MARSALA BUFERA NEL PD, POSTI DI LAVORO IN CAMBIO DI VOTI: A PROCESSO IL CONSIGLIERE CIMIOTTA. ECCO L'INTERVISTA

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) –  A Marsala è scoppiata una bufera mediatica e politica, il Sindaco Alberto Di Girolamo, segretario comunale del PD, dovrebbe essere sentito in Commissione Antimafia in merito al caso  Cimiotta, consigliere comunale del PD di Marsala che sarebbe stato  rinviato a giudizio per voto di scambio. Intanto Cimiotta si è  autosospeso dal PD in seguito alla situazione che si è venuta a creare. L’inchiesta che avrebbe portato al rinvio a giudizio del consigliere è stata coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dalla Guardia di Finanza della Procura di Marsala e  avrebbe fatto emergere  un fatto molto grave. Il giovane avvocato penalista , prima delle recenti elezioni amministrative, avrebbe promesso posti di lavoro nel bar dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala a due disoccupati, il tutto in cambio di voti. I voti in questioni sembra che li avrebbe chiesti per se e, sembra anche, per l’allora candidato Sindaco Alberto Di Girolamo. I fatti in questione avrebbero trovato riscontro nel racconto dei soggetti e in altri aspetti investigativi che hanno portato ad ulteriori riscontri oggettivi. Il Sindaco Alberto Di Girolamo non è stato indagato. A livelli di cronaca nazionale,  emerge inoltre un legame con la “Vivenda spa” (Roma), società vincitrice dell’appalto per il bar dell’ospedale. Cosa c’entra tale società? La “Vivenda” appartiene al gruppo “La Cascina”, emersa ai rigori della cronaca in seguito al commissariamento della rete delle società  da parte del Prefetto Gabrielli , poiché quattro dei manager sono coinvolti nella vicenda “Mafia Capitale”.
 
Questo è un frammento della nota di sospensione di Cimiotta: “Per ragioni di correttezza e rispetto del gruppo politico cui appartengo, mi sono determinato ad autosospendermi dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico, in attesa dell’esito del giudizio che con serenità affronterò. Considerata la classificazione del reato contestatemi tra quelli per i quali, dato il modesto indice di offensività, non è prevista dal nostro codice di rito l’udienza preliminare, sarà necessario ed imprescindibile la verifica dibattimentale, nel corso della quale, per la prima volta dall’inizio delle indagini, mi sarà consentita la difesa dinanzi ad un Giudice.
Sono assolutamente fiducioso nella giustizia e ritengo di poter provare in dibattimento la assoluta correttezza e trasparenza del mio operato nel corso della campagna elettorale”. Pd al Marsala è il nome di post scritto da Beppe Grillo sul suo blog in merito alla vicenda, ecco il testo integrale: “Davanti al giudice monocratico, dovrà difendersi dall’accusa di voto di scambio il consigliere comunale del Pd Vito Daniele Cimiotta. Per il giovane esponente politico marsalese la Procura ha, infatti, disposto la citazione diretta a giudizio.
Dalle indagini, svolte dalla sezione di pg della Guardia di Finanza della Procura, è venuto fuori che Cimiotta ( in foto), alla vigilia delle ultime elezioni amministrative, avrebbe promesso un posto di lavoro nel bar dell’ospedale di Marsala a due disoccupati in cambio di voti per se e anche per il candidato sindaco Alberto Di Girolamo.
Quest’ultimo, comunque, è risultato all’oscuro del contestato accordo e per questo non è stato indagato. Inoltre, nell’ambito dell’indagine su Cimiotta (presidente della Commissione consiliare “Bilancio e Finanze – Patrimonio e Contenzioso”) sarebbe anche emerso un singolare legame con la società “Vivenda spa” di Roma, che ha vinto l’appalto indetto dall’Asp per la gestione del bar/punto ristoro dell’ospedale di Marsala (per altro, per un certo periodo chiuso per “certificazione inizio attività incompleta”).
La “Vivenda”, infatti, fa parte del Gruppo “La Cascina” di Roma, venuto alla ribalta in quanto oggetto di un’interdittiva antimafia da parte del Prefetto di Roma, Gabrielli, che ha deciso il commissariamento della rete di tali società cooperative in quanto quattro manager del Gruppo sono stati coinvolti nel secondo capitolo dell’indagine “Mafia Capitale”. Ma di tutto questo, probabilmente, Vito Cimiotta non sapeva nulla”.
 

Noi de L'Osservatore d'Italia anziché riportare i fatti col "copia e incolla" abbiamo voluto intervistare i diretti interessati. Questo sempre per mantenere quella netta distinzione tra chi opera con l'obiettivo di informare con la maiuscola e chi si allena a fare altro. 
 
– Consigliere Cimiotta, Lei è stato rinviato a giudizio per voti di scambio…

No, ecco, un attimo. Io voglio precisare questa cosa, mi è stato notificato un decreto di citazione diretta a giudizio e non si tratta del reato di voto di scambio, ma si tratta di Promessa Elettorale. Questo reato è previsto da un decreto del Presidente Della Repubblica, nello specifico art. 86 dpr n. 570 del 1960. E’ un reato che se ci fosse stata ancora la Pretura sarebbe stato giudicato dal Pretore perché è un reato considerato, rispetto ad altri reati, di scarsa offensività. Quindi non si tratta del voto di scambio previsto dal codice 416 Ter o quello che vogliono fare apparire, non c’è nessuna aggravante di tipo mafioso, si chiama Promessa Elettorale ed è tutto un altro reato. Ed è la promessa di un’utilità in cambio di un voto, alla fine un voto mi contestano.

– Come ha reagito quando le hanno notificato questa accusa?
 
-Quando mi è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini non me l’aspettavo assolutamente, però poi coi passare dei giorni ho capito che si tratta di una macchinazione, mi sembra, molto politica più che giudiziaria messa in atto da qualcuno che voleva farmi fuori, perché è una fesseria. Questo soggetto al quale io avrei promesso il posto è un amico d’infanzia, quindi che bisogno avevo io di promettere un favore in cambio del voto ad un soggetto amico? 
 
