Nemi, palazzo Ruspoli: ordinato alla Poligest di provvedere a eliminare lo stato di pericolo

NEMI (RM) – Il Comune di Nemi ha ordinato alla società Poligest SPA, proprietaria di Palazzo Ruspoli, di provvedere immediatamente ad effettuare tutti i lavori necessari per eliminare lo stato di pericolo relativo alla caduta dei calcinacci dal cornicione di coronamento della copertura del castello, dal prospetto su via Belvedere Dante Alighieri e il prospetto d’angolo tra via Giulia e Piazza Umberto I, con avvertimento che in caso di inottemperanza saranno applicate sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge e che eventuali danni a persone e cose, derivanti dal mancato rispetto dell’ordinanza saranno a carico della società che ne risponderà in sede civile, penale e amministrativa.

Un atto dovuto per la messa in sicurezza a tutela della pubblica incolumità dopo la caduta di calcinacci avvenuta gli scorsi 22 e 23 febbraio dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco insieme alla Polizia Locale per una prima messa in sicurezza delle aree interessate.

Una situazione, quella di Palazzo Ruspoli, che per la maggioranza dei suoi prospetti è prospiciente su aree pubbliche con presenza continua e costante di visitatori e abitanti oltre che abitualmente aperte al traffico veicolare e che pertanto l’eventuale distacco e caduta di altre parti di intonaco potrebbe comportare gravissime conseguenze, tali da far ritenere una situazione di assoluto rischio per l’incolumità delle persone e la sicurezza del transito veicolare e pedonale.




Nemi, palazzo Ruspoli: il cornicione a rischio crollo: intervengono i Vigili del Fuoco

A marzo del 2018 segnalavamo su questo quotidiano lo stato preoccupante della parete esterna del Castello dove era visibile a occhio nudo una infiltrazione d’acqua molto grande

NEMI (RM) – Pericolo di crollo per il cornicione di palazzo Ruspoli a Nemi dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco, allertati dai Carabinieri del posto, per un rigonfiamento sulla parete del castello che guarda il lago.

Messa in sicurezza l’intera area che è stata recintata e interdetto il traffico sia veicolare che pedonale lungo la via che costeggia palazzo Ruspoli. Un intervento preventivo visto il pericolo che l’intonaco si possa distaccare dalla parete e cadere in strada da un’altezza di 15 metri.

Una storia ormai vecchia, quella del castello di Nemi la principale attrazione culturale del paese delle Fragole che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico e che invece sta diventando un vecchio stabile da demolire. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. Alcune parti del palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze.

A marzo del 2018 segnalavamo su questo quotidiano lo stato preoccupante del Castello dove era visibile a occhio nudo una infiltrazione d’acqua molto grande che inibiva la parete retrostante il palazzo dalla parte che affaccia sul lago, dove oggi c’e’ il rigonfiamento. Avevamo avvertito l’ufficio stampa del Comune di Nemi, che ci aveva fatto sapere che l’Ufficio Tecnico comunale non aveva ricevuto in quei giorni segnalazioni di infiltrazioni d’acqua al Castello Ruspoli, ma che comunque l’amministrazione si era resa disponibile a verificare lo stato dei luoghi qualora fosse stata allertata.

Eppure nel 2015, dopo ben 11 anni di attesa, la Regione Lazio ha approvato la proposta di accordo di programma per la realizzazione dell’intervento relativo il recupero di Palazzo Ruspoli a Nemi, in variante al P.R.G.

La proposta di accordo della Poligest S.p.A, società proprietaria del castello, all’epoca disponibile ad un notevole investimento per il Palazzo e per Nemi, fu discussa nel consiglio comunale di Nemi del 14 febbraio 2004 dove sotto l’allora giunta guidata dal sindaco Alessandro Biaggi venne approvato il progetto e adottata la conseguente variante urbanistica.

Il 25 maggio 2004, si tenne un nuovo Consiglio comunale finalizzato a verificare eventuali osservazioni e opposizioni riguardo l’approvazione del progetto di restauro di palazzo Ruspoli precedentemente deliberata nella seduta del 2 marzo 2004.

Si tenne quindi, il 2 marzo 2005, la conferenza di servizi tra le parti interessate – Poligest S.p.A., Comune di Nemi, Provincia di Roma, Agenzia Sviluppo Provincia (ASP), Regione Lazio – per discutere la fattibilità del progetto relativo il recupero dell’antico maniero che sovrasta piazza Umberto I a Nemi. 

Dal 2015 ad oggi sono passati altri 6 anni e palazzo Ruspoli, tra annunci, proclami e soliti spot elettorali sembra ormai stanco di aspettare un intervento che ancora oggi non si è visto.  




