CESANO DI ROMA: ARRIVA L'ISOLA ECOLOGICA MOBILE

Redazione

Cesano (RM) – Domenica 4 ottobre dalle ore 8 alle ore 12.30 sarà posizionato un Centro Mobile di Raccolta dell’Ama a Cesano in via della Stazione di Cesano, angolo via Marino Dalmonte (area parcheggio). Il Centro Mobile di Raccolta è un’isola ecologica mobile per la raccolta differenziata che comprende due container scarrabili, posizionabili in differenti aree del territorio cittadino.

Presso il container principale è possibile conferire: schede elettroniche, giocattoli elettronici, calcolatrici, cellulari, parti di computer, toner, farmaci, pile, lampadine, cartucce per stampanti, batterie al piombo esauste, neon, olio vegetale, carta, vetro, plastica.

Presso il container ausiliario invece è possibile conferire: rifiuti ingombranti di ridotte dimensioni e piccoli elettrodomestici.

Nel pieno rispetto ambientale l’illuminazione interna dei due container è assicurata da un impianto fotovoltaico. Nel Centro Mobile l’utente verrà accolto da personale Ama qualificato al quale si potranno richiedere informazioni circa il corretto conferimento dei rifiuti e inoltrare segnalazioni, reclami e suggerimenti. Verrà infine distribuito materiale informativo su tutti i servizi offerti dall’azienda.

“Dopo l'estate torniamo con il Centro Mobile di Raccolta anche nella zona di Cesano ed invitiamo perciò i cittadini di questa zona a conferire i propri rifiuti ingombranti con dimensioni fino a 0,5 metri cubi. E' importante sottolineare che, a differenza dei precedenti appuntamenti che si sono svolti nel piazzale antistante la Parrocchia di San Sebastiano, questa volta il Centro Mobile verrà posizionato nell'area parcheggio che si trova tra via della Stazione di Cesano e via Marino Dalmonte”, ha dichiarato Marcello Ribera Presidente della Commissione Ambiente del XV Municipio.
 




CESANO: AL VIA I FESTEGGIAMENTI DEL SANTISSIMO CROCIFISSO

Redazione

Cesano (RM) – Iniziano oggi i festeggiamenti del Santissimo Crocifisso di Cesano di Roma e Palio dei Rioni che si svolgerà nel borgo medievale con artisti, musicisti, cerimonieri religiosi ed esposizioni di prodotti artigianali, enogastronomici ed antichi strumenti di lavoro. La piazza e i vicoli del borgo faranno da palcoscenico ad un vero e proprio spettacolo medievale in cui si “sfideranno” i 4 rioni di Cesano e come da tradizione verrà organizzato lo storico corteo in costume accompagnato da armigeri, tamburini e sbandieratori. Si tratta di un evento promosso dal Comitato Promotore, dalla Pro Loco Massa Cesana, dal Municipio Roma XV e dalla Regione Lazio e per il quale come XV Municipio abbiamo vinto un bando concernente la 'Promozione regionale a fini turistici delle manifestazioni tradizionali'.
"Invitiamo tutti i cittadini del nostro territorio a partecipare a questa importante festa – dichiarano in una nota congiunta Agnese Rollo, Stefano Cavini e Gianluca Mele Consiglieri del XV Municipio – che oltre a rappresentare un momento di svago – prosegue la nota – permetterà di poter scoprire come in realtà la nostra periferia sia ricca di storia e di opere d'arte: conoscere i luoghi in cui viviamo o che ci sono vicini significa riscoprire ciò che ci circonda e di cui siamo parte integrante”.
 




CESANO: RIAPERTA IN ANTICIPO VIA DELLA STAZIONE

di Silvio Rossi

È stata riaperta nel pomeriggio di ieri Via della Stazione di Cesano, nei pressi dello scalo ferroviario, interrotta dall’11 maggio scorso per una voragine a circa cinquanta metri dalla rotatoria davanti alla stazione.

