BRACCIANO: CUPINORO CHIUDE IN ATTESA DI PERMESSI E AUTORIZZAZIONI PER AMPLIAMENTO

 

 

Bruno Bruni – sindaco di Manziana: "Durante la riunione di martedì ho chiesto espressamente in che modo la Regione intendesse aiutare i Comuni a reperire nuovi fondi per garantire la copertura economica totale del servizio

 

Redazione

Bracciano – Martedì 28 gennaio 2014 alle 18, presso la sede della Regione Lazio di Via del Giorgione, alla presenza dei Sindaci e delegati dei Comuni che conferiscono i rifiuti a Cupinoro, si è tenuta una riunione convocata dall'Assessore per le Politiche del territorio, Mobilità, Rifiuti, Michele Civita nella quale è stata comunicata ufficialmente la chiusura della discarica a partire dal 31 gennaio, in attesa dei permessi e delle autorizzazioni per l'ampliamento.

La chiusura, preannunciata con una comunicazione della Bracciano Ambiente del 23 gennaio, comporterà una serie di problematiche organizzative ed economiche: infatti, ogni Comune dovrà individuare un altro sito per il conferimento del rifiuto indifferenziato e, conseguentemente, sostenere costi maggiori per un aumento complessivo che al momento, da una prima stima, si aggira intorno al 30/40%.

"Fino ad oggi, come Amministrazione, abbiamo monitorato con attenzione la situazione, stando attenti ad evitare pronunciamenti che potessero essere fuori luogo, vista anche l'incertezza che ha caratterizzato l'ultimo periodo"- dichiara il Sindaco di Manziana Bruno Bruni – "Ed in questa opera di attento controllo, anche in merito alle voci che paventavano la possibilità di ospitare i rifiuti di Roma, come già comunicato formalmente alla Regione, alla Provincia, al Prefetto, alla Bracciano Ambiente e a tutti i Comuni interessati, ci siamo dichiarati indisponibili a percorrere una strada, anche solo ipotetica, che andasse ad “alleviare” le problematiche della Capitale e, al contempo, ad aggravare il sistema di raccolta del nostro comprensorio."

Infatti, in base alla nuova normativa, il costo della raccolta dei rifiuti deve essere coperto al 100% da ogni Amministrazione e, quindi, ogni aumento relativo ai costi di conferimento e di trasporto dei rifiuti, dovrà essere affrontato in prima persona dai Comuni stessi.

"Durante la riunione di martedì – continua il Sindaco Bruni – proprio a questo proposito, ho chiesto espressamente in che modo la Regione intendesse aiutare i Comuni a reperire nuovi fondi per garantire la copertura economica totale del servizio: purtroppo è stato comunicato che, al momento, non sono previsti degli aiuti economici regionali e che quindi ogni Comune dovrà fare fronte da solo e a proprie spese all'emergenza."

La Regione ha poi suggerito tre stabilimenti nel Lazio in grado di trattare la tipologia di rifiuto indifferenziato, lasciando però ai Comuni l'onere di verificare la concreta e reale disponibilità degli stessi. A questo proposito il Comune di Manziana si è già attivato per cercare di individuare la soluzione che sia meno gravosa da un punto di vista economico e più funzionale all'espletamento del servizio.

Infine l'Assessore Civita ha dichiarato che nel prossimo triennio la Regione Lazio probabilmente attuerà delle misure di sostegno per il potenziamento della raccolta differenziata porta a porta.

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BRACCIANO, LA DOMANDA DEI COMITATI E ASSOCIAZIONI CONTRO LA DISCARICA ALL'ASSESSORE REGIONALE MICHELE CIVITA: "CARO CIVITA, MA I 450.000 METRI CUBI?"

Redazione

Bracciano (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta di: Comitato Bracciano Stop Discarica, Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio, Comitato No Discarica Cerveteri, Comitati No Biogas al Sasso, Comitato Terra Nostra, Salviamo il Paesaggio Roma Nord, Comitato di Zona Borgo San Martino, Liberi Cittadini per la Tutela del Territorio, Associazione Bracciano Bene Comune, Associazione Salviamo Bracciano, Associazione Terrattiva " I Terzi", Associazione Rifiuti Zero Valcanneto

Ecco la nota:

Ieri, 22 gennaio 2014, nell’ambito del Consiglio Regionale sui rifiuti, Lei ha affermato che la discarica di Cupinoro, che fino a qualche anno fa accoglieva 140.000 tonnellate di rifiuti l’anno, in questo momento ne riceverebbe solo 60.000, destinate a diminuire ulteriormente, grazie al progressivo aumento della raccolta differenziata da parte dei Comuni conferenti ed all’impiantistica che vorrebbe realizzare: TMB da 135.000 tonnellate l’anno e Biogas.

