Nemi, Azzurra Marinelli: “La lottizzazione I Corsi è figlia di una politica scellerata di destra”

NEMI (RM) – Dopo sei mesi di silenzio riflessivo, dopo aver snocciolato le cause della sconfitta elettorale, aver metabolizzato il fatto inspiegabile per cui alcuni esponenti della sinistra storica di Nemi potessero mettere sullo stesso piano il progetto politico di Ricomincio da Nemi, la sua proposta di squadra di governo con la vecchia, sbiadita, appannata proposta politica di Bertucci, tanto da spingerli all’astensionismo torna a parlare Azzurra Marinelli la segretaria del PD di Nemi: “Vairo Canterani che adesso vuole intervenire sul caso dei Corsi – dice Marinelli –  farebbe bene a continuare a tacere e a rimanere tra coloro che non prendono posizione e che hanno contribuito a regalare, chiavi in mano, per altri cinque anni il governo del Comune ad un sindaco che ha cercato di accaparrare i voti del centrosinistra pur essendo palesemente l’anima più nera e di destra che esista a Nemi e lo dimostra quotidianamente in tutto quello che fa.

Alberto Bertucci è lontanissimo dal Pd e dalla sinistra e ci meravigliamo moltissimo quando vediamo dei componenti della maggioranza, persone che palesemente non dissentono mai e non hanno facoltà di contraddittorio neppure nelle sedute di Consiglio Comunale, alzare timidamente la mano e votare provvedimenti veramente imbarazzanti.

Le sedute del consiglio comunale purtroppo sono sempre una desolazione: prive di un contraddittorio serio che non trascenda nelle offese personali e prive di partecipazione dei cittadini la cui assenza giova soltanto a chi gestisce la cosa pubblica indisturbato.

Su alcune questioni preferisce non affondare la lama perché ha il buon senso di tacere ma il Partito Democratico è sicuramente un partito che a Nemi è rappresentato da un nutrito gruppo di persone che lavorano, si documentano, forniscono informazioni ai cittadini, informazioni che dovrebbero arrivare dall’amministrazione che difetta proprio nella trasparenza e comunicazione verso la cittadinanza.

Noi rispettiamo la decisione che i cittadini hanno preso confidando nuovamente in un’amministrazione sorda rispetto troppi argomenti delicati, un’amministrazione che costruisce il suo consenso sulle bugie a partire da quella clamorosa sullo Sprar. Diciamolo una volta per tutte : Bertucci non ha aderito allo Sprar perché si vuole sottrarre al dovere morale di solidarietà.

Inoltre l’albo pretorio è pieno di permessi a costruire e quindi è inutile cercare di nascondersi dietro un dito. La lottizzazione I Corsi è figlia di una politica scellerata di destra e adesso le conseguenze hanno un peso. Inutile, ora, andare a cercare coloro che si sono riempiti la bocca con la madre di tutte le battaglie: dove sono? E soprattutto dov’erano? Il mio consiglio, per onestà intellettuale è che continuino a tacere come hanno fatto fin’ora perché ci mette la faccia oggi si trova a fare atti concreti e lo testimonia la mole di attività di accesso agli atti e interrogazioni fatte dai consiglieri di Ricomincio da Nemi.

Noi proseguiamo dritti per la nostra strada – conclude la segretaria Pd di Nemi – continueremo ad essere un baluardo democratico che effettua un controllo rigoroso e attento sugli atti dell’amministrazione e una fucina di idee per il futuro. Siamo aperti ad ogni confronto con chi seriamente abbia voglia di mettere il bene di Nemi al centro di una sana discussione, ma assolutamente non disponibili a piegare la testa . MAI!”




Nemi, lottizzazione I Corsi: Canterani: “Hanno vinto i poteri forti”. Ma la scure del Tar pende ancora su alcuni terreni

NEMI (RM) – “I giochi sono fatti, hanno vinto i poteri forti”. Sono le considerazioni di Vairo Canterani, ex sindaco di Nemi da sempre in prima linea nella tutela del verde: “Sembrano non esserci più ostacoli rispetto alla esecutività del Programma Integrato di iniziativa privata in località I Corsi – dice Vairo Canterani – il problema però è più grave di quanto sembra e mi auguro che le mie parole un giorno non debbano rivelarsi premonitrici. Purtroppo,  da questa immensa lottizzazione che Nemi non è strutturalmente pronta ad accogliere può derivare un dissesto idrogeologico a valle, un black out dell’impianto di sollevamento delle acque reflue, una carenza di acqua potabile e soprattutto un danno ambientale irreversibile. Chi controlla affinché vengano realizzate le opere di urbanizzazione necessarie a contere metri e metri cubi di cemento? Purtroppo ha vinto la logica affaristica e lobbistica ma dobbiamo essere coscienti di quello che potrebbe accadere, non è fantascienza purtroppo ma ripeto, il rischio idrogeologico è alto”.

