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Castelli Romani

Tragedia a Fontana di Papa, un bambino di tredici anni investito da un’auto: è grave

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Tragedia a Fontana di Papa, nel Comune di Ariccia, dove un bambino di 13 anni è stato investito da una macchina. E’ uscito in bici per andare a giocare una partita all’oratorio ed è stato preso in pieno da un’auto al chilometro 11 della via Nettunense.  Adesso si trova in prognosi riservata all’ospedale Bambino Gesù di Roma con fratture multiple su tutto il corpo e una emorragia alla testa. Il corpicino del giovane è schizzato sotto gli occhi di tutti gli amichetti e del fratello maggiore che lo stava aspettando. Stava attraversando la strada per raggiungere piazzale Pietro Nenni in sella alla sua bicicletta, una mountain bike,  quando è stato investito da una Mercedes Clk 200 guidata da un 55enne di Castelgandolfo, che non è riuscito a schivarlo.

Lì non c’è sufficiente segnaletica ed è molto pericoloso perché le macchine sfrecciano veloci e non ci sono dissuasori di velocità vicino ai centri abitati. L’incidente è stato terribile: il corpo del ragazzino ha sbattuto con violenza contro il parabrezza dell’auto e poi è stato schizzato a diversi metri di distanza. Subito sono accorse tantissime persone, sono stati momenti di panico e di grande shock soprattutto per il fratello maggiore che ha assistito alla scena e ha chiamato subito i genitori. In pochi minuti sono arrivati i soccorsi. Il giovane è stato caricato su un’ambulanza del 118 e trasportato al vicino Nuovo Ospedale dei Castelli che aveva il pronto soccorso congestionato con almeno sessanta persone in attesa tra cui anziani colpiti dal caldo. La situazione del tredicenne è apparsa subito critica e i sanitari hanno deciso di  trasferito d’urgenza all’ospedale pediatrico romano. Sul posto i carabinieri del radiomobile di Velletri che hanno chiuso la strada a senso unico alternato e svolto i rilievi. Adesso dovranno chiarire bene la dinamica dei fatti e come sia stato possibile che l’auto abbia preso in pieno il giovane. Al momento è stato effettuato l’alcol test sull’automobilista che è risultato negativo. L’incidente ha scosso la comunità di Fontana Di Papa che adesso è in apprensione per le condizioni del ragazzo. A verificare di persona l’accaduto anche il parroco della vicina parrocchia di Fontana di papa, don Antonio Salimberi, che da tempo sollecita Astral e i Comuni di Ariccia e Albano a mettere in sicurezza quel tratto di strada, già teatro di numerosi incidenti ma purtroppo c’è il solito rimpallo di competenze a rallentare lavori fondamentali a garantire l’incolumità delle persone che vivono vicino alla trafficatissima via Nettunense. Le condizioni del ragazzino sono ancora gravi e la prognosi rimane riservata.  La Nettunense è dunque ancora teatro di gravissimi incidenti. Ora c’è attesa e preoccupazione per le sorti del piccolo conosciuto da tutti nella zona. In tanti all’ospedale fanno il tifo per lui in attesa che sia fuori pericolo di vita

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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