A questo punto la domanda sorge spontanea: che senso ha autorizzare un nuovo e spropositato invaso da 450.000 metri cubi (Vaira1)? Gli ipotetici scenari che vengono in mente sono due:
– o Cupinoro vivrà per almeno altri 10 anni
– oppure, coerentemente con la capacità dell’impianto di TMB, aumenterà il numero dei Comuni e/o la loro potenzialità di conferimento.

Egregio Civita, non ci ha convinto: la vostra politica rimane ferma al ricorso alle discariche e alla “raffinata” strategia del buco da riempire. Le ricordiamo che la discarica di Cupinoro è attiva da 25 anni, che è composta da una vecchia discarica abusiva sulla quale è stata impiantata quella attualmente visibile, ed è da tempo che si parla della sua chiusura e messa in sicurezza. Dirci che ora sarà conferito solo tal quale tritovagliato, che fa meno male, non ci rallegra perché sempre tal quale è!
Dopo le Sue dichiarazioni siamo certi che questa discarica, in caso di emergenza,  avrà l’opportunità di diventare il sito prescelto data la sua caratteristica di avere “una gestione pubblica”. Un'idea dietro la cui presunta ragionevolezza si nascondono ulteriori ferite al territorio ed alla salute, quella sì pubblica.
Per noi questa è più di una triste ipotesi: i nostri dubbi diventano certezza quando lo stesso presidente Zingaretti adotta lo scenario presentato recentemente da Confservizi, che sposta al 2020 la data entro la quale raggiungere nel Lazio il 65% di RD: e’ la versione, riveduta e corretta, del piano B della Polverini, checché voi pomposamente diciate.

I cittadini avvelenati di questo territorio contrasteranno in ogni modo possibile questo inaccettabile progetto.

 




CASTELNUOVO DI PORTO: BAMBINI NEL MIRINO DEL PASSAGGIO A LIVELLO KILLER

di Angelo Parca / Gabriella Resse

Castelnuovo di Porto (RM) – Castelnuovo di Porto ore 15 circa del 2 gennaio 2013, Maria Francesca Martinico, 56 anni, madre di due figli, sta attraversando con la sua auto, una Nissan Micra, il passaggio a livello di via S. Antonio sprovvisto di barriere automatiche, ma dotato solo di un segnale luminoso ed acustico. L’impatto con il treno 706 proveniente da Roma Flaminio non lascia scampo alla povera donna che muore sul colpo.

L’ennesima vittima, nel corso degli anni, dI questo passaggio a livello obsoleto e mortale.

Per questa domenica,12 gennaio, è stata organizzata, alla stazione ferroviaria di Castelnuovo di Porto, una riunione dei cittadini che faranno il punto della situazione e che saranno a colloquio con i giornalisti per esporre le loro richieste/proposte che sottoporranno poi agli enti competenti della sicurezza e delle infrastrutture della tratta ferroviaria.

Intanto il primo cittadino di Castelnuovo di Porto Fabio Stefoni ha scritto una lettera “abbastanza dura” in merito alla questione che riguarda tutta la tratta ferroviaria, da Roma a S.oreste. Ecco il testo della lettera scritta dal sindaco al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, aII’Assessore regionale ai Trasporti Michele Civita, e inviata per opportuna conoscenza al Prefetto di Roma ed ai Ai Sindaci di Sacrofano, Fiano, Morlupo, Rignano Flaminio, Magliano Romano e S. Oreste.

"Illustrissimo Presidente,
II giorno 2 Gennaio 2014 nel Comune di Castelnuovo di Porto, in cui ricopro Ia carica di Sindaco, nel|’ennesimo incidente ferroviario sulla tratta Roma-Viterbo, ha perso la vita, alla guida della sua auto, la concittadina Francesca Maria Martinico, madre di due figli.
Si tratta deII‘ennesima tragedia che avviene su questa tratta ferroviaria da qualche anno a questa parte. ll dolore e lo sgomento del primo cittadino e della cittadinanza intera non sono rappresentabili per iscritto tento più se si tratta di una morte atroce e di une tragedia annunciata.
Tanto più se si considerano gli appelli di preoccupazione ed angoscia rivolti alle autorità competenti dal sottoscritto in altre circostanze analoghe rlvolti ad ottenere interventi urgenti e non rinviabili di messa in sicurezza di questo tratto di ferrovia.

Non posso, non possiamo più attendere. Le chiedo di intervenire con la masslma urgenza per porre fine a questa serie di disgrazie. La linea ferroviaria in questione, del 1936, e divenuta nel tempo obsoleta ed estremamente pericolosa e da diversi anni, a seguito di incldentl anche mortali i Sindaci del territorio hanno richiesto con insistenza, almeno la messa in sicurezza dei passaggi a livello ad oggi sprovvisti di barriere automatiche.

