Nemi, i rifiuti indifferenziati pesano ancora troppo per le tasche cittadine

NEMI (RM) – 150mila euro messi nel bilancio previsionale 2021 dal Comune di Nemi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.

Solo 100mila euro di differenza con il 2019 e con il 2020 quando con 250mila euro per ogni anno si smaltivano tutti i rifiuti: organico, vetro, cartone, plastica, ingombranti, sfalci e anche gli avanzi di lavori edili lasciati dagli incivili negli ex cassonetti comunali.

A Nemi dallo scorso novembre è partita la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale e a quanto sembra si differenzia ancora troppo poco, vista la cifra messa in bilancio 2021 dagli amministratori.

E intanto l’amministrazione prosegue a effettuare una gestione rifiuti in via della Radiosa, dietro il campo sportivo, in un’area dove per legge non si può effettuare nessun tipo di gestione rifiuti in quanto nelle vicinanze esiste un pozzo di acqua che serve la popolazione. Ci si chiede se il Parco Regionale dei Castelli Romani abbia intrapreso una qualche iniziativa per porre fine a quella che appare come una attività in contrasto con la normativa. Lo scorso 29 gennaio la direttrice dell’Ente regionale, su segnalazione di questo giornale, ci faceva sapere che avrebbe verificato la situazione. Restiamo ancora fiduciosi in attesa dell’esito di queste verifiche. Inoltre la convenzione stipulata tra il Comune di Nemi e quello di Ariccia per l’utilizzo dell’isola ecologica per ora resta solo un pezzo di carta.

La Gestione dei rifiuti in via della radiosa vicino il pozzo di acqua che serve la popolazione



Nemi, continua la gestione dei rifiuti nell’area proibita dalla legge: a.a.a. cercasi istituzioni

NEMI (RM) – Prosegue la gestione dei rifiuti in via della Radiosa a Nemi, a soli 60 metri circa dal pozzo che serve acqua potabile alla popolazione.

Nell’area comunale, come si evince dalle foto scattate ci sono rifiuti ingombranti e una lavatrice proprio di fronte al campo sportivo dove tra l’altro, il Comune, affigge un avviso alla luce del sole: “Sabato 27 marzo e sabato 3 aprile causa delle disposizioni nazionali che ci vedono in zona rossa sarà SOSPESO momentaneamente il conferimento degli ingombranti e sfalci”.

Dunque la gestione dei rifiuti in area proibita dalla legge è dichiarata

Qualcuno vorrebbe dire “dichiarata spudoratamente” ma i fatti parlano da soli: in pieno Parco Regionale dei Castelli Romani chi ha autorizzato il conferimento dei rifiuti in via della Radiosa a Nemi a pochi passi da un pozzo dell’acqua?

In un altro avviso sui social, il Comune di Nemi parla addirittura di conferimento del RAE ovvero del materiale elettrico quale elettrodomestici, lavatrici, tv ecc.

Un sito, quello di via della Radiosa, che qualche anno fa ha visto intervenire il Garante del Servizio Idrico Integrato per via della presenza, nella fascia di tutela fissata in 200 metri, del pozzo di acqua potabile che serve la popolazione e che è stato bocciato come location per accogliere l’isola ecologica in sede di conferenza di servizi dal gestore idrico Acea.

La legge, infatti, vieta qualsiasi attività di gestione rifiuti, compresa quindi l’isola ecologica, entro un’area di salvaguardia di 200 metri in presenza di pozzi d’acqua e soprattutto non ammette nessun tipo di deroga.




Nemi, gestione rifiuti in via della Radiosa vicino al pozzo di acqua: arrivano gli ingombranti! A.a.a. cercasi autorizzazioni sovracomunali

NEMI (RM) – Dal Comune di Nemi fanno sapere che tutti i primi sabato del mese dalle 9 alle 12 si potranno conferire sfalci e potature in via della Radiosa (Campo Sportivo) e tutti gli ultimi sabato del mese, sempre dalle 9 alle 12, si conferiranno ingombranti e RAEE.

Un sito, quello di via della Radiosa, che qualche anno fa ha visto intervenire il Garante del Servizio Idrico Integrato per via della presenza, nella fascia di tutela fissata in 200 metri, del pozzo di acqua potabile che serve la popolazione e che è stato bocciato come location per accogliere l’isola ecologica in sede di conferenza di servizi dal gestore idrico Acea.

