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Terni, convegno "Lo sport contro la violenza sulle donne": il Prefetto Tagliente indica la via da seguire

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Tempo di lettura 4 minuti Moreno Rosati (CONI Umbria): "Necessario un maggiore impegno da parte di tutti i soggetti preposti, ad iniziare dalle Istituzioni"

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Red. Interni

 

TERNI – Serve rigore giuridico verso chi resiste a rientrare nei binari della legalità. “Lo sport può essere anche una buona occasione per riflettere insieme su come agire per prevenire i fenomeni di mobbing, straining e stalking messi in atto contro le donne” Lo ha detto il prefetto Francesco Tagliente parlando a margine del suo intervento al convegno “Lo sport contro la violenza sulle donne: Per vincere insieme. Mobbing, Straining e stalking: prevenzione, strategie e soluzioni organizzato a Terni da Carmelo Mandalari presidente del Gs Flames Gold-Iaps in collaborazione con diverse istituzioni, enti, associazioni antiviolenza, sportive e culturali.

 

“Con il suo linguaggio universale – ha proseguito Tagliente – lo sport ha il potere di unire e comunicare messaggi positivi comprensibili da tutti, a prescindere dall’età, dalla nazionalità e dal livello di istruzione e bagaglio culturale. A unire sono soprattutto quei valori validi per tutti e gli ideali universali come l’amicizia, la lealtà, la solidarietà, l’impegno, il coraggio, il miglioramento di sé”. “Quando si tratta di fenomeni di bullismo tra ragazzi – ha aggiunto Tagliente – la conflittualità va gestita puntando sulla educazione, sensibilità e la diffusione della consapevolezza facendo capire che, le libertà individuali devono poter convivere con i contrapposti interessi della collettività. Per contrastare il bullismo c'è bisogno di un lavoro comune tra genitori, insegnanti e ragazzi. Il punto di incontro comune a tutti e tre è la scuola. Nessun percorso di contrasto e lotta al bullismo può funzionare se non c'è interazione tra insegnanti, famiglie e ragazzi. L'area di raccordo è la scuola, ma solo se si condividono almeno alcuni obiettivi comuni. Il primo di questi è lo sviluppo della cultura del dialogo reciproco. Senza questa cultura condivisa non c'è alcuna possibilità di sviluppare la cultura della legalità, e, quindi attuare una efficace attività di contrasto ad ogni forma di violenza, tra cui quella del bullismo”. “Per sviluppare la cultura del dialogo nei giovani – ha proseguito – è fondamentale che anche ‘attori’ esterni alla formazione didattica e all'educazione familiare si interessino al problema. Ma è necessario che i progetti esterni di questi ‘attori’ anche se istituzionali, siano richiesti dal mondo scolastico per evitare che la scuola diventi un progettificio”. “Per quanto riguarda invece le strategie e le soluzioni per il contrasto dei fenomeni di mobbing, bossing, straining, stalking messi in atto da adulti – ha proseguito Tagliente – dallo sport mutuerei alcuni pilastri fondamentali per indurre i tifosi alla legalità. Penso al coinvolgimento attivo anche dei più riottosi per provare a farli sentire e diventare protagonisti del rispetto. Penso alla ricerca del dialogo a tutti i costi. Penso anche alla necessità di ricorrere al rigore giuridico nei confronti di chi resiste a rientrare nei binari della legalità”. “Penso ancora al lavoro di squadra. Ritengo necessario – ha concluso – agire in modo che ciascun componente del gruppo si senta protagonista attivo del progetto. E non basta avere una squadra, bisogna saperla tenere unita”.

 