– Si parla di due soggetti…oppure è uno il soggetto in questione?
 
Sono due, due amici d’infanzia, due frequentatori del mio comitato. Non avevo proprio nessun interesse, è una cosa proprio assurda. A me la cosa che da più fastidio è che stanno cercando di accomunarmi a fatti molto più gravi e con interferenze mafiose. 
 
– Come ha reagito il partito in merito alla vicenda che si è venuta a creare…

Il partito mi è stato sempre vicino, ma secondo un principio costituzionalmente  garantito che è quello della presunzione di innocenza. Ci sono tre gradi di giudizio, qui neanche è iniziato il processo e già qualcuno parla di dimissioni. Il partito mi è stato sin dall’inizio, dal momento della notifica di conclusione delle indagini fino a quello del decreto di citazione, mi è stato sempre molto vicino. Io mi sono autosospeso dal partito per evitare di mettere in imbarazzo un partito che mi era stato vicino, quindi allo stato attuale io faccio parte di un gruppo misto, non ho alcun contatto con il Partito Democratico. Malgrado ciò loro mi sono vicini e continuano a difendermi.  
 
– La decisione di autosospendersi come è maturata…
 
Io mi son detto: nel momento in cui mi viene notificato e se mi viene notificato la citazione in giudizio mi autosospendo così il partito non si trova in difficoltà. 
 
– Il Sindaco verrà sentito in Commissione Antimafia in merito alla questione…
 
Questo non credo, questa è una notizia secondo me errata. E’ stato il senatore, credo, del Movimento Cinque Stelle a chiedere alla Commissione Antimafia di escutere tutti i sindaci che hanno delle criticità all’interno della propria maggioranza. Tra questi loro ritengono che ci sia anche il Sindaco Di Girolamo, se sarà sentito e se questa è la volontà di sentirlo andrà la a dire che qua di mafia non se ne parla, quindi figuriamoci.
 
– E’ stato fatto anche il paragone con Quarto…

Altra assurdità, ho sentito anche qualche esponente di Movimento Cinque Stelle paragonare la mia situazione a quella di Quarto dove effettivamente ci sono delle intercettazioni, c’è un’interferenza della camorra, ora io non so nello specifico ma so che quelli sono fatti in cui c’è l’interferenza di un’organizzazione mafiosa, qui si tratta di fatti e di reati come le ho spiegato, completamente diversi, che non hanno a che vedere l’uno con l’altro. Molti giornali hanno scritto che la procura ha voluto saltare l’udienza preliminare e andare direttamente al giudizio, ma non è così. Per questo reato non è nemmeno prevista l’udienza preliminare, non è prevista perché non c’è nemmeno un controllo delle indagini tanto è poco offensivo considerato. Reati che passano dall’udienza preliminare sono quelli più gravi, quelli che non passano dall’udienza preliminare sono reati meno gravi quindi la mia vicenda con quella di Quarto non c’entra nulla. Ognuno poi può chiedere quello che vuole, il Movimento Cinque Stelle può chiedere le dimissioni, ma io non ho nessuna intenzione di dimettermi perché c’è un principio di garanzia costituzionale che fino al terzo grado di giudizio siamo tutti innocenti, quindi se dobbiamo rispettare la costituzione come dicono loro la rispettiamo in tutti i casi, giusto? Ne stanno facendo più che altro una lotta politica tra PD e Movimento Cinque Stelle, ma io dal PD mi sono autosospeso. 
 
– Come pensa si concluderà questa vicenda?

Io sono assolutamente tranquillo, sereno, so perfettamente che è qualcosa che si risolverà, non dico nel più breve tempo possibile perché i tempi del giudizio sono quelli che sono dovrò aspettare, ma sono tranquillo e fiducioso nella magistratura, anche da Avvocato non potrei fare altrimenti e sono sicuro nell’assoluzione piena perché il fatto non esiste, ne sono convinto.





MARSALA: ARRESTATI 3 RAPINATORI PLURIPREGIUDICATI

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Un’operazione coordinata da Polizia e Carabinieri di Marsala ha portato all’arresto di tre pericolosi pluripregiudicati. Uno di essi è Giovanni Parrinello, classe 1981, che si era reso latitante un mese fa poichè evaso dal carcere di Castelvetrano in data 14 dicembre. Gli altri due soggetti sono Salvatore Ciaramida e Andrea Nizza. Intorno alle ore 00:00 giunge una segnalazione agli inquirenti, tale segnalazione riguardava ladri all’opera ai danni di un Compro Oro e di una Ludoteca. Giunti sul posto i Poliziotti e i Carabinieri sento rumori strani provenienti dalla ludoteca e precedentemente segnalati. Gli inquirenti hanno bloccato le vie di fuga e hanno fatto ingresso all’interno della Ludoteca hanno trovato i tre soggetti sopracitati. Parrinello è stato immediatamente tratto in arresto poiché ricercato. I tre soggetti avevano i vestiti sporchi di calcinacci. In seguito gli inquirenti sequestrano gli attrezzi trovati sul posto.Le perquisizioni presso le abitazioni a casa dei soggetti hanno portato a dei riscontri oggettivi ovvero 120gr. Di marijuana a casa di Salvatore Ciaramida, 15 orologi preziosi. Parrinello è stato condotto in carcere a Trapani, gli altri due soggetti invece sono al momento ai domiciliari in attesa di rito direttissimo. Sono gli stessi soggetti che hanno rapinato i negozi nel centro città? Al momento ci sono indagini in corso. 
 
Le rapine. Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.
 
in data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile.
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.



MARSALA, 13ENNE SCOMPARSA: È GIALLO SUI MESSAGGI DI FACEBOOK

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di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Dal 28 dicembre non si hanno più notizie di Luana Alexandra Venturi Rusu, una ragazzina di 13 anni scomparsa da Marsala. La giovane di origine rumena, ma perfettamente integrata nel contesta sociale, non da più notizie di se  da diversi giorni.
 
La giovane in passato si era allontanata altre volte, ma per pochi giorni e grazie all’intervento delle forze dell’ordine che sono riusciti a rintracciarla.
 