La questione comunque si è conclusa e presto o tardi potrebbe già vedersi il cantiere

È stato un iter psichedelico, quello che ha visto approvare il Piano Integrato, dopo che l’Ente sovracomunale Parco dei Castelli Romani non è ricorso al Consiglio di Stato per cercare di far valere le proprie ragioni e che dopo la sentenza del Tribunale amministrativo del Lazio ha concesso il parere positivo all’attuazione del Piano edificatorio nel cuore dei Castelli Romani. E così, dopo che fu detto no al cemento, nell’epoca in cui l’Ente regionale era guidato dal Commissario Gianluigi Peduto, dopo che il no divenne un si nel periodo del commissario Matteo Mauro Orciuoli, per poi ridiventare un no sotto il commissario Sandro Caracci – attualmente Presidente del Parco Regionale dei Castelli Romani – e poi ancora e definitivamente, seppur con qualche prescrizione, tornare ad essere un si. La zona alta di Nemi è dunque avviata ad una lottizzazione che ridisegnerà il quartiere e che assisterà alla nascita di nuovi insediamenti residenziali e commerciali con relativo sovraccarico degli impianti esistenti e già al massimo della sopportazione per quello che riguarda la raccolta delle acque chiare e scure.

 

Ma la scure del Tar sembra ancora pendere sulla lottizzazione I Corsi

Il Comune di Nemi ha infatti emesso una ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi per delle opere eseguite senza titolo abilitativo da parte di alcuni privati su alcuni terreni interessati dal Piano Integrato segnalando l’abuso, perseguibile anche penalmente, al Tribunale di Velletri, circostanza questa che potrebbe compromettere l’attuazione dello stesso Piano, qualora qualcuno la volesse eccepire. E’ possibile attuare un piano integrato se su parte dei terreni interessati dallo stesso pende un’ordinanza comunale di rimessa in pristino dello stato dei luoghi e una segnalazione di abuso in zona vincolata alla Procura?

I privati, dunque, hanno fatto ricorso al Tar per l’annullamento dell’ordinanza e il Tribunale amministrativo, durante la prima seduta dello scorso novembre 2016, rilevando la mancata costituzione in giudizio dell’amministrazione comunale di Nemi, aveva disposto che i competenti uffici del Comune di Nemi dovevano provvedere alla predisposizione di una accurata ed analitica relazione sui fatti di causa fissando come data del 14 marzo 2017 il proseguo della fase cautelare. Ad oggi si attende ancora di conoscere il verdetto dei giudici amministrativi.




Nemi, lottizzazione dei Corsi: Italia Nostra e "Nemi per Sempre" dicono no

 

di Alberto De Marchis


NEMI (RM) – Torna il fronte del No alla lottizzazione dei Corsi a Nemi. Italia Nostra insieme all'associazione "Nemi per Sempre"  hanno indetto per Il prossimo sabato 18 febbraio alle ore 17 un incontro aperto a tutta la cittadinanza che si terrà presso il locale "Lo Specchio di Diana" per spiegare quelle che vengono definite come "conseguenze catastrofiche per l'ecosostenibilità del territorio di Nemi.


Si prospetta dunque una nuova battaglia che con tutta probabilità vedrà la ricostituzione del Comitato  Cittadino Spontaneo di Autotutela del Territorio e della Comunità.
Una vicenda, quella del piano integrato ai Corsi, per la quale nel 2013 si era già costituito il Comitato, che dopo aver studiato attentamente il progetto presentato valutò l'impatto negativo sul borgo di Nemi soprattutto per l'equilibrio idrogeologico, esprimendo quindi il suo assoluto e incondizionato dissenso alla lottizzazione dei Corsi.