Dal 2007 abbiamo, con una petizione popolare, aIl'ora ME.TRO S.p.A. denunciato e sollecitato un intervento urgente con la raccolta di firme.

ln data 5 ottobre 2010 prot. 13825 a seguito dl un incidente di un nostro cittadino sopravvissuto per miracolo, si richiedeva alla Soc. Atac ed all’Assessore alla Mobilità e al Trasporlo Pubblico Locale un intervento necessario ed indifferibile ad intraprendere tutte le iniziative necessarie a garantire l’incolumità dei cittadini castelnuovesi.

In data 7 marzo 2013 con una lettera del Comune di S. Oreste a firma dei Sindaci dei Comuni interessati, tra cui il Comune dl Castelnuovo di Porto, si richiedeva con ogni priorità Ia messa in sicurezza di questi maledetti attraversamenti ferroviari.

In data 8 luglio 2013 nel Comune di Castelnuovo di Porto in collaborazione con l'Associazione Città in movimento, alla presenza dei vertici Atac e deII'Assessore Michele Civita e con la partecipazione dell’associazione Pendolari Roma Nord si é tenuta una conferenza sulla sicurezza della linea ferroviaria. con Ie rassicurazioni finali da parte delle istituzioni delle attivazioni di ogni misura a tutela dei cittadini.

Da ultimo Ia nota del 16 maggio 2013 prot. 7111 che evidenziava l’urgenza di installare le barriere automatiche sul passaggio a livello di Via S. Antonio.

Questa segnalazione è della massima importanza perché fatta a seguito di un incidente che ha coinvolto addirittura lo Scuolabus in servizio nel nostro Comune. E’ solo per miracolo che in quella circostanza non ci furono vittime.
Ne consola, al riguardo, l’annunciato ammodernamento della tratta ferroviaria in questione per i tempi di conclusione lunghi ed incerti, a prescindere della qualità del progetto.

Quanto sopra già descrive l'importanza e la necessità di un intervento immediato, ammesso che la morte di una persona non sia già di suo sufficiente a farlo; ove cioè tutto ciò non bastasse a sensibilizzare le coscienze ed ad attivare le non rinviabili iniziative per risolvere una problematica primaria che si chiama “tutela della incolumità fisica dei cittadini”.

Non sono più tollerabili rimpalli di competenze; impedimenti di carattere finanziario; assunzioni di impegni in pubblico puntualmente disattesi nei fatti; balletti burocratici.
Adesso basta, non siamo disposti più ad attendere un solo giorno. Si chiede pertanto l’immediata installazione in ogni attraversamento ferroviario della tratta Sacrofano – S. Oreste, di apposite barriere automatiche, al fine di mettere In sicurezza l’intera viabilità stradale e pedonale delle popolazioni interessate.
Richiesta peraltro non nuova perché già fatta a suo tempo.

Confidando nella sua sensibilità umana ed istituzionale sono certo che si attiverà immediatamente, disposto, in caso contrario, ad agire in ogni sede ed in ogni luogo par garantire Ia sicurezza dei miei concittadini.
Disponibile ad ogni chiarimento e ad ogni collaborazione istituzionale,  porgo i miei più distinti saluti.
Il Sindaco
Fabio Stefoni"

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RIETI, DISSERVIZI COTRAL: IL COMITATO PENDOLARI SCRIVE A ZINGARETTI

Rieti – Di seguito pubblichiamo la lettera a Nicola Zingaretti del Comitato Pendolari Reatini che denuncia i disservizi Cotral sull'intera Provincia di Rieti

 

A: Presidente della Regione Lazio

Nicola Zingaretti

Via Cristoforo Colombo , 212 

00145 – Roma

 

P.C.: Assessore Regionale alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti

Michela Civita

Via Rosa Raimondi Garibaldi 7

00145 Roma,

Assessore Regionale alle Infrastrutture, alle Politiche abitative e all'Ambiente

Fabio Refrigeri

Via Rosa Raimondi Garibaldi 7

00145 Roma

 

Egregio Governatore,

con la presente si desidera sensibilizzare la Sua attenzione, al fine di segnalare e denunciare come da diverso tempo i viaggiatori, firmatari e non di questo documento, lamentano disservizi di vario genere durante gli spostamenti nella provincia di Rieti e in specie sulla tratta Rieti-Roma affidati dalla Regione Lazio alla CO.TRA.L. S.p.a., azienda il cui unico azionista, a partire dal gennaio 2013, risulta essere la stessa Regione Lazio.

I disservizi quotidiani che ostacolano il diritto al lavoro, allo studio ed alla mobilità degli utenti dell’unico mezzo di trasporto pubblico regionale diretto che collega la provincia di Rieti al suo Capoluogo e la città di Rieti alla Capitale, riguardano non solo i ritardi e la soppressione continua della corse, ma anche la sicurezza dell’utente, messa a dura prova sia dal frequentissimo sovraffollamento delle vetture, spesso oltre la capienza massima di omologazione, sia dalle condizioni igienico-sanitarie dei mezzi messi a disposizione dalla società.