Numerosi sono i commenti di amici, parenti o semplici conoscenti che la invitano a tornare a casa, numerosi sono i giornali che parlano della vicenda.
 
Nella mezzanotte del 10 gennaio la giovane scrive sul suo profilo facebook: “Sto bene mi sto vivendo semplicemente la mia vita che e bellissima *–*”, tale messaggio però viene poi rimosso, per dar spazio al seguente messaggio: “E bEllissimo vivere lontanO da. Tutto e .da tutti”.

Sotto il medesimo messaggio si susseguono diversi commenti di amici che incitano la giovane a tornare a casa, ma la risposta di quest’ultima arriva nelle mattinate, quando scrive inizialmente un semplice “Bye”, successivamente risponde ad un’amica che le scrive un messaggio di vicinanza il seguente messaggio dai toni allarmanti: “Avrai da aspettarmi…”. Ulteriori tracce sul profilo facebook della giovane si possono riscontrare intorno alle ore 15.00 circa, quando compare il seguente messaggio: “Io penso che se sono felice e meglio!”. Anche in questa circostanza sono immediate le risposte degli amici che la incitano a tornare a casa, la risposta della ragazza però è “E tu fatti i cazzi toe va”.  Sempre nella stessa fascia oraria e nel medesimo messaggio la ragazza scrive: “Ma io sto bene qua dove somo”. E’ stata Alexandra a scrivere i messaggi oppure è stato qualcun altro a scriverli per lei? Sempre ieri, sul profilo facebook della giovane, è apparso un messaggio dove si legge: “Ciao ti amiamo molto”, la giovane ha risposto “Chi Sei?” e questa persona ha scritto “Papà, leggi i messaggi”. Al momento ci sono degli accertamenti in corso su tali messaggi da parte degli inquirenti. I Carabinieri stanno operando sotto la guida e l’intesa della Prefettura e la Procura e con l’ausilio delle altre forze di Polizia. Ad oggi è stata fatta un’intensa attività di ricerca sul territorio, sono state organizzate squadre miste con Polizia di Stato, Vigili Urbani e Vigili del fuoco e hanno monitorato centro storico e periferia con due turni. Le ricerche erano basate anche da avvistamenti poichè è stata vista più volte girare per il centro storico non si esclude che la giovane non si trovi più sul territorio marsalese. In base agli avvistamenti e all’esito degli esami in corso gli inquirenti decideranno come procedere nelle ricerche.

Chiunque vedesse Alexandra o fosse in possesso di informazioni utili ai fini del ritrovamento è pregato di chiamare subito le forze dell’ordine. Se vedete la giovane, fermatela e chiamate subito le forze dell’ordine, ovviamente non perdendola di vista. Se viene fatta una segnalazione dopo diversi giorni o ore, viene difficile riscontrare la segnalazione poiché il soggetto tende a muoversi.  Si invita la ragazza o chi la sta ospitando a contattare le forze dell’ordine e riferire dove si trovano, si invita la cittadinanza a contattare le forze dell’ordine, ma con rapidità a seguito ad un possibile avvistamento. 



MARSALA: 13ENNE SCOMPARSA SI FA SENTIRE ATTRAVERSO UN MESSAGGIO SU FACEBOOK

di Angelo Barraco

Marsala (TP)“E bEllissimo vivere lontanO da. Tutto e .da tutti” è questo il messaggio che scrive sul suo profilo facebook  Luana Alexandra Venturi Rusu, ragazza di 13 anni di origine rumena ma naturalizzata italiana scomparsa il 28 dicembre da Marsala. La mattina del 10/01/2016 la giovane ha scritto, intorno a mezzanotte, dei post sulla sua pagina. Il primo posto, forse  rimosso, riportava la seguente scritta: “Sto bene mi sto vivendo semplicemente la mia vita che e bellissima *–*”, nel secondo post invece la giovane  ha scritto:  “E bEllissimo vivere lontanO da. Tutto e .da tutti”.
 
Il post ha scatenato l’apprensione e la sorpresa delle amiche che l’hanno incitata a tornare a casa. La giovane  non ha risposto ai commenti subito dopo aver scritto il post, ma nella prima mattinata ha risposto prima con un “Bye” e successivamente ha risposto ad un’amica con una frase emblematica: “Avrai da aspettarmi…” con faccina triste a seguire. Un messaggio freddo per comunicare il suo star bene lontano da casa e chissà dove: lo ha scritto la giovane il messaggio oppure è stata vittima di pressioni coercitive? Gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi in merito all'allontanamento della giovane da casa. Dove si trova la giovane? Chi l’ha aiutata in questi lunghi giorni e chi continua ad aiutarla? Le forze dell’ordine stanno concentrando le ricerche su tutto il territorio marsalese e se non vi sono elementi oggettivi che portano fuori il territorio marsalese le ricerche si concentrano all’interno dell’area urbana. Se dovessero pervenire segnalazioni da altri luoghi le ricerche si estenderanno anche altrove.  L’ipotesi da cui partono gli inquirenti è quella dell’allontanamento volontario, in base agli elementi di cui dispongono, ma non escludono che da un allontanamento volontario si possa passare ad altro. Chiunque avesse visto la ragazza o sia in possesso di informazioni utili ai fini del ritrovamento è pregato si mettersi immediatamente in contatto con le forze dell’ordine. Che si tratti di allontanamento volontario o meno, la ragazza è una minore.



