New York, incendio alla Trump Tower: un morto e 4 feriti

NEW YORK – Un incendio si è sviluppato al 50imo piano della Trump Tower a New York causando la morte di una persona e il ferimento in maniera lieve di almeno quattro pompieri. La vittima si trovava all’interno dell’appartamento da cui sono scaturite le fiamme.

L’edificio non è stato evacuato e l’origine del rogo è stato individuato

L’8 gennaio scorso era scoppiato un altro incendio nella Trump Tower, causato pare da un malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. In quel caso, non ci fu nessun ferito. La Trump Tower, sulla Quinta strada a Manhattan, è uno degli edifici più iconici della città di New York ed è l’emblema stesso dell’impero Trump. E’ anche lo scenario principale del reality show The Apprentice. La torre, ultimata nel 1983, è alta 202 metri e fu costruita da Donald Trump e dalla Axa Equitable Life Insurance Company, su disegno di Der Scutt. Oltre alla sede della Trump organization, il grattacielo ospita l’appartamento privato su tre piani della famiglia del presidente, dal 66/mo al 68/mo piano.




New York, precipita elicottero nell’Est River: cinque morti

NEW YORK – Un elicottero turistico, uno dei tanti che ogni giorno sorvola la Grande Mela, e’ caduto nelle acque dell’East River, a nord della Roosevelt Island, che separa Manhattan da Queens. Dopo una ridda di informazioni contrastanti, la polizia ha fornito il bilancio ufficiale dell’incidente: cinque turisti morti; ferito in modo non grave anche il pilota.

Il proprietario dell’elicottero e’ il gruppo turistico Liberty. L’incidente e’ avvenuto poco dopo le 19 locali (mezzanotte in Italia). Alcuni testimoni oculari, che hanno postato foto e video sui social media, hanno riferito di aver visto un elicottero rosso abbassarsi velocemente verso il bacino d’acqua schiantandosi e inabissandosi, dopo un incendio nella parte posteriore. Immediati i soccorsi, con l’arrivo di una piccola flotta di natanti e squadre di sommozzatori. Il mezzo era un Eurocopter AS350, un elicottero con un solo motore leggero che puo’ trasportare sino a sei persone. Non si conoscono le cause dell’incidente, accaduto all’altezza della Gracie Mansion, la residenza ufficiale del sindaco della Grande Mela. Ad indagare sara’ il National Transportation Safety Board. Il cielo di New York e’ costantemente sorvolato da elicotteri con a bordo turisti, businessman, controlli del traffico e team medici, e gli incidenti non sono rari.




New York, accuse di molestie: Netflix scarica Spacey

Netflix ha tagliato i ponti con Kevin Spacey e la produzione di ‘House of Cards’ sta valutando se ‘uccidere’ nella fiction tv il presidente Frank Underwood, interpretato dall’attore accusato di molestie sessuali. Secondo Variety, uno scenario allo studio ipotizza l’assassinio di Underwood per lasciare che la sesta stagione si concentri su Robin Wright, nella parte di sua moglie Claire.
L’idea e’ che i circa 300 dipendenti della serie che resterebbero disoccupati con la cancellazione della sesta stagione non debbano pagare per le accuse di molestie sessuali rivolte al protagonista. Netflix ha annunciato che non sara’ piu’ coinvolta con altre produzioni di ‘House of Cards’ che includano Spacey e che ha messo anche in naftalina ‘Gore’, un nuovo film biografico sugli anni passati da Gore Vidal in Italia di cui l’attore e’ produttore e protagonista. Il servizio di tv in streaming ha fatto sapere che sta lavorando con la societa’ che produce la serie, Mrc, per valutare se continuare senza Spacey




New York, il killer di Manhattan: “Orgoglioso dell’attacco. Ho agito per l’Isis”

Gli investigatori sono riusciti a parlare con Sayfullo Saipov, il killer di New York. L’aggressore è in ospedale, dove è ricoverato dopo un intervento chirurgico, e si sarebbe mostrato abbastanza “collaborativo. Nel suo computer è stato trovato materiale legato all’Isis. Per il governatore di New York, Andrew Cuomo, è un “lupo solitario” che si è “radicalizzato” negli Stati Uniti.