Oggi questa storia, che sembrava definitivamente chiusa e che invece il Tar ha riaperto dopo diverse vicissitudini legali che hanno visto prima il Comune di Nemi proporre un ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio per contrastare i “no” degli Enti sovracomunali per poi ritirarlo e avvalorare un ricorso dei privati al presidente della Repubblica, per poi ritornare al Tar, dove il Comune di Nemi il 22 dicembre 2015 ha prodotto una memoria con cui ha rappresentato – in sintesi – che:  il parere negativo che aveva espresso il Parco regionale dei Castelli Romani si basava su una motivazione erronea “perché investe (solo) profili di natura urbanistica che esulano” dalla sua competenza; – e che in ogni caso, non era dato comprendere le ragioni per le quali il Parco aveva ritenuto la zona priva delle “caratteristiche richieste per le zone territoriali omogenee del D.M. 1444/68”.

"uel progetto è stato di nuovo riapprovato – dice Vairo Canterani –  A nulla sono valse le critiche degli ambientalisti, i quali vogliono sapere a chi giovi realizzare una ulteriore colata di cemento che, convoglierà un fiume di acqua piovana a valle, e cioè, – conclude Canterani – nel vulnerabile centro urbano".

L'Osservatore d'Italia, come fatto nel 2013, seguirà l'intero incontro per documentare gli sviluppi di una vicenda che potrebbe riservare nuovi colpi di scena.


 




NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI. L’APPELLO DEL COMITATO CITTADINO AL COMUNE: “ORA SI PROCEDA CON L’ANNULLAMENTO DEFINITIVO”.

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato Cittadino di Autotutela del Territorio e della Comunità

Nemi (RM) – In merito alla conclusione della Conferenza dei Servizi, richiesta dal Comune di Nemi, riguardante il Programma Integrato di iniziativa privata in località I Corsi, che ha visto esprimersi negativamente in proposito il Parco dei Castelli Romani, l’Assessorato all’urbanistica  e la Direzione per i Beni Culturali e paesaggistici della Regione Lazio,  il Comitato cittadino di autotutela del Territorio e della Comunità, pur prendendo visione delle varie ipotesi di sviluppo della vicenda che sono apparse in questi giorni sulla stampa locale, confida nel senso di responsabilità dell’Amministrazione comunale e si augura che  quest’ultima,  tenendo conto  degli importanti pareri negativi espressi, proceda al definitivo annullamento del suddetto Programma Integrato.

Il Comitato cittadino di autotutela, creato con l’obiettivo primario e indiscusso della difesa e salvaguardia del nostro territorio e dell’ecosistema,  si  costituisce  come Osservatorio Ambientale Permanente, impegnato in un vigile ed attento monitoraggio della zona e pronto ad intervenire di fronte ad eventuali iniziative che possano rappresentare un pericolo per queste terre.  Il Comitato cittadino di autotutela si propone, inoltre, di organizzare sin dai primi mesi del nuovo anno conferenze concernenti tematiche ambientali e problematiche sociali e politiche ad esse interconnesse,  con l’obiettivo di sensibilizzare il più possibile  i cittadini  a tali questioni, affinché il territorio resti effettivamente tutelato.

Cogliamo l'occasione per augurare buone feste a tutti i nostri concittadini, con l’auspicio  di riuscire a vederli presto partecipi in questa battaglia di salvaguardia e tutela del nostro territorio.
Grazie e auguri.

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NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI: ENDOPROCEDIMENTALMENTE PARLANDO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – La vicenda i Corsi non è affatto conclusa. Anzi è davvero una matassa difficile da sbrogliare. Il nostro giornale ha introdotto già da tempo un termine dalla pronuncia ostica e se vogliamo per certi versi ambiguo: “parere endoprocedimentale”.

La parola “endoprocedimentale” in questa faccenda l’abbiamo sentita pronunziare per la prima volta dal direttore del Parco Regionale dei Castelli Tommaso Mascherucci, il quale, in maniera molto compiuta e precisa ci ha spiegato che il parere dell’Ente Parco Regionale dei Castelli Romani non è vincolante ai fini dell’esito della conferenza dei servizi, seppur lo stesso abbia senza dubbio un peso all’interno del paniere.