MARSALA: SCOMPARSA 13ENNE, RICERCHE A TAPPETO SUL TERRITORIO

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Si cerca senza sosta Luana Alexandra Venturi Rusu, ragazza di 13 anni di origine rumena ma naturalizzata italiana scomparsa il 28 dicembre da Marsala. La giovane ha frequentano è perfettamente integrata con il contesto e frequenta la scuola in Italia. Le forze dell’ordine stanno concentrando le ricerche su tutto il territorio marsalese e se non vi sono elementi oggettivi che portano fuori il territorio marsalese le ricerche si concentrano all’interno dell’area urbana. Se dovessero pervenire segnalazioni da altri luoghi le ricerche si estenderanno anche altrove.
 L’ipotesi da cui partono gli inquirenti è quella dell’allontanamento volontario, in base agli elementi di cui dispongono, ma non escludono che da un allontanamento volontario si possa passare ad altro e lasciano aperte tutte le ipotesi in assenza di ulteriori elementi. Oggettivamente mancano elementi che fanno pensare ad una eventuale partenza della ragazza e Il fatto che la ragazza quando è scomparsa non aveva cose con se per poter partire poiché non ha portato nulla con se. Intanto sul profilo facebook della giovane sono tanti gli amici che la incitano a tornare a casa. Gli ultimi post su facebook della giovane sono i seguenti: “Fai sentire la tua mancanza a chi non ha mai desiderato averti veramente!” (data: 21 dicembre 2015), oppure” Io l'avevo detto e pure ci credevo. #‎tuttoritorna‬” (data: 27 dicembre 2015), ultimo post della ragazza. Chiunque avesse visto la ragazza o sia in possesso di informazioni utili ai fini del ritrovamento è pregato si mettersi immediatamente in contatto con le forze dell’ordine. Che si tratti di allontanamento volontario o meno, la ragazza è una minore.



RAPINA IN BANCA A MARSALA:ECCO CHI SONO I SETTE ARRESTATI

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La Polizia ha tratto in arresto 4 Palermitani e 3 soggetti risiedenti nella provincia di Trapani poiché accusati di essere gli autori della rapina avvenuta lunedì scorso presso la Banca di Credito Cooperativo “G.Toniolo” di Marsala. L’operazione è stata condotta dalla sezione investigativa del Commissariato di Bagheria e di Marsala. I sette soggetti sono stati fermati all’interno di un appartamento di Petrosino ritenuto il covo. La sezione investigativa di Bagheria aveva da tempo puntato la lente d’ingrandimento su alcuni soggetti di Palermo e Villabate a seguito di alcune rapine avvenute a Bagheria. I sette arrestati sono: Ignazio Lo Monaco, 40 anni di Villabate; Filippo Bruno, 25 anni di Palermo, figlio di Natale Bruno e ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Brancaccio; Giovanni Cerrito, 36 anni di Villabate; Salvatore Borgognone, 20 anni di Palermo; Marco Buffa, 42 anni di Petrosino; Antonino Maltese, 45 anni di Petrosino; Matteo Foggia, 35 anni di Mazara del Vallo. 
 
La rapina: Uno dei rapinatori sarebbe entrato all’interno della banca armato di forbici, mentre un secondo complice lo avrebbe aiutato bloccando la bussola della porta velocizzando la via di fuga disponibile. La cifra sottratta è di circa 9.800 euro.  Altri due soggetti avrebbero fatto da palo, gli altri si sarebbero occupati di compiti logistici. Compiuta la rapina si sarebbero ritrovati tutti nella base esterna, ovvero presso l’appartamento a Petrosino. Gli inquirenti stanno indagando anche su eventuali altre rapine compiute dalla banda. Ricordiamo che nel periodo pre natalizio sono state compiute diverse rapine nel centro storico e nella periferia Marsalese. 
 
Il 24/12/2015 è stato arrestato Mario Ferrera, 29 anni, arrestato in flagranza di reato e ritenuto responsabile di due rapine ai danni di due supermercati marsalesi. Lunedì 14 viene compiuta un’altra rapina ai danni del supermercato Sisa di Contrada Cuore di Gesù, che era già stato rapinato il 21 novembre quando  Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. Anche nella recente circostanza, l’uomo è entrato con coltello e cappuccio e ha minacciato la cassiera, facendosi consegnare 640 euro, allontanandosi poi nelle vie limitrofe. I militari sono giunti poco dopo sul posto e hanno visionato le immagini immortalate dal sistema di videosorveglianza che aveva ripreso tutto. I Carabinieri stavano già indagando sulla precedente rapina, queste immagini sono state fondamentali per analizzare la posizione dei pregiudicati della zona. Gli inquirenti non hanno avuto dubbi che la mano armata fosse la stessa, poiché la dinamica era identica . I Carabinieri hanno inoltre notato che il rapinatore aveva gli stessi abiti di Mario Ferrera, si sono messi immediatamente sulle sue tracce e non trovandolo presso la sua abitazione hanno capito che quella era la pista giusta. I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione a casa del Ferrera e hanno rinvenuto gli abiti utilizzati nella rapina alla Sisa del 21 novembre e anche quelli usati nella rapina del Megamarket in data 24/11/2015. Trovato Ferrera, indossava gli stessi abiti che aveva il rapinatore poche ore prima. In seguito agli accertamenti di rito, il Giudice ha convalidato l’arresto per Ferrera emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. 
 
Le rapine. Il 18/12/2015 un uomo già noto alle forze dell’ordine, tale Leonardo Zichittella, si è recato presso l’Oviesse di Via Cammareri Scurti intorno alle ore serali. L’uomo ha tentato un furto all’interno dell’attività commerciale, ha avuto anche una colluttazione con la sicurezza dell’Oviesse nel tentare la fuga ma è stato fermato dai Carabinieri che si trovavano sul posto. L’uomo aveva diversi precedenti penali e dopo le formalità di rito il Giudice ha deciso per l’uomo la residenza obbligatoria nel Comune di Marsala. Sempre in data 18/12/2015, è stato arrestato in flagranza di reato Emanuel Davide, di 25 anni, un richiedente asilo ospite in uno dei centri di accoglienza della città di Marsala. L’uomo è stato arrestato per rapina aggravata poiché con la complicità di un complice, ancora non identificato, ha avvicinato tre donne connazionali presso Contrada Ferla e le ha minacciate con un coltello affinché le donne consegnassero le borse all’altro uomo. Una delle donne è riuscita a scappare e ha chiamato prontamente il 112. Non appena le autorità sono giunte sul posto hanno notato le donne in stato d’agitazione che indicavano alle forze dell’ordine i malviventi. In attesa della convalida d’arresto è stato condotto presso la Compagnia di Via Mazara.
 
Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.
 
in data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile.
 
25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese. Sabato 21 alle 18,30  è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito.
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.