La legge, infatti, vieta qualsiasi attività di gestione rifiuti, compresa quindi l’isola ecologica, entro un’area di salvaguardia di 200 metri in presenza di pozzi d’acqua e soprattutto non ammette nessun tipo di deroga.

Nonostante la normativa vieti espressamente qualsiasi attività di gestione rifiuti per l’area comunale in via della Radiosa, che si trova a circa 60 metri dal pozzo di captazione di acque sotterranee gestito da ACEA, quindi entro i 200 metri fissati dalla legge, lo scorso mese di dicembre l’amministrazione comunale di Nemi ha approvato il progetto di studio di fattibilità tecnico ed economica finalizzato alla realizzazione di un’isola ecologica in località “I Corsi” su terreni di proprietà comunale e ora è stato diffuso alla cittadinanza il comunicato che nel sito si possono conferire sfalci, potature, ingombranti e RAEE.

I rifiuti ingombranti sono per definizione rifiuti solidi urbani che a causa del loro eccessivo peso o volume, non possono essere depositati nei cassonetti stradali del secco

Gli ingombranti sono costituiti in larga percentuale (60-80%) da materiali ferrosi o plastici che possono essere riciclati e/o recuperati. Alcuni elettrodomestici contengono sostanze dannose per l’uomo e per l’ambiente; i frigoriferi, ad esempio, contengono nel loro circuito di raffreddamento i CFC (clorofluorocarburi), che sono tra i responsabili del buco dell’ozono.

A.a.a. cercasi autorizzazioni sovracomunali

Eppure, ad oggi non si trova riscontro documentale riguardo autorizzazioni sovracomunali che autorizzino questo genere di attività e il Sindaco durante il recente tavolo tecnico – alla presenza del Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato Avvocato Paola Perisi, l’ingegner Nicola Marcucci Dirigente dell’Area Risorse Idriche ed Attuazione Servizio Idrico Integrato, il direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani Emanuela Angeloni, i consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, il consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai e il direttore editoriale Ivan Galea – dichiarava che in via della Radiosa ultimamente erano stati commissionati dei rilevamenti geologici senza fare cenno all’isola ecologica.




Nemi, isola ecologica e trasferenza: il Comune si muove su due fronti. Si bussa di nuovo ad Ariccia

NEMI (RM) – Si lavora su più fronti a Nemi per cercare di gestire la raccolta differenziata partita su tutto il territorio comunale lo scorso 23 novembre.

E’ stata rinnovata la convenzione tra il Comune di Nemi e quello di Ariccia per il parziale utilizzo dell’ecocentro comunale e trasferenza dell’isola ecologica di via Campoleone.

La trasferenza, fino a pochi giorni fa, è stata effettuata dal gestore Minerva Ambiente a Nemi in via Nemorense – presso l’ex campetto dei Frati – su un terreno vincolato. Una attività confermata anche dallo stesso Sindaco di Nemi in sede di tavolo tecnico con il Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato.

Non si comprende il motivo, essendo già in corso di validità una convenzione tra le due amministrazioni pubbliche, per il quale il gestore Minerva Ambiente abbia dovuto utilizzare per la trasferenza un terreno che per legge non può ospitare questo tipo di attività.

La PEC del Sindaco Bertucci ad Ariccia all’indomani dell’interrogazione comunale

Lo scorso 10 dicembre il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha inviato una PEC al Comune di Ariccia chiedendo il rinnovo della convenzione stipulata lo scorso 17 marzo 2020 con scadenza 17 marzo 2021.

Il Sindaco di Nemi ad aprile del 2019 aveva richiesto all’allora Sindaco di Ariccia Roberto Di Felice la possibilità di utilizzare l’isola ecologica. Qui la lettera di Alberto Bertucci a Roberto Di Felice

Una richiesta di rinnovo, quella dello scorso 10 dicembre, che il Sindaco invia agli amministratori comunali di Ariccia all’indomani dell’interrogazione presentata dal Consigliere di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni dove evidenzia il fatto che il terreno dell’ex campo sportivo dei Frati, situato sulla via Nemorense sembra ospitare una attività di gestione dei rifiuti o trasferenza dir si voglia.

Una attività quest’ultima per la quale lo stesso Tersigni ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica e per la quale anche i Consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri hanno presentato un esposto ai Carabinieri del NOE e informato i militari della Stazione di Nemi, oltre all’articolo di denuncia pubblicato da questo giornale e inviato per conoscenza al Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato e ai rappresentanti degli Enti Sovracomunali compresa la direttrice del Parco dei Castelli Romani organo deputato alla vigilanza e salvaguardia del territorio.  