Il paradosso è quindi dato dal fatto che anche se l’Ente Parco ha detto "no", il finale della storia è ancora tutto da scrivere e ripetiamo che questa è una vicenda che il caso ha voluto fosse nata sotto fortuite congiunzioni astrali.

Insomma pare che il fato e l’evoluzione degli eventi in genere abbia aiutato gli audaci. Renzo Cavaterra detto Massimo, sostenitore in campagna elettorale dell’attuale sindaco Alberto Bertucci, conoscente dell’ex vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti di cui, tra l’altro, uno dei militanti di quest’ultimo è Giovanni Libanori consigliere di maggioranza di Nemi in squadra con Bertucci (quest’ultimo, a sua volta, sostenitore delle gesta del consigliere regionale capogruppo della lista Zingaretti Michele Baldi), potrebbe vedere approvato il programma integrato I Corsi a Nemi.

Il fato potrebbe produrre questo esito grazie proprio al termine “en-do-pro-ce-di-men-ta-le”.

Endoprocedimetale sembra quasi una muta da sub che impermeabilizza gli Enti dalle proprie responsabilità: “Io ho detto sì? ma sono endoprocedimentale!”, “ ho detto no? ma sono endoprocedimentale”.

Quindi, questo significa che se i pareri sono rossi, gialli e verdi possono sbiadire tutti quanti e produrre un grigiolino, per intenderci quel colore che ricorda i palazziI.

Fatto sta che, vincolanti o meno, i pareri hanno un peso, altrimenti perché esprimerli e acquisirli? Ma alla fine ci sarà pur qualcuno, tipo “uomo del monte” che dirà quel sì o quel no vincolante! E chi sarà? Si esprimerà, per quanto riguarda la Regione (Ente sovracomunale), la Direzione del Dipartimento Istituzionale e Territorio dopo aver tenuto conto, tra gli altri, sia del parere espresso dal dipartimento regionale di Urbanistica e Copianificazione Comunale, che potrebbe anche essere stato positivo a riguardo, sia del parere negativo del Parco Regionale dei Castelli Romani.

Poi la palla tornerà nelle mani del proponente Comune che a questo punto potrà procedere oppure ripercorrere tappe già note, oppure ancora tentare degli originali colpi di coda. Se l’esito finale sarà quello che fu nel 2009 allora il Comune di Nemi si troverà di fronte ad una scelta: essere talmente convinti della positività del progetto a tal punto da sfidare i pareri negativi o prendere atto e chiudere la vicenda con un niente di fatto e consequenziali strascichi.

Endoprocedimentalmente parlando, come direbbe il goffo ma rappresentativo Cetto La Qualunque, non è una novità che in Italia leggi, leggine e pareri proliferano e mutano a tal punto da rendere di difficile individuazione e comprensione anche effetti all’apparenza di facile deduzione..

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NEMI, LOTTIZZAZIONE CORSI: IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI BOCCIA IL PROGETTO

Redazione

Nemi (RM) – In riferimento alla seconda convocazione della Conferenza dei Sevizi, chiamata nuovamente a pronunciarsi sulla questione del Programma Integrato di Intervento di Iniziativa privata in località Corsi , che si è tenuta in data 12/12/2013 presso la Regione Lazio, il Comitato Cittadino di Autotutela del Territorio e della Comunità esprime forte soddisfazione e grande sollievo di fronte al parere negativo espresso dall'Ente Parco a riguardo.

"Nell'attesa di  prendere visione della relazione dettagliata, – commentano in una nota dal Comitato – con le relative motivazioni del  diniego espresso, Il Comitato cittadino di autotutela ringrazia  l'Ente Parco in qualità  di organo preposto al mantenimento dell'equilibrio ambientale, per aver  dimostrato, in questa circostanza,  responsabilità, lungimiranza e consapevolezza della propria funzione. Il Comitato ringrazia tutti coloro che hanno manifestato interesse alla vicenda, sia in qualità di privati cittadini, sia come associazioni; un sentito ringraziamento va, inoltre, alla redazione de L'osservatore laziale, per la  puntuale informazione apportata sulla questione e sul nostro territorio in generale".
 
Il Comitato cittadino di autotutela si afferma, a partire da questo momento, come soggetto  permanente, impegnato nel monitoraggio attento del nostro prezioso territorio,  propenso alla collaborazione e ad una costruttiva sinergia con tutti i cittadini e gli organi  territoriali interessati e sensibili,  per l'obiettivo primario della salvaguardia del territorio e della cura e valorizzazione dello stesso.