I lavori, moderati da Manuela Valloscuro, sono stati aperti dal presidente Carmelo Mandalari organizzatore degli eventi che ha illustrato finalità e tappe del progetto. Dopo il prefetto Tagliente a preso la parola l'avvocato criminologo Luana Campa. “Dopo aver condotto un'analisi criminologica di questi comportamenti devianti – ha esordito la criminologa – mi sono accorta che essi hanno una base comune: sono tutti l'espressione di una società in cui sono dominanti i valori della prevaricazione e dell'arbitrio del più forte sul più debole, in cui i modelli vincenti sono quelli dell'arroganza e del non rispetto dell'altro. Il Mobbing – ha proseguito la criminologa – è essenzialmente un problema di comunicazione all'interno dell'ambiente di lavoro e come tale il suo trattamento preventivo e risolutivo è di pertinenza esclusiva della Psicologia del Lavoro e dell'Organizzazione. Formazione a tutti i livelli – ha aggiunto – è la parola chiave per risolvere o almeno limitare il problema del Mobbing e dello Straining. E' fondamentale che i vari professionisti esperti in materia (psicologi, avvocati, medici) lavorino in equipe per garantire la migliore tutela alla vittima. Si rendono indispensabili specifici interventi di sostegno psicoeducativo rivolti all'offender, nonché interventi trattamentali sulle dinamiche relazionali patologiche dell'offender. Sottolineo – ha concluso – la necessità di una sensibilità da parte delle Istituzioni verso questi argomenti. E 'importante arrivare a una legge nazionale per creare una cultura del rispetto”.

 

E’ intervenuta poi Cristiana Conti, psicologa dello Sport, membro del Consiglio Direttivo dell'AIPS (Associazione Italiana di Psicologia dello Sport e dell'Esercizio) con una relazione dal titolo " I contributi della psicologia dello Sport". La psicologa dello sport ha chiarito che “sono due le direzioni principali della riflessione, relativamente al tema della violenza: lo Sport come spazio e strumento per l'educazione e la condivisione dei valori”. Ha poi sottolineato “l'importanza del coinvolgimento responsabile da parte di tecnici, Società e dirigenti per la creazione di contesti in cui l'esperienza sportiva possa essere un'esperienza positiva educativa”. La psicologa Cristina Conti ha poi affrontato un secondo tema. “Lo Sport come potente strumento di empowerment, inteso come opportunità di rafforzamento personale nei termini di percezione di competenza, consapevolezza e autostima"


Il vice presidente del CONI Umbria, Moreno Rosati, ha premesso al suo intervento il ringraziamento del CONI Umbria per aver organizzato a Terni un importante convegno sul delicato tema della violenza sulle donne, in ambiti e forme diverse, anche nel rapporto con il mondo dello sport. Ha poi sottolineato che “Il CONI, grazie al protocollo d'intesa siglato nel 2013 dal presidente Giovanni Malagò con il Ministro dello Sport, è in prima linea su questo versante consapevole inoltre che troppe atlete nell'età adolescenziale abbandonano l'attività sportiva, favorendo quindi forme di isolamento alla socializzazione”. “È necessario – ha aggiunto il rappresentante del CONI – un maggiore impegno da parte di tutti i soggetti preposti, ad iniziare dalle Istituzioni, affinché anche le donne che operano nei diversi settori dello sport non subiscano più violenze e soprusi dai potentati di turno"

 

Sono poi interventi con interessanti relazioni tematiche: Luciana Crucitti, grafologa e criminologa, Jean Luc Bertoni presidente regionale del prestigioso Ente di promozione sportiva ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane), Dario Naccari del Comitato Italiano Paraolimpico e Dariush Rahiminia esperto in Psicologia. Al convegno hanno partecipato anche le Ragazze dell’Umbria Rugby, Giampiero Micciani Vice Presidente del Comitato Regionale Umbria della LND e Giovanni Bonati Responsabile Calcio Femminile.

Castelli Romani

Frascati: eletti i presidenti delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio

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Eletti ieri i presidenti della Commissione Affari Istituzionali e della Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate del Comune di Frascati, rispettivamente Maria, detta Emanuela, Bruni e Roberto Mastrosanti.

Una nuova elezione che segue le dimissioni, sembrerebbe senza alcuna motivazione, di Anna delle Chiaie e Marco Lonzi.

La Commissione Affari Istituzionali, da Statuto del Consiglio Comunale, spetta di diritto alle opposizioni che siedono a Palazzo Marconi che oggi erano rappresentate dalla stessa Emanuela Bruni, Roberto Mastrosanti, Anna delle Chiaie e Matteo Angelantoni con la sola assenza di Marco Lonzi.

Maria, detta Emanuela, Bruni

All’unanimità dei presenti viene eletta la dottoressa Bruni, già candidata sindaco nel 2021 del centro destra Frascatano: un curriculum vitae che spazia dalla carriera giornalista, a ruoli istituzionali – la prima donna a presiedere il cerimoniale di Palazzo Chigi – ed, attualmente, consigliere del CdA del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.