Lo scorso lunedì 28 dicembre la Giunta comunale della città di Ariccia prendendo atto della richiesta del Sindaco di Nemi e della convenzione già in essere ha approvato il rinnovo della stessa che prevede il parziale utilizzo dell’ecocentro consistente nel posizionamento ed utilizzo di n.3 scarrabili per la raccolta differenziata della plastica, del cartone e degli ingombranti, per un periodo di ulteriori 12 mesi, nelle more del perfezionamento del prescritto procedimento autorizzatorio per l’apertura dell’ecocentro nel Comune di Nemi, in corso di definizione.

Nella delibera del Comune di Ariccia si fa riferimento al procedimento autorizzatorio per l’apertura dell’ecocentro a Nemi

Un processo autorizzatorio riferito, ad oggi, alla realizzazione di un’isola ecologica in località “I Corsi” su terreni di proprietà comunale. Un’area situata in via della Radiosa nelle immediate vicinanze, circa 60 metri, dal pozzo di captazione di acque sotterranee gestito da ACEA che immette acqua potabile nella rete idrica destinata alla cittadinanza. Un sito tutelato dal vincolo idrogeologico e che è stato già bocciato in sede di conferenza di servizi nel 2016. Ma di questo argomento rimandiamo a quanto già scritto in un precedente articolo.

Le interferenze dei gestori della raccolta

Sempre sulla delibera di Ariccia si parla di interferenze da parte dei soggetti gestori della raccolta dei rifiuti dei Comuni di Ariccia e Nemi che devono essere ridotte.

Viene dato infatti indirizzo “al Dirigente dell’Area III – polizia locale – ambiente per l’adozione degli atti esecutivi di gestione derivanti dalla deliberazione stessa, con particolare riguardo all’individuazione, anche per il tramite del DEC – direttore dell’esecuzione del contratto – delle misure per la riduzione delle interferenze da parte dei soggetti gestori della raccolta dei rifiuti dei Comuni di Ariccia e Nemi, oltre che per la definizione della quota di rimborso che il Comune di Nemi dovrà corrispondere al Comune di Ariccia, da determinarsi con criterio millesimale di utilizzo delle superfici dell’ecocentro”.




Nemi, isola ecologica: il Comune ci riprova su via della Radiosa ma spuntano diverse altre alternative e la storiella del “non c’è nessun sito” non regge più

Andremo a bussare in ogni sede, anche in Europa se necessario. Giù le mani dall’ambiente!

NEMI (RM) – L’amministrazione comunale di Nemi ha approvato il progetto di studio di fattibilità tecnico ed economica finalizzato alla realizzazione di un’isola ecologica in località “I Corsi” su terreni di proprietà comunale.

Si tratta di un’area situata in via della Radiosa nelle immediate vicinanze, circa 60 metri, dal pozzo di captazione di acque sotterranee gestito da ACEA che immette acqua potabile nella rete idrica destinata alla cittadinanza. Un sito tutelato dal vincolo idrogeologico.

Via della Radiosa, un sito già bocciato in sede di conferenza di servizi da ACEA

Nel 2016 il gestore del servizio idrico Acea ha dato parere sfavorevole alla realizzazione dell’isola ecologica in via della Radiosa in conferenza dei servizi, nonostante il Comune di Nemi avesse specificato che “l’isola ecologica sarà semplicemente un centro rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto per legge, e non ci sarà nessuna gestione del rifiuto”.

E proprio su questo punto invece Acea è stata inequivocabile e perentoria perché, leggi alla mano, ha evidenziato che l’art. 183 comma 1 lettera N del D lgs 152/2006 con il termine “gestione” deve intendersi “prelievo dei rifiuti compresa la cernita preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta, ai fini di un loro trasporto nei centri di trattamento”.

“L’estrema urgenza” (a posteriori) dell’amministrazione comunale

Nuovo tentativo, dunque, per l’amministrazione guidata da Alberto Bertucci di realizzare l’isola ecologica su un sito che andrebbe invece salvaguardato, soprattutto per la salute pubblica, da qualsiasi tipo di attività legata ai rifiuti vista la presenza del pozzo di acqua potabile che serve la popolazione perdipiù tutelato da vincolo idrogeologico.

