VERTICE FONDAZIONE AN: VINCE FRATELLI D’ITALIA. A CASA FINI E ALEMANNO

di Alessandro Rosa

Roma – Il Partito di Giorgia Meloni incassa un successo che dovrebbe aprire una nuova stagione per la destra italiana. All’hotel Midas di Roma in quest'ultimo weekend appena trascorso sono state infatti consumate ore di tensione, una vera lotta intestina tra i leader della destra italiana all'assemblea dei soci della Fondazione An.

Il verdetto finale ha incoronato Fratelli d’Itala l’unico partito della destra italiana a poter continuare ad utilizzare il simbolo di AN. Vince quindi il duello con “lame e coltelli” la linea Gasparri-Matteoli-La Russa, mentre incassa una sconfitta sonora non solo Gianfranco Fini ma anche Gianni Alemanno per i quali il tramonto politico è già calato da un pezzo ormai..

La votazione. La proposta, intitolata "Fondazione per l'Italia" incassa 266 su 490 votanti e oltrepassa il quorum dei 246 scrutini. Per la mozione ribattezzata dei “quarantenni” i voti sono stati invece 222, mentre una terza proposta, a prima firma Nicola Bono, raccoglie solo 215 voti.

Giorgia Meloni esplode di gioia. Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al termine dei lavori della seconda Assemblea della Fondazione An esclama: “Finalmente si fa chiarezza e si capisce a chi spetta il compito di aggregare la destra moderna. La legittimazione di Fratelli d’Italia è avvenuta prima attraverso il consenso popolare e oggi anche nella Fondazione An: non ne dubitavamo. Fratelli d’Italia è l’unico partito presente in Parlamento che si richiama ai valori della destra e che continua a crescere e a lavorare sul territorio. Manterremo l’impegno preso e da oggi daremo il via ad una grande campagna di aggregazione”.

La cordata dei quarantenni, fallisce clamorosamente. Tornano a mani vuote la cordata dei quarantenni, così ribattezzata l’alleanza del gruppo che sosteneva Gianni Alemanno, Roberto Menia, Italo Bocchino e Mario Landolfi, che volevano delegittimare la Meloni e il suo progetto politico, mentre con titolo ora potrà far rinascere dalle ceneri una destra appiattita, senza anima e spesso senza orgoglio, così almenop loro dicono.

La prova mancata dei "quarantenni". Per i colonnelli ormai detronizzati, Fratelli d'Italia avrebbe dovuto dire addio al simbolo di An e appoggiare un congresso per la creazione di un nuovo partito della destra sotto lil simbolo della stessa Fondazione AN. Un "Partito degli italiani", era il nome proposto, che fosse in grado di superare la subalternità alla Lega di Matteo Salvini e a Forza Italia di Silvio Berlusconi. Ma vince però al duello con “lame e coltelli” la linea Gasparri-Matteoli-La Russa.

Maurizio Gasparri è uno dei primi a commentare e lo fa su Twitter:Soddisfatto per la sconfitta del tentativo di Fini e Alemanno di condizionare #FondazioneAN , respinto assalto alla cassa“.

L’on. Fabio Rampelli, capogruppo di FdI in Camera dei Deputati lancia un messaggio inequivocabile: “Dall'Assemblea dei Soci di An esce un messaggio inequivocabile di chiarezza: la destra è rappresentata da Fratelli d'Italia e da Giorgia Meloni. Fini, Alemanno, Bocchino, insieme ai tesserati del partito di Alfano tra cui Roberta Angelilli, in fila a votare per loro, possono arrendersi a questa evidenza. La mozione dei risentimenti è stata bocciata. A FDI AN resterà il simbolo e ci faremo carico di un'altra stagione di nuove aggregazioni che sarà suggellata da un grande congresso”.




“IL CIBO E’ SCADENTE”: COSI’ GLI IMMIGRATI LO HANNO BUTTATO IN STRADA

di Christian Montagna

Eraclea (Venezia) – Arriva sui social network di esponenti politici e attraverso le testate locali la notizia che ha già fatto il giro del web raccogliendo condanne e critiche ovunque. Giorgia Meloni, ha riportato sul suo profilo facebook, una protesta ad opera di immigrati ospiti del residence “Mimose” ad Eraclea. Considerato a loro dire scadente, gli immigrati hanno lanciato vassoi in strada in forma di protesta, rinunciando al pasto serale. La protesta era indirizzata alla cooperativa “Solaris” che gestisce i servizi dei circa duecento profughi di Eraclea Mare.


A protestare, si legge sul profilo della Meloni, sono immigrati che, per la maggior parte, non hanno diritto all’asilo politico: “A chi si lamenta e nel 90% dei casi non ha diritto all’asilo politico e alle ”solidali” cooperative che hanno trasformato l’immigrazione un business, ricordo che lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per immigrato. Soldi che l’Italia non prevede invece per i suoi anziani, per i disoccupati, per le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e a mettere in tavola la cena. Al Governo invece chiedo: avete già messo in ginocchio Eraclea, la sua immagine di località turistica e gli operatori del settore con le vostre folli politiche sull’immigrazione. Dopo l’ennesima protesta di ieri continuerete a dormire o vi svegliate?”


