punto al Real Rocca di Papa terzo (1-1 in casa) e domenica scorsa ha incassato un k.o. per 6-3 sul campo del Praeneste quarto in una gara tutt’altro che negativa come potrebbe suggerire il risultato. «Il match – sottolinea Giovanatti – è stato chiaramente condizionato dall’espulsione del nostro portiere Cicalissi dopo appena un minuto di gioco: dopo un brutto scontro con un avversario, l’arbitro ha rilevato un’espressione ingiuriosa del nostro numero uno e lo ha mandato sotto la doccia. Poco dopo abbiamo subito la rete dell’1-0, ma la squadra ha fatto un grande sforzo ed è riuscita a ribaltare il risultato con la doppietta di Consorti (un gol su calcio di rigore, ndr), poi il Praeneste ha di nuovo pareggiato i conti ed è tornata avanti prima dell’intervallo. A inizio ripresa, il gol del 4-2 ha chiuso il match: avevamo speso troppo e il gol di Halauca su rigore è servito solo ad accorciare le distanze». Nel prossimo turno il Colle di Fuori tornerà a giocare tra le mura amiche del Comunale contro il Castelverde. «Una squadra molto giovane che fa della corsa e della freschezza uno dei suoi punti di forza. Noi cercheremo di fare il massimo perché vogliamo vivere un finale di stagione senza sofferenze: meglio tenersi lontani dai bassifondi della classifica» conclude Giovanatti.




LIB. CASILINA CALCIO (PROM), IACOROSSI: «BUON PARI COL COLOSSEUM, MA NON ABBASSIAMO LA GUARDIA»

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Roma – La Libertas Casilina fa un altro passettino importante verso la salvezza. Se è vero che la squadra di mister Damiano Casarola non vince da cinque partite (1-0 a Grottaferrata il 31 gennaio scorso), è anche vero che Caramanica e compagni hanno affrontato una serie di gare difficili e che comunque hanno mosso con tre pareggi la classifica. Domenica scorsa la squadra del patron Umberto Coratti ha strappato con personalità un pareggio a reti bianche al Real Colosseum secondo della classe nella sfida disputata al De Fonseca. «Una prestazione sicuramente positiva – dice l’esterno difensivo classe 1984 Marco Iacorossi – al cospetto di una squadra che ha ambizioni importanti e un organico estremamente competitivo per questa categoria. Ovviamente loro hanno fatto di più la partita com’era giusto che fosse, ma noi abbiamo tenuto botta e nel secondo tempo abbiamo creato un paio di occasioni importanti per riuscire anche a vincere. Comunque alla fine il pareggio è stato sostanzialmente giusto». Iacorossi, che è ormai “di casa” al De Fonseca visto che da sei stagioni fa parte del Casilina (fatta eccezione per un anno e mezzo passato lontano da via Mandanici), guarda avanti. «In questa prima parte del girone di ritorno abbiamo incontrato praticamente tutte le squadre di vertice – spiega il difensore -, ora quindi affronteremo avversarie che navigano nella zona di centro e bassa classifica. Ma è proprio contro questo tipo di compagini che abbiamo sbagliato l’approccio, soprattutto per un problema di discontinuità mentale che ci ha fatto perdere qualche punto per strada. Ora ne abbiamo sei di vantaggio sulla zona play out e sappiamo di dover pedalare per conquistare la salvezza diretta». Nel prossimo turno arriva forse la peggiore partita possibile. «Faremo visita allo Sporting Genzano, ultimo della classe e arrabbiato per un arbitraggio sfavorevole durante il match di domenica col Racing. Comunque a livello personale non penso mai all’avversario e alla situazione di classifica, dovremmo solo ricordare che all’andata perdemmo 4-1 e che bisognerà preparare questa gara avendo bene a mente quella sconfitta e magari riuscendo a riversare sul campo la rabbia per quel k.o.».