Nemi, Castello Ruspoli: grossa infiltrazione di acqua

NEMI (RM) – Preoccupante lo stato in cui versa Palazzo Ruspoli a Nemi dove c’è una infiltrazione d’acqua molto grande che ha inbibito la parete retrostante il palazzo dalla parte che affaccia sul lago. Sotto questo intonaco che a vista d’occhio è molto danneggiato ci sono i parcheggi e ci passeggiano le persone.

La situazione meriterebbe un controllo immediato da parte dei Vigili del Fuoco per accertare se ci sono ingenti danni strutturali e se di fatto la struttura, alla luce di queste perdite, risulta pericolante.

Sullo stato di degrado di Palazzo Ruspoli è intervenuto negli anni più volte il leader di “Nemi per Sempre” Vairo Canterani che torna a ripetere: “La paura è che se non si fa qualcosa per mettere in sicurezza il Castello possa succedere una disgrazia – dice Vairo Canterani – non capisco come mai il sindaco non abbia ancora emesso un’ordinanza per intimare ai proprietari di mettere in sicurezza la struttura che visibilmente appare in stato di estremo degrado”.

L’ufficio stampa del Comune di Nemi, contattato dalla nostra redazione, ha fatto sapere che l’Ufficio Tecnico comunale non ha ricevuto in questi giorni segnalazioni di infiltrazioni d’acqua al Castello Ruspoli, ma l’amministrazione si è resa comunque disponibile a verificare lo stato dei luoghi qualora venga allertata.

NEMI: ECCO TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE SU PALAZZO RUSPOLI

 

 




NEMI, PALAZZO RUSPOLI: UN CASTELLO FANTASMA

di Maurizio Costa

Nemi (RM)  – La principale attrazione culturale di Nemi, che dovrebbe essere la punta di diamante per i turisti che visitano il borgo storico, sta diventando un vecchio stabile da demolire. Palazzo Ruspoli, che domina la piazza principale del paese, versa in un totale stato di degrado: le finestre sono rotte o non sono presenti, l'intonaco esterno cade a pezzi e il cancello, che dovrebbe permettere l'accesso agli appassionati di cultura e di storia, è chiuso a doppia mandata.
Le condizioni:
Il palazzo cade letteralmente a pezzi. Lo stato di degrado è visibile a tutti: le finestre sono rotte o inesistenti e i cornicioni, in alcune parti, sono staccati dal muro e rischiano di causare feriti tra i passanti. La storia del ragazzo ucciso da alcuni calcinacci crollati dalla Galleria Umberto I, a Napoli, dovrebbe insegnarci qualcosa. La Torre dei Saraceni, la più alta di Palazzo Ruspoli, è inguardabile: le luminarie che scendono dalla sommità rovinano completamente la visione di questa bellezza unica. Inoltre, all'interno del castello, sono visibili delle colonne antiche e anche quella che sembra una tomba o una fontana con varie incisioni, reperti che potrebbero attirare numerosi turisti.
L'interno:
Alcune parti del Palazzo sono usate come sale riunioni o per organizzare conferenze. Un abitante del paese ci ha detto che: "All'interno ci sono affreschi che, visto lo stato del castello, rischiano di scomparire per sempre." Riguardo alla possibilità di entrare, l'intervistato è stato glaciale: "Se non sei accompagnato da qualcuno non puoi entrare lì dentro."
Le potenzialità:
Inutile dire quanto una bellezza del genere possa essere usata in maniera differente dal Comune, sebbene sia proprietà di privata. Molti castelli e palazzi, in giro per l'Italia, sono stati acquistati e restaurati dalle amministrazioni comunali per farne veri e propri poli museali che fruttano centinaia di migliaia di euro ai Comuni. Basti pensare alla Torre del Moro di Orvieto: un semplice campanile in pietra che, al modico prezzo di 2 euro e ottanta, attira migliaia di turisti ogni anno.
La storia:
La prima pietra di Palazzo Ruspoli è stata posata nel IX secolo dopo Cristo, per volere dei Conti di Tuscolo. Successivamente, il castello è stato abitato dai cistercensi, da moltissime famiglie nobili romane e da Cardinali: i Marchesi Frangipane, gli Orsini, gli Annibaldi, i Colonna, i Borgia, i Piccolomini, il Cardinale D'Estouteville, il Cenci, di nuovo i Frangipane, i Braschi, i Rospigliosi e i Ruspoli. Attualmente la proprietà appartiene alla famiglia Garofalo.
La speranza:
che Palazzo Ruspoli possa diventare un bene pubblico per i turisti e per gli abitanti di Nemi, stanchi di assistere ad un vero e proprio castello fantasma nel centro del paese.

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