Nemi è ad oggi sprovvista di un’isola ecologica nonostante sia iniziata già dallo scorso 23 novembre la raccolta differenziata porta a porta sull’intero territorio comunale

In una recente delibera di Giunta comunale la 149 del 7 dicembre 2020, (Giunta composta da due persone Sindaco Bertucci e assessore Pietro Pazienza) in merito alla necessità di realizzare l’isola ecologica in via della Radiosa si parla di “estrema urgenza di procedere in tale direzione, data anche l’imminente entrata in vigore del regime di raccolta dei rifiuti differenziati porta a porta”. Una affermazione, quella riportata nella delibera, che contrasta però con il fatto che la raccolta differenziata è già partita lo scorso 23 novembre seppur in assenza di un’isola ecologica. Gli amministratori comunali si ricordano quindi a posteriori, dopo aver fatto partire la differenziata, che esiste la necessità di dotarsi di un’isola ecologica. Una delibera del 7 dicembre 2020 che viene pubblicata nello stesso momento in cui il sindaco durante il tavolo tecnico – alla presenza del Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato Avvocato Paola Perisi, l’ingegner Nicola Marcucci Dirigente dell’Area Risorse Idriche ed Attuazione Servizio Idrico Integrato, il direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani Emanuela Angeloni, i consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, il consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai e il direttore editoriale Ivan Galeadichiarava che in via della Radiosa ultimamente erano stati commissionati dei rilevamenti geologici senza fare cenno all’isola ecologica.

Il Comune di Nemi ha già ricevuto quasi 450mila euro di contributi dalla Città Metropolitana di Roma Capitale

La Città Metropolitana di Roma Capitale nel 2015 ha concesso un primo contributo di 248.400,00 euro al Comune di Nemi e un secondo contributo di 190mila euro lo scorso novembre per la realizzazione del centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti, ma in questi 5 anni l’amministrazione ha identificato dei terreni che non presentano i requisiti di legge per poter ospitare l’isola ecologica. Oltre a via della Radiosa il Comune aveva acquistato un’area adiacente il cimitero comunale spendendo anche 2.675,46 euro per la relazione del geologo e 2.488,80 euro per quella dell’Agronomo, per un totale iva inclusa di 5.164,26 euro. Ma anche questo sito è poi risultato come non idoneo.

Terreni situati oltre 300 metri dal lago e dove non ci sono pozzi che servono acqua potabile

E in tutti questi anni sembra non siano stati invece considerati dei terreni che invece potrebbero risultare idonei ad ospitare un’isola ecologica. Terreni localizzati ben oltre i 300 metri (partendo dalla battigia del lago) di fascia di rispetto stabilita per legge e senza la presenza di pozzi che servono acqua potabile.

Un terreno della Città Metropolitana di 500 mq in via di Valle Petrucola

E tra questi appezzamenti sembra ce ne sia uno addirittura di proprietà della Città Metropolitana di Roma Capitale (censito al foglio 8 particella 387) di circa 500 mq in via di Valle Petrucola di fronte all’ingresso del comprensorio “Le Ville di Nemi”. Un terreno che confina con un altro appezzamento di circa 3mila mq, censito al foglio 8 particella 195.

Esistono poi terreni, situati tra la zona di Vigna Grande e il cimitero comunale in un’area dove esisterebbe un piano di lottizzazione.

Altri localizzati nella zona di via Appia, questi ultimi con destinazione da PRG “servizi per privati”, che potrebbero risultare idonei.

Perché l’amministrazione comunale insiste nel voler realizzare un’isola ecologica su un terreno – via della Radiosa – dove è presente un pozzo che serve acqua potabile alla popolazione senza valutare altre possibili soluzioni? Le soluzioni alternative ci sono e la storiella del “non c’è nessun sito dove poter fare l’isola ecologica” ormai non regge più. Quello che appare chiaro è che “non c’è nessun sito” perché quelli individuati forse non garbano alla corte. Con questo caso, per difendere l’acqua pubblica (si ricorda che il Sindaco ha già fatto opposizione a un decreto penale di condanna sulla salute pubblica) andremo a bussare in ogni sede, anche in Europa se necessario. Giù le mani dall’ambiente!




Nemi, il sindaco Bertucci sui rifiuti in via Nemorense: “Si tratta di trasferenza”

NEMI (RM) – Tavolo tecnico per chiarire il nodo gestione dei rifiuti a Nemi oggi alle 17 con il Garante del Servizio Idrico Avvocato Paola Perisi, l’ingener Nicola Marcucci Dirigente dell’Area Risorse Idriche ed Attuazione Servizio Idrico Integrato, il direttore del Parco Regionale dei Castelli Romani Emanuela Angeloni, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, i consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri, il consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni, il direttore responsabile de L’Osservatore d’Italia Chiara Rai e il direttore editoriale Ivan Galea.