Roberto Mastrosanti

Per la Commissione Bilancio, Patrimonio e Partecipate viene eletto, sempre all’unanimità dei presenti compresi i capogruppo dei partiti di maggioranza di Palazzo Marconi, l’avvocato Roberto Mastrosanti, già sindaco della città: una regola non scritta, ma sempre rispettata dall’assise tuscolana, attribuisce sempre alle opposizioni tale presidenza in virtù del fatto che trattasi, pur sempre, di una commissione di controllo.
Si ricuce così il rischio di un blocco dell’attività politica del Consiglio Comunale.
A caldo il commento del commissario cittadino di Forza Italia, nonché membro della segreteria provinciale, il dottor Mario Gori: “Eletti due consiglieri comunali con grande esperienza Amministrativa ed Istituzionale, oltre che stimati professionisti, che, sicuramente, eserciteranno le loro funzioni nell’interesse della collettività”. Si aggiunge poi, nella serata, dalle pagine Facebook, il commento della Lega Frascati che oltre ad augurare un “buon lavoro” ai neoeletti scrive: “su queste commissioni parta un percorso di costruzione di una alternativa politico-amministrativa all’attuale giunta a guida PD”.

Ai neo presidenti auguriamo un buon lavoro.

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Ambiente

ANBI, trasparenza e sicurezza lavoratori: Consorzi di Bonifica bresciani primi firmatari protocollo con Prefettura

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Massimo Gargano: “E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano”
 
“E’ un impegno concreto non solo per la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma anche per il controllo sull’osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza sul lavoro, tutela dei lavoratori sia contrattualmente che sindacalmente: temi di drammatica attualità e su cui ribadiamo la nostra, massima attenzione in tutta Italia.”
 
Ad affermarlo è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), annunciando la  firma del Protocollo di Legalità per la Prevenzione dei Tentativi di Infiltrazione della Criminalità Organizzata negli Appalti Pubblici tra il Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà ed i Presidenti dei locali Consorzi di bonifica, Luigi Lecchi (Cdb Chiese) e Renato Facchinetti (Cdb Oglio Mella).
 
I due enti consortili sono impegnati nella realizzazione di importanti opere per la gestione dell’acqua, grazie alle risorse pubbliche, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), nonchè da fondi nazionali e regionali; da qui l’esigenza di salvaguardare la realizzazione delle opere da possibili tentativi di infiltrazione da parte di gruppi legati alla criminalità organizzata, in grado di condizionare le attività economiche.
 
Come strumento efficace, per conseguire gli obbiettivi di tutelare la trasparenza nelle procedure concorsuali di appalto, è stato esteso l’obbligo di acquisire le informazioni antimafia prima della sottoscrizione dei contratti, che vedranno l’inserimento di precise clausole nel merito.
 
“Mai come ora devono essere rafforzati gli strumenti di prevenzione antimafia ed anticorruzione salvaguardando, al contempo, l’esigenza di assicurare certezza e celerità nell’esecuzione dei lavori pubblici” dichiara il Prefetto, Laganà.
 
La sottoscrizione del Protocollo di Legalità nasce su iniziativa dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) e vede i Consorzi di bonifica bresciani tra i primi firmatari.
 
“L’atto sottoscritto a Brescia conferma l’impegno dei Consorzi di bonifica ed irrigazione per la trasparenza e la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata: ora sono ampliate le informazioni antimafia nei bandi di gara e viene rafforzata la vigilanza sulla sicurezza dei lavoratori. E’ il nostro, fattivo contributo a far sì che il 1 Maggio non sia mera celebrazione della Festa dei Lavoratori, ma impegno quotidiano” dichiara Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.
 
Con il Prefetto, i Presidenti dei Consorzi di bonifica “Chiese” ed “Oglio Mella” hanno condiviso anche la necessità di proseguire gli investimenti dedicati alle infrastrutture idriche, indispensabili all’intera provincia sia per l’irrigazione, sia per la salvaguardia di un territorio idrogeologicamente fragile.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Politica

Pescara, convention FdI: Meloni annuncia candidatura alle europee

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Il colpo di teatro arriva solo alla fine: perché la candidatura in tutte le circoscrizioni era oramai più che scontata ma lei chiede anche di scrivere sulla scheda “solo Giorgia, il mio nome di battesimo” perché “io sarò sempre e solo una di voi, una del popolo”.