Con quattro giorni di anticipo sulla tabella programmata, cosa rara in un contesto dove troppo spesso i lavori vanno ben oltre la data prevista, ieri 20 luglio alle ore 15:00 la strada è stata riaperta, alla presenza del Presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, degli assessori ai lavori pubblici di Comune e Municipio (rispettivamente Maurizio Pucci e Elisa Paris), e di un piccolo gruppo di cittadini che hanno voluto presenziare al fatidico momento.

“Il risultato è stato possibile grazie ad Acea e agli altri sottoservizi – ci dice Torquati – che hanno lavorato giorno e notte su tre turni, per anticipare la data di consegna dei lavori”.

"A un certo punto si era prospettato addirittura un rinvio di due settimane per la fine lavori – prosegue – proprio per le esigenze dei servizi sotterranei che dovevano predisporre le opere per bypassare la galleria sotterranea che ha generato il problema. L’apertura odierna ha dimostrato come quando tutti gli enti interessati collaborano insieme, il risultato può essere migliore rispetto alle aspettative".

La voragine ha creato diversi problemi alla circolazione stradale nella zona. La strada interessata, infatti, non è importante solo per i cittadini di Cesano che devono raggiungere la stazione ferroviaria per recarsi a Roma. Per molti cittadini di Osteria Nuova, Anguillara e Bracciano, il passaggio per Cesano rappresenta una valida alternativa a via Cassia, che nel tratto compreso tra La Storta e La Giustiniana è notevolmente congestionata. Il ripristino della circolazione sarà molto importante a settembre, quando con la riapertura delle scuole, il numero di veicoli circolanti aumenta notevolmente.




CESANO, MUNICIPIO XV: AL VIA LAVORI A VORAGINE VIA DELLA STAZIONE

Redazione

Cesano (Roma) – "Nella giornata di ieri, giovedì 28 maggio, è stato eseguito il primo intervento alla voragine di via della Stazione di Cesano che ha riguardato la delimitazione e l'iniziale sistemazione dell'area di cantiere, che proseguirà nei prossimi giorni".

Lo comunicano Daniele Torquati Presidente del XV Municipio ed Elisa Paris Assessore Lavori Pubblici: "Possiamo invece annunciare che da oggi, venerdì 29 maggio, inizieranno ufficialmente i lavori presso il cantiere e da questa mattina verranno eseguiti i carotaggi necessari a definire i dettagli dell'intervento e a comprendere al meglio la tenuta del sottosuolo. Da lunedì 1 giugno cominceranno contestualmente i lavori per la verifica del posizionamento dei sottoservizi come acqua, luce e gas.

"Abbiamo chiesto al Dipartimento – prosegue Paris – di anticipare l'inizio dei lavori per la realizzazione della prima fase del progetto che ormai è definito e formalizzato, guadagnando così di fatto una settimana. Una prima stima della durata dei lavori per ripristinare la strada è di circa 8 settimane. Esprimiamo il nostro apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo il Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale che si è attivato fin da subito prendendo in carico questo progetto e riuscendo in sole due settimane ad aprire un cantiere su un'opera così complessa e delicata".




CESANO: ANCORA VORAGINE ALLA STAZIONE

Cesano (RM) – Via della Stazione di Cesano, nei pressi della stazione ferroviaria, è chiusa da ieri sera per una voragine che si è aperta nella carreggiata a cinquanta metri circa dalla piazza davanti allo scalo.
Il foro è di circa mezzo metro di diametro, giusto in corrispondenza di un attraversamento pedonale, interessa la corsia in direzione di Cesano Borgo, ma, come hanno confermato gli agenti della sezione di Polizia Locale di Cesano, i Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, hanno ritenuto necessario interdire il traffico in entrambi i sensi di marcia perché, anche se in superficie non si notano segni sull’altra corsia, l’erosione sotterranea potrebbe aver interessato una sezione maggiore, per cui, finché non viene scongiurato il pericolo di transito sull’altra corsia, non è possibile far transitare veicoli.