La protesta a Cairo Montenotte in Liguria. A darle manforte, è l’esponente di Forza Italia Alessandro Parino secondo cui, quella che inizialmente poteva essere considerata una bufala del web, è quanto accaduto la scorsa notte in Liguria, a Cairo Montenotte. L’esponente politico ha dichiarato in una nota: “ Prendiamo atto che quello che poteva essere una bufala, ovvero gli immigrati che rifiutano il cibo, non è tale, dato che è successo a Cairo Montenotte”. “Questa, prosegue il consigliere savonese, è una situazione assolutamente fuori controllo e capovolta. I prefetti hanno sovvertito l’ordine e di fatto comandano sopra i sindaci. E’ necessario che vengano interrotti gli arrivi nella nostra Regione e spero che anche Savona emani presti un’ordinanza che vieti l’ingresso agli immigrati senza il permesso sanitario, così come ha fatto Alassio”.
La protesta, giunge dalla casa di riposo “Baccino” di via Boreali Dagna. Anche stavolta i protagonisti dell’episodio sono stati alcuni profughi che da qualche giorno si trovano a Cairo Montenotte ospiti di Villa Raggio, gestita dalla cooperativa “Il Faggio” (che ha in gestione anche le cucine della residenza protetta).


Non sarebbero state gradite minestrine e piatti leggeri cucinati per gli ospiti che si aspettavano di trovare nei piatti bistecche e altri alimenti. I profughi avrebbero accusato gli addetti alla preparazione dei pasti rifiutandosi di ritirare la cena. Una discussione durante la quale da parte degli stranieri sarebbe volata anche qualche parola di troppo…




ZAGAROLO: GIORGIA MELONI SOSTIENE STEFANO NOVELLI

 

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Fabio Rampelli (Capogruppo camera deputati), Marco Silvestroni (Consigliere Area Metropolitana, portavoce provinciale) e Paolo Della Rocca, sindaco di Palombara Sabina, sanno persenti a Palazzo Rospigliosi 11 maggio 2015 alle ore 19:30 per la presentazione del candidato Stefano Novelli a sostegno del candidato a sindaco Aniello Nunziata

 

di Alessandro Rosa

Zagarolo (RM) – Fratelli d’Italia è pronta ad affrontare le elezioni amministrative del 31 maggio ormai alle porte anche nel Comune di Zagarolo. Partita da poco la campagna elettorale che ha visto uscire dal cappello di uno strano cilindro sette candidati a sindaco, con una novità, poiché per la prima volta in questo comune si voterà con il sistema maggioritario a doppio turno, che dichiarerà vincitore il candidato che raggiungerà la maggioranza assoluta (50% +1 dei voti validi), altrimenti si passerà al ballottaggio che incoronerà vincitore il candidato che otterrà, al secondo turno, la maggioranza relativa dei voti.
Domani a Palazzo Rospigliosi, nella stupenda cornice della Sala delle Bandiere saranno presentate le liste che appoggiano la candidatura a sindaco di Aniello Nunziata e per questa occasione tutta la compagine di Giorgia Meloni sarà presente in forze per sostenere la lista “UNITI per Zagarolo –FI e FDI” ed i particolare il portavoce di Fratelli d’Italia, Stefano Novelli, il cuore e l’anima di questo innovativo progetto che affronterà chi questa città per anni ha male amministrato.

Novelli, parliamo di questa destra a Zagarolo, ma allora esiste?
Certamente che esiste, è impensabile che in una realtà come in quella di Zagorolo, dove la sinistra fa da padrona da circa trent’anni, non esiste una vera forza di opposizione. Questo è quello che quei quattro consiglieri di “opposizioni” balzati nella compagine leodoriana volevano far credere alla NOSTRA GENTE, ma la figura barbina che hanno fatto è ormai sotto gli occhi di tutti, ora la gente sa che se si renderà complice di questo scellerato modo di fare politica, non potrà più lamentarsi del disastro ufficiale decretato dai fatti e documenti di una amministrazione totalmente “fallimentare”.

“Uniti per Zagarolo” questo è il nome della lista nella quale sono confluiti i due simboli di destra FI e FdI. Ma lei, come coordinatore politico della coalizione, non aveva chiuso le porte proprio a Forza Italia in questo progetto politico?
Quella chiusura era solamente un’ammonizione ai referenti sovracomunali che probabilmente non sapevano delle operazioni segrete che da tempo, qualche persona proclamatasi portavoce di Forza Italia, stava cercando di intavolare con altre forze politiche non certo di area destra. Ed è grazie alla caparbietà dell’attuale portavoce di FI, Aldo Fabrizi, ed anche grazie alla mediazione del mio infaticabile amico, Aldo Mulas (FdI) siamo riusciti a far quadrare il cerchio, creando l’unica alternativa politica al PD rappresentata in parlamento. Ma l’aspetto in questa storia che mi ha reso più felice, è stato l’ufficiale passaggio del testimone dall’amico e storico segretario del MSI, Pietro Giusti, persona che nel paese gode di una incondizionata stima frutto di antiche battaglie e riconoscimenti personali ottenuti sul campo.