L’attentatore ha detto agli investigatori che avrebbe continuato a uccidere lungo la pista ciclabile se il furgoncino non si fosse scontrato con il pulmino di una scuola limitrofa. L’uomo si sarebbe anche detto “orgoglioso” dell’attacco. “Un animale”: così Trump ha chiamato l’attentatore. “E’ arrivato nel nostro paese grazie alla cosiddetta ‘lotteria per la diversità dei visti’ – ha twittato Trump – una bellezza di Chuck Schumer. Li voglio in base al merito”.

Sayfullo Habibullaevic Saipov, 29 anni, di origini uzbeke: vive a Tampa, in Florida, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti dal 2010. E’ stato neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, mentre gridava ”Allahu Akhbar”. Per il presidente Usa Donald Trump, che ha immediatamente twittato, e’ stato ”un altro attacco da parte di una persone malata e folle, ho ordinato di rafforzare i controlli”. Il sindaco di New York Bill de Blasio ha detto che si e’ trattato di ”un atto terroristico particolarmente codardo”.

Saipov ha lasciato un bigliettino vicino al furgoncino usato per l’attacco, nel quale ha scritto che agiva per l’Isis. Il killer ieri ha fatto tornare il terrore a poche decine di metri dal World Trade Center a New York, il ‘Ground Zero’ dell’11 settembre. Alle tre del pomeriggio con il suo camion è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan facendo una strage: almeno otto morti e una quindicina di feriti.

Tra le vittime un cittadino belga e cinque argentini. ‘Italia abbraccia New York colpita dall’attentato. Vicini alle famiglie e alle autorità
contro il terrore’, scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni

Ecco il primo video dell’aggressore di New York. L’uomo con una lunga barba è vestito di scuro, con una giacca con una riga rossa al centro. Corre per le strade della città e sembra essere in possesso di due armi. Si vede quando è a terra colpito dalla polizia




Terrore a New York: furgone su ciclisti. Morti e feriti

NEW YORK – New York ore 15 locali, le 21 in Italia, un veicolo, un pick-up noleggiato da Home Depot, si schianta contro un gruppo di ciclisti su una pista ciclabile lungo l’Hudson per poi finire contro uno scuolabus della Stuyvesant High School nella zona meridionale di Manhattan. L’uomo che guidava il veicolo è sceso e ha impugnato un’arma giocattolo, poi si è messo ad urlare. La polizia gli ha sparato a una gamba e lo ha ammanettato. Isolata la zona tra Chambers Street e West Street teatro dell’incidente. Il bilancio al momento è di almeno 8 morti accertati e 15 feriti. Gli inquirenti newyorkesi non escludono l’ipotesi dell’attentato terroristico. Il sindaco di New York Bill De Blasio si è immediatamente recato sul luogo della strage. Per sicurezza è stata fatta intervenire la squadra degli artificieri per esaminare il veicolo.

 

Il fatto è accaduto a poche decine di metri dal World Trade Center, il ‘Ground Zero’ dell’11 Settembre, intorno alle tre del pomeriggio di New York. Un pick-up è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan e ha fatto una strage: almeno otto morti e una quindicina di feriti, ma il bilancio è destinato a salire.

 

Dai tempi delle Torri Gemelle, è il primo attentato terroristico di rilievo a New York. Che si tratti di un atto di terrorismo islamico è praticamente certo: l’aggressore, con tratti mediorientali, neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, avrebbe gridato “Allah Akhbar” secondo i testimoni prima di abbandonare le corsie della West Street, l’autostrada urbana che costeggia l’Hudson, e percorrere la ciclabile a tutta velocità, seminando morte. Un chilometro più a sud, all’altezza di Chambers street, proprio di fronte alla Peter Stuyvesant High School, il pick-up con il logo della Home Depot, il supermercato americano del bricolage e del fai-da-te, ha investito un altro camioncino. E’ stato lì che il terrorista è stato bloccato, a quanto pare intenzionalmente, da un bus scolastico, quelli gialli presenti in tutti gli Stati Uniti. Un uomo robusto, vestito con una tuta blu, è uscito dal pick-up della Home Depot con due pistole in mano, che però erano pistole giocattolo.