Il presidente del XV Municipio, Daniele Torquati, ci ha detto che i vigili del fuoco hanno presidiato il posto tutta la notte, e stanno verificando la stabilità del sottosuolo, in modo da poter garantire, se possibile anche nella giornata odierna, l’apertura almeno di una corsia della strada in questione, per consentire il traffico dei mezzi a senso unico alternato.
La chiusura della strada ha determinato la modifica delle corse degli autobus 024 e 036, di alcune corse Cotral e delle navette che collegano la stazione ferroviaria con i paesi di Formello e Campagnano.




CESANO, PALAZZETTO DELLO SPORT: UN OPERA FANTASMA, RIMASTA INCOMPIUTA

di Simonetta D'Onofrio

Cesano (RM) – Tredici anni e nulla è cambiato. Una costruzione in cemento armato abbandonata a Cesano, il palazzetto dello Sport, nella periferia di Roma.
Delusione per chi abita nel quartiere, vedere un cantiere abbandonato come tanti altri, una delle tante opere pubbliche incompiute equiparabile alle altre sparse da Nord a Sud, ancora in attesa di ultimazione definitiva.
Non è un fantasma, ci dicono alcuni ragazzi che abbiamo incontrato nelle vicinanze della parrocchia attigua all’infrastruttura, potrebbe essere un punto importante per l’aggregazione di tutti noi. Potrebbe essere un simbolo importante per noi giovani che ci ritroviamo in un quartiere “anonimo”. Per fortuna, ci dice Leonardo B., un ragazzo che frequenta l’istituto tecnico “Enrico Fermi” di Monte Mario, che abbiamo sentito sul trenino a Cesano. Anche se è sempre affollato, ci dice Leonardo B., almeno non ci sentiamo fuori dal mondo, ci sentiamo meno isolati con il resto della città e spesso possiamo andare al “Centro”.
Anche il Sindaco di Roma, Marino ne aveva parlato durante le ultime elezioni amministrative: “Sono al palazzetto dello sport di Cesano. Progetto approvato nel 2001, ancora incompiuto''. Con un tweet Marino, comunicava ai social, durante la campagna elettorale il 4 giugno dello scorso anno, quando si recò a Cesano a fianco del Presidente del Municipio XV, Daniele Torquati, candidati entrambi per il centrosinistra.
L’opera è situata in via Giovanni Palatucci, (strada di scorrimento interna, che viene percorsa dagli automobilisti per raggiungere il collegamento con la Cassia Bis), si vede lo scheletro parziale, priva di tetto della costruzione che dovrebbe ricoprire una superficie di circa 21.000 mq distribuiti su 4 livelli, per una capienza di 1200 spettatori.
Una stima ufficiale prevede circa 4 milioni di euro per il completamento del bene pubblico, che avrebbe dovuto contribuire ad offrire opportunità concrete ai giovani per le attività sportive e nuova occupazione per le attività ad essa legate.
Come citato anche dalla “Relazione sulla performance” (risultati raggiunti) del 2012 Roma Capitale afferma che l’impianto sportivi Cesano è rimasto così a causa dell’insufficienza dei fondi stanziati in bilancio, l’attuazione del progetto ha subito dei rallentamenti e la relativa inaugurazione è stata posticipata al 2013 e che nel corso dell’anno è stato approvato il collaudo, il completamento dell’impianto era previsto per il 2012, ma la mancata disponibilità di cassa ha portato alla sospensione dei lavori. Si auspica la conclusione dei lavori entro fine 2013.
Siamo arrivati alla fine del 2014 e ancora è lì il palazzetto dello Sport, inerme e in attesa di una destinazione definitiva.
Abbiamo sentito a riguardo il presidente del XV Municipio di Roma Capitale, Daniele Torquati. Ci ha detto che rimane indispensabile rimettere ordine affinché il bene pubblico non rimanga bloccato e diventi usufruibile all’intera cittadinanza. Sta cercando – ci dice – i fondi necessari da Roma Capitale per il completamento dell’opera. Cesano è anche il suo quartiere e conosce bene le problematiche.