MARSALA: NESSUNA NOTIZIA DALLA 13ENNE SCOMPARSA DA 5 GIORNI

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Da circa 5 giorni si cerca Luana Alexandra Venturi Rusu, una 13enne di origine rumena ma naturalizzata italiana.  La giovane è scomparsa lunedì scorso, ha 13 anni e frequenta la scuola in Italia ed è perfettamente integrata con il contesto. La ragazza è stata vista l’ultima volta due giorni fa in giro per Marsala, nel centro storico ma non è dato sapere da chi è stata vista. Carabinieri e Polizia stanno cercando la ragazza su tutto il territorio marsalese. Il fatto stesso che la ragazza è stata vista due giorni fa in giro per la città dimostra che dovrebbe essere in giro per Marsala. La pista tenuta sotto la lente d’ingrandimento da parte degli inquirenti è l’allontanamento volontario, si sta scandagliando l’ambiente scolastico per capire quali fossero i reali intenti della ragazzina, ma non si escludono altre piste. Dando un’occhiata al suo profilo facebook si leggono frasi come: “Fai sentire la tua mancanza a chi non ha mai desiderato averti veramente!” (data: 21 dicembre 2015), oppure” Io l'avevo detto e pure ci credevo. #‎tuttoritorna‬” (data: 27 dicembre 2015), ultimo post della ragazza. Tanti i messaggi degli amici che la incitano a tornare a casa. Chiunque avesse visto la ragazza o sia in possesso di informazioni utili ai fini del ritrovamento è pregato si mettersi immediatamente in contatto con le forze dell’ordine. Che si tratti di allontanamento volontario o meno, la ragazza è una minore.



MARSALA, INTERVISTA AL VICESINDACO AGOSTINO LICARI: "ECCO COSA FAREMO NEL 2016"

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – Il 2015 è stato un anno ricco di novità per la città di Marsala, nel mese di giugno i cittadini hanno scelto il nuovo Sindaco, il Dottor Alberto Di Girolamo. Adesso la città è in mano a Di Girolamo che, dopo aver vinto le elezioni scriveva sulla sua pagina facebook: “Sono il candidato sindaco di gran lunga più votato dai marsalesi con oltre 17 mila preferenze. Grazie per la fiducia e per aver sposato il nostro progetto politico di cambiamento. E grazie a chi, con grande impegno, passione e amore per la città, ha reso possibile questo risultato. Certo, avremmo preferito evitare il ballottaggio per metterci subito al lavoro per Marsala, perché le cose da fare sono tante, vorrà dire che guadagneremo tempo dopo lavorando con ancora più intensità. Ora rimbocchiamoci le maniche perché il meglio deve ancora venire. Manca davvero poco per ‪#‎cambiaremarsala‬”. Ciò che era stato pronosticato nel corso della campagna elettorale è stato realizzato? Noi lo abbiamo chiesto al Vicesindaco Agostino Licari che gentilmente ci ha risposto.

– In merito a ciò che vi eravate prefissati nel corso della campagna elettorale, ritiene che gli obiettivi per il 2015 siano stati raggiunti?
 
Nel 2015 indubbiamente gli obiettivi in gran parte sono stati raggiunti, indubbiamente volevamo e pensavamo di completare ulteriori cose entro il 2015, ma la macchina amministrativa era ingessata, colpa anche al commissariamento del comune avvenuto in precedenza che determina di per se una paralisi della macchina amministrativa che abbiamo dovuto oleare e rimettere in cammino. Tuttavia il bilancio lo consideriamo positivo.
 
– Quindi c’è qualcosa che non è stato ultimato nel corso di questo anno…
 
Alcune cose volevamo farle prima, come la possibilità di fare entro l’anno la piscina comunale e che faremo all’inizio dell’anno, Palazzo Grignani che volevamo aprire entro dicembre 2015 e che invece apriremo entro l’inizio dell’anno. Si potevano anticipare di qualche mese qualche opera, però tutto sommato possiamo dire che quello che ci eravamo prefissati lo abbiamo fatto. La videosorveglianza l’abbiamo avviata.

– Come reputa il lavoro svolto dall’amministrazione fino ad oggi?

Tutto sommato positivo
 
– Per quanto riguarda la videosorveglianza, quando verrà riattivata?
 
Come ci siamo detti l’altra volta, abbiamo avviato questa prima fase perché c’era il contenzioso –che abbiamo tolto- che ci bloccava, ritengo che ricorrere a quel sistema obsoleto di videosorveglianza analogica non ha senso nel 2016 e pensiamo che sia opportuno ricorrere a nuove telecamere digitali che sicuramente saranno più efficienti e saremo nelle condizioni di poter dare un servizio migliore. Malgrado fossero state acquistate telecamere mai messe in funzione, è opportuno dotarsi di telecamere di nuova generazione e più efficienti.
 
– Per metà 2016 si dovrebbe riattivare il sistema di videosorveglianza?
 
Si
 
– E ZTL?
 
ZTL è già operativa. Siamo nella fase di caricamento dei dati dei cittadini che possono usufruire dei pass, caricato questo dato che riguarda gli esenti, è operativa. E’ un fatto tecnico.

– Invece quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il 2016
 
Intanto come assessore al bilancio è di avviare una programmazione e approvare il bilancio secondo i tempi previsti dalla normativa vigente ovvero entro marzo avere il bilancio in modo che si possa fare una seria attività dal punto di vista della copertura finanziaria per gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Inoltre vedere il  nuovo sistema della raccolta dei rifiuti che scadrà ad agosto.

– Per quanto riguarda questo anno che sta finendo, tramite il nostro giornale vuole mandare un augurio ai marsalesi?
 