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NEMI, LOTTIZAZIONE I CORSI: POCHE ORE AL VERDETTO

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Oggi martedì 5 dicembre allo Specchio di Diana a Nemi si terrà una assemblea cittadina sulla questione dell’approvazione del piano integrato I Corsi. Una iniziativa molto importante sintomo di una volontà di sensibilizzazione al rispetto del territorio in cui si vive. E’ importante che ci sia e che si porti avanti a prescindere dai Corsi, ma è doveroso dire che arriva piuttosto in ritardo rispetto alle segnalazioni di questo giornale che risalgono ai primi giorni di ottobre, quando ancora la situazione andava delineandosi. Quando, se si fosse costituito un comitato locale, si sarebbero potute manifestare compattamente le proprie ragioni fungendo da sostegno ad enti che, come il Parco, hanno come mission la tutela dell’ambiente protetto. Adesso che siamo a dicembre, come si dice, i giochi sono quasi fatti. I pareri sono già scritti, le posizioni già delineate e si và verso un esito che positivo o negativo che sia, influenzerà in maniera incisiva l’orientamento che le istituzioni hanno rispetto la politica di tutela dell’ambiente e di conseguenza le intenzioni dell’ente Comune, in questo caso, interessato in prima persona nella positiva realizzazione del Piano integrato ai Corsi (essendo il proponente).
La constatazione nel ritardo dell’appuntamento civico non vuole essere affatto un rimprovero, anzi uno sprono alla necessità di agire con prontezza in quanto tra due giorni, il 12 dicembre, si terrà un’altra conferenza dei servizi e nel frattempo gli Enti che hanno richiesto delucidazioni e ulteriore documentazione, hanno ricevuto quello che dovevano ricevere e dal canto loro hanno già formulato il famoso parere endoprocedimentale che consegneranno appunto questo giovedì.

E se è vero che l’azione civica deve sostenere quella degli Enti di tutela, allora, in questo caso, qualsiasi sarà il verdetto finale, ai cittadini spetta l’oneroso compito di monitorare, contrastare, applaudire, farsi sentire e se necessario manifestare liberamente il proprio assenso o dissenso rispetto tutta questa vicenda. Non è assolutamente il giornale che influenzerà il verdetto, non sono gli ambientalisti e non sono neppure i politici che influenzeranno le sorti de I Corsi. Ogni Ente farà fede alle normative vigenti e formulerà il parere. Non possiamo nascondere il fatto che determinati incroci planetari influenzano azioni e umori ma onestamente possiamo essere spettatori attivi o passivi rispetto a questa vicenda. Dunque. Alla vigilia dell’approvazione del Piano di Assetto, alla vigilia della conferenza dei servizi, alla vigilia della decisione degli attori della conferenza dei servizi, non possiamo far altro che attendere il verdetto e comportarci di conseguenza. Solo un po’ di amaro in bocca, resta quando si notano piccoli screzi interni a diverse correnti politiche che vorrebbero accaparrarsi la paternità di una iniziativa civica che, nel vero senso della parola, non dovrebbe avere colori politici. Visto che già siamo ad oltre la metà dell’opera bisognerebbe preoccuparsi di intraprendere un cammino collettivo, senza primi della classe, senza concentrarsi a litigare sui di chi siano i meriti o i demeriti. Semplicemente per senso civico.

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NEMI: TRA LOTTIZZAZIONE CORSI, POLITICA E IMPEGNO CIVICO

C.R.

Diverse questioni animano la cittadina di Nemi in balia di edificazioni, sviluppi politici e movimenti di correnti. Soprattutto sull’edificazione c’è un grande fermento civico intorno al cosiddetto Piano Integrato Corsi rispetto al quale si terrà un importante appuntamento martedì 10 dicembre alle ore 17 presso il ristorante “Specchio di Diana” di Nemi. Su questo e altri punti si è fatta sentire l’esponente locale di Sinistra Ecologia e Libertà Azzurra Marinelli.