Fatta la premessa che al sindaco Alberto Bertucci è stata bocciata la richiesta inoltrata al Garante di non partecipazione al tavolo tecnico dei responsabili del quotidiano e dei Consiglieri comunali, finalmente si è chiarita l’attività operata nel terreno comunale di via Nemorense a Nemi.

Alberto Bertucci, rispetto alle puntuali domande del Garante Perisi, ha dichiarato, ripetutamente, che in via Nemorense è avvenuta soltanto una “trasferenza dei rifiuti” e che “i personaggi” che invece hanno parlato di “gestione rifiuti” sono suscettibili di querela per procurato allarme (non è la prima volta che il sindaco querela la stampa libera e chi gli fa opposizione e si fa difendere con i soldi dei cittadini!).

Ebbene finalmente il sindaco ha ammesso che è avvenuta “trasferenza di rifiuti” dando verbale conferma descrittiva e didascalica a tutte le foto scattate e i video girati in questi ultimi giorni e mesi fino ad arrivare a due anni fa.

Non era difficile capire che il terreno di via Nemorense con affaccio sul lago e in zona vincolata fosse utilizzato come stazione di trasferenza di rifiuti

Ne sono dimostrazione il via vai dei mezzi filmati, gli scarrabili con i rifiuti ecc… Attività che è cessata dopo le segnalazioni fatte ai Carabinieri del Noe e della Stazione di Nemi, in Procura e al Parco dai Consiglieri comunali, e l’uscita degli articoli di denuncia su questo quotidiano con relativo materiale video-fotografico comprovante l’attività.

La situazione che spesso viene rappresentata per una attività di trasferenza è riferita inequivocabilmente a una area attrezzata, dove vengono convogliate certune tipologie di rifiuti

La delibera del comitato interministeriale del 27 luglio 1984 parla chiaramente dell’attività di trasferenza e dice espressamente che per le “stazioni di trasferenza devono essere adottate le caratteristiche costruttive degli impianti di stoccaggio per quanto applicabili e fissati tempi massimi di permanenza dei rifiuti. Ad eccezione di tali casi (regolamentati) non sono ammessi stoccaggi provvisori”. Concetti ribaditi e ancor meglio espressi nei Dlgs 152 del 2006 e poi nel Dlgs 16 gennaio 2008.

Sorprendentemente il sindaco ha affermato che per l’attività di trasferenza dei rifiuti non c’è bisogno di alcuna autorizzazione, neppure in zona vincolata

Il direttore del Parco Emanuela Angeloni ha detto sostanzialmente di aver effettuato i controlli e constatato la situazione illustrata dal sindaco.

Ciononostante l’attività di trasferenza possa chiaramente risultare foriera del “grave pregiudizio agli equilibri naturali” soprattutto in considerazione dell’art. 11 della legge 398\91, al n. 3, dispone che nei parchi naturali sono vietate, in generale, tutte le attività che: “Possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat”.

A questo punto le prossime azioni rimangono in capo al Garante Regionale del Servizio Idrico che le intraprenderà a seguito delle dichiarazioni rese dal Sindaco che per una volta si trovano in perfetto allineamento con i nostri articoli di cronaca.




Nemi, gestione rifiuti: bombe ambientali su terreni comunali

Il Consigliere comunale Stefano Tersigni interroga il Sindaco, il nostro giornale attiva il Parco dei Castelli Romani e il Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato e i Consiglieri comunali Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri si rivolgono con un esposto ai Carabinieri del NOE

NEMI (RM) – Falde acquifere a rischio inquinamento a Nemi a causa di una gestione dei rifiuti che viene effettuata su terreni protetti dal vincolo idrogeologico sul quale dovrebbe vigilare l’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani. Si tratta di due terreni, di proprietà comunale, situati rispettivamente in via Nemorense di fronte al civico 59 – conosciuto come ex campo dei frati – e di via della Radiosa.

Una questione sollevata attraverso una interrogazione al Sindaco da parte del Consigliere comunale di “Insieme per Nemi” Stefano Tersigni che ha chiesto di sapere se l’area di stoccaggio, collocata nel terreno di via Nemorense, sia in regola con tutte le disposizioni normative sia di natura paesaggistico-ambientale e sia di tutela della salute pubblica.