Certo, intanto voglio augurare un buon 2016 a tutti i cittadini e che sia più sereno, di prosperità, che le famiglie possano avere una situazione di pace e tranquillità e anche una migliore situazione economica per tutti. Per quanto riguarda la sicurezza, che è uno dei motivi che sta allarmando i cittadini, noi stiamo cercando di intervenire per la parte nostra, diretta, aumentando il numero di vigili urbani sul territorio, per garantire una visibilità e un controllo in più un protocollo d’intesa con la prefettura per avere maggior numero di forze dell’ordine nella nostra città, al fine di dare maggiore sicurezza ai cittadini




MARSALA: CATTURATO IL RAPINATORE DEI SUPERMERCATI

di Angelo Barraco

Marsala (TP) – La città di Marsala è stata duramente scossa dal fenomeno delle rapine che, dal centro storico alla periferia, hanno messo in ginocchio i cittadino e hanno fatto crescere la paura e il timore. La macchina investigativa si è messa subito in moto e l’eccelso lavoro delle forze delle forze dell’ordine ha portato all’individuazione dell’autore di ben due rapine messe in atto dal pregiudicato marsalese Mario Ferrera, 29 anni, arrestato in flagranza di reato e ritenuto responsabile di due rapine ai danni di due supermercati marsalesi.
 
Lunedì 14 viene compiuta un’altra rapina ai danni del supermercato Sisa di Contrada Cuore di Gesù, che era già stato rapinato il 21 novembre quando  Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. Anche nella recente circostanza, l’uomo è entrato con coltello e cappuccio e ha minacciato la cassiera, facendosi consegnare 640 euro, allontanandosi poi nelle vie limitrofe. I militari sono giunti poco dopo sul posto e hanno visionato le immagini immortalate dal sistema di videosorveglianza che aveva ripreso tutto. I Carabinieri stavano già indagando sulla precedente rapina, queste immagini sono state fondamentali per analizzare la posizione dei pregiudicati della zona. Gli inquirenti non hanno avuto dubbi che la mano armata fosse la stessa, poiché la dinamica era identica . I Carabinieri hanno inoltre notato che il rapinatore aveva gli stessi abiti di Mario Ferrera, si sono messi immediatamente sulle sue tracce e non trovandolo presso la sua abitazione hanno capito che quella era la pista giusta. I Carabinieri hanno eseguito una perquisizione a casa del Ferrera e hanno rinvenuto gli abiti utilizzati nella rapina alla Sisa del 21 novembre e anche quelli usati nella rapina del Megamarket in data 24/11/2015. Trovato Ferrera, indossava gli stessi abiti che aveva il rapinatore poche ore prima. In seguito agli accertamenti di rito, il Giudice ha convalidato l’arresto per Ferrera emettendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. 
 
Tale arresto dimostra l’efficienza delle forze dell’ordine e l’impegno costante che esercitano su tutto il territorio marsalese ai fini di garantire la sicurezza e la giustizia. Ciò dimostra anche che le indagini sulle rapine sono in corso e per questo vogliamo ringraziarli. 
 
Le rapine. Il 18/12/2015 un uomo già noto alle forze dell’ordine, tale Leonardo Zichittella, si è recato presso l’Oviesse di Via Cammareri Scurti intorno alle ore serali. L’uomo ha tentato un furto all’interno dell’attività commerciale, ha avuto anche una colluttazione con la sicurezza dell’Oviesse nel tentare la fuga ma è stato fermato dai Carabinieri che si trovavano sul posto. L’uomo aveva diversi precedenti penali e dopo le formalità di rito il Giudice ha deciso per l’uomo la residenza obbligatoria nel Comune di Marsala. Sempre in data 18/12/2015, è stato arrestato in flagranza di reato Emanuel Davide, di 25 anni, un richiedente asilo ospite in uno dei centri di accoglienza della città di Marsala. L’uomo è stato arrestato per rapina aggravata poiché con la complicità di un complice, ancora non identificato, ha avvicinato tre donne connazionali presso Contrada Ferla e le ha minacciate con un coltello affinché le donne consegnassero le borse all’altro uomo. Una delle donne è riuscita a scappare e ha chiamato prontamente il 112. Non appena le autorità sono giunte sul posto hanno notato le donne in stato d’agitazione che indicavano alle forze dell’ordine i malviventi. In attesa della convalida d’arresto è stato condotto presso la Compagnia di Via Mazara.
 
Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.

Pochi giorni fa, precisamente in data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30  è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.



MARSALA, GUASTO ALLA RETE IDRICA: SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO

di Angelo Barraco
 
Marsala (TP) – La rete idrica di Marsala ha subito un guasto e la città rischia di rimanere senza acqua proprio in questo periodo natalizio.
 
C’è stata un’improvvisa rottura alla rete di adduzione primaria  dell’acquedotto situata in c/da Santo Padre delle Perriere. I tecnici e gli operai del Servizio Idrico Integrato sono aL lavoro per riparare il guasto e hanno già effettuato lo scavo nella zona dove la conduttura in vetroresina ha ceduto. 
 
Il Sindaco Alberto Di Girolamo scrive sulla sua pagina facebook “Siamo in attesa che la zona e la condotta si asciughino per poter procedere alla sostituzione parziale del pezzo rotto e alla seguente saldatura. 
Intanto continuo a monitorare la situazione e ho dato precise disposizioni per intensificare il servizio di approvvigionamento a mezzo autobotti dando la precedenza ad ospedale e case per anziani. Il servizio a mezzo autobotte, che funzionerà ininterrottamente, potrà essere richiesto telefonando al numero 0923993550.”

Abbiamo sentito il Vicesindaco Agostino Licari in merito al problema chiedendogli  a quanto ammonta il danno e quanto ci vorrà per ripristinare la condotta idrica. Il Vicesindaco ha riferito che il danno ammonta intorno ai 4.000/5.000 euro, riferendo inoltre che per il ripristino “ci sono dei tempi tecnici. Già durante la serata di ieri la conduttura è stata saldata, poi occorrerà attendere che asciughi la saldatura, mettere in pressione il sistema, quindi mercoledì dovrebbe andare già operativa per mettere di nuovo in pressione tutto l’impianto. Per giovedì il problema dovrebbe essere risolto”. 