Azzurra Marinelli, come commenta i dati e l’esito delle primarie Pd?
Un risultato che ha premiato senza dubbio il rinnovamento con numeri indubbiamente importanti, si parla di 2 milioni e mezzo di persone che hanno espresso la loro preferenza e quindi che hanno scelto il cambiamento. Detto questo prendiamo atto delle dichiarazioni del segretario Sel Vendola ma aspettiamo comunque gli esiti del congresso nazionale. A breve, avremo anche un congresso provinciale, in coda al quale si terrà un appuntamento a Nemi il prossimo sabato 14 dicembre presso il ristorante Il Castagnone.

Come circolo Sel di Nemi, siete operativi?
Certo che sì. Abbiamo un circolo che vanta 25 iscritti, siamo vivi e vegeti e soprattutto lavoriamo molto sul territorio. Sicuramente siamo penalizzati dal fatto che non abbiamo una nostra bacheca in Paese. Questa è una annosa condizione che ormai va avanti da circa 4 anni. Abbiamo continuamente richiesto al Comune uno spazio ma non ci è stato mai concesso. L’ultima risposta che ci è stata data dal segretario comunale è stata che le bacheche che si trovano a Nemi sarebbero, a suo dire, abusive.

Quindi vi date da fare. In che cosa siete stati ultimamente impegnati?
Siamo impegnati, ovviamente, su più fronti. L’ultima azione fatta è stata ad esempio quella di protocollare in Comune diverse richieste al Sindaco, tra le quali una, nello specifico, inerente il finanziamento ai Comuni a rischio idrogeologico. Il Comune di Nemi, come gli altri del resto, aveva tempo fino al 30 settembre per inoltrare la richiesta di finanziamento: lo ha fatto? Oppure abbiamo perso questa importante opportunità?

Oltre a questa richiesta, c’è dell’altro?
Certamente sì. Siamo molto attenti sul fronte scuola. Abbiamo notato che l’unica palestra dove i bambini svolgevano attività fisica è chiusa. Ci chiediamo come mai il sindaco non abbia informato la cittadinanza in merito alle cause relative detta chiusura. Al contempo ci chiediamo: al momento, i bambini, dove fanno attività fisica? Il Comune si preoccuperà di trovare una struttura alternativa? Come genitori ci stiamo preoccupando di tenere in vita la scuola con un atteggiamento senza dubbio propositivo. Per questo siamo disposti ad occuparci tutti insieme di trovare una struttura alternativa alla palestra attualmente chiusa, ciò al fine di non permettere una fuga dei genitori dalla scuola di Nemi.

Che pensa del Piano integrato in località Corsi?

E’ una vicenda di interesse collettivo e al riguardo è importante non perdere l’appuntamento di domani, martedì 10 dicembre presso il ristorante Specchio di Diana. Sicuramente nulla è calato dall’alto, ma saranno i cittadini ad ascoltare di cosa si tratta. I Comitati devono nascere spontaneamente e questa il caso della località Corsi non è solo una questione politica ma soprattutto una questione civica. Dunque punto l’attenzione sull’appuntamento di martedì. Al contempo, mi incuriosisce il silenzio degli ex amministratori Biaggi – Cocchi su questa vicenda: Perché adesso non dicono nulla quando invece in merito alla questione di Pentima Pizzuta hanno alzato la voce?

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NEMI, LOTTIZZAZIONE "CORSI": IL PARCO DEI CASTELLI ROMANI SI ESPRIMERA' ENTRO 40 GIORNI

Chiara Rai

Nemi (RM)Il Parco ha 40 giorni per esprimere un nuovo parere così come richiesto dalla Regione Lazio e dal proponente Comune di Nemi. Stiamo parlando della lottizzazione in zona Corsi a Nemi.  E' iniziata il 16 ottobre la conferenza dei servizi alla Regione Lazio. Il Comune di Nemi intende concludere in fretta il “Programma integrato di intervento di iniziativa privata” che permetterà alle figlie di Renzo Cavaterra detto Massimo, amico e sostenitore dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, di edificare in località Corsi a Nemi. Tante villette, residence, addirittura un centro sportivo ed estetico. Tanto cemento per un Paese di appena duemila anime che dovrebbe conservare e preservare le sue ricchezze naturalistiche.

Questo non è un particolare che si può trascurare e quindi lo evidenzieremo ancora una volta: il Comune di Nemi è il proponente. Sebbene il giudizio del Parco, in tutta questa storia, abbia un peso: il suo parere, come testualmente ci ha detto il direttore del Parco Tommaso Mascherucci, è “endoprocedimentale”.