La polizia, già presente in massa a Tribeca, ha sparato ferendolo ad una gamba e lo ha arrestato. L’uomo era solo, anche se per un certo tempo si è temuta la minaccia di un secondo uomo armato in giro per Battery Park, all’estremo sud di Manhattan. Per lunghi minuti la situazione è apparsa molto confusa e le informazioni contraddittorie. Quello che all’inizio sembrava soltanto un violento fatto di cronaca locale, forse legato semplicemente all’intenso traffico newyorchese, si è trasformato pian piano in un atto terroristico islamico, visto che l’assassino ha invocato Allah.
L’Fbi ha assunto il comando delle indagini, visto che la strage viene trattata come un atto terroristico. Non ha dubbi il Site di Rita Katz, il sito di monitoraggio del terrorismo islamico sul web. “Non c’è nessuna rivendicazione dell’attacco a New York, ma le modalità, come l’uso di un mezzo, sono in linea con le istruzioni dell’Isis”, ha spiegato la direttrice.

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Droga, alcol e sesso: Lapo Elkann simula un sequestro a New York


Redazione


USA – Lapo Elkann e' stato arrestato e poi rilasciato dalla polizia di New York per aver simulato un sequestro allo scopo di ottenere dalla famiglia 10mila dollari dopo aver speso tutto insieme a un escort con cui avrebbe fatto due giorni di bagordi a Manhattan consumando alcol e droga: lo scrivono tre testate Usa, citando fonti di polizia. L'accusa e' di falsa denuncia. Fonti vicine a Lapo interpellate dall'ANSA dichiarano "di non avere nulla da commentare o da aggiungere alla notizia circolata".

Stando a quanto riportato da New York Daily News, Daily Beast e Hollywwod reporter, il nipote di Gianni Agnelli e imprenditore di successo nel mondo della moda sarebbe sbarcato a New York giovedì per la festa del Thanksgiving, contattando un escort di 29 anni (una donna transgender, secondo il New York Daily News) e trascorrendo con lui due giorni di eccessi tra alcol e droga (marijuana e cocaina). Finiti i soldi, l'escort avrebbe pagato per altra droga ed Elkann avrebbe promesso di restituire i soldi. Poi, sempre secondo i media Usa che citano fonti della polizia, avrebbe escogitato il piano del falso sequestro, raccontando ai propri famigliari di essere trattenuto contro la sua volonta' da una donna che gli avrebbe fatto del male se non gli avessero fatto pervenire 10mila dollari. Secondo la ricostruzione dei giornali americani, un rappresentante della famiglia si sarebbe quindi rivolto alla polizia, che avrebbe organizzato la finta consegna del denaro bloccando la coppia. Gli investigatori avrebbero accertato che l'idea era stata di Lapo, chiudendo il caso per il suo accompagnatore ma non per il 39enne imprenditore, al quale e' stata consegnato una citazione davanti ad una corte. Non e' il primo scandalo del genere per Lapo Elkann: nel 2005 fu salvato in extremis da una overdose di droga in un appartamento di Torino dopo una notte brava in compagnia di un transessuale. 




NEW YORK: IL PRESEPE LUCANO DI FRANCO ARTESE CONQUISTA LA "GRANDE MELA"

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di Domenico Leccese

Il presepe lucano di Franco Artese sbarca a New York. L'opera riproduce l'ambiente dell'antica civiltà contadina lucana, la “civiltà delle mani”, basata sul lavoro nei campi e su antichi mestieri, connotata da una dimensione laboriosa e frugale, da un’umanità fortemente pervasa da spirito di sacrificio e senso religioso. È la rappresentazione di un mondo legato ai valori essenziali della famiglia, del lavoro, della solidarietà e da una concezione della vita aperta al mistero. Realizzato interamente in polistirene ricoperto da uno strato di stucco in resina effetto “tufo” con elementi di arredo in metallo, legno e terracotta, della dimensione in pianta di circa 20 mq, il presepe raggiunge un’altezza di circa 3,5 mt. Le statuine, circa 70, dell’altezza di 27 cm sono realizzate interamente in terracotta dal maestro Vincenzo Velardita e sono rivestiti con abiti inamidati, ispirati ai costumi tipici della tradizione lucana, realizzati dalle sapienti mani delle sorelle Nadia e Daniela Balestrieri e di Teresa Galasso, il tutto sotto la diretta supervisione del maestro Artese.