Su quest’ultimo punto è necessario dare chiarezza all’Ill.mo lettore; le vetture, difatti, non vengono regolarmente pulite e igienizzate dalla società concessionaria, lasciando i propri utenti costretti all’utilizzo degli già scarsi mezzi messi a disposizione per raggiungere il luogo di studio o di lavoro, in condizioni igienico-sanitarie definibili deprecabili e precarie.

In più occasioni, infatti, è stata rilevata, documentata e segnalata dalla clientela alla CO.TRA.L.  S.p.a., la presenza all’interno delle vetture di sporcizia di vario tipo e la presenza di insetti e parassiti dannosi per la vita umana tanto che risulta depositato presso gli organi competenti un fascicolo relativo all’ispezione effettuata dalla A.S.L./U.I.S.P. di Rieti dietro esposto presentato dal Comitato Pendolari Reatini. Si sottolinea che l’art. 32 della Costituzione Italiana, nel sancire la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, di fatto obbliga lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa e ad adottare precisi comportamenti finalizzati alla migliore tutela possibile della salute in quanto il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale costituisce un diritto fondamentale del singolo e della collettività.

La lesione dei diritti fondamentali, come già accennato, non si palesa esclusivamente nella violazione dell’art. 32 della Costituzione, ma anche nella violazione dei diritti allo studio ed al lavoro degli utenti, costretti ad utilizzare l’unico servizio diretto di trasporto regionale. 

infatti, non meno rilevante è il mancato rispetto delle tabelle di esercizio da parte della CO.TRA.L.   S.p.a., regolate dal contratto di servizio in essere con il suo unico azionista.

Risultano essere numerose le soppressioni giornaliere delle corse nella Provincia di Rieti e dei collegamenti con la Capitale, soprattutto nelle fasce di maggior affluenza, impedendo di fatto all’utente di poter raggiungere il proprio luogo di studio o di lavoro.

L’incertezza così generata, crea nella collettività malessere e stress, aggravata dalla difficoltà di dover rendere conto al proprio datore di lavoro o all’istituto scolastico dei continui ritardi non imputabili a proprie mancanze, ma esclusivamente dall’impotenza dell’utente di fronte alle inadempienze contrattuali e gestionali della società concessionaria del servizio di trasporto pubblico della Regione Lazio.

Inadempienze che ledono i diritti, Costituzionalmente garantiti, allo studio ed al lavoro così come tutelati dagli artt. 4 e 33 della Costituzione della Repubblica, fondamento dello Stato Italiano ed irrinunciabile diritto della sua Collettività.

Ad oggi si manifesta un totale immobilismo delle istituzioni di fronte alla problematiche già più volte esposte e segnalate, ed un’incapacità della Regione Lazio e della società Concessionaria di intervenire con delle manovre correttive, ovvero la razionalizzazione della rete dei collegamenti, con interventi a basso costo, che può ridurre drasticamente l’accesso alla città di Roma e la mobilità nella Provincia di Rieti, come opportunamente evidenziato al punto 6.3.2 del documento programmatico della nuova Giunta Regionale.

Il Comitato dei Pendolari Reatini, pertanto, è pronto, grazie alla documentazione raccolta nel primo semestre del 2013, ad introdurre una procedura di infrazione nei confronti dei responsabili del trasporto pubblico regionale presso i Giudici di Strasburgo, al fine di ovviare con le proprie forze all’anti-Costituzionalità ed alle violazioni della Carta dei Diritti Fondamentali Dell’Uomo e dell’Unione Europea, dovute al comportamento reiterato dalla Società Concessionaria del Servizio di Trasporto Pubblico Regionale e dal suo unico azionista.

Distinti Saluti

 

Rieti 27 giugno 20123

 

Comitato Pendolari Reatini

Mauro Scopel – Presidente

Maria Carmela Silipo – Vicepresidente

Riccardo Catelli – Membro del Direttivo

Fabio Mareri – Membro del Direttivo

Mara Sciarretta – Membro del Direttivo

Cristina Zucco – Membro del Direttivo

Augusto Raimondi – Membro del Direttivo

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ALBANO INCENERITORE, UNA PARTITA IN DIFESA DELLA SALUTE: I NO INC SCENDONO IN CAMPO

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Redazione

Albano Laziale (RM) –  Il Comitato No Inc di cui Daniele Castri è il referente legale, resta in campo e spiega alla cittadinanza interessata i nuovi risvolti relativi ai fondi pubblici per la costruzione dell'Inceneritor
e di Albano. Lo fa con una una iniziativa, ampiamente e chiaramente esplicata nella nota di seguito pubblicata:


"La famigerata “convenzione preliminare Coema-GSE” è finita, su impulso dei dirigenti del G.S.E., tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, che presto dovranno decidere se annullarla o rinnovarla.