Domani sarà presente a Palazzo Rospigliosi l’On. Fabio Rampelli che sponsorizzerà la sua candidatura
La sua presenza non può che farmi onore, una personaggio politico di tale integrità morale e politica che nei banchi del parlamento e assai difficile trovare al giorno d’oggi. Prendendomi una licenza, vorrei permettermi di paragonare il suo intuito nell’aver creduto ed ideato un movimento politico come Fratelli d’Italia che sta dimostrando un’identità sempre più forte e concreta a livello nazionale, al mio nel aver riacceso nei cuori dei cittadini zagarolesi di destra la speranza che finalmente dopo circa sei lustri di “regime” di sinistra, il nostro paese avrà la possibilità di tornare a credere nelle istituzioni in una politica sociale, per la famiglia e per i diritti e la tutela dei cittadini travolti dalla mala amministrazione, e dalla finta opposizione che finalmente ha mostrato il suo vero volto. Mi verrebbe da dire che fino a ieri Zagarolo era famosa per un piatto tipico locale chiamato “Tordo Matto”, ad oggi i piatti tipici sono due, il secondo è il “Salto della Quaglia”.

Lei deve essere una persona benvoluta, domani saranno al suo fianco anche l’On. Marco Silvestroni e il sindaco di Palomabra Sabina, Paolo della Rocca
Di Silvestroni cosa dire, oltre che un amico vero è stato il mio primo sponsor ufficiale, ha creduto in me e nelle mie possibilità, lasciandomi carta bianca in ogni decisione. Lui sta correndo come candidato a sindaco nel suo comune, quello di Albano Laziale ed il suo sostegno qui a Zagarolo, mi fa comprendere quanto abbia a cuore il nostro progetto.
La presenza di Paolo Della Rocca mi entusiasma, oltre che per la sua storica appartenenza al popolo di destra, anche perché nel suo doppio mandato di sindaco è riuscito a sovvertire la disastrosa performance della sinistra dalla quale aveva ereditato il testimone e i debiti, riuscendo addirittura a riportare in attivo i conti del comune da lui amministrato in un periodo di grossa crisi, come quello che stiamo attraversando. Questo a dimostrazione che, chi si nasconde dietro all’attuale crisi economica è solamente o un bugiardo o un incapace. E noi prenderemo come esempio tangibile la sua decennale amministrazione. Volevo infine ringraziare la candidata a consigliera Barbara Mereu da me fortemente voluta in abbinamento, la quale si sta spendendo per questo progetto, credendo fortemente nella capacità di poter cambiare il destino di questo paese. Palombara Sabina docet.

Allora domani fuochi d’artificio?
Per quelli dovremmo probabilmente aspettare per la metà di giugno, però posso garantirvi che sarà una serata scoppiettante, con una sorpresa da parte di Giorgia Meloni, ma soprattutto sarà un momento per condividere le nostre idee e scambiarci consigli preziosi, e brinderemo insieme per questa campagna elettorale ormai iniziata.




BANCHE, GIORGIA MELONI: PRESTITO IPOTECARIO "ULTIMA PORCATA DI RENZI"

Tuona Giorgia Meloni a difesa e a tutela dei pensionati proprietari di immobili: ”nel giro di pochi anni e a fronte di un prestito contenuto, gli anziani si ritroveranno a regalare l’intero valore della propria casa alle banche. Siamo davanti ad una cosa schifosa.”

di Alessandro Rosa

Sul prestito vitalizio ipotecario, ideato da questo Governo appena entrato in vigore, tuona Giorgia Meloni leader di Fratelli d’italia: "è l’’ultima porcata di Renzi” e spiega il motivo per il quale questa nuova manovra sembrerebbe non tutelare i pensionati e i proprietari di immobili, che nella necessità di liquidità potrebbero attivarlo, ipotecando le proprie case: "Renzi ci dice che il prestito vitalizio ipotecario può essere un’opportunità per gli anziani per ottenere un prestito dalle banche, che sarà restituito alla loro morte grazie al valore della loro casa di proprietà. In realtà, è solo l’ultima porcata inventata da Renzi per derubare la povera gente e regalare soldi alle banche. Con questo provvedimento – continua Giorgia Meloni – il Governo mette in atto un sistema di usura legalizzato con il quale viene consentito alle banche di farsi pagare gli interessi sugli interessi (anatocismo).”