 




CESANO, PARCHEGGI SELVAGGI: PARTE L'OPERAZIONE DI BONIFICA

di Silvio Rossi

Cesano di Roma (RM) – Finalmente dopo tante richieste da parte dei comitati cittadini, la Polizia municipale del XV gruppo sta cercando di risolvere il problema “sosta selvaggia” davanti alla Stazione di Cesano. Decine di macchine che, in barba alla decenza e al rispetto delle regole del codice della strada, erano parcheggiate sull’aiuola al centro della rotatoria davanti all’edificio delle FFSS, sono state multate per sosta irregolare.

Un maggiore controllo sul territorio e la lotta alla sosta selvaggia era nel programma del Presidente del municipio, Daniele Torquati che, raggiunto telefonicamente, ci ha confermato come la presenza dei vigili sul posto fa parte di un piano della giunta per restituire alla località periferica un aspetto dignitoso.

Il piazzale antistante la stazione di Cesano, da quando in occasione del Giubileo del 2000 la linea FM3 (oggi FR3) ha visto raddoppiare i binari proprio fino alla località che rappresenta il limite del territorio urbano capitolino, subisce un parcheggio selvaggio che invade le aiuole, gli spartitraffico e le strade che circondano il capolinea della linea ferroviaria.

Combinando la sosta con le fermate occasionali dei veicoli che accompagnano o riprendono i pendolari che usufruiscono della linea, che spesso ostruiscono la strada proprio davanti alla stazione, si crea abitualmente una strozzatura che rende difficile il transito per i bus dell’ATAC e del Cotral, che percorrono via della Stazione di Cesano.

Anche gli agenti impegnati nell’operazione ci hanno confermato come nonostante le contravvenzioni elevate, il numero delle vetture che invadono ogni angolo della strada è notevole, e se alcuni anni fa, quando al servizio della stazione c’era solo un parcheggio che alle otto di mattina risultava già pieno, oggi gli indisciplinati non hanno scusanti, dato che hanno aperto lungo la strada, a duecento metri dalla stazione, un secondo parcheggio più grande che vede diversi posti vuoti, la sosta sulle aiuole non è quindi un elemento di necessità, ma un deliberato mancato rispetto delle norme.




CESANO, CASSIA BIS: UN CHILOMETRO DI RIFIUTI, VERGOGNA E… SCARICABARILE

di Matteo La Stella

Cesano (RM) – Al km 24.500 della strada regionale 2 via Cassia, meglio conosciuta come Cassia bis, immersa per diversi chilometri nel parco di Veio, c’è il cavalcavia di accesso a via della Merluzza, strada dalle modeste dimensioni, ultimo baluardo dell’estrema periferia romana di Cesano . La pulizia del cavalcavia non è impeccabile, ma non serve fare molta strada prima di penetrare in una vera giungla di sporcizia ove, all’inizio della rampa in direzione Viterbo la situazione peggiora.

La rampa, lunga circa 800 metri , è completamente ricoperta di rifiuti per tutta la sua lunghezza. Il ciglio destro della strada è solo un ricordo lontano e al suo posto l’immondizia la fa da padrone, intralciando ormai il passaggio dei malcapitati utenti che da anni si trovano catapultati in una vera e propria discarica a cielo aperto, indegna di un paese civile . Dai tavoli, alle sedie , tubi idraulici, bottiglie in vetro e in plastica, cassette, poltrone, armadi, elettrodomestici di vario genere, capi d’abbigliamento, materassi, reti, resti di vasi,buste piene e vuote, per arrivare a materiali ben più pericolosi, come bidoni di combustibile, scarti di cantieri e perfino eternit. Il rischio per i cittadini è dunque elevato . Se riescono a transitare, devono sentirsi minacciati dalla presenza di sostanze nocive, ratti, virus e batteri, che nei cumuli di spazzatura hanno vita facile per moltiplicarsi .

