Tsunami in Indonesia: mille feriti e oltre 280 morti

Uno tsunami ha devastato le spiagge attorno allo stretto della Sonda, che separa le isole di Giava e Sumatra, in Indonesia. Il drammatico bilancio, ancora purtroppo provvisorio, è di almeno 280 morti, 60 dispersi e mille feriti: il numero delle vittime “crescerà sicuramente”, ha ammonito il presidente indonesiano Joko Widodo, mentre i soccorritori sottolineano che molte delle aree colpite non sono state ancora raggiunte.

“Al momento, non ci risultano vittime tra gli stranieri, tantomeno australiani”, ha detto il premier australiano Scott Morrison, mentre l’Unità di crisi della Farnesina e l’ambasciata d’Italia a Giacarta “sono attive per prestare ogni assistenza necessaria ai connazionali sul posto”. La massa d’acqua ha distrutto decine di abitazioni e danneggiato “seriamente” 9 hotel. L’onda ha fatto strage tra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell’anno. Le immagini mostrano l’onda devastante che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l’evento: il bassista è rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra i dispersi.

All’evento partecipavano almeno 260 persone: i morti accertati sinora sono 23. “L’acqua ha spazzato via il palco, che era molto vicino al mare”, afferma la band in un comunicato citato da Cnn Indonesia. “Abbiamo perso i nostri cari, incluso il bassista e il manager, gli altri sono dispersi”. Le autorità indonesiane hanno diramato una allerta invitando gli abitanti dell’area a “stare lontani dalle spiagge”. Il capo dell’agenzia meteorologica, Rahmat Riyono, teme che sia “possibile un altro tsunami” poiché quello di ieri “è stato provocato da un’eruzione del vulcano Anak-Krakatau”, e dall’alta marea. “La possibilità di un secondo tsunami in caso di terremoto sono molto basse, ma qui si tratta di un’eruzione. Dobbiamo continuare a monitorare la situazione”, ha detto, sottolineando che proprio per questa ragione non sono scattati allarmi preventivi ieri.

L’onda di tsunami ha fatto strage tra gli impiegati della compagnia statale Pln, riuniti per celebrare la fine dell’anno. Le immagini mostrano l’onda devastante che si abbatte sul palco dove una band rock, i Seventeen, stava suonando per l’evento: il bassista è rimasto ucciso insieme al manager, altri 4 componenti del gruppo risultano tra i dispersi nella tragedia. All’evento partecipavano almeno 260 persone. “L’acqua ha spazzato via il palco, che era molto vicino al mare”, afferma la band in un comunicato citato da Cnn Indonesia. “Abbiamo perso i nostri cari, incluso il bassista e il manager, gli altri sono dispersi”.

“L’Unità di crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Giacarta – riferisce un tweet del ministero degli Esteri – sono attive per prestare ogni assistenza necessaria ai connazionali sul posto”.
Era il 26 dicembre 2004 quando uno tsunami, causato da un terremoto di magnitudo 9.1 nell’Oceano Indiano, colpì le coste di tutto il sudest asiatico e arrivò fino alle coste africane. Si stima che le vittime furono tra 250 mila e 270 mila, ma un bilancio definitivo non fu mai fornito per l’altissimo numero di dispersi, circa 50 mila. La più colpita fu proprio l’Indonesia con oltre 130 mila morti accertati e 170 mila stimati. L’epicentro del terremoto che diede origine allo tsunami fu a nord dell’isola di Sumatra. Lo tsunami di ieri è invece stato scatenato dall’eruzione del vulcano Krakatoa, nello stretto della Sonda, a sud di Sumatra.




Nuova Zelanda: fortissima scossa di terremoto 7.8. Allarme tsunami

Redazione

NUOVA ZELANDA – Una forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutta la Nuova Zelanda. Secondo l'Istituto geofisico americano Usgs, il sisma avrebbe una magnitudo di 7.8 mentre per il sito neozelandese Geonet sarebbe 6.6. L'epicentro è stato localizzato a 91 chilometri a Nord di Christchurch. Al momento non ci sono notizie di danni, ma l'allerta tsunami è stata lanciata dalle autorità sulla costa orientale.

Evacuato il centro di Wellington. Uno tsunami di due metri è stato registrato sull'Isola del Sud in Nuova Zelanda, dopo il terremoto di magnitudo 7.8 seguito da diverse scosse. Lo hanno fatto sapere le autorità, che al momento non hanno dato notizie di vittime o danni. La scossa ha avuto ipocentro a 23 chilometri di profondità a 53 chilometri Nordest di Amberley e 93 a Nord di Christchurch. "Chiunque si trovi in quella zona, si sposti immediatamente verso l'interno", scrive la protezione civile del Paese sul suo account Twitter precisando di avere problemi sul sito e quindi che continuerà a fornire informazioni sui social media. In un primo momento, l'allerta tsunami era stata esclusa.

Dopo la prima ondata di due metri di altezza, registrata sulla costa orientale della Nuova Zelanda, la protezione civile della Nuova Zelanda ha diramato su Twitter con un nuovo allarme tsunami alla popolazione che vive sulla costa orientale, specialmente nella sua parte centrale sulla South Island, e sull'arcipelago delle Isole Chatham. Ai residenti è fortemente consigliato di allontanarsi dal mare per la possibilità di onde di tsunami "dai 3 ai 5 metri di altezza", aggiungendo che la prima onda, che è stata misurata a Kaikoura in circa 2 metri, non è stata necessariamente la più potente.

Evacuato il centro di WellingtonMigliaia di persone sono state evacuate dal centro della capitale della Nuova Zelanda in seguito all'allarme tsunami che riguarda l'intera costa orientale neozelandese. Lo rivela il sito di Radio New Zealand che cita il municipio di Wellington.