La Meloni spiega quale meccanismo perverso attende pronto dietro l’angolo gli ignari pensionati:” Nel giro di pochi anni e a fronte di un prestito contenuto, gli anziani si ritroveranno a regalare l’intero valore della propria casa alle banche. Siamo davanti ad una cosa schifosa che ricorda tanto gli sciacalli del mercato nero in tempo di guerra, che pretendevano oro e argento in cambio di un tozzo di pane e del latte per i bambini. In Parlamento Fratelli d’Italia ha votato contro questa legge infame.”

Ma l'anatocismo no era illegale? Nuove perle dal governo Renzi sotto avanti a chi tocca?


La Meloni avvisa tutti, sulla trappola del prestito vitalizio che purtroppo è entrato in vigore, sperando che le persone più giovani tutelino quelle più anziane:” informate i vostri genitori, i vostri nonni e tutti gli italiani di quello che sta succedendo»




ALBANO LAZIALE: ALL'ALBA RADIANS BAGNO DI FOLLA PER GIORGIA MELONI

Redazione

Albano Laziale (RM) – Il teatro Alba Radians gremito di persone per l’arrivo di Giorgia Meloni a sostegno del candidato sindaco Marco Silvestroni. Diversi i posti in piedi, tanto entusiasmo dei partecipanti per un evento che si è rivelato un vero successo.

La leader nazionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Giorgia Meloni è tornata a parlare dell’emergenza immigrazione e della stringente necessità di mettere un freno al flusso dei migranti non permettendo che avvengano più sbarchi ma “curando” il problema alla radice, in Libia Meloni ha simbolicamente alzato in braccio a Marco Silvestroni scommettendo sulla sua candidatura a sindaco di Albano Laziale e ripetendo quello che ormai è diventato un tormentone: “Questa volta voto Silvestroni”.

Il candidato sindaco di Albano Laziale Marco Silvestroni ha rinnovato la volontà di “mandare a casa” questo governo di centrosinistra che non ha combinato nulla.

La Meloni è poi tornata sui temi nazionali senza risparmiare una stoccata ad Alfano: “Provo sincera pena per Angelino Alfano: è una brava persona che si è ritrovata a ricoprire un ruolo fuori dalla sua portata. Ripeterò quella che per noi è l’unica soluzione per fermare gli sbarchi e le morti in mare: in Libia esiste un governo legittimo riconosciuto dalla comunità internazionale, che è quello di Tobruk; un intervento militare a sostegno di questo governo per aiutarlo a riprendere il controllo delle coste e mettere in atto un blocco navale per impedire le partenze e distruggere i barconi degli scafisti non è un atto di guerra. E segnalo a tutto il Governo Renzi che il legittimo governo libico sarebbe ben felice di fare un accordo con noi se l’Italia uscisse dalla sua politica di ambiguità nei confronti delle diverse fazioni presenti in Libia. Sono certa che prima o poi riuscirà a capirlo financo Angelino Alfano. Purtroppo, con tutto l’affetto, l’Italia non può permettersi di perdere altro tempo e sarebbe un bene per tutti che Renzi, Alfano, Gentiloni e tutto questo Governo di incapaci avesse la decenza di ritirarsi in buon ordine ed evitare a loro e all’Italia altre figure di melma”. Torneremo con ulteriori aggiornamenti e gallery fotografica dell'evento. Resta informato sulle elezioni di Albano con il nostro speciale elezioni 2015. 




ALBANO LAZIALE: GIORGIA MELONI A SOSTEGNO DI MARCO SILVESTRONI

 

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Redazione

Albano Laziale (RM) – A poco più di un mese dalle elezioni Amministrative, che il 31 maggio rinnoveranno l’intero consiglio comunale di Albano Laziale, la coalizione a sostegno di Marco Silvestroni sindaco cala il jolly con l’arrivo dell’onorevole Giorgia Meloni, leader nazionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. La Meloni sarà ospite del Teatro Alba Radians (via Borgo Garibaldi, 6), dove a partire dalle ore 17 di venerdì 24 aprile sarà possibile assistere ad un dibattito che verterà su svariati temi, con preminenza al lavoro, la sanità, l’ambiente, il sociale e la sicurezza.

“Questa volta voto Silvestroni” sarà lo slogan da cui si dipanerà la campagna elettorale del candidato sindaco, che ha raccolto a sé una coalizione di liste civiche trasversali che promettono di assicurare ad Albano quel ricambio amministrativo di cui tutti, da tempo, predicano la necessità.

Tre i temi cardine trattati nel dibattito: ambiente e tutela del territorio per cui relazioneranno Stefano Giammatteo, presidente Aspal, mentre la seconda e terza parte sarà incentrata sui temi giovani e lavoro, sanità e sprechi coi puntuali e sempre appassionanti interventi dell’onorevole Meloni.

Il capogruppo consiliare della Città Metropolitana di Roma Capitale e candidato sindaco di Albano Laziale, Marco Silvestroni, relazionerà poi sui punti cardine della sua campagna elettorale in vista del voto del 31 maggio.