COLLE DI FUORI CALCIO (I CAT), SGRULLONI: «FINIAMO CON DIGNITÀ E TOGLIENDOCI QUALCHE SODDISFAZIONE»

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Rocca Priora (Rm) – Che finale di stagione attende il Colle di Fuori? La domanda è lecita visto che la squadra del presidente Antonio Di Martino occupa la decima posizione in classifica nel girone G di Prima categoria, a dieci punti di distanza dalla zona “rossa” della retrocessione e a dodici dal quarto posto del Praeneste che in linea teorica varrebbe un piazzamento nella prossima Coppa Lazio (anche se tra ripescaggi e altre possibili novità su quel risultato ci sarà molto da discutere in estate). La ricetta, secondo l’esperto attaccante classe 1980 Andrea Sgrulloni, è abbastanza chiara. «Dobbiamo semplicemente finire il campionato in maniera dignitosa, considerando che abbiamo una rosa un po’ limitata numericamente e provando a toglierci qualche soddisfazione come accaduto domenica scorsa». E’ stato proprio l’ex Torrenova a illudere i ragazzi del “neo” tecnico Fabio Giovanatti, ex vice di mister Domenico Tripodi e suo successore dopo la separazione avvenuta la scorsa settimana tra allenatore e club, nel match casalingo contro il Real Rocca di Papa, ex seconda della classe assieme all’Atletico Morena. «Siamo andati in vantaggio dopo pochi minuti su un mio calcio di punizione – racconta Sgrulloni – e abbiamo giocato un buon primo tempo. Poi nella ripresa un’affrettata espulsione di Ticconi ha permesso agli ospiti di guadagnare campo e di raggiungere poco dopo il pareggio. Ma alla fine per noi è stato un buon punto, frutto di una buona prestazione e del lavoro fatto fino alla scorsa settimana da mister Tripodi. D’altronde il neo allenatore Giovanatti, che siede attualmente in panchina assieme al direttore sportivo D’Innocenti, ricalca i metodi di lavoro dell’ex tecnico e quindi non ci sono stati grandi stravolgimenti, com’è giusto che sia». Da un avversario tosto a un altro. «Domenica saremo ospiti del Praeneste che all’andata battemmo 2-1, ma che in casa vorrà rifarsi. Si tratta di una bella squadra che tra l’altro ha un’ossatura di gruppo che gioca assieme da un po’». Chiusura con le ambizioni sue e della società. «Io a 36 anni cerco di divertirmi e dedicare un po’ più di tempo alla famiglia, ovviamente giocando con il massimo impegno. Per ciò che concerne il club, c’è bisogno di tempo per crescere: qui si sta bene, l’ambiente è familiare, ma è ovvio – conclude Sgrulloni – che per fare il salto di qualità e ambire a un approdo in Promozione serve fare uno sforzo organizzativo maggiore».




ATL. TORBELLAMONACA CALCIO (I CAT.), RUSSO È SICURO: «NON SIAMO INFERIORI A NESSUNO»

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Roma – «Se non fosse stato per l’inizio ad handicap, questa squadra poteva giocarsela per il vertice. Attualmente non siamo inferiori a nessuno». L’orgogliosa dichiarazione è dell’esterno di centrocampo dell’Atletico Torbellamonaca Eugenio Russo che guarda con fiducia al finale di stagione della squadra capitolina. «Siamo ad otto punti dal terzo posto e a dodici dal secondo: per me dobbiamo guardare a quelle squadre, le distanze non sono impossibili». Domenica prossima (quando per esempio si giocherà lo scontro diretto tra Poli capoclasse e il Vicovaro terzo) l’Atletico Torbellamonaca ospiterà al Panichelli l’Affile, squadra di medio-bassa classifica: un’occasione per accorciare dalle prime. «All’andata perdemmo con un calcio di rigore al 92esimo su un campo molto difficile. Loro sono una buona squadra, ma in casa dobbiamo far valere la nostra “legge”. Finora al Panichelli ci siamo espressi benissimo». Russo è alla sua terza stagione all’Atletico Torbellamonaca. «Qui c’è un gruppo fantastico in cui si sta davvero bene e poi siamo allenati da un tecnico che è assolutamente un lusso per questa categoria, un mister preparatissimo che vale campionati di livello ben superiore». Nell’ultimo turno capitan De Santis e compagni hanno impattato 1-1 sul campo dell’Albula. «Una partita non semplice e condizionata sicuramente dall’ingiusta espulsione di Marchetti nel corso del primo tempo – racconta Russo – Gli avversari hanno approfittato di questa situazione e sono andati in vantaggio, ma nella ripresa siamo rientrati con un’altra testa e un altro spirito e li abbiamo schiacciati nella loro metà campo. Abbiamo creato tante occasioni, pareggiando con Buonocore: purtroppo non siamo riusciti a segnare la rete del sorpasso che avremmo meritato, ma su quel campo hanno perso punti tante squadre di vertice e quindi per come si era messa la partita direi che è stato un buon pareggio». Mancano nove partite alla fine del campionato: l’Atletico Torbellamonaca vuole provare a collezionare il maggior numero di punti e poi tirare le somme.