“Per conoscere nel dettaglio quali iniziative il Ministero per lo Sviluppo Economico ha intenzione di prendere a proposito, il comitato No Inc ha richiesto in un incontro urgente col Ministro in carica Flavio Zanonato, con la dirigente del settore Rinnovabili Rosaria Fausta Romano, col Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con l’Assessore Regionale ai rifiuti Michele Civita.”

Domenica prossima 16 giugno, dalla mattina alle 9,00 a seguire fino a tarda serata, presso il Centro Sportivo O.K. Club di Cancelliera, giornata di mobilitazione, gioco e divertimento per raccogliere fondi a sostegno delle iniziative  No Inc. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

 Neanche il tempo di archiviare i preziosi dati contenuti nella ”convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 (doc. 1), che nuove e minacciose  nubi si addensano di nuovo attorno al progetto di costruzione dell’impianto brucia-rifiuti più grande d’Europa.

Il Consorzio Coema (Pontina Ambiente srl di Manlio Cerroni, Acea ed Ama), difatti, sta portando avanti da mesi interi una vera e propria attività di “pressing asfissiante” sui dirigenti del Gestore del Servizio Elettrico, GSE (doc. 2, doc. 3, doc. 4). Con lo scopo di ottenere, nonostante i termini di legge siano ampiamente scaduti, un “aggiornamento” della ormai rinomata convenzione. Ovvero una “nuova” convenzione che, in sostanza, cancelli quella divenuta pubblica appena pochi giorni fa, e permetta in ogni caso al consorzio Coema di accaparrarsi, costi quel che costi, l’accesso ai fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi.

Come ricorderete, difatti, i fondi pubblici per la costruzione e gestione degli impianti brucia-rifiuti sono stati definitivamente messi al bando, per nostra fortuna, dalla U.E.. L'unica eccezione prevista riguardava gli impianti di incenerimento  “cantierizzati” entro e non oltre il limite ultimo del 31 dicembre 2008. La “convenzione preliminare” Co.E.Ma.-G.S.E. del giugno 2009, venne stipulata sul presupposto di una “cantierizzazione” avvenuta il 29 dicembre 2008, sulla base dell’ordinanza di Marrazzo  n. Z-0003 del 22 Ottobre 2008.

Cantierizzazione, tuttavia, assolutamente fittizia, in quanto consistente nella sola “posa di una rete metallica per la recinzione del lotto di terreno interessato”, come del resto certificato e verbalizzato dalla Polizia Municipale di Albano.  La cantierizzazione, difatti, ha inizio secondo la legge solamente con “l’avvio delle attività di escavazione”. Ma in ogni caso, l’ordinanza di Marrazzo e la successiva Dichiarazione di Inizio Attività, la D.I.A. del Coema, sono stati annullati definitivamente dalla sentenza del Consiglio di Stato di marzo 2012 (n. 1640 del 22 marzo 2012).

Come se ciò non bastasse, un ulteriore verbale della Polizia Municipale di Albano, di ottobre 2010, rappresenta la prova che l’attività di cantierizzazione, di fatto, non ha mai avuto luogo entro il termine ultimo imposto dalla U.E.: “nessuna attività edilizia” è quanto viene dichiarato espressamente nel verbale. Lo dimostra, del resto, oltre ogni ragionevole dubbio, ancor di più, lo stato attuale dei terreni accanto al VII invaso, dove dovrebbe sorgere il contestatissimo inceneritore, dove si espande un’immensa e intonsa distesa di erba verde.

Questa “convenzione Coema-GSE” di giugno 2009 è finita ora (doc. 5), su impulso dei dirigenti del G.S.E. – stanchi, probabilmente, di essere “tirati per la giacchetta” –  tra le mani dell’attuale Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, e della Dott.ssa Rosaria Fausta Romano, Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero.

Proprio il Ministro Flavio Zanonato dovrà decidere, molto presto, se indicare ai dirigenti del GSE di annullare, senza appello, la vecchia “convenzione preliminare Coema- GSE” di giugno 2009 o se, viceversa, avallare la stipula di una nuova (?!) convenzione in favore del Coema accettando così, di fatto, di considerare tutto il tempo trascorso sino ad ora, ben oltre il limite massimo imposto dalla legge europea e nazionale, una “causa di forza maggiore”, come pretenderebbe il consorzio guidato dal monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni. “Causa di forza maggiore” determinata dall’ostinata opposizione all’impianto di incenerimento del Comitato No Inc e delle Amministrazione Comunali di bacino.

Oltre al danno, sarebbe questa una beffa per l’intera comunità dei Castelli Romani.

Il Ministro Flavio Zanonato ha quindi, in questo momento, la possibilità di annullare definitivamente l’uso dei fondi pubblici CIP-6 e Certificati Verdi per la costruzione e gestione dell’Inceneritore di Albano, nel pieno rispetto delle normative Europee e nazionali. Un’occasione davvero unica di mettere la parola fine a questo brutto pasticciaccio di Roncigliano.