“Durante l’incontro – fanno sapere dallo staff di Silvestroni – vogliamo ribadire quanto è importante la politica reale e quanto le elezioni, soprattutto quelle amministrative, non siano mai scontate e scritte, perché la forza di una coalizione sono proprio gli elettori. Siamo convinti che la nostra proposta sia l’unica vera alternativa al disastro di questi ultimi 5 anni, ed il nostro programma  è l’unico che punta a concetti semplici. A smuoverci la certezza che vengono prima i cittadini di Albano, Pavona e Cecchina, che la sicurezza urbana è un diritto, che la giustizia sociale non è fatta di ricatti e umiliazioni, ma di rispetto. Tutti temi che al Teatro Alba Radians.  alle 17 di venerdì 24 aprile, approfondiremo con Giorgia Meloni e con tutti quelli che vorranno essere protagonisti di una nuova era per la Città di Albano”.

 




GIORGIA MELONI MANIFESTA CONTRO L'ISIS: FIACCOLE PER FERMARE IL TERRORISMO

di Angelo Parca

Roma – Giorgia Meloni inarrestabile organizza in assoluto la prima fiaccolata a Roma presso il pantheon per fermare il possibile dilagare del terrorismo islamico in Italia, quindi blocco degli sbarchi di immigrati sulle coste meridionali italiane scongiurando infiltrazioni dell'Isis. Protagonista Fratelli d'Italia che dal 20 febbraio a Roma, di fronte al Pantheon, ha programmato tutta una serie di manifestazioni fra Milano, Firenze, Venezia, Napoli, Palermo. In tanti nella Capitale sono stati insieme alla leader del partito, Giorgia Meloni e a Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi a Montecitorio. Davanti al Pantheon, una selva di fiaccole, uno striscione con il messaggio "Fermiamoli: luci contro il terrorismo".

E tante sono state le condivisioni e consensi rispetto alla linea della Meloni che qualche giorno fa si è vista anche con Matteo Salvini per fronteggiare una linea comune per il futuro del centrodestra antirenziano: "Bisogna preoccuparsi – ha detto Giorgia –  della superficialità con la quale Renzi sta affrontando la questione Isis. Il fatto che i terroristi utilizzino i barconi per creare scompiglio e infiltrare i terroristi è un pericolo concreto sostenuto dalle intelligence di mezzo mondo. Con le dichiarazioni tranquillizzanti di oggi il premier dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza a governare la Nazione"




ROMA- FEYENOORD: SCOPRI COSA HA DETTO GIORGIA MELONI

Roma devastata dagli hooligans olandesi, guerriglia con le forze dell’ordine, la città eterna in mano a orde di tifosi, Giorgia Meloni FdI, pretende i risarcimenti

di Cinzia Marchegiani

Sembra una scena apocalittica, ma è semplicemente Roma devastata dai tifosi della squadra del Feyenoord, gli hooligans olandesi. Roma trasformata in un campo di battaglia, nella notte di martedì 28 febbraio 2015, sotto assedio oltre Campo dèi Fiori, e oggi nel pomeriggio anche la bellissima Piazza di Spagna. Le indignazioni dei turisti che si sono trovati coinvolti in una guerriglia metropolitana, tra hooligans e polizia e poi i negozianti, costretti a chiudere per paura e le proteste non si sono fatte attendere:”i tifosi a orde sono stati lasciati liberi di girare”. Ora la città è blindata e sembra che i facinorosi sembrano essere 1.500 di più rispetto ai biglietti venduti. Roma colpita al cuore in un escalation di ordinaria follia. Il bollettino di guerra conferma 33 fermi di cui 23 arresti tutti di nazionalità olandese. 

In merito interviene Giorgia Meloni che con una fotografia lucida racconta quello che è accaduto ieri: "Sono intollerabili le immagini che arrivano da piazza di Spagna e Campo de’ Fiori: orde di trogloditi ubriachi e drogati che stanno devastando il centro di Roma trasformandolo in un campo di battaglia. Gente che urina sui muri, che lancia bottiglie di birra ai passanti e alle vetrine dei negozi obbligandoli a chiudere, che fronteggia le Forze dell’ordine, che riduce i monumenti in contenitori di rifiuti impedendo a romani e turisti venuti in visita nella Capitale di viversi le bellezze della Città Eterna. Mi chiedo cosa stiano facendo Alfano e Marino, oltre a sparare le solite frasi di circostanza senza senso, che come al solito si distinguono per totale indifferenza e incapacità.” E la Meloni tuona proprio in ricordo del trattamento che le altre Nazioni hanno riservato ai tifosi italiani in trasferta, menzionando anche gli arresti preventivi ingiustificati e settimane di carcerazione immotivata in totale assenza di episodi di violenza e vandalismo e chiede. Mi aspetto che l’Italia abbia la dignità, prima di rispedire a casa a calci nel sedere questi dementi, di pretendere immediatamente il risarcimento dei danni materiali e di immagine subiti dalla città. Questo schifo lo facciano a casa loro.”