Prima di arrivare ad un provvedimento amministrativo finale, quando la valutazione è molto complessa, come nel caso di una licenza edilizia o dell’approvazione di un programma integrato di intervento di iniziativa privata, spesso è opportuno acquisire dei pareri o atti da altre pubbliche amministrazioni, atti che non hanno vita propria ma che sono strumentali al provvedimento finale e quindi endoprocedimentali. In parole povere il proponente, cioè il Comune di Nemi acquisito il parere del Parco, può decidere se questo abbia un peso tale da compromettere l’approvazione della lottizzazione oppure può procedere con l’approvazione senza tenere conto del parere dell’Ente.

Insomma se il Parco dice “ok” e conferma la linea presa da Matteo Mauro Orciuoli, sostenitore anch’esso insieme all’allora assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, il quale, con un colpo di spugna e in soli 12 giorni ha annullato il parere negativo del precedente commissario Peduto, non ci saranno problemi di sorta e i Cavaterra potranno realizzare il loro agognato progetto.

Infatti ricordiamo sotto il commissario Gianluigi Peduto l’Ente Parco dette parere negativo. Poi lo stesso ente Parco è tornato indietro sui suoi passi e il 13 agosto del 2012 ha prontamente comunicato l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009.

Parere negativo che ha di fatto impedito che si concludesse l’iter di approvazione del progetto delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra.

Se invece il Parco dovesse esprimere un parere negativo il proponente Comune di Nemi potrebbe non considerare suddetto parere. Ma ricordiamo che già una volta la Regione non prese alcuna decisione ma ribadì all’ente il parere negativo espresso dal Parco.

I criteri di valutazione del direttore del Parco Tommaso Mascherucci

Il parere del Parco sarà di carattere agrovegetazionale. Il direttore Mascherucci verificherà la sussistenza dei requisiti di allora controllando se il progetto in questione ha o meno subito modifiche. Verranno studiati in maniera approfondita sia i contenuti del diniego che la perizia dell’agronomo di parte che di fatto ha inciso sul successivo annullamento in autotutela dell’ex direttore del Parco Giuntarelli (commissario Orciuoli).

Il ruolo di associazioni ambientalistiche

Gli ambientalisti, dato che il proponente è il Comune di Nemi, dovrebbero insistere con quest’ultimo ai fini della partecipazione alla conferenza dei servizi di cui la prima seduta si è già tenuta. Soltanto in questo modo le associazioni finalizzate alla tutela del territorio, potranno monitorare da vicino la situazione ed evoluzione dell’iter di approvazione del programma d’intervento di iniziativa privata in località corsi. L’Ente Parco, essendo stato chiamato ad esprimere un parere, no ha la medesima facoltà di poter accordare l’entrata al tavolo della conferenza di servizi da parte degli ambientalisti.

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Chiara Rai

Nemi e Parco dei Castelli Romani (RM) – Questa è una storia che si trascina da anni e che lancia degli interrogativi quali:  può la politica influenzare l’andamento degli eventi?

Lo scorso 26 settembre del 2013 il responsabile dell’area Tecnica del Comune di Nemi pubblica una determina avente come oggetto: “Programma integrato di intervento di iniziativa privata in loc. Corsi annullamento determina n. 65 del 5 giugno 2009 conclusione della conferenza di servizi del giorno 3 aprile 2009, ai sensi dell'art. 14 ter l. N. 241/90". (CLICCARE QUI PER LEGGERE LA DETERMINA)

Questa determina ne annulla una precedente e al contempo preannuncia una conferenza dei servizi finalizzata a concludere un accordo di programma, cioè a permettere a un privato di costruire in cambio di servizi.

L’atto è il penultimo tassello di una storia che appare paradossale e che fa riflettere sulla “politica” che a volte potrebbe mettere il suo zampino per soddisfare le esigenze di coloro i quali danno il proprio consenso e quello dei loro famigliari. Un consenso concesso qualora in cambio, si ricevano altrettante “soddisfazioni” che in embrione hanno l’appellativo intenzionale di promesse.