Proprio per questo, il comitato No Inc ha richiesto, stamattina, un incontro urgente al Ministro Flavio Zanonato, alla Direttrice generale della Direzione per le Energie Rinnovabili per conto del Ministero, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed all’Assessore ai rifiuti Michele Civita".




LINEA FL3, ROMA – CESANO – VITERBO: LA GUERRA DEI PENDOLARI

Redazione

Bracciano (RM) – Lo scorso martedì avveniva un incontro tra la rappresentanza del Movimento Spontaneo Pendolari Viterbesi (Mosp) e Fabio Lazzara collaboratore dell’assessore regionale ai Trasporti Michele Civita.

Immediata la reazione del Comitato Fl3 Lago di Bracciano che esprimeva disappunto per la convocazione del solo Mosp di Viterbo. “La linea fl3 è una e sulla stessa deve essere tutelato il diritto alla mobilità di tutti i passeggeri tanto più che le nuove fermate dell’ex treno diretto da Viterbo, a partire del 9 giugno, sono state una conquista concordata e ragionata tra Trenitalia-Regione e Comitati anche in presenza dei sindaci interessati. – Dichiarava il portavoce del Comitato concludendo – Convocare un solo comitato costituisce, ad avviso del Comitato FL3 Lago di Bracciano, una violazione delle prassi finora adottate che hanno visto invece la convocazione di tutti i comitati interessati alla linea e costituisce un pericoloso precedente che ci auguriamo non abbia a ripetersi”.

Sembrerebbe aver sortito un qualche effetto la nota del Comitato Fl3 Lago di Bracciano che fa sapere di essere stato contattato telefonicamente dal dr. Lazzara della segreteria dell’assessore regionale ai Trasporti Michele Civita. “Siamo stati contatti telefonicamente dal Dr. Fabio Lazzara

della Segreteria Assessore alle Politiche per la Mobilità. – Dichiara in una nota il portavoce del Comitato Fl3 Lago di Bracciano – Non abbiamo ancora ricevuto la rassicurante "comunicazione scritta" – prosegue – circa la ‘Piena disponibilità dell'Assessorato a ricevere tutti’ previa richiesta di incontro per concordare i tempi e modi dello stesso. Il dr. Fabio Lazzara ci ha altresì precisato, che che la disponibilità all'incontro dell'assessorato vale per 1 pendolare così come per Associazioni, Comitati o istituzioni. – La nota poi prosegue facendo riferimento al nuovo orario che entrerà in vigore da domani 9 giugno – Nessun orario e nessuna fermata viene modificata su istanza di una o più parti ma ogni richiesta dovrà essere condivisa con tutti e dovrà rientrare in uno studio di fattibilità strategico da parte di RFI e TRENITALIA per non favorire qualcuno a danno di altri”.

Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano fa inoltre sapere di aver provveduto a far pubblicare in varie stazioni della linea Fl3 le allegate variazioni di orario dal 9 giugno 2013 sollecitando la pronta rimozione di tutti i vecchi orari da sostituirsi con i nuovi per dare a tutti una corretta  e completa informazione scritta ed immediatamente percepibile. Inoltre in vista della scadenza nel 2014 del Contratto di Servizio e della Carta dei Servizi il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano, ha chiesto di verificare la fattibilità di riconoscere rimborsi ai pendolari con "Contratti di trasporto" singoli, mensili o annuali, anche senza interruzioni di pubblico servizio di almeno 10 giorni ed anche con biglietti del valore inferiore agli 8 euro come avviene per la linea FL3.

“Il Comitato Pendolari FL3 Lago di Bracciano facendo proprie le linee politiche del Presidente Zingaretti, pubblicate in http://www.nicolazingaretti.it/programma/la-liberta-di-muoversi/ ha sollecitato uno studio di fattibilità dell'ottiminizzazione delle carrozze tra i vari compartimenti in base alle reali esigenze di trasporto. Applicazione rigorosa dei contratti di servizio, pretendendo il rispetto degli standard di qualità, pulizia e costi da parte degli operatori del trasporto, e tornando a prevedere un sistema di penali efficaci – Ha aggiunto il portavoce del Comitato – Riteniamo fondamentale il completamento della maglia di infrastrutture stradali da troppo tempo attese per sostenere la modernizzazione e garantire l’accessibilità del nostro territorio.

Introduzione della Carta elettronica della mobilità per usufruire di tutti i servizi di mobilità collettiva disponibili nella Regione, anche in vista dell'istituzione delle aree metropolitane, con convenzioni che consentano l'accesso agevolato a luoghi di arte e cultura sulla linea. – Il portavoce ha poi concluso – Questo "rilanciando il trasporto su ferro con nuovi treni, nuove stazioni, nuovi parcheggi, con un piano per le infrastrutture e sostenendo la mobilità alternativa ciclistica e pedonale con integrazione gomma – ferro, riqualificazione delle stazioni, nodi di scambio. Realizzazione di almeno tre hub della mobilità sostenibile, in accordo con FS.