SCANDALO "CHIL POST SRL" CON RENZI SENIOR INDAGATO: CHI HA PAGATO I DEBITI?

di Cinzia Marchegiani

Dopo le denunce del capogruppo di FdI-An e candidato presidente in Regione Toscana Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha depositato oggi un’interrogazione parlamentare sul caso dei debiti della Chil, la società della famiglia Renzi, pagati con le risorse del Fondo centrale del Ministero dell’Economia. La Procura di Genova ha aperto un fascicolo proprio sulla Chil post Srl, la società di Tiziano Renzi, dichiarata fallita nel marzo 2013 , iscrivendo nel registro degli indagati il padre del premier con un’accusa pesante, quella di bancarotta fraudolenta. Si legge che per i i magistrati il papà di Matteo Renzi avrebbe ceduto la parte sana dell'azienda alla Eventi 6 intestata Laura Bovoli (la moglie), proprio quella società che all'epoca dei fatti aveva tra i propri soci anche Alessandro Conticini, fratello di Andrea, marito di Matilde Renzi, sorella del premier e a sua volta socia nella Eventi 6.

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE PRESENTATA IN CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA DA FRATELLI D’ITALIA, da Giovanni Donzelli, Marina Staccioli, Paolo Marcheschi

Vista la deliberazione del Consiglio Regionale n. 66 del 10 luglio 2007 con la quale si approva il Piano regionale dello sviluppo economico (PRSE 2007-2010) che prevede, tra l’altro, nell’ambito della Linea di intervento 3.1 “Ingegneria finanziaria” interventi di garanzia con caratteristiche tali da rispettare i requisiti richiesti dall’Accordo di Basilea; Considerato che il Consiglio di Amministrazione di Fidi Toscana Spa ha deliberato il 16.10.2008 lo stanziamento di € 1.500.000,00 destinato a potenziare i fondi regionali di garanzia a favore delle pmi;

VISTA LA DELIBERAZIONE di G.R. n. 1086 del 15.12.2008 che approva, tra l’altro, le modalità di attuazione degli ”Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese”, stabilendo che tali interventi siano attuati mediante apporto di risorse a Fidi Toscana Spa a titolo di finanziamento, nel rispetto delle previsioni recate nelle Istruzioni di Vigilanza per gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui alla Circolare n. 216 del 5 agosto 1996, settimo aggiornamento del 9 luglio 2007, e al relativo allegato “A”;
PRESO ATTO che con deliberazione n.1027 del 09/12/2008 la Giunta Regionale ha approvato il protocollo di intesa “Emergenza Economia” Regioni-Sistema bancario operante in Toscana; Visto il Decreto N° 266 del 15 Gennaio 2009 avente per oggetto: “PRSE 2007-2010 Linea di intervento 3.1 Ingegneria finanziaria “Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese”.
Approvazione dell`accordo di finanziamento e del regolamento” in cui si D E C R E T A:

“1. di approvare l’accordo per un finanziamento a Fidi Toscana per un importo massimo di € 14.375.436,00 finanziamento per l’attuazione degli “Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese” di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di approvare il regolamento relativo agli “Interventi di garanzia per la liquidità delle imprese”, di cui all’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto; 3. di rinviare l’assunzione degli impegni al momento in cui saranno rese disponibili le risorse a seguito delle necessarie variazioni di bilancio.”;
EVIDENZIATO che tra le domande presentate ne risulta una da Chil s.r.l. presentata il 16/03/2009 per un finanziamento di euro 437.000 euro a 84 mesi tramite la BCC Pontassieve, filiale di Pontassieve; Ricordato che in tale data l’unico dirigente, in aspettativa, della società CHIL S.r.l. risulta essere l’ex socio Matteo Renzi e che la società era ed è stata a tutti gli effetti una società della famiglia;
EVIDENZIATO che in tale data Fidi Toscana risulta essere partecipata anche dalla Provincia di Firenze per 1.413.412,00 € (Il primo socio pubblico per partecipazione dopo la Regione Toscana) e che Matteo Renzi era Presidente della Provincia;

Considerato che la garanzia di Fidi Toscana è stata deliberata il 15/6/2009 tra il primo e il secondo turno delle elezioni comunali di Firenze con cui Matteo Renzi stava diventando Sindaco di Firenze; Ricordato che anche il Comune di Firenze è socio di Fidi Toscana Spa; 

PRESO ATTO che l’operazione è stata erogata dalla banca il 13/8/2009 quando Matteo Renzi era Sindaco di Firenze;

Considerato che l’intervento è stato effettuato a prima richiesta nella misura dell’80% a valere sulle risorse della Misura Liquidità PRSE 2007-2010;