Nel presepe particolare significato assume il gruppo di personaggi che rappresenta la scena della famiglia di emigranti. È la prima volta che il maestro Artese introduce questo tema nel suo presepe e lo ha fatto proprio per rendere omaggio ai tanti emigrati italiani che in passato varcarono l’oceano atlantico per soddisfare la loro fame di lavoro e di futuro, approdando in America. Il presepe simboleggia anche la sofferenza del vivere lontano dalla propria terra, e la speranza ed i sogni di uomini e donne che in tutto il mondo sono costretti a lasciare il proprio Paese.

I visitatori che andranno nella Cattedrale di St.Patrick potranno scaricare ed ascoltare l’audio guida in italiano e in inglese attraverso un Qrcode oltre che dal sito dell’APT Basilicata. L’opera, esposta nella cattedrale di Saint Patrick, è stata allestita per la prima volta in piazza San Pietro nel Natale 2012 “È con particolare soddisfazione che presentiamo a New York il Presepe artistico del maestro di fama mondiale Franco Artese, che primo, tra gli artigiani/artisti italiani ha avuto il privilegio di presentare in Piazza San Pietro a Roma nel 2012, durante il Pontificato di Benedetto XVI, una espressione di eccellenza dell’artigianato artistico e della tradizione religiosa e culturale italiana”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Il presepe lucano, aggiunge Pittella, vuole essere “un omaggio non solo alla comunità italo-americana ma a tutti gli emigrati negli USA e all’intera comunità statunitense. La Regione Basilicata tramite l’Agenzia di Promozione Territoriale (APT) è particolarmente grata per l’accoglienza di questa iniziativa da parte dell’Arcidiocesi di New York e per la collaborazione offerta dal Consolato Italiano, dall’ENIT e dall’Istituto Italiano di Cultura di New York”.

Il Presepe sarà esposto dall’ 8 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016. L’opera si ispira al paesaggio culturale della terra lucana e nello specifico al caratteristico territorio dei Sassi della città Matera, patrimonio Mondiale dell’Umanità (UNESCO) e Capitale Europea della Cultura nel 2019. “Il presepe artistico di Francesco Artese – dichiara il direttore generale dell’Apt Basilicata, Gianpiero Perri – si conferma uno straordinario veicolo di promozione dell’immagine regionale, della qualità dell’artigianato artistico lucano e soprattutto delle tradizioni religiose e dei valori di solidarietà e di accoglienza, valori universali che connotano la cultura dei lucani. Valori sottolineati nel Presepe realizzato per la Cattedrale di Saint Patrick con la messa in scena anche di una famiglia di emigranti, quale omaggio alla comunità americana e, in particolar modo, alla comunità italo-americana, di cui fanno parte anche tanti lucani, e a tutti gli emigrati che hanno fatto grande l’America. Un simbolo particolarmente significativo – precisa Perri – in un tempo segnato da drammatici fenomeni di emigrazione in Italia e in Europa. Il Mistero del Natale nel contesto suggestivo dei Sassi di Matera consente inoltre di richiamare, ancora una volta, l’attenzione sull’unicità del paesaggio culturale materano e sull’investitura di Matera a Capitale europea della cultura 2019. Si delinea così – conclude – una importante e qualificata opportunità per presentare una immagine forte e caratterizzata della Basilicata “autentica” a centinaia di migliaia di americani previsti per il Natale a Saint Patrick”.