La discarica abusiva è anche a rischio incendio, e oltretutto cambia il paesaggio infliggendogli danni consistenti anche dal punto di vista estetico, come fosse una macchia su un capo pregiato. Lo scarico abusivo della “monnezza” e rifiuti pericolosi è noto ai più da diversi anni, mentre sembrerebbe che gli Enti competenti girino le spalle al problema o comunque si rmpallino le responsabilità. Il solito scaricabarile.

Difatti la situazione è rimbalzata tra Astral ( Azienda Strade Lazio) costituita nel 2002 dalla Regione, che è l’Ente di pertinenza delll’arteria extra urbana, e la Provincia di Roma che oggi è stata sostituita dalla Città Metropolitana.

L’Astral infatti versa dei fondi alla Provincia per far si che si faccia carico della manutenzione ordinaria , divenendo così referente solo per gli interventi di manutenzione straordinaria. Ma adesso con questo nuovo organismo – Città Metropolitana –  appena costituitosi cosa succederà? Il problema nasce e s’inerpica tra  la sottile soglia che separa l’ordinario dallo straordinario. Un mistero che risulta ancora ben nascosto nel groviglio della nostra confusa burocrazia, in cui regna lo “scaricabarile”.

Intanto, senza un sistema di videosorveglianza per esempio, c’è chi continuerà a perseverare nelle sue incivili condotte, disfacendosi velocemente dei suoi rifiuti, senza accorgersi che altrettanto velocemente si disfa del territorio nel quale vive.




CESANO DI ROMA: IN CARCERE PER 7 ANNI PERCHE' COLPEVOLE DI "SPERGIURO"

Redazione

Roma – I Carabinieri della Stazione di Cesano hanno arrestato un 29enne, cittadino romeno, su cui pendeva un mandato di arresto europeo, emesso dalle Autorità romene, per i reati di “favoreggiamento” e “spergiuro”. I fatti risalgono al dicembre del 2009 per i quali l’uomo fu condannato a 7 anni di reclusione. Ricercato in tutta Europa, i Carabinieri lo hanno fermato, ieri mattina, nei pressi della stazione di Cesano e, dopo averlo controllato, hanno scoperto il provvedimento a suo carico e lo hanno accompagnato in caserma. Dopo i dovuti accertamenti, l’arrestato è stato tradotto presso il carcere di Regina Coeli.