I terreni in località Corsi (la parte alta di Nemi) le cui gesta sono narrate a partire dal 2005, sono di proprietà delle figlie di Renzo Cavaterra detto Massimo, lo stesso signore al quale la Procura della Repubblica di Velletri ha sequestrato l’area di Pentima Pizzuta sul lago di Nemi perché oggetto di movimenti di terra più volgarmente conosciuti come “sbancamenti”. Renzo Cavaterra è, per intenderci, amico e sostenitore dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci, rapporto umano che non ha mai avuto modo di negare.

Renzo Cavaterra da diversi anni persegue la realizzazione di questo progetto che sostanzialmente consiste in una richiesta di cubatura abitativa in cambio di servizi che gioverebbero al Comune di Nemi e quindi alla località Corsi. Insomma si tratta di Programmi integrati di intervento che puntano a promuovere, coordinare ed integrare iniziative e risorse pubbliche e private, per migliorare la qualità urbana e la dotazione di servizi e infrastrutture di quartieri che ne sono carenti. Le amministrazioni che si sono susseguite a Nemi, a partire dalla Giunta Biaggi, almeno lo si evince dagli atti, sembrerebbe non gli abbiano mai dato problemi.

Il paradosso o se vogliamo, l’assurdità sta nei pareri “psichedelici” rilasciati dall’Ente Parco dei Castelli Romani negli anni e l’interrogazione sorge ancora più chiaramente spontanea: Può la politica averci messo lo zampino di mezzo?

Sotto l’era di Gianluigi Peduto, infatti, l’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani diede un duro diniego all’iniziativa delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra in località Corsi e questo parere bloccò l’iter di approvazione del progetto e quindi la sua realizzazione. Ciononostante sotto la giunta di Alessandro Biaggi e poi di Cinzia Cocchi, lo stesso progetto abbia seguito l’iter di rito per l’approvazione senza incontrare, al livello di Ente comunale, paletti di sorta. L’alt è dunque arrivato dall’Ente Parco che sostanzialmente ha fatto saltare l’intero progetto.

Successivamente la situazione si è completamente ribaltata non appena è stato eletto Alberto Bertucci Sindaco Di Nemi (maggio 2012). E’ da quel momento che l’Ente Parco dei Castelli Romani ha assunto un comportamento “psichedelico”. Il colpo di scena è arrivato durante il periodo in cui è stato commissario straordinario del Parco Matteo Mauro Orciuoli, sostenitore anch’esso insieme all’allora assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco di Nemi Alberto Bertucci.

In questo periodo Il Parco dei Castelli Romani è tornato indietro sui suoi passi e il 13 agosto del 2012 ha prontamente comunicato l’annullamento del precedente diniego rilasciato in data 28 aprile 2009. Parere negativo che, come si è già detto, ha di fatto impedito che si concludesse l’iter di approvazione del progetto delle figlie e del nipote di Renzo Cavaterra. Adesso solo delle figlie di Renzo Cavaterra in quanto il nipote non è più amministratore da marzo 2013 della società proprietaria dei terreni.

E’ assolutamente sbalorditivo dunque, come l’Ente Parco in piena autonomia abbia prima dato un parere negativo ben argomentato e poi sia tornato repentinamente sui suoi passi. Il Parco ha annullato il diniego dopo che il 1 agosto 2012, il Comune di Nemi ha chiesto al Parco di rivedere in autotutela il proprio provvedimento di diniego a seguito delle memorie formulate dai proponenti il Programma Integrato Loc. Corsi.

Dunque la storia è che il Comune di Nemi guidato da Alberto Bertucci ha chiesto al Parco guidato da Mauro Orciuoli di annullare il precedente parere negativo e, colpo di scena, dalla richiesta del Comune fino all’effettivo annullamento sono passati soltanto 12 giorni. Neppure due settimane ma dodici giorni per tornare sui propri passi.

A questo punto ci si chiede quale motivo abbia fatto cambiare idea all’Ente Parco in questa maniera. E’ forse una fatale coincidenza che il parere del Parco abbia subito un ribaltamento di opinione proprio durante il commissariamento di Mauro Orciuoli, sostenitore insieme all’ex assessore regionale all’Ambiente Marco Mattei della candidatura dell’attuale sindaco Alberto Bertucci?

Matteo Mauro Orciuoli da qualche mese non è più commissario straordinario del Parco. Come si comporterà l’Ente nella prossima conferenza dei servizi che dovrebbe avvenire a breve?