RICCI, UNA VITA SPORTIVA AL TORRE ANGELA: «ALLENARE LA SCUOLA CALCIO È STATO SEMPRE IL MIO SOGNO»

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Roma – Aveva finito la sua carriera calcistica proprio al Torre Angela. E da quel momento non ha più lasciato il club capitolino. Stefano Ricci da oltre vent’anni è allenatore nella società dell’attuale presidente Roberto Ciani. «Fu proprio lui, allora nelle vesti di direttore sportivo, a chiedermi di rimanere all’interno del Torre Angela dopo aver smesso di giocare – racconta Ricci – Con Roberto, che per me è come un padre, e con tutta la famiglia Ciani mi lega un rapporto speciale». Ricci oggi allena i Piccoli Amici 2009 del club capitolino, vale a dire il “cuore pulsante” e la base del movimento giovanile societario. «Fin da quando ho intrapreso il percorso da allenatore, ho sempre sognato di allenare la Scuola calcio. Per una serie di motivazioni nel corso di questi oltre venti anni non è stato sempre possibile e qualche volta la società mi ha chiesto di prendere in mano un gruppo Giovanissimi e un gruppo Allievi. Ma appena ce n’è stata la possibilità sono ritornato ad allenare nel settore di base perché questo era quello che volevo anche da giovane, pensando alla possibilità di allenare. Che poi con i Piccoli Amici bisogna essere prima di tutto educatori e poi tecnici. L’attuale gruppo dei 2009 lo gestisco assieme al responsabile della Scuola Calcio Maurizio Fracassi: facciamo degli allenamenti esclusivamente all’insegna del gioco, provando a far crescere i bambini dal punto di vista tecnico». Nel corso del tempo, sotto gli occhi di Ricci sono passati giocatori diventati anche molto importanti. «La punta “dell’iceberg” è sicuramente rappresentata da Claudio De Sousa, attuale capitano dell’Aquila in Lega Pro ed ex giocatore della Lazio: lui fece la trafila fino ai Giovanissimi con noi al Torre Angela e continuiamo a sentirci anche attualmente. Ma è cresciuto calcisticamente da noi anche Dante Di Rocco, ex giocatore della Viterbese, e poi altri ancora». Dal suo ultraventennale osservatorio, Ricci ha potuto apprezzare anche la notevole crescita del Torre Angela. «Questa è un’isola felice in una zona molto particolare di Roma. Abbiamo tanta concorrenza intorno, ma il nostro club si è riuscito a distinguere per la qualità del lavoro. Negli ultimi cinque anni, col nuovo centro sportivo a disposizione, la crescita è stata esponenziale e a mio modo di vedere i margini sono ancora ampi. Nella prossima stagione, con la prima squadra che potrebbe fare il salto in Prima categoria e qualche giovanile nei regionali, potremmo avere un’ulteriore spinta».




IL RACING CLUB DECIDE IL SILENZIO STAMPA A TEMPO INDETERMINATO

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Ardea (Rm) – La società Racing Club, in seguito ai fatti accaduti domenica scorsa al campo “Certosa” di Roma durante la partita del campionato contro il Real Colosseum valida come 23esima giornata del campionato di Promozione in cui la squadra è stata fortemente penalizzata dalla direzione arbitrale, comunica che da oggi e fino a scadenza indeterminata nessun tesserato potrà rilasciare interviste ad alcun organo di stampa.
Il Racing Club informa, inoltre, di aver già avviato le procedure legali (sia nell’ambito sportivo che civile) per far valere le proprie ragioni, allegando tutta la documentazione video e il referto del commissario di campo sui fatti accaduti domenica scorsa.