Lo dice Giorgia Meloni dopo quasi un’ora di comizio, tra una battuta e l’altra pure sulle sue condizioni, “sull’ottovolante” per gli otoliti.


Lanciando non solo la campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le europee ma anche la sfida a pesare il suo consenso personale, dopo un anno e mezzo alla guida del governo.
La premier dal palco vista mare di Pescara chiama il suo popolo al plebiscito su di sé (‘Giorgia Meloni detta Giorgia” sarà la dicitura sulla lista che consentirà di indicare come preferenza solo il nome) mentre in platea la ascoltano “l’alleato fedele” Antonio Tajani, Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi.

Matteo Salvini, come annunciato all’ultimo, non c’è e fa solo una comparsata, collegato per strada, da Milano. “Ci ha preferito il ponte”, dice lei a metà tra lo scherzo e la punzecchiatura. Per poi infilarsi in 73 minuti di discorso in cui ripercorre la storia di Fratelli d’Italia, ricordando che alle scorse europee “mancammo di pochissimo il quorum del 4%” mentre ora il partito punta almeno a confermare quel 26% conquistato il 22 settembre scorso, che ha portato la destra al governo. Ora, è l’Europa a essere “a un bivio” e tutti “devono essere pronti a fare la loro parte” sprona parlamentari e militanti la premier, che è anche presidente di Fdi e di Ecr, quei conservatori europei che, è convinta, saranno “strategici e fondamentali” nella prossima legislatura Ue. L’impresa, “difficile ma non impossibile”, per Meloni, è quella di replicare a Bruxelles “il modello italiano” di una “maggioranza che metta insieme le forze del centrodestra” per “mandare all’opposizione la sinistra anche in Ue”.


“Mai con la sinistra” è il mantra, che serve a spazzare via, almeno per ora, le ipotesi di cedimenti dopo il voto, quando ci sarà da sedersi al tavolo delle trattative per i nuovi vertici europei. Anche perché – è il concetto che ripete da inizio anno la Meloni – un conto sono gli accordi per la Commissione, altro è una maggioranza stabile al Parlamento europeo.


Intanto, archiviata la conferenza programmatica (quello che ironicamente anche nel ‘fantacongresso’ che circola tra i Fratelli d’Italia viene definito il ‘Giorgia beach party”, che dava parecchi punti in classifica a chi lo pronunciava) ora “c’è la campagna elettorale”. E i dirigenti del partito già hanno iniziato a organizzare i prossimi appuntamenti. Non essendo “la leader del Pd so che il partito mi aiuterà”, ha detto Meloni lanciando una delle tante stilettate a Elly Schlein, cui tuttavia dà il ruolo di avversaria. E se “Giorgia”, come ha detto lei stessa dal palco, in giro andrà poco perché vuole restare concentrata sull’attività di governo, toccherà alla sorella, Arianna Meloni, uscire di più dalle retrovie di qui al voto dell’8 e 9 giugno (un appuntamento per la responsabile della segreteria e delle tessere sarà quasi sicuramente al Sud, in Salento).


Per il resto la premier sfodera il classico armamentario da comizio, attacca Schlein chiamandola direttamente per nome ma anche il Movimento 5 Stelle quando parla del Superbonus come della “più grande patrimoniale al contrario” fatta in Italia. E poi la natalità che deve diventare centrale, la difesa delle origini “guidaico-cristiane” dell’Europa, il cambio di passo già impresso a Bruxelles sulle politiche green, sull’auto, sui migranti. E l’ennesima difesa di Edi Rama (e un attacco a Report) “linciato da quella che poi chiamano Telemeloni, solo perché ha aiutato l’Italia”.

Alla fine il saluto con Ignazio La Russa (che si è perso l’Inter per sentire la premier ma ha la partita “registrata” e poi corre a vedersi il secondo tempo) e niente pranzo sul lungomare, dove pure la aspettavano. Non sta bene, sempre gli otoliti, dicono i suoi. “Se mi vedete sbandare – scherza lei dal palco – non vi preoccupate, cerco di stare ferma e ce la faccio”. Prima della frase più attesa: “Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fdi in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo….”. 

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