ROMA, BORSEGGIATORI SU MEZZI PUBBLICI: ARRESTATE 7 PERSONE

Redazione
Roma
– Nelle ultime ore, i Carabinieri di Roma hanno arrestato 7 borseggiatori sorpresi in azione a bordo dei mezzi pubblici della Capitale.

Un primo intervento ha riguardato 3 ragazzine di origini slave, di età compresa tra i 14 e i 17 anni, provenienti dai campi nomadi di Castel Romano, Tor San Lorenzo e La Barbuta, tutte già note alle forze dell’ordine. Le giovani sono state bloccate dai militari subito dopo aver derubato un 37enne italiano che stava viaggiando nella linea A della metropolitana. Tutte e tre sono state accompagnate presso il Centro di Prima Accoglienza per minori di via Virginia Agnelli.

Poco dopo, i Carabinieri della Stazione di Roma, via Vittorio Veneto hanno arrestato due cittadine romene di 21 e 30 anni, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, che all’altezza della fermata “Repubblica” della linea A della metropolitana erano riuscite a sfilare il portafogli dalle tasche di un turista americano 60enne. Le borseggiatrici sono state poste agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

Infine, una coppia di cittadini romeni, lui di 33 anni, lei di 21 anni, entrambi senza fissa dimora e con precedenti, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale. I militari li hanno bloccati a bordo dell’autobus di linea “H” mentre stavano tentando di impossessarsi del portafogli di un 50enne argentino. In questo caso, i ladri, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati trattenuti in caserma in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.

Tutta la refurtiva è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari.
 




ROMA: MEZZI PUBBLICI… MA NON PER TUTTI

di Christian Montagna

Roma
– Se prendere un autobus a Roma è già di per sé un' impresa, figuriamoci per una persona disabile cosa possa essere.

Mercoledi 20 Novembre in via Venti settembre, a Roma, sono stato chiamato a testimoniare l'ennesimo atto di ingiustizia: la signora Roberta che si stava recando alla manifestazione dei malati di SLA, si è dovuta affidare alla sensibilità e al buon senso dei passeggeri poiché l'autobus sul quale viaggiava era sprovvisto di pedana per consentire la salita e la discesa dal mezzo alle persone disabili.

"E' solo uno dei tantissimi casi- racconta Roberta – molto spesso le persone disabili sono costrette a dover rinunciare all'utilizzo dei mezzi pubblici in quanto le vetture sono stracolme e prive dello spazio per poter collocare il mezzo di sostegno. – Roberta prosegue nel racconto – Ma vi siete mai chiesti quanto tempo deve impiegare un disabile per raggiungere una destinazione se è sprovvisto di mezzi privati? A quanto pare  il Protocollo d'Intesa sottoscritto da Atac e Roma Capitale con le Associazioni delle persone con Disabilità al fine di proseguire in maniera organica e sistematica all'abbattimento di barriere architettoniche non è stato rispettato. Sul territorio urbano, sui mezzi pubblici, sui servizi sotterranei le barriere ci sono ancora e nessuno accenna ad abbatterle. Marciapiedi sprovvisti di scivoli e a volte troppo alti per essere scavalcati; spazi destinati ai disabili spesso occupati da ignari e indifferenti che non si preoccupano di chi è meno fortunato. Ed e' cosi che spesso ci si trova costretti all'utilizzo di taxi o vetture speciali a spese proprie. – Roberta conclude – Si sta limitando la libertà di chi già lotta per averne una".

Per vivere una vita autonoma una qualunque persona ha bisogno di potersi spostare agevolmente in ogni luogo e noi questo dobbiamo poterlo permettere. Come cita l'articolo 19 della Costituzione dell'ONU per i diritti delle persone con disabilità approvata nel dicembre 2006: "Le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere,su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere; le persone con disabilità abbiano accesso ad una serie di servizi necessari per consentire loro di vivere nella società e impedire che siano isolate o vittime di segregazione; i servizi e le strutture sociali destinati a tutta la popolazione siano messe a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, delle persone con disabilità e siano adattati ai loro bisogni" . Ebbene è giunto il momento di lavorare per questo obiettivo: una ragionevole accessibilità. Auguro dunque a voi care Istituzioni una buona progettazione e soprattutto una imminente realizzazione di tutto ciò.