OSTERIA NUOVA, CESANO: ALLA CASACCIA RIFIUTI RADIOATTIVI VICINO ALLE ABITAZIONI

Cinzia Marchegiani

Roma – L'associazione Memento Naturae ci tiene a precisarlo, e con un comunicato del 28 gennaio 2013 afferma l’appoggio incondizionato al blitz notturno del “Comitato Fuori dalle Scorie Radiaottive dal XV Municipio” che nella notte del 27 gennaio ha affisso manifesti per denunciare e rinfrescare la memoria alla cittadinanza che proprio che all’interno del centro ricerche Enea-Casaccia esiste il deposito di scorie radioattive della Nucleco, società che è controllata dal 40% da Enea e dal 60% dalla Sogin (società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani, nonché della loro messa in sicurezza). Il Comitato si è attivato con l’affissione dei manifesti nella zona Nord di Roma, Osteria Nuova, Cesano, La Storta, Olgiata, Cassia etc. Chiedono la chiusura del sito di stoccaggio delle scorie radioattive nonché la partecipazione della cittadinanza. In quel sito, ci sono ben cinque depositi che ospitano 7.0000 metri cubi di rifiuti in 2500 fusti prodotti negli anni 90, come afferma ad un’intervista pubblicata da Il quotidiano nel Lazio, il portavoce del Comitato Fuori le scorie dal XV Municipio, Stefano Pescarioli. La preoccupazione sembra ora amplificarsi vista che la Determinazione R.U. della Provincia di Roma del 14.01.2013 prevede la futura costruzione di un altro sito per il trattamento e stoccaggio della radioattività all’interno dello stesso sito Enea-Casaccia. Il Movimento sopracitato descrive questa attuazione una vera e propria discarica radioattiva all’interno dei centri urbani, con il silenzio/assenso delle istituzioni che non sembrano adoperarsi per la tutela della salute pubblica. In realtà, questo è ancor più motivato, dalle notizie che riportava un’inchiesta di Androkons, dove le loro telecamere erano arrivate a pochi metri dai depositi, semplicemente facendo pochi passi a piedi dalla strada che costeggia il centro, e senza incontrare nessuna segnaletica di divieto.
Riccardo Oliva, presidente dell’Associazione Memento Naturae, ricorda con un comunicato tempestivo, le disastrose problematiche: “Dopo gli ultimi scandali che hanno riguardato il mondo dei rifiuti con l'arresto del re dell'immondizia Manlio Cerroni e le indagini conseguite alle diverse combriccole politiche di ogni colore che con lui negli anni hanno "trattato" varie questioni, dopo che si è riparlato moltissimo della situazione in Campania causata dalla Terra dei Fuochi, tornata alla ribalta delle cronache dopo un periodo di
lunghissimo silenzio, ora è giunto il momento di ri-spostare l'attenzione su Roma.
Infatti per la situazione dei rifiuti, non solo restano i disagi e le non poche preoccupazioni, soprattutto per una totale assenza culturale che educhi la cittadinanza ad un corretto smaltimento delle “risorse” che produce, aiutandola anche, con amministrazioni più virtuose delle attuali, a poter usufruire di incentivi e strumenti remunerativi per queste, ma si tende a trascurare come nel
quadrante a nord della Capitale esista un sito di stoccaggio all' Enea Casaccia di via Anguillarese, con circa 2500 fusti di rifiuti radioattivi.
Con la determinazione dirigenziale della Provincia di Roma (R.U. 127 del 14/01/2013) approvata da Nicola Zingaretti, si potrà realizzare perfino un nuovo sito per il trattamento e lo stoccaggio all’interno del centro stesso.
Non è accettabile trattare con cotanto pressappochismo una problematica ambientale che potrebbe avere nel tempo ripercussioni future molto pericolose; non è possibile far finta che non ci siano delle precise responsabilità da parte delle nostre amministrazioni; non è ammissibile giocare con la salute e la sicurezza dei cittadini senza informarli adeguatamente che sul loro territorio esiste una
discarica eterna fatta da scorie radioattive che non saranno mai smaltite.

Per questi ed altri motivi, ”Apriamo tutti gli occhi e chiudiamo definitivamente la discarica radioattiva Enea-Casaccia!”

Qui il sito della Nucleco http://www.nucleco.it/chi-siamo/missione-e-profilo.html
Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001
© 2010 Nucleco S.p.A. C.F. 05081150582 P.IVA 01352541005
via Anguillarese, 301 – 00123 Roma
Email: nucleco@nucleco.it

Il sito in questione era citato, dal Direttore del Sismi, Nicolò Pollari nell’audizione alla camera del 26 giugno 2003 nella Commissione Cicli dei Rifiuti: “….Ricordo anche l'impianto pilota di fabbricazione di combustibile di uranio e plutonio della Casaccia (Roma), fuori servizio, gestito dall'ENEA, in trasferimento alla Sogin, con annesso deposito di rifiuti radioattivi contaminati con plutonio”