Preso atto che in data 08/10/2010 protocollo n°FI-2010-63542 Chil Post s.r.l. cedeva un ramo aziendale a Chil Promozioni oggi EVENTI 6 s.r.l. (società riconducibile sempre alla famiglia Renzi);
RICORDATO che in data 14/10/2010 le quote della società Chil Post s.r.l. sono state trasferite interamente da Renzi Tiziano a Gian Franco Massone;
EVIDENZIATO IL PASSAGGIO A SOFFERENZA DELLA POSIZIONE DA PARTE DELLA BANCA dovuto all’insoddisfacente andamento del rapporto ed al perdurare dell’insolvenza relativa all’estinzione di fatture Italia anticipate e scadute;
PRESO ATTO CHE IN DATA 12/8/2011 SI È VERIFICATO IL PRIMO MANCATO PAGAMENTO DI UNA RATA DEL FINANZIAMENTO DA PARTE DI CHIL POST S.R.L.;
PRESO ATTO CHE LA MESSA IN MORA DA PARTE DELLA BANCA È STATA EFFETTUATA IL 20/10/2011, nel rispetto dei termini della Convenzione regolante i rapporti tra le banche e Fidi Toscana. L’esposizione complessiva al momento della richiesta di attivazione della garanzia era di euro 322.316,34; Evidenziato che in data 15/2/2012 la banca richiedeva a Fidi Toscana l’attivazione della garanzia rilasciata a valere sulla Misura in oggetto;

RICORDATO CHE IL 07/02/2013 IL GIUDICE DEL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI GENOVA DICHIARAVA IL FALLIMENTO DI CHIL POST S.R.L. e che su questa vicenda la Procura di Genova indaga per bancarotta fraudolenta e tra gli indagati secondo quanto riportato da organi di stampa risultano esserci anche Tiziano Renzi e Laura Bovoli genitori di Renzi;
PRESO ATTO CHE LAURA BOVOLI RISULTA TRA L’ALTRO ESSERE PRESIDENTE DEL CDA DI EVENTI 6 S.R.L.;
EVIDENZIATO CHE IN DATA 1/8/2013 È STATA LIQUIDATA DA FIDI ALLA BCC PONTASSIEVE LA SOMMA DI E. 263.114,70 A COPERTURA DELLA PERDITA SUBITA DALLA BANCA (LA SOMMA È PARI ALL’80% DELL’ESPOSIZIONE COMPLESSIVA AL MOMENTO DELLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DELLA GARANZIA + INTERESSI ED ONERI);
RICORDATO CHE IL 22/02/2014 MATTEO RENZI È DIVENTATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO;

PRESO ATTO che in data 30/10/2014, Fidi Toscana ha ricevuto dal Fondo Centrale di Garanzia la somma di euro 236.803,23 a seguito dell’attivazione della controgaranzia;
CONSTATATO CHE IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA È AFFERENTE AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DIREZIONE GENERALE DELLO SVILUPPO ALLE IMPRESE E QUINDI AL GOVERNO PRESIEDUTO DA MATTEO RENZI;

Pertanto, la perdita sofferta sull’operazione da Fidi Toscana, a valere sulla Misura liquidità , è stata di euro 26.311,47 e dal Fondo di Garanzia di euro 236.803,23;
PRESO ATTO QUINDI CHE I DEBITI CREATI DALL’AZIENDA DI FAMIGLIA DI MATTEO RENZI SONO STATI PAGATI CON SOLDI PUBBLICI TRAMITE SIA LA FINANZIARIA REGIONALE CHE IL FONDO DI GARANZIA DELLO STATO QUANDO MATTEO RENZI RICOPRIVA RUOLI APICALI NELLE ISTITUZIONI DI RIFERIMENTO;
Ricordato che in Italia si suicida per crisi un imprenditore ogni cinque giorni;
Ricordato che l’accesso al credito è una delle maggiori difficoltà, insieme alla pressione fiscale, che riscontrano le aziende toscane;
Evidenziato che a Fidi Toscana non risulterebbero comunicati nè l’esposizione politica della società Chil s.r.l. al momento della richiesta del finanziamento, nè la successiva cessione di ramo aziendale.
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA PER SAPERE:
– se quanto descritto in narrativa corrisponde al vero e se ne era a conoscenza;
– se è corretto che la gestione di questi finanziamenti sia stata affidata a Fidi senza gara; – chi e con che criteri in Fidi Toscana ha valutato la domanda di CHIL s.r.l.;
– se è corretto che Fidi non sia informata di cessioni di rami aziendali di imprese a cui ha offerto garanzia;
– se Fidi Toscana può revocare le garanzie in caso di modifiche aziendali che trasformano radicalmente l’azienda e le condizioni che avevano permesso la garanzia di Fidi;
– se reputa corretto ed etico il comportamento della famiglia Renzi; – se è prerogativa della Regione tramite Fidi pagare i debiti dell’azienda di famiglia del Presidente del Consiglio e del segretario del partito di maggioranza della Regione Toscana mentre gli imprenditori si suicidano per la crisi.