Foto di Maria Pompea Pellicciari Pinto




ENOGASTRONOMIA: ROSATI, ‘ARSIAL A EATALY NEW YORK PER PROMUOVERE ECCELLENZE CIBO LAZIO’

Redazione

Le Eccellenze enogastronomiche del Lazio atterrano a New York: sardine del nostro Mare, olio extra vergine di oliva, la porchetta di Ariccia, latticini, liquori e vini del Lazio sono i protagonisti dell’iniziativa “Abbiamo deciso di raccontarci al Mondo”, nata dalla collaborazione dell’Arsial, l'agenzia della Regione Lazio per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura, con “I Borghi più belli di Italia” e “Ecce Italia, consorzio delle Eccellenze di Italia”, in corso presso Eataly di New York fino al 7 novembre.
Un appuntamento fondamentale per promuovere le nostre produzioni tipiche e tradizionali che l’Arsial non poteva disattendere, considerata l’importanza di un mercato come quello americano e una piazza prestigiosa come New York.
Nove le Aziende selezionate attraverso il circuito “Protagonisti del Cibo”, la call che l’Agenzia regionale ha attivato in occasione dell’Expo 2015 e che ad oggi è lo strumento privilegiato per la partecipazione delle Aziende del Lazio, che rappresentano le Eccellenze regionali, alle iniziative e agli eventi gestiti dall’Arsial.
“Un piccolo passo incoraggiante – dichiara Antonio Rosati, amministratore Unico Arsial – riuscire ad essere qui, in una delle città più grandi e importanti del mondo. Per il mercato agroindustriale della nostra Regione, New York rappresenta un punto di riferimento imprescindibile che offre indiscusse possibilità di crescita e sviluppo”.
“Alcune Aziende hanno avuto ottimi risultati – conclude Rosati – e spetta a noi continuare ad impegnarci nella promozione delle nostre Eccellenze enogastronomiche. Cooperare per competere è il nostro modus operandi in quella che io amo chiamare economia della bellezza: cibo, cultura e turismo”.
Numerosi gli appuntamenti organizzati: incontri e degustazioni con Tour Operator e stampa di settore, con buyers e con i ristoratori italiani a New York. Una presenza, quella della Regione Lazio con l’Arsial, che vuole essere un primo approccio verso i mercati internazionali più importanti.




NEW YORK: TUTTO IL MONDO E' DISCARICA

di Simonetta D'Onofrio

Non può essere una consolazione, rientrando nella categoria del “mal comune”, ma alcuni romani che, girando per le strade della Grande Mela, hanno notato come i cumuli di immondizia non siano inferiori a quelli della periferia romana più degradata, non ci hanno messo molto a immortalare l’indecenza e pubblicarla sui social network in polemica con quanto scritto in un articolo del New York Times alcuni giorni fa.
Un invito, neanche tanto velato, a preoccuparsi dei loro problemi, perché da una parte è vero che l’Urbe vive un momento in cui tutto sembra allo sbando, anche e soprattutto per la debolezza percepita delle istituzioni cittadine, troppo impegnate a ricostruire una credibilità infranta con le vicende di Mafia Capitale per riuscire ad amministrare l’ordinario, che non è un elemento accessorio, ma ciò che tutti i giorni i cittadini vivono sulla loro pelle. Ma è altrettanto vero che non esiste metropoli che non abbia le sue contraddizioni e le sue problematiche.
Ci sono molte città dove la criminalità è superiore a quello delle città italiane, Roma compresa, dove il tasso di suicidi è molto più alto, dove il verde è un miraggio, e l’acqua che sgorga dai rubinetti è imparagonabile con quella che giunge nella capitale dal Peschiera.
Attaccare Roma è diventato ormai uno sport internazionale, troppo facile attaccare chi è in difficoltà. Certi tabella ricordano i ciclisti che vanno in fuga nel momento in cui il loro avversario ha forato e non può inseguirli. Una scorrettezza mediatica che è stata mal digerita da molti romani, che hanno reagito invitando i propri concittadini a prendere la ramazza, come ha fatto Gassman, o dimostrando che, anche sotto il punto di vista rifiuti, tutto il mondo è paese.

 

(foto Twitter)




NEW YORK: EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLA MARIJUANA SEPARATI GRAZIE AD UNO STUDIO

A.B.