MARSALA, ESCALATION DELLA CRIMINALITÀ: STATO DI PAURA TRA CITTADINI E COMMERCIANTI

di Angelo Barraco

Marsala (TP) “La bellezza tenta i ladri più dell’oro” diceva William Shakespeare. Marsala è una città ricca di storia, arte e cultura, ma anche ergo tanta bellezza. Cotanta bellezza si è trasformata in paura poiché gli atti di criminalità si stanno espandendo a macchia d’olio e tutti i cittadini –negozianti in primis- hanno paura di essere le vittime delle rapine che dal centro storico alla periferia stanno creando il panico. Il 18/12/2015 un uomo già noto alle forze dell’ordine, tale Leonardo Zichittella, si è recato presso l’Oviesse di Via Cammareri Scurti intorno alle ore serali. L’uomo ha tentato un furto all’interno dell’attività commerciale, ha avuto anche una colluttazione con la sicurezza dell’Oviesse nel tentare la fuga ma è stato fermato dai Carabinieri che si trovavano sul posto. L’uomo aveva diversi precedenti penali e dopo le formalità di rito il Giudice ha deciso per l’uomo la residenza obbligatoria nel Comune di Marsala. Sempre in data 18/12/2015, è stato arrestato in flagranza di reato Emanuel Davide, di 25 anni, un richiedente asilo ospite in uno dei centri di accoglienza della città di Marsala. L’uomo è stato arrestato per rapina aggravata poiché con la complicità di un complice, ancora non identificato, ha avvicinato tre donne connazionali presso Contrada Ferla e le ha minacciate con un coltello affinché le donne consegnassero le borse all’altro uomo. Una delle donne è riuscita a scappare e ha chiamato prontamente il 112. Non appena le autorità sono giunte sul posto hanno notato le donne in stato d’agitazione che indicavano alle forze dell’ordine i malviventi. In attesa della convalida d’arresto è stato condotto presso la Compagnia di Via Mazara. 
 
Il lavoro delle forze dell’ordine nel tenere sotto controllo la città è intenso e certosino. Monitorano la città dal centro alle periferie ma l’organico è numericamente inferiore rispetto all’estensione territoriale e quindi il lavoro diventa difficoltoso. Inoltre i turni di lavoro a cui sono posti sono continui, spesso senza pause e il lavoro spesso li allontana dalle famiglie per molto tempo, malgrado ciò non demordono e monitorano il territorio affinché ogni cittadino abbia garantita la massima sicurezza. 
 
Lo scorso 17 dicembre è stata attuata l’ennesima rapina in pieno centro storico di Marsala, ai danni dell’attività commerciale “Mistretta Mobili”, in via Biagio Di Pietra, che è di proprietà di Antonio Mistretta. La rapina è stata compiuta alle ore 20:00, quando all’interno del negozio di arredamenti sono subentrati due soggetti, si presume di nazionalità italiana. I soggetti sono arrivati in prossimità dell’attività commerciale con uno scooter, sono entrati all’interno di essa e lì c’era Antonio Mistretta e un’impiegata. La ragazza è stata legata con nastro adesivo ad una sedia, l’uomo invece è stato costretto dare l’intero contenuto presente in cassaforte ai ladri poiché è stato minacciato con una pistola. Il bottino sottratto dai ladri sarebbe ingente. Malgrado il titolare dell’attività commerciale avesse consegnato il contenuto presente in cassaforte e malgrado non avesse reagito, è stato brutalmente picchiato dai rapinatori. L’allarme è stato dato da un passante che ha visto del sangue per terra e ha chiamato le forze dell’ordine. I rapinatori avrebbero inoltre lasciato lo scooter sul posto e sarebbero andati via a piedi. Il mezzo era stato rubato la mattina e sono in corso indagini di rito. Antonio Mistretta è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala e ha riportato diverse ferite e una sospetta frattura al naso. Al vaglio degli inquirenti il sistema di videosorveglianza, che può essere utile per l’individuazione dei due rapinatori.
 
La domanda legittima che ci si pone è la seguente: si cela un’unica mano e/o un’unica mente dietro le rapine o si tratta di episodi isolati? La consequenzialità degli atti criminosi che si sono verificati in città e la precisione con la quale essi hanno preso corpo, porta a pensare che dietro a tutto ciò ci sia una mente che indirizza i colpi e una mano straniera che si attiva per metterli a segno. Chi agisce lo fa con sicurezza, senza preoccuparsi minimamente dei sistemi di videosorveglianza. Anche perché tali sistemi sono attualmente fuori uso. In merito ai sistemi di videosorveglianza a Marsala abbiamo intervistato il Vicesindaco Agostino Licari e ci ha spiegato che “abbiamo due sistemi di sicurezza, uno che sarà attivo a breve e che è la ZTL. Abbiamo risolto un contenzioso ed è già stato affidato l’incarico alla ditta e, salvo intoppi burocratici, saranno attive entro Natale”. Il Vicesindaco ci parla anche delle videocamere –anche lì contenzioso con la ditta- e ci spiega che stanno avviando la procedura per il ripristino della videosorveglianza. Il Vicesindaco tende a precisarci che “Nel caso della ZTL verrà riattivato il servizio con il sistema che già c’è, può funzionare e va bene. Con la videosorveglianza vogliamo un servizio più efficiente e quindi sostituiremo il vecchio sistema analogico di videosorveglianza con un sistema di videosorveglianza digitale”. Il Vicesindaco ci spiega che verrà sostituito l’apparato con telecamere digitali che garantiscono la in maniera più efficiente. Ci spiega inoltre che appena insediati c’era il problema del contenzioso che non permetteva la rimozione dell’ostacolo, non appena è stato rimosso è stato attivato il progetto. Il Vicesindaco precisa inoltre che il sistema ZTL verrà attivato entro Natale e/o entro l’anno e l’intento dell’amministrazione è quello di ampliare la zona ztl. In merito all’attivazione della videosorveglianza con apparecchiatura digitale invece il Vicesindaco non ci ha fornito una data, ma ci ha riferito “Noi speriamo di farlo a metà del prossimo anno”. Abbiamo inoltre parlato delle ultime rapine sul territorio marsalese e il Vicesindaco ci ha precisato che l’amministrazione ha disposto un incremento delle ore di lavoro per quanto riguarda i Vigili Urbani, da 24 ore sono stati portati tutti a 30 ore. Poiché si sono verificate anche alcune rapine in periferia, abbiamo chiesto se verrà attivato un sistema di sorveglianza e controllo. Il Vicesindaco ci riferisce “Noi la videosorveglianza  che provvediamo a mettere per il controllo del territorio e in alcune zone strategiche è anche per le discariche. Nelle periferie prevediamo questo sistema di telecamere per tutelare l’ambiente”. Ci precisa inoltre che sono videocamere mobili in punti strategici come le isole ecologiche e in punti strategici dove purtroppo viene scaricato amianto in alcune zone. 
 