Restiamo in attesa di un gentile riscontro scritto”.

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L'osservatore laziale Virtual Paper del 7 Giugno 2013 pagina 2 e pagina 4




VALMONTONE, MATTIA: "VITTORIA EPOCALE DEL CENTROSINISTRA"

Redazione

Valmontone (RM) – “La vittoria di Libera Valmontone  è una vittoria epocale per il centrosinistra valmontonese che, dopo anni, torna finalmente alla guida del paese spazzando via un’intera generazione politica che ha portato Valmontone nella situazione in cui si trova. E’ una vittoria di tutta la squadra, una vittoria dalle tinte rosa, che consente ad Alberto Latini e ad un gruppo libero da condizionamenti di qualsiasi natura di rimettere il timone in mano alla politica, dopo due gestioni commissariali in tre anni, in un territorio difficile con grossi interessi in ballo, tra Napoli e Roma”. 

Lo dichiara Eleonora Mattia, 37 anni, la più votata in assoluto a Valmontone con ben 830 preferenze.  Avvocato e giornalista,  membro della direzione regionale del Partito Democratico (già responsabile dei settori cultura e università nella segreteria regionale), la Mattia era capolista di Libera Valmontone, la lista nata per reagire alla cancellazione delle primarie del centrosinistra (già convocate) che ha messo alcuni dei principali esponenti di Pd, Sel, Socialisti e Lista Zingaretti di Valmontone con un pezzo importante di società civile per una vittoria che assume contorni epocali. 

“In un colpo solo – afferma la Mattia – è stata spazzata è stata archiviata una generazione politica che, attraverso diverse alchimie, a Valmontone ha monopolizzato il potere per troppi anni. Il Consiglio comunale che si è determinato ieri alle urne, invece, è un consiglio quasi del tutto rinnovato, con ben sei donne su sedici eletti e addirittura due consiglieri comunali appena diciottenni. Finalmente si respira aria nuova e, di concerto con l’Amministrazione regionale guidata da Nicola Zingaretti, sono certa che potremmo fare tantissimo per dare le risposte che i cittadini ci hanno chiesto in questi mesi. Alberto Latini non ha certo paura di lavorare e, con l’aiuto di tutti, saprà mantenere fede agli impegni assunti con ‘Parole semplici, azioni concrete ‘, come recitava il nostro slogan”.

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VALMONTONE, L'ASSESSORE CIVITA VISITA TUTTE LE CRITICITÀ DA RISOLVERE




VALMONTONE, L'ASSESSORE CIVITA VISITA TUTTE LE CRITICITÀ DA RISOLVERE

Redazione

Valmontone (RM) – Dopo l’inconveniente che, lunedì scorso, ne aveva impedito la partecipazione ad un convegno, l’assessore regionale ai trasporti, all’urbanistica ed ai rifiuti, Michele Civita, ha fatto questa mattina visita a Valmontone. Insieme al candidato sindaco Alberto Latini ha potuto vedere da vicino alcune delle situazioni più critiche di Valmontone, quelle sulla cui soluzione sarà fondamentale anche il sostegno della Regione Lazio: tra questi la strada che passa alle spalle di Palazzo Doria, gli alloggi popolari in costruzione al Villaggio Rinascita, i parcheggi della stazione ferroviaria e un serio servizio di raccolta differenziata su tutto il territorio comunale. Basito per come sono state gestite alcune vicende, Civita è andato via salutando Alberto Latini e gli amici di Valmontone.




LAZIO EMERGENZA RIFIUTI: MARTEDI' IL TAVOLO REGIONALE CON IL MINISTRO CLINI

Redazione

Roma – E’ prevista per martedì 16 aprile alle ore 11:00, presso la Regione Lazio, l’apertura del tavolo regionale sull’emergenza rifiuti che in questi giorni vede come protagonista l’impianto Saf di Colfelice, coinvolto direttamente nel trattamento dei rifiuti provenienti da Roma, dopo la decisione di chiudere la discarica di Malagrotta. E’ stato necessario spostare l’incontro di un giorno (era previsto per lunedì 15) per consentire la partecipazione del Ministro dell’ambiente Corrado Clini, che si confronterà nella sede della Regione Lazio con l’assessore alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti, Michele Civita, il consigliere Regionale del gruppo “Per il Lazio”  Daniela Bianchi, una delegazione di sindaci della provincia di Frosinone, il Presidente della Saf Cesare Fardelli, il direttore tecnico dell’impianto, ing. Roberto Suppressa e i rappresentati dei comitati di protesta. Il tavolo avrà l’obiettivo di studiare una soluzione alla gestione dei rifiuti della città di Roma che, secondo il Decreto Clini, per 120 giorni, in parte, dovranno essere trattati dalla Saf di Colfelice (fino a circa 400 tonnellate al giorno), per poi tornare a Malagrotta. Il consigliere Bianchi ha insistito molto sulla costituzione di un tavolo tecnico per risolvere l’emergenza rifiuti. La presenza del ministro Clini rappresenta un valore aggiunto di grande rilevanza. – Tutti i protagonisti della vicenda saranno seduti attorno allo stesso tavolo. Sarà un’occasione importante – dichiara il consigliere Bianchi – per trovare in tempo reale una soluzione che, rispettando le ragioni di ognuno, riesca a individuare un punto di incontro soddisfacente e accettabile. Sono fiduciosa" conclude.    
 