CASILINA CALCIO (GIOV. PROV), L’OBIETTIVO DI GABRIELE: «DARE IL MASSIMO DA QUI ALLA FINE»

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Roma – La sosta ha fatto forse perdere un po’ di brillantezza ai Giovanissimi provinciali del Casilina. Questo, almeno, è il dubbio sorto dopo la prestazione dell’ultimo turno contro il Centocelle (sfida disputata sul campo del La Rustica). La squadra capitolina ha pareggiato 1-1, ma non è stata intraprendente e propositiva come prima della pausa di due settimane decisa dal Comitato regionale. «Sono mancate un po’ di grinta e di voglia di vincere – spiega il tecnico Giulio Gabriele – e anche la giornata fredda deve aver condizionato la squadra. Venivamo da una bellissima prestazione contro la Virtus Divino Amore prima della pausa, in cui avevamo costretto una delle squadre di vertice del girone allo 0-0. Siamo andati in vantaggio prima della metà della prima frazione grazie a una rete di Scarfagna, poi non siamo riusciti a gestire al meglio la gara e il Centocelle ha pareggiato i conti anche se con una rete in netto fuorigioco. Ora guardiamo avanti». Il prossimo sarà un altro impegno molto duro. «Al De Fonseca arriverà il Torre Angela capolista, ma non credo sia una partita chiusa – dice Gabriele – Questi ragazzi hanno già dimostrato che, con la giusta concentrazione, possono giocarsela con tutti. All’andata io non c’ero e quindi conosco poco il Torre Angela se non da quello che racconta la classifica». Il tecnico, infatti, siede sulla panchina dei Giovanissimi da un paio di mesi circa. «Devo dire che ho trovato un gruppo di ragazzi educatissimi – spiega Gabriele – e a questa età non è così scontato. La squadra si è messa subito a mia disposizione e sta provando a seguire le mie indicazioni durante gli allenamenti e le partite. E’ chiaro che quest’annata per loro è stata un po’ complicata per via del cambio dell’allenatore, ma l’impegno non manca». Chiusura sugli obiettivi dei Giovanissimi provinciali del Casilina in questo finale di stagione. «Cercare di dare il massimo, poi quello che verrà lo prenderemo molto tranquillamente. Stiamo cercando di formare questi ragazzi, molti dei quali potrebbero giocare un campionato Allievi regionali fascia B nella prossima stagione».




V. DIVINO AMORE CALCIO (ALLIEVI PROV), LATTANZIO: «PER IL PRIMO POSTO I GIOCHI SONO APERTI»

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Roma – Un gran colpo per continuare a sperare. Gli Allievi provinciali della Virtus Divino Amore hanno sbancato il campo dell’Atletico Acilia capoclasse con un 2-1 che ha assolutamente riaperto la corsa al vertice. Ovviamente orgoglioso della prova dei suoi ragazzi mister Paolo Lattanzio. «Una gara molto combattuta quella contro la prima in classifica, con pochi tiri in porta. Nonostante fossimo rimaneggiati, comunque, abbiamo sfoderato un’ottima prestazione soprattutto nel secondo tempo. Nella prima parte di gara siamo andati in svantaggio, ma all’intervallo ho “detto qualcosina” ai ragazzi cercando di scuoterli ed è andata bene. Nella ripresa la squadra è entrata in campo con uno spirito diverso, una carica maggiore, e grazie alle reti di Mirko Lattanzio (nipote del tecnico, ndr) e Alessio Faccetta nel finale, siamo riusciti a vincere un incontro importantissimo». Anche perché le premesse a questa partita non erano state delle migliori. «Venivamo dalla sconfitta contro l’Ostiantica e i ragazzi erano molto giù di morale. In settimana ho dovuto lavorare principalmente dal punto di vista mentale – spiega Lattanzio -, ma alla fine il gruppo ha avuto la reazione di personalità che auspicavo». La Virtus Divino Amore ha ora quattro punti di distanza dalla vetta, ma anche una gara giocata in meno. «I giochi sono aperti e ci sono cinque o sei squadre che possono ancora dire la loro in questa volata finale. Noi abbiamo giocato quasi tutti gli scontri diretti, dovremo affrontare solo Fortitudo e Pian Due Torri tra le avversarie di medio-alta classifica» rimarca Lattanzio che poi si proietta alla prossima gara. «Giocheremo in casa con il Tor de’ Cenci che all’andata battemmo in maniera comoda. L’errore più grande che potremmo fare, però, sarebbe quello di sottovalutare l’avversario: bisogna dimenticarsi della sfida precedente perché questa sarà un’altra partita e la mia filosofia mi porta a pensare che quella che ci aspetta sia sempre la gara più complicata e importante».