Giorgia Meloni insiste sulla trasparenza:”perché è semplicemente scandaloso che il governo Renzi sia intervenuto per coprire con i soldi pubblici i buchi di bilancio creati dalla società di proprietà dei parenti del Presidente del Consiglio.
Deve essere fatta immediata chiarezza e il premier Renzi deve dare una risposta urgente. Gli italiani hanno il diritto di conoscere la verità.”




TOR SAPIENZA, DEGRADO: GIORGIA MELONI CHIEDE UN INCONTRO AL SINDACO IGNAZIO MARINO

di Cinzia Marchegiani

Roma – Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia è andata in visita a Tor Sapienza per raccogliere le testimonianze dirette dei cittadini che lì ogni giorno vivono una quotidianità lontana dalla boutade di alcuni giornali. La Meloni racconta semplicemente una realtà esplosiva, di forte degrado ed emarginazione:” Le immagini di un intero quartiere che scende in piazza, composto da madri, padri, nonni, ragazzi, raccontano qualcosa di molto distante dall'idea di razzismo: raccontano di una situazione di degrado che è ormai diventata intollerabile. Loro non ce l'hanno con gli immigrati ma con le Istituzioni che li hanno lasciati soli. E sono proprio le Istituzioni a dover dare risposte a queste persone: il Governo che con le sue fallimentari politiche sta creando una guerra tra poveri e le Istituzioni locali che continuano a scaricare sulle periferie il peso delle loro scelte. I cittadini di Tor Sapienza vivono una situazione di esasperazione comprensibile: noi siamo disponibili a dar loro una mano e penso che Marino dovrebbe andare da loro per vedere con i propri occhi cosa sta succedendo.”

Per questo Giorgia Meloni ha chiesto al sindaco Marino un incontro ufficiale per parlare della sua visita di ieri a Tor Sapienza.

In questo paese dove molti si riempiono la bocca di integrazione, e ciò accade quando non si vivono direttamente in questi territori, l’altra faccia della medaglia, che a nessuno non fa comodo  guardare, fotografa situazione al limite della sopportazione umana. Qui le istituzioni scaricano sulla comunità un impegno che non può affrontare da sola in una giungla di deregolamentazione. Assente assoluto è una guida che al di sopra di tutti sia in grado di indicare e tutelare una corretta coesistenza. Il degrado non è culturale, e non è neanche questione di razzismo, ma una patologia ben diversa che testimonia l’assenza o la superficialità delle istituzioni che troppo spesso prendono decisioni senza attuare monitoraggi e controlli demandando al buon senso degli italiani un crisi sociale ed economica che sfocia in degrado spaventoso, e che gli stessi cittadini non possono arginare per mancanza di strumenti basilari come le autorità e le leggi. Questi territori non possono essere ideati come una valvola di accoglienza straniera, che diventa una polveriera pronta ad esplodere in ogni momento. Quando non si creano i presupposti per una vera integrazione, si creano intolleranze che non devono essere strumentalizzate come "questione di razzismo", e con serietà  le istituzioni devono affronatre con le giuste responsabilità…. Marino se ci sei batti un colpo, ti chiama la Meloni!




PROVINCE, LA MELONI NON HA DUBBI, E’ UN RISULTATO DA UNIONE SOVIETICA

di Cinzia Marchegiani

Al margine della conclusione dell’elezione per i nuovi consigli metropolitani e provinciali arriva la stoccata di Giorgia Meloni, il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che senza indugio etichetta il risultato pari ad una conduzione da “Unione Sovietica”. La Meloni spiega l’affondo a Renzi e Del Rio: “avevano pomposamente annunciato la cancellazione delle province ma oggi si è conclusa l’elezione per i nuovi consigli metropolitani e provinciali, non scelti dal popolo attraverso libere elezioni ma scelti dai consiglieri tra di loro.” Il risultato ottenuto è un quadro lontano dalle percentuali attuali delle forze politiche e la stessa Meloni lo definisce delirante spiegandone il motivo:”il centrosinistra conquista praticamente il 90% dei presidenti, un 10% circa il centrodestra, 0 spaccato forze come il m5s che pure oggi è il secondo partito più votato d’Italia. Ecco, neanche in Unione sovietica sarebbero riusciti a mettere in atto un simile disegno e a farlo passare sotto il silenzio generale.” La situazione appena fotografata sarà  subito contrastata da Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale la quale annuncia tramite un comunicato, che già da domani inizierà a denunciare e a combattere per chiedere che siano i cittadini a eleggere i propri rappresentanti:” E lo faremo nonostante il risultato ottimo raggiunto dal nostro movimento, presente in tutte le principali città metropolitane e in tantissimi consigli provinciali, perché in Italia non c’è una dittatura ma una democrazia.” L’ultima domanda la Meloni lo rivolge al presidente della Repubblica Napolitano, garante della Costituzione chiedendo cosa ne pensa, ricordando a tutti che la Costituzione all’art.1 recita appunto che la sovranità appartiene al popolo.