BRACCIANO, BRACCIO DI FERRO CON I VERTICI DI TRENITALIA NEL CORSO DELL’INCONTRO DI IERI IN VIA MARSALA

Luca Pagni

Bracciano (RM) – “Ci vuole un equilibrio tra quelle che sono le esigenze dei passeggeri di Viterbo e di Roma rispetto a quelle del lago di Bracciano. Vanno cercate soluzioni condivise e soprattutto che vedano la partecipazione dei pendolari e delle istituzioni locali, senza creare questioni di carattere sociale per studenti e lavoratori penalizzati dalla soppressione delle fermate nelle ore di punta del mattino sulle corse Viterbo-Roma. Trenitalia ci dice che il servizio della fl3 sarebbe migliorato di 5/6 punti. Ma ritengo che la valutazione di questo miglioramento ci sia solamente perché si è presa in esame tutta la tratta del servizio. Ci dicano al contrario se ci sia stato un miglioramento o magari un peggioramento del servizio, come noi riteniamo, valutando la regolarità da Viterbo a Cesano, senza comprendere la parte di tratta metropolitana romana”.  E’ quanto ha detto ieri il sindaco di Bracciano Giuliano Sala, facendosi portavoce del  malcontento generale, nel corso dell’incontro ieri in via Marsala con i vertici di Trenitalia Lazio in merito ai disservizi del nuovo orario entrato in vigore il 10 marzo scorso.

“Non è possibile che le pur legittime esigenze dei pendolari di Viterbo – ha aggiunto Sala – ricadano sui pendolari della zona del lago di Bracciano”. Sala, presente assieme ad altri sindaci del territorio- Francesco Pizzorno per Anguillara, Bruno Bruni per Manziana, Graziella Lombi per Oriolo e Sandrino Aquilani per Vetralla, ha condiviso inoltre appieno l’analisi fatta da Luciana Randazzo del comitato pendolari Paspartù la quale ha commentato che “i pendolari sono persone e non numeri”.

“Non è possibile – ha precisato ancora Sala – fare riferimento a presunti incrementi della puntualità tutti da verificare e non considerare che i passeggeri sono persone e non numeri. Sopprimere quelle fermate al San Filippo, al Gemelli e a Monte Mario, per permettere ai treni semidiretti di Viterbo di risparmiare dieci minuti, significa creare fortissimi disagi per anziani, studenti e lavoratori”.

Evidente nel corso della riunione è apparsa la soddisfazione dei rappresentanti dei pendolari di Viterbo i quali con il nuovo orario hanno ottenuto corse dirette che accorciano i tempi. Un dualismo di trattamento stigmatizzato anche dal sindaco di Oriolo Graziella Lombi la quale ha affermato che non ci possono essere “passeggeri di serie A e di serie B”. Aniello Semplice, direttore di Trenitalia Lazio ha precisato che alcuni aggiustamenti dell’orario potranno essere introdotti o a partire dal 14 aprile o dal 9 giugno.

Nel suo intervento il sindaco Sala, oltre a sottolineare l’incremento della popolazione nell’area del lago di Bracciano di questi ultimi anni, ha parlato della necessità di considerare nuovamente l’ipotesi del raddoppio dei binari, almeno fino a Manziana, progetto in parte già finanziato e poi accantonato.

Sala si è detto pronto poi, assieme ad altri sindaci dell’area del lago di Bracciano, a costituire un comitato della linea fl3 che a livello istituzionale, affiancandosi ai comitati esistenti tra cui Paspartù che peraltro sta portando avanti una class action contro Trenitalia, possa portare la questione dei disservizi di Trenitalia all’attenzione della Regione Lazio, ed in particolare all’attenzione del neogovernatore Nicola Zingaretti e del neo assessore ai Trasporti Michele Civita.

“La questione del trasporto regionale – ha sottolineato Sala a margine dell’incontro – è fondamentale nella strategia di potenziamento del trasporto su ferro che Zingaretti ha annunciato per la Regione Lazio”. 

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27/03/2013 TRENITALIA/FRI E REGIONE LAZIO: L'INCONTRO TRA I SINDACI E I PENDOLARI