New York – Un gruppo di ricercatori della University of East Anglia con la collaborazione dell’Università Pompeu Fabra di Barcellona ha annunciato che per la prima volta sono riusciti a separare gli effetti benefici della marijuana dagli effetti collaterali. Peter McCormick, uno degli autori della ricerca ha detto che il Thc è il principale componente attivo della marijuana, ha un ampio uso medico, come ad esempio per alleviare il dolore, la nausea e l'ansia. La nostra ricerca precedente ha anche scoperto che potrebbe ridurre le dimensioni del tumore nei pazienti affetti da cancro. Tuttavia e' anche noto  che puo' indurre numerosi effetti collaterali indesiderati, come disturbi della memoria, ansia e dipendenza. Vi e' un notevole interesse medico nella comprensione dei meccanismi molecolari all'opera in Thc, in modo da poter sfruttare gli effetti benefici senza gli effetti collaterali. McCormck ha spiegato che la precedente loro precedente ricerca ha ha rivelato che questi recettori sono responsabili degli effetti antitumorali di Thc.Questa nuova ricerca dimostra come alcuni degli effetti benefici possano essere separati dai suoi effetti collaterali indesiderati. I ricercatori hanno scoperto che un ricettore della serotonina che si chiama 5HT2AR, ha ridotto alcuni effetti del Thc come la perdita della memoria, questo trattamento di riduzione non ha avuto conseguenze sugli effetti del Thc come il sollievo del dolore. “Questa ricerca è importante perche' identifica un modo per ridurre alcune delle cose che, nella terapia medica, sono solitamente associate agli effetti collaterali indesiderati di Thc, pur mantenendo alcuni importanti vantaggi tra cui la riduzione del dolore”. 



UOMO USTIONATO DAL PROPRIO IPHONE

Redazione
New York
– Mentre si parla solo del nuovo iPhone 6, un uomo di New York si sta riprendendo dalle ustioni di secondo e terzo grado dopo che il suo iPhone è esploso nella tasca dei pantaloni. Si è trattata di una brutta disavventura per Erik Johnson riferendosi al suo iPhone che teneva in tasca quando è esploso spontaneamente. Secondo quanto riferisce la stampa americana ha infatti provato sulla sua pelle gli effetti di un iPhone surriscaldato. Quella volta aveva però con sé anche il suo iPhone di quinta generazione. Il dispositivo era in tasca. Mi sono chinato per prendere le chiavi e tutto quello che ho sentito un forte calore e fumo che esce dal pantalone ed all'istante la mia gamba ha preso fuoco. L'uomo racconta che ha poi provato a prendere il mano il telefonino. Ma si deve essere surriscaldato tanto da non permettermi di cacciarlo dalla tasca anzi mi ha inpedito anche di abbassarmi i pantaloni, che sono stato costretto a strappare.  Ma che ha dovuto lasciarlo subito, perché era bollente.Ad Erik Johnson non è rimasto altro da fare se non recarsi all'ospedale.

Qui i medici lo hanno subito ricoverato dove è rimasto per 10 giorni in un reparto ustionati dell'ospedale prima di essere dimesso finalmente a casa Martedì con ustioni di secondo e terzo grado sulla sua coscia. Quanto accaduto  è solo l'ultimo di una serie di casi in cui il protagonista è lo smartphone di Cupertino. L'anno scorso Jake Parker, 18enne inglese, si è addormentato con il suo iPhone 5 appoggiato al braccio. Il giorno dopo si è svegliato con una bruciatura la cui vescica, una volta scoppiata, ha lasciato al ragazzo un buco la cui profondità raggiungeva il muscolo. E' invece a febbraio del 2014 una ragazzina americana di 14 anni è finita all'ospedale con ustioni di secondo grado a coscia e schiena. Le era improvvisamente scoppiato l'iPhone 5C che teneva, come sempre, nella tasca posteriore dei pantaloni. Per quanto riguarda il caso di Erik Johnson la Apple non ha rilasciato commenti, riservandosi il diritto di formulare un'ipotesi appena avrà un quadro più completo sull'accaduto.Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso di telefonini e smartphone che sono diventati oggetti insostituibili nella vita di ognuno di noi. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi anche se le aziende produttrici, consigliano ai clienti di non coprire mai uno smartphone a causa del rischio di surriscaldamento.