A seguito dell’interrogazione al sindaco abbiamo verificato lo stato in cui versano i due siti ed in effetti sembra proprio che ci sia in atto una sorta di gestione di rifiuti da parte della società Minerva che si occupa della raccolta a Nemi.

Il Parco dei Castelli Romani fa partire i controlli

Abbiamo quindi chiesto ai vertici del Parco Regionale dei Castelli Romani se esiste un Nulla Osta rilasciato al Comune di Nemi che autorizzi questa attività su terreni vincolati. La Presidente dottoressa Emanuela Angelone ha fatto sapere che “gli uffici competenti al controllo sono stati attivati”. Con tutta probabilità, dunque, i vertici e gli operatori del Parco Regionale dei Castelli Romani non erano a conoscenza di questa situazione per la quale ora faranno i dovuti controlli.

Il Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato ha chiesto urgenti spiegazioni al Comune

Il caso è stato segnalato al Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato che vista la gravità della situazione di potenziale inquinamento delle acque del lago di Nemi, che espone a pericolo la salute dei cittadini, ha chiesto al Comune di inoltrare apposita urgente informativa riguardo quanto si sta verificando. Il Garante ha quindi invitato gli organi competenti a porre in essere tutte le iniziative e i rimedi necessari al fine di tutelare la qualità dell’acqua.

I Consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri chiedono l’intervento dei Carabinieri del NOE

I Consiglieri comunali di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri hanno presentato un esposto al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (NOE) mettendo a conoscenza dei fatti i militari della Stazione di Nemi.

Abbiamo sentito a riguardo il Consigliere Carlo Cortuso al quale abbiamo rivolto alcune domande:

Stefano Tersigni ha presentato una interrogazione in consiglio comunale su una presunta discarica in via Nemorense, voi invece avete fatto un esposto al NOE, perché?

Appoggiamo in pieno l’iniziativa del nostro collega Tersigni, ma purtroppo dobbiamo fare i conti con quella che è diventata la realtà di Nemi: una realtà triste ed amara, dove Bertucci è riuscito ad uccidere ogni forma di dialettica politica, che è il sale della democrazia. Basti ricordare il teatro avvilente al quale ha sottoposto tutti i cittadini per una nostra richiesta di accesso agli atti (che, ricordiamo a tutti, nonostante l’intervento delle locali forze dell’ordine, a tutt’oggi ancora non è stata evasa). Purtroppo le interrogazioni, le mozioni, le proposte , le richieste di accessi agli atti, insomma, ogni nostro tentativo di confronto viene sistematicamente ignorato.

Bertucci non convoca i consigli comunali nei termini previsti dal regolamento; Bertucci se ne infischia delle prescrizioni del Prefetto e ancora non nomina un vice sindaco; Bertucci prova ad intimidirci e a farci uscire dalla sede comunale; Bertucci ordina al suo ufficio tecnico di ignorare le nostre richieste; Bertucci umilia i lavoratori e non si presenta ai tavoli di trattativa con i sindacati. Con queste premesse , pur sostenendo, ripetiamo, la buona azione da parte di Tersigni nel presentare una interrogazione, riteniamo che ciò non sia sufficiente. Su via Nemorense – foto datate alla mano – noi ravvediamo qualcosa di molto simile ad una discarica , e il fatto ci sembra gravissimo e per questo abbiamo deciso di scrivere  al NOE.

Vogliamo spiegare ai cittadini cosa è il NOE?

Il NOE è il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ed opera per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute ai danni dell’ambiente. E’ un corpo molto specializzato e competente, un’eccellenza tutta italiana .

Un atto molto forte, dunque il vostro.

Non piace neppure a noi dover ricorrere ad esposti e denunce, vorremmo poter esercitare il ruolo per il quale siamo stati eletti come si fa in un comune “normale”, ma dopo il miserabile tentativo di farci uscire forzosamente dal Municipio, dopo i ripetuti insulti alla nostra intelligenza e a quella di tutti i cittadini di Nemi, dopo la silenziosa ma ostentata noncuranza e il provocatorio disprezzo delle nostre opinioni e delle nostre prerogative di consiglieri, noi scegliamo di non abbassare la testa. Anzi, scegliamo di alzarla sempre di più! Alberto Bertucci se ne faccia una ragione: con noi i conti dovrà farli tutti i giorni, noi non arretreremo.