Pochi giorni fa, precisamente in data 14 dicembre 2015 una donna di 53 anni è stata scippata nel tardo pomeriggio in Via Mazzini, a Marsala. Il furto è stato messo in atto da un uomo a bordo di una bicicletta che poi si è dileguato in mezzo al traffico, facendo perdere le sue tracce. La donna non ha riportato ferite. I Carabinieri stanno lavorando su questo evento e stanno cercando di rintracciare l’autore che era a bordo di una bicicletta e dopo si è allontanato. Inoltre  stanno analizzando le varie telecamere presenti sul posto e stanno cercando di rintracciare eventuali testimoni poiché, essendo una zona abbastanza centrale con diverse attività commerciali, l’intento è quello di capire se qualcuno ha visto qualcosa e se anche la minima cosa vista da un soggetto presente sul posto possa essere determinante ai fini di acquisire elementi nei confronti del responsabile. 
 
Sono tutt’ora in corso le indagini in merito agli autori delle quattro rapine avvenute tra il centro e la periferia marsalese. Quello che preoccupa di più i cittadini però e che sicuramente non faciliterà il lavoro degli inquirenti è il non funzionamento del sistema di sorveglianza presente nel centro storico. 
E proprio i controlli sembrano essersi rafforzati in città a seguito dei recenti furti. Nel tardo pomeriggio del 25/11/2015, intorno alle 19.00 circa, in tutta la zona di Via Mazzini e Via Verdi è avvenuto un blackout durato circa 10/15 minuti (le zone segnalate sono quelle a noi note, se ci sono state altre zone segnalatecele), creando disagi per i negozi che stavano ancora lavorando poiché non era ancora orario di chiusura. Dopo 10/15 minuti di intermittenza iniziale e di buio totale, tutto ritorna alla norma ma non solo, le strade di Via Mazzini si riempiono di pattuglie di Carabinieri e Polizia che girano lungo le strade e fanno il giro sino alla zona del porto. Le forze dell’ordine inoltre si sono accertate se all’interno dei negozi era tutto ok e/o c’era qualche problema. Tale spiegamento di forze dell’ordine e tali controlli dimostrano quanto gli episodi recenti abbiano acceso un campanello d’allarme e la presenza di Polizia e Carabinieri, sicuramente, farà sentire il cittadino più sicuro e meno esposto a rischi.
 
Le rapine. 25/11/2015 E’ stata compiuta la quarta rapina nel giro di pochi giorni e la vittima è ancora una volta un supermercato, precisamente il Conad che si trova in Contrada Terrenove Bambina, noto come Megamarket, che si trova di fronte la Pizzeria Siciliana. La Rapina sarebbe avvenuta intorno alle ore 19 circa di martedì 24 novembre e sul posto sono intervenuti i Carabinieri a fare gli accertamenti di rito. Al momento non è dato sapere ulteriori dettagli su questa rapina, vi aggiorneremo presto. Il luogo in cui è avvenuta questa ennesima rapina non è molto distante dal luogo in cui è avvenuta la precedente. Ed è la quarta rapina compiuta nell’arco di poco tempo nel territorio marsalese.
 
Sabato 21 alle 18,30  è stata compiuta la terza rapina ai danni di un supermercato Sisa in contrada Strasatti. Un uomo a volto coperto ha minacciato uno dei cassieri con un coltello e lo ha intimato di farsi consegnare il denaro presente in cassa, che ammontava a poche centinaia di euro. Non ci sono state colluttazioni e nessuno ha subito danni fisici, il titolare del supermercato ha prontamente chiamato i Carabinieri che hanno svolto gli accertamenti di rito. 
 
Venerdì 19 novembre 2015 alle ore 19 è stata rapinata in Via XI Maggio, di fronte la sempre popolatissima Piazza della Repubblica, chiamata comunemente dai marsalesi Piazza Loggia, la famosa gioielleria gestita da Saverio D’Angelo (che abbiamo intervistato in esclusiva). La rapina è avvenuta alle ore 19.00, orario in cui il flusso di cittadini che percorre quelle vie del centro è intenso. Due rapinatori a volto scoperto si sono introdotti all’interno della gioielleria e hanno preso diversi gioielli, il gioielliere ha reagito ai malviventi ma è stato picchiato da essi che, in seguito al saccheggio si sono dileguati per le vie del centro storico, confondendosi con la folla, senza destare alcun sospetto. L’allarme è stato lanciato proprio dal gioielliere che è stato condotto presso l’ospedale “Paolo Borsellino”, ha riportato un trauma alla mandibola. Dei ladri invece non c’è traccia, ma vi sono videocamere nel centro storico e sicuramente da quelle immagini si riuscirà ad individuare chi ha compiuto il furto e il danno fisico al gioielliere.
 
Ventiquattro ore dopo la rapina alla gioielleria, due uomini armati di fucile e a volto coperto sono entrati all’interno di una tabaccheria, prima dell’orario di chiusura. La rapina è avvenuta in Via Colocasio, di fronte al Pronto Soccorso del vecchio ospedale San Biagio. Uno dei due rapinatori ha puntato l’arma contro la proprietaria della tabaccheria e si è fatto consegnare l’intero incasso. La donna non ha reagito poiché ha temuto per la sua vita, per quella del figlio e di un cliente e ha consegnato l’incasso ai malviventi. Dopo aver preso l’incasso i due uomini si sono dileguati e hanno fatto perdere le proprie tracce, non è esclusa l’ipotesi che con loro ci fosse un terzo uomo in macchina ad attenderli. La donna ha poi chiamato subito le forze dell’ordine che hanno svolto gli accertamenti di rito. Non è dato sapere a quanto ammontasse l’incasso, le indagini sono indirizzare su due uomini di nazionalità italiana che hanno dimostrato, dal modus operandi, di non essere alla prima esperienza.