Ora c’è la DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE R.U. 127 del 14/01/2013 della Provincia di Roma, che amplifica i timori e le preoccupazioni per l’ampliamento del sito de La Casaccia.
Si legge: 
Oggetto: Azienda Nucleco S. P. A. sede legale ed insediamento produttivo siti in Via Anguillarese, 301 – 00123 Roma. Autorizzazione per la costruzione di un nuovo impianto di trattamento e stoccaggio di rifiuti radioattivi ai sensi dell'art. 269 comma 2 del D. Lgs 152/06 in esercizio con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 15/04/2010 prot. IMP/37/0

Un impianto con sito di stoccaggio delle scorie radioattive, dove lo stesso Direttore del Sismi aveva spiegato essere possibili bersagli di atti terroristici, a due passi dal centro abitato, viene autorizzato ad implementare un alto impianto di stoccaggio di rifiuti radioattivi, invece di essere spostato in un posto più idoneo. La cittadinanza, era stata assicurata però che questa determinazione era solo per rinnovare l’autorizzazione, come tranquillizzava lo stesso documento scaricabile dal sito Nucleco http://www.nucleco.it/SiteAssets/uploads/2013/Nota%20stampa%20Nucleco_9%20aprile%202013.pdf

Ora con i problemi di tutela della salute e del patrimonio territoriale, non è il caso di dire “Così è se vi pare!”

 




CESANO, CASSIA BIS, STRADE PUBBLICHE: RIFIUTI E INCURIA ALL'OMBRA DELLA CITTA' METROPOLITANA

di Chiara Rai

Cesano / Cassia bis (RM) – Si discute tanto su come nel 2014 verranno organizzate Province ed Enti locali e sulla presunta efficienza che porterà la costituzione di Roma Capitale Città Metropolitana.

Intanto lo scenario alle porte di Roma è davvero vergognoso. Potremmo soffermarci sullo stato dell’Ardeatina, sullo stato della strada provinciale Nemorense continuamente soggetta a frane e quindi eterno cantiere con un senso di marcia sempre interdetto.

Le strade provinciali e le strade statali per la gran parte sono colabrodo. Arterie pericolose dove aspettare l’autobus equivale a giocare alla roulette russa ma con la propria vita. Succede a Cesano dove, in alcuni punti, neppure esistono dei marciapiedi in prossimità di piazzole di sosta e fermate dei mezzi pubblici. Per non parlare dello stato pietoso della raccolta dei rifiuti: non esiste la raccolta differenziata porta a porta ma si possono ammirare, soprattutto in periferia, cassonetti divelti con immondizia lungo i pochi marciapiedi che ci sono. Oppure sul ciglio della carreggiata. Dei bidoni e cassonetti dell’immondizia che risalgono come minimo ad un trentennio fa.

Ma lo sdegno maggiore lo riserveremo allo scempio più grande: la Cassia Veientana SS2Bis che porta verso Viterbo, Bracciano e tutta la parte nord laziale. Una eterna e ormai consueta vergogna di rifiuti a cielo aperto gettati nelle piazzole di sosta e vicinanze.

Da anni ormai si parla di una necessità impellente di seria rivisitazione delle competenze della Cassia Bis per ottimizzare e rendere più agevole la capacità di intervento delle Amministrazioni Pubbliche. Ma parliamoci chiaro la Cassia Bis è abbandonata a se stessa. Oltre ad essere diventata una discarica è anche dominata dall’incuria: non viene fatta più neppure l’ordinaria potatura. Le fronde verdi ormai coprono parzialmente la segnaletica stradale. Non ci sono controlli. Basterebbe prendere la situazione in mano: controllare il territorio in modo e maniera che i furbetti che scaricano indisturbati si sentano osservati. Oppure un sistema di videosorveglianza sempre attivo che permetta di spedire loro una bella multa salata a domicilio. Oppure ancora privatizzare le piazzole, mettendoci un bel cartellone pubblicitario di qualche griffe e dire stop a tutta questa vergogna che il “pubblico” non è riuscito a gestire in tutti questi anni.

Basterebbe poco ma capiamo che in questo marasma di confusione e sprechi di soldi pubblici, i servizi essenziali sono